Basket Café Forum

Posts written by DeanSmith47

view post Posted: 19/10/2020, 17:08 Under 18 2020-2021 - Giovanili
CITAZIONE (kazan90 @ 19/10/2020, 11:47)
CITAZIONE (gagarin @ 19/10/2020, 10:45) 
Due considerazioni.
Ci sono allenatori che "lavorano" nel settore dilettanti e si guadagnano da vivere con quello.
Allenano magari 1 senior di serie D e 4/5 under e il minibasket e a fine mese alzano i 1500/2000 euro che gli servono per campare.
Ne conosco almento una decina nella sola provincia di Brescia.

ecco un altra cosa anomala secondo me

sei insegnate isef lo posso anche comprendere e' un lavoro

come puo' un allenatore essere concentrato su un gruppo di ragazzi curare i particolari fondamnetali del basket se suoi pomeriggi week and sono calendarizzatii con appuntamenti in palestra come su una catena di montaggio.
mi viene come immagine 'il medico della mutua' di alberto sordi

Spesse volte anche in comuni distanti quindi tra un allenamento ed il successivo stress di prendere auto impèrevisti viaggio per essere puntuali Sabato e domenica un sudoko per essere presente varie partite


tanto di cappello per l'impegno, funzione sociale specialmente minibasket permette a molti genitori di parcheggiare i figli in palestra senza assumere una tata.
Pero' sulla qualita crescita come giocatori basket molti dubbi

CITAZIONE (binzaghino @ 19/10/2020, 12:32) 
CITAZIONE (DeanSmith47 @ 19/10/2020, 10:54) 
Evidentemente siamo su piani differenti.
Chi scrive non ha mai impedito ad alcun tesserato di andare a giocare dove preferiva,al massimo ha fatto presente i pro ed i contro di certe scelte ai genitori,che spesso e volentieri influiscono sulle scelte dei figli.
Nel passaggio dal MB all'attività agonistica viene spiegato cosa comporta il tesseramento ed il relativo vincolo,e quali sono le differenze tra l'attività propedeutica del MB e quella dei campionati giovanili federali.
Sempre messo lo studio al primo posto,cercando di far capire che si può organizzare al meglio il proprio tempo per conciliarlo con la pallacanestro.
Chi passa 6/8 ore al giorno in palestra è giusto che abbia un rimborso adeguato,ma ciò non è per forza indice di qualità.
Si tratta di intendersi sul fine ultimo delle società di base.
Secondo me tutte devono trasmettere ai ragazzi il piacere di fare pallacanestro.
Nel momento in cui diventa un "sacrificio" è meglio che vadano a fare altro.
Poi c'è chi per capacità e possibilità cerca di "produrre" atleti di buon o alto livello ed altre società che non dispongono dei mezzi sufficienti,in termini di strutture o altro,per perseguire certi obiettivi.
Queste ultime devono essere contente se qualche ragazzo può trovare di meglio altrove,cercando di indirizzarlo al meglio.

Anzitutto rispondo a te perché abbiamo instaurato questo dialogo a distanza,che trovo interessante continuare ad interfacciarsi,e poi perché se non erro eri mio concittadino( Cesano Maderno) e abbiamo avuto modo di confrontarci.
Bisogna distinguere l’attività delle tante società( passami il termine) “locali”, dalle società che fanno sport( nel nostro caso basket) ad un certo livello.
Le società minori hanno lo splendido scopo di aggregare( che brutto termine ora come ora)i ragazzi,insegnare loro uno sport,cercare di farli divertire e sicuramente anche cercare di crescere qualche piccolo prospetto.
E qui casca l’asilo perché poi 8 società su 10,e sono buono,cercano di salvaguardare Opel più possibile il prospetto cresciuto in casa,come? Non vedendo il cartellino all’eventuale acquirente,proponendo dei prestiti facendo credere che sia per il suo bene( e magari per certi versi lo è anche),ma che in fondo è per lucrare in futuro sul ragazzo.
Troppo spesso si creano delle problematiche nella possibilità di un ragazzo di poter vivere un sogno,e questo lo trovo totalmente sbagliato e la scelta dovrebbe essere esclusivamente del ragazzo o al massimo della famiglia perché sono loro che fondamentale sono preposti a sacrifici e spostamenti.
Le società invece che vivono lo sport ad un certo livello hanno alle spalle una struttura molto articolata,sicuramente più ampie possibilità di scelta per lo staff( visto che hanno possibilita economiche più ampie),possibilità di scelta dei giocatori perché il bacino d’utenza è più grande.
Ecco fare basket in certi ambienti comporta molti sacrifici,sia di tempo,sia economici per la famiglia,sia nelle amicizie al di fuori dell’”ambiente”.
Parliamo di cifre concrete: per esempio al PGC Cantù quanto possono costare 100 ragazzi delle giovanili coi relativi staff e strutture e spostamenti logistici? Se dico 300.000 euro sono sicuro di esser stato basso.....
E non c’è nulla da non credere che pur con l’acquisizione dei parametri,pur con le quote versate,pur con gli sponsor,queste società faticano enormemente a far quadrare i conti.
È vero anche che il PGC è una realtà che ha fatto delle giovanili un credo,altre società (vedasi Desio ma non solo) investono una gran fetta del loro budget nella prima squadra,pur mantenendo delle giovanili più che buone.
Non vorrei esser ripetitivo,ma il tutto deve cambiare dall’alto,da chi comanda il basket e dalle società,bisogna tornare prepotentemente a fare attività sportiva nelle scuole con professori qualificati,bisogna tornare a far progetti nelle scuole,perché le società tutte sia piccole che grandi hanno il compito principale di creare dei campioni nella vita non solo sul campo e per farlo ci sono tantissimi fattori da prendere in considerazione che vanno oltre le piccole o grandi ripicche che si vedono tra le società.

CITAZIONE (rosu @ 19/10/2020, 11:52) 
Io penso che senza sacrifici non si arriva da nessuna parte, non solo nel basket.
Questo atteggiamento di repulsione verso la parola sacrificio serve solo a non farsi carico della realtà e soprattutto serve a non rispettare i giocatori e le famiglie serve a dare tutto per scontato.
Tutto per scontato un corno, quello che manca è il rispetto dei ragazzi e delle loro famiglie persone che invece molto spesso di rispetto ne hanno anche troppo

Chi fa finta di non vedere i sacrifici che sono sottoposti i ragazzi e le famiglie probabilmente non credo che li percepisca,bensì gli fa comodo a continuare a stare in questo standard di cose.
Purtroppo i tanti sacrifici dei ragazzi e delle famiglie,ad oggi,non avranno mai un riconoscimento economico. Lo si fa per passione sperando di tener lontano i nostri ragazzi dai pericoli che avrebbero stando un giro tutto il giorno a bighellonare,speriamo che l’ambiente in cui li stiamo facendo crescere sia un ambiente sano,certo che è davvero difficilissimo cogliere la sottile linea che intercorre tra l’impegno adeguato e l’impegno totalmente eccessivo.

Binzaghjno,si vivo a Cesano Maderno,ma non ho contatti con le realtà locali a parte qualche partita di campionati giovanili e regionali.
Certo che bisogna fare dei distinguo,mi pare di averlo scritto,tra società di vario livello.
Ribadisco mai impedito a nessuno di esercitare una scelta.
Con oltre 50 anni do basket sulle spalle,mi sento però di poter spiegare ai genitori,che spesso stravedono per i figli e che non sono a conoscenza di certi meccanismi e situazioni cosa cambia tra la Bresso Basket e Desio,per non fare nomi,senza inutili allarmismi.
Insisto a pensare che se ti piace praticare uno sport e vuoi misurare le tue capacità e possibilità sia ovvio sacrificare qualcosa,perchè devi dare delle priorità,ma non devi considerarlo un peso perchè è una tua libera scelta.
Credo che se domandassi a Marzorati se gli è pesato sacrificarsi per fare il giocatore professionista e laurearsi allo stesso tempo,risponderebbe di no perchè erano gli obiettivi che si era prefisso.
E' una questione di testa,posti degli obiettivi e messo il massimo impegno per raggiungerli,sacrificando altro,si tratta di rendersi conto fino a quando è meglio insistere per perseguirli oppure abbassarne il livello.
Altro discorso sono i sacrifici delle famiglie che sono notevoli,ma sono fatti per i figli quindi rispettabilissimi ma non facciamone nè degli eroi,nè dei martiri.
Non capisco perchè il sacrificarsi debba essere "ricompensato economicamente",se è un lavoro ok,altrimenti è una libera scelta.
Ho allenato per anni,dopo una giornata lavorativa,cenando alle 23:30 e non ho quasi mai "percepito" compensi per questo "sacrificio",l'ho fatto perchè mi piaceva e ciò bastava.
Sui rimborsi di un certo peso per i giocatori entriamo in un campo minato,perchè ,non è detto che sia qualcosa di "dovuto",altrimenti si presuppone ,che sia assimilabile ad un reddito da lavoro con tutti gli annessi e connessi.
Che poi lo impieghi per fini nobili non può essere vincolante per chi me lo da,tantomeno per chi legifera per lo stesso motivo di cui sopra.
Tradotto,se lo uso per pagarmi l'università è sicuramente un mio merito ma non posso imputare a nessuno se in un frangente come questo non lo posso fare perchè non lo percepisco;potrei avere dei diritti se ci pagassi le tasse come un lavoratore.









view post Posted: 19/10/2020, 09:54 Under 18 2020-2021 - Giovanili
Evidentemente siamo su piani differenti.
Chi scrive non ha mai impedito ad alcun tesserato di andare a giocare dove preferiva,al massimo ha fatto presente i pro ed i contro di certe scelte ai genitori,che spesso e volentieri influiscono sulle scelte dei figli.
Nel passaggio dal MB all'attività agonistica viene spiegato cosa comporta il tesseramento ed il relativo vincolo,e quali sono le differenze tra l'attività propedeutica del MB e quella dei campionati giovanili federali.
Sempre messo lo studio al primo posto,cercando di far capire che si può organizzare al meglio il proprio tempo per conciliarlo con la pallacanestro.
Chi passa 6/8 ore al giorno in palestra è giusto che abbia un rimborso adeguato,ma ciò non è per forza indice di qualità.
Si tratta di intendersi sul fine ultimo delle società di base.
Secondo me tutte devono trasmettere ai ragazzi il piacere di fare pallacanestro.
Nel momento in cui diventa un "sacrificio" è meglio che vadano a fare altro.
Poi c'è chi per capacità e possibilità cerca di "produrre" atleti di buon o alto livello ed altre società che non dispongono dei mezzi sufficienti,in termini di strutture o altro,per perseguire certi obiettivi.
Queste ultime devono essere contente se qualche ragazzo può trovare di meglio altrove,cercando di indirizzarlo al meglio.
view post Posted: 18/10/2020, 17:55 Under 18 2020-2021 - Giovanili
CITAZIONE (kazan90 @ 18/10/2020, 10:56) 
Per assurdo supponiamo stessa cosa succedeva anni 70 credo sino inizi anni 90

Avrebbe nel mondo dilettantistico provocato stessi mal di pancia di adesso?

No perché allora c era una generazione di allenatori atleti presidenti di società che facevono le minors nel vero senso termine 'dilettanti passione' Allenamenti solo serali anche 100km da casa ritorno nella notte in mezzo nebbia poi mattina alle 6 7 8 più fortunati già in piedi per andare al lavoro università
Oggi quella generazione di super giocatori coach sono imprenditori medici avvocati etc.
Anni 70 fermavano allenamenti campionati? Ok rabbia delusione ma tutti stesso tempo va bè il mio futuro è nel lavoro studio... Nel frattempo esco fare una corsa partita di tennis passeggiate in montagna
Da anni 90 arrivati soldi tanti", sponsor tanti e non perché magnanimi verso un club ma per scaricare sul fatturato
Tutto questo ha creato una generazione di pseudo allenatori atleti presidenti (che incassano 100 dagli sponsor ma sull attività investono 50) tutti convinti d aver trovato il bengodi nello sport dilettantistico mascherato da passione Non più necessario investire su qualcosa di concreto per proprio futuro
Covid come a poker ha detto fammi vedere le carte..e se molti non hanno full non colpa del banco

Vero è stato così per anni.La mia società è del '71,per 10 anni abbiamo svolto attività senza sponsor e nessun rimborso,
Poi abbiamo trovato uno sponsor che era un vero appassionato,da ex giocatore ed allenatore,e ci ha sostenuto per 20 anni,settore maschile e femminile,senza mai volere nulla in cambio.Solo quando non ha più potuto aiutarci,con un nuovo presidente/sponsor che voleva i risultati abbiamo iniziato a dare rimborsi spese ad allenatori e qualche giocatore,ma parliamo già degli anni 2000.
Finito questo periodosiamo ritornati quasi alle origini e personalmente sia come allenatore che presidente ci ho sempre solo messo soldi in società.ci
Tornare indietro è difficile,ma questa emergenza con annessa crisi economica dovrebbe far riflettere un po' gli addetti ai lavori.
Perchè devo rimborsare cifre da stipendio ad un ragazzo per 10 ore alla settimana in cui pratica qualcosa che gli piace ed attraverso il quale si mantiene in forma e dovrebbe divertirsi?
Gli stessi quattrini che un operaio guadagna per fare 40 ore di lavoro settimanale.


CITAZIONE (SBC @ 18/10/2020, 15:09) 
Discorso Che può avere anche una base di verità però non giustifica e Nulla toglie all'enorme danno didattico, emotivo,culturale e sociale che il blocco dello Sport arreca a un'intera generazione.
Perché un ragazzo di 13,14,15,16 anni ha il diritto di pensare allo sport che ama e di sognare di arrivare in serie A senza pregiudicare il suo percorso didattico e a prescindere da quello che poi sarà il suo reale futuro lavorativo.

Si discuteva di chi prende rimborsi da stipendio per praticare uno sport a livello dilettantistico,fino a prova contraria-
Altro discorso è permettere ai ragazzi delle giovanili di scegliere quale via intraprendere,ma in base alle proprie capacità,non sulle illusioni create dall'utilizzo degli under in quelle categorie.
Se no succede che un ragazzino perchè ha fatto le giovanili in società di buon livello,"facendosi il culo" ho sentito dire,poi rifiuti categorie che non ritiene adatte al suo "curriculum" sportivo.
E ciò e fuorviante,oltre che diseducativo
view post Posted: 18/10/2020, 09:30 Under 18 2020-2021 - Giovanili
CITAZIONE (nicholasurfe @ 17/10/2020, 17:56) 
Seguendo il tuo ragionamento avrebbero allora dovuto negare anche il contributo versato ad aprile-maggio-giugno a tutti i collaboratori delle società sportive, perché anche loro non sono dei professionisti... no mi spiace, qui il problema ha una portata molto più ampia, che trascende categorie fittizie, di comodo o superate dalla realtà dei fatti. Ci sono giocatori di C Gold che arrivano a percepire tranquillamente 2.000 euro al mese e oltre, non parliamo poi della serie B. Se il governatore della regione più importante d'Italia decide che vanno tenuti a casa senza neanche potersi allenare ha il dovere civico e morale di prevedere adeguate soluzioni sostitutive, non può cavarsela adducendo la motivazione che rientrano tutti sotto il comodo ombrello del dilettantismo.
La finta e ipocrita distinzione tra professionismo e dilettantismo è caduta per fortuna da decenni, non ci si può improvvisare decisionista se non si è capaci di prevedere le ricadute economiche e sociali dei propri atti.

Infatti ai lavoratori sportivi,che sono comunque una categoria di lavoratori che versano le tasse,è stato riconosciuto un bonus,non la cassa integrazione.
Ma a chi collabora con le società di base con rimborsi minimi,come succede per la maggior parte di allenatori delle giovanili,anche in società delle categorie in oggetto,non credo abbiano riconosciuto 200/300 euro,per esempio,perchè si presume che non vivano di quello.
Da un punto di vista normativo se partecipo a campionati dilettantistici non dovrei vivere di quello,poi possiamo essere d'accordo che è un concetto ipocrita,ma è così.
Del resto chi finisce un percorso di studio,normalmente ne intraprende uno lavorativo con tanto di contratto di lavoro,se dipendente di un'azienda,oppure autonomo.
Non esiste scritto da nessuna parte che io mentre sto ancora studiando,oppure a studi terminati debba vivere di sport che non sia inteso come professione,del resto non mi ci obbliga nessuno.
Il concetto di sport dilettantistico,dico un'ovvietà,è quello di un qualcosa fatto per passione,non per lucro;quindi perchè mi si dovrebbe rimborsare di un tot che non dovrei nemmeno percepire?
Poi da un punto di vista sociale,etico,ecc.ecc. sono d'accordo con te,ma qui il discorso diventa complicato perchè sappiamo benissimo tutti che le scelte politiche seguono logiche di consenso e lo sport di base è considerato meno di zero perchè non porta voti.
Non si preoccupano di chiudere attività come la ristorazione,l'alberghiera,ecc.ecc.,figuriamoci se lo fanno per non so quante migliaia di atleti/lavoratori degli sport di contatto!
view post Posted: 17/10/2020, 16:31 Under 18 2020-2021 - Giovanili
CITAZIONE (nicholasurfe @ 17/10/2020, 16:31) 
Vi chiedo scusa se torno nuovamente sull'ordinanza di Fontana, ma più passano le ore e più la mia indignazione sale sommandosi alla rabbia. Vorrei soffermarmi su un segmento specifico del basket lombardo più duramente colpito, un segmento del quale non ho mai scritto molto ma che seguo costantemente, ovvero quello che comprende i cosiddetti pre-professionisti, squadre, società ed atleti che militano in serie B e C Gold.
Nel prossimo we dovevano partire molti campionati, ma come tutti sanno in serie B e in C Gold per gli atleti si comincia a fare sul serio, nel senso che sono i palcoscenici dedicati per quegli atleti che possono e vogliono manifestare talento. Sono in buona sostanza le vetrine più considerate per quei ragazzi che possono avere un futuro da giocatori professionisti. E' anche per questo motivo che quasi tutti gli atleti che militano in questi due campionati iniziano a percepire dei "rimborsi spese" o dei veri e propri stipendi che possono anche raggiungere una certa consistenza. In C Gold ciò non vale certamente per tutti gli atleti ma insomma conosciamo benissimo le cifre che girano anche in quel campionato.
Molti di essi sono giocatori che stanno puntando tutto sul proprio talento, sulla propria capacità di migliorarsi e i campionati in questione sono palcoscenici essenziali per le loro capacità. Adesso, improvvisamente, con un tratto di penna del signor Fontana, tutti questi atleti non soltanto non potranno più scendere in campo a 5-6 giorni dall'inizio fissato dei campionati, ma dovranno anche stare fermi a casa a guardare la tv e a domandarsi cosa fare del proprio tempo e - forse - della propria vita.
Nel contempo, le società che li pagano come dovranno regolarsi? Alcuni sono fuori sede, in serie B i trasferimenti hanno consistenza, in C Gold non sono infrequenti stipendi di discreta caratura. Cosa accadrà adesso? Chi pagherà questo stop?
Fontana ha forse considerato i danni collaterali che la sua ordinanza arreca a società e atleti che non giocano in A? Se lo avesse fatto davvero, avrebbe dovuto considerare degli aiuti a queste società che genericamente definisce "dilettantistiche" ma che invece vivono e lavorano in un ambito già molto prossimo al semi-professionismo.
Se il signor Fontana impedisce ad un atleta di vivere del suo lavoro, dovrebbe anche considerare e provvedere ad indennizzare quelle società sportive che avranno solo due strade: sospendere ogni pagamento o continuare a pagare. Non è consentito a nessuno impedire un'attività lavorativa per motivi sanitari e non prevedere in contemporanea un indennizzo o un rimborso.
E' una decisione vigliacca, improvvisata e del tutto cialtrona per come è stata pensata e ancor più per come è stata attuata.
E oltretutto essa pone una discriminante pesantissima rispetto ad altre squadre di altre regioni. In Lombardia tutti a casa, oltre il confine lombardo si continua regolarmente ad allenarsi e a giocare.
Io mi domando: tutte le società di C Gold pronte a scendere in campo cosa faranno adesso? Tutti gli atleti abituati ad allenarsi almeno 4 volte a settimana e a percepire uno stipendio o comunque un rimborso spese, adesso cosa faranno? Le loro società come devono comportarsi di fronte ad un provvedimento stupido e cieco che pretende di svuotare il mare con un cucchiaino?

Capisco queste esternazioni sotto un profilo etico,ma mi pare che nascano con un vulnus,perchè gli atleti delle categorie citate non sono professionisti,quindi non puoi accusare nessuno di "togliere il lavoro a nessuno" perchè non sono considerati lavoratori.
E' l'ipocrita distinzione che nega l'evidenza della realtà.
Poi possiamo discutere se sia una buona scelta quella di affidare il proprio sostegno economico ai rimborsi che provengono da società dilettantistiche quando ho terminato gli studi ed il mio futuro dovrebbe dipendere dal un lavoro "vero" .
Perchè poi il rischio è di ritrovarti ad una certa età e doverti "reinventare" una vita,entrare in un mondo lavorativo che è cambiato rispetto alle conoscenze acquisite,ecc.ecc.
E qui non c'entra il governo,Fontana,la FIP perchè sono scelte personali e la famiglia dovrebbe svolgere un ruolo che ultimamente si è un po' perso.
view post Posted: 15/10/2020, 14:50 Under 18 2020-2021 - Giovanili
CITAZIONE (rosu @ 14/10/2020, 23:16) 
Tutti ci stiamo smenando non solo i giocatori. Chiunque stia lavorando e non sia un eremita o una monaca di clausura è a rischio contagio anche gli studenti tutti. È un problema assolutamente trasversale, se restiamo aperti, se si chiude come a primavera per qualcuno sono cazzi durissimi

Vero,ma se sono un dipendente ho una copertura di un certo tipo,se sono un lavoratore autonomo che vive per il rapporto con i propri clienti,tipo un fisoterapista,un medico,ecc.ecc se devo stare fermo non so chi mi rifonde del mancato guadagno.Quindi non rischio di venire a contatto con persone che non conosco solo perchè mi assicurano che hanno rispettato i protocolli, già lo faccio con i miei compagni di squadra perchè mi fido,
view post Posted: 14/10/2020, 20:46 Under 18 2020-2021 - Giovanili
CITAZIONE (rosu @ 14/10/2020, 18:11) 
per gli immuni parlo da bergamasco, qui gli esiti dei test seriologici dicono che in molte aree della provincia e in città uno su due ha contratto il virus, è un dato che varia ma comunque importante. nel resto d'Italia è diverso ma ci sono tute le altre questioni.
cure sbagliate no? spiace contraddirti ti assicuro che è così, non posso spiegare il motivo, ma ti assicuro che è proprio così poi questo non significa che si possano configurare responsabilità ma gli errori sono stati importanti e a tratti letali, i medici lo sanno molto bene.
qualcuno, il suo medico, ha detto che Berlusconi a marzo sarebbe morto, sarebbe morto perché a marzo le cure erano sbagliate, l'ospedale è sempre quello la malattia anche sono cambiate le cure.
sul campionato io dico che bisogna osare, che bisogna provarci, la situazione è grave e impone una gestione centralizzata e regole fatte ad hoc ma non possiamo recedere e io credo che si debbano sostenere anche moralmente le squadre che fanno basket o almeno ci provano.
grazie grazie a tutti i dirigenti che si stanno facendo carico delle problematiche odierne, grazie agli allenatori, ai giocatori e alle loro mamme, i papà non contano niente.

Faccio l'avvocato del diavolo.Ma tutti quei giocatori,parlo dei senior,che svolgono attività individuali a contatto con il pubblico perchè dovrebberp rischiare di chiudere per 10 gg. o più,smenandoci quattrini?
view post Posted: 13/10/2020, 18:08 Under 18 2020-2021 - Giovanili
CITAZIONE (Alonso Quijano @ 13/10/2020, 18:09) 
Nelle categorie giovanili e nel minibasket so che stanno aumentando i casi di "defezione", con alcuni genitori che si rifiutano di mandare i propri figli all'allenamento, non fidandosi di un sistema che si fonda sulle autocertificazioni.
Forse, invece di spendere centinaia di migliaia di euro in bonus di ogni tipo sarebbe stato meglio potenziare la medicina territoriale e la diagnostica, fornendo a società sportive, scuole ed aziende test rapidi in gran numero per l'isolamento e la gestione immediata di eventuali casi sospetti, riducendo così il rischio di dover sottoporre a quarantena l'intera squadra (Ad oggi con 1 positivo in una squadra si blocca la vita di 50 persone fra compagni, genitori, fratelli, eccc.) e dando a società/aziende degli strumenti in grado di produrre dati oggettivi e non aleatorie autocertificazioni.

Condivido perchè se metti in isolamento una persona che ha avuto un contatto con un covid positivo,ma non fai nessun test ed i familiari sono liberi di muoversi a proprio piacimento per 10 gg,da domani in poi,in attesa di un tampone,se poi si verifica una positività di questo soggetto,come la mettiamo con tutti quelli che sono stati a contatto con i suoi familiari?
Certo immagino che la persona venga vivamente pregata di usare mascherina e distanziamento anche in casa e con i suoi congiunti ma non è comunque un rischio?
view post Posted: 6/10/2020, 14:29 Under 18 2020-2021 - Giovanili
CITAZIONE (Citythunder @ 5/10/2020, 12:19) 
In caso di positivo accertato il team sospende l'attività . La quarantena dura 14 gg dalla data del certificato di positività , dopo di che tutti i componenti si sottopongono a tampone per riprendere l'attività. La definizione di contatto stretto la trovi facilmente nel web , i componenti di una squadra di basket sono contatti stretti.Il protocollo Fip per le gare si presta ad un equivoco , recita che in caso di positività gli altri si sottopongano al test e se negativi possano riprendere l'attività , in realtà se il test è negativo, il contatto continua l’isolamento fiduciario per 14 giorni dopo l'ultima esposizione e si ripete il test prima della re-immissione in comunità , questo invece quello che dice ISS . I 14 gg bisogna farli cmq . Il mio post sugli asintomatici era per sottolineare proprio questo , il test lo fai solo una volta al fine della quarantena se asintomatico , prima non è valido . Poi bisogna vedere l'ATS come si comporta , se vi viene richiesto l'elenco dei contatti ecc . e va verificata la disponibilità ad effettuare test. Con l'apertura delle scuole prevedo tempi lunghi , dall'accertamento di un positivo alla ripresa delle attività potrebbe passare anche un mese

Quiz:come comportarsi in un caso che i protocolli FIP non prevedono?
Un componente di una squadra si allena fino ad un dato giorno,compilando in modo veritiero l'autocertificazione(che io richiedo ad ogni allenamento,invece che settimanalmente).
Il giorno successivo all'ultimo allenamento viene informato che un suo compagno di scuola,in presenza di sintomi ha fatto degli accertamenti ed è risultato positivo,quindi lui ed i compagni di classe devono rimanere in isolamento,avvisare il medico curante ed effettuare i test necessari.
Lui non ha alcun sintomo,prenota il tampone ed avvisa la società che non può allenarsi per quello che gli è capitato.
La società,da un punto di vista burocratico è in regola,ma eticamente come dovrebbe comportarsi.
Avvisare scrupolosamente i genitori dei compagni di squadra di quanto successo e lasciarli liberi di decidere se far allenare o no i propri figli,in attesa di venire aggiornati sull'esito dei tamponi effettuati dal loro compagno(nostra scelta).
Oppure,in virtù dell'aver rispettato i protocolli,attendere l'esito suddetto ed avvisare i compagni solo in caso di positività.
Il dubbio nasce dal fatto che ogni compagno di squadra,oltre i propri congiunti,ha contatti con i suoi compagni di classe e si rischia di innescare da una parte una catena di allarmismo che potrebbe coinvolgere centinaia di soggetti per nulla,dall'altra quello di causare un tot di contagi.
.
view post Posted: 21/9/2020, 13:05 Under 18 2020-2021 - Giovanili
Ho letto tanti bei post.
Per rimanere in tema basket di base,tralasciando i professionisti ed i presunti tali(e già questa è una stortura dello sport italiano,vedi la pallavolista incinta,senza alcuna tutela),come si fa a correre dietro a tutti?
Ognuno emana protocolli,Governo,Istituto Superiore della Sanità,Ministero della Pubblica Istruzione,FIP,Regioni,Provincie e Comuni.spesso farraginosi ed i contrasto fra loro.
Sarebbe utile capire a chi fare riferimento per comportarsi in modo adeguato all'emergenza senza rischiare di incorrere ad ogni piè sospinto o terzo tempo in sanzioni o peggio.
Personalmente ritengo doveroso uniformarsi a quanto disposto dalla Federazione di riferimento e da quanto protocollato dal Comune in cui una società svolge attività,punto.
Condivido le perplessità di chi ritiene una forzatura la corsa ad una ripresa il più possibile anticipata dei campionati minori e giovanili.
Se persiste,a torto o ragione uno stato di emergenza,attendiamo che venga tolto o prolungato,preparando un piano A ed uno B.
Impensabile,senza aiuti istituzionali,che le società di base possano affrontare i costi derivanti da test sierologici,tamponi e via dicendo;del resto anche per le famiglie non è semplice affrontare costi ulteriori,siano pure per la salute dei propri figli,ad esempio se un minore positivo deve effettuare 2 tamponi,rifare la visita di idoneità e magari esami specifici richiesti dal medico sportivo interviene la Regione come per la visita per l'idoneità di inizio stagione?Parliamo di un'altra quota in soldoni.
Ad oggi chi è in grado di stilare un bilancio preventivo?E' già difficile quantificare l'incidenza delle spese di igienizzazione per chi utilizza più palestre e le condivide con altre società,figuriamoci ipotizzare spese extra anti COVID 19 o il supporto di eventuali sponsor in questo periodo di crisi economica.
Passando dal basket "da giocare" a quello politico,chiarito il ruolo di Petrucci ed i suoi rapporti con l'ex-amico Mattioli,non darei troppa importanza all'endorsement dei presidenti regionali,si sa come funziona "politicamente parlando",la coerenza è oggetto degno di Superquark.
Più importante sarebbe conoscere quali e quanti comitati sono dalla parte del presidente FIP,ed invece chi appoggerebbe una diversa candidatura "creata" da Mattioli.

view post Posted: 7/9/2020, 17:44 BAND OF BROTHERS - UNDER 18 2019-2020 - Giovanili
CITAZIONE (Telefunken @ 7/9/2020, 16:56) 
CITAZIONE (Caveman @ 7/9/2020, 10:21) 
Gli hai portato bene dai! ^U^ Quello con più voti. :eeh!:

CITAZIONE
Presidente CRL FIP:
Maggi Giorgio (337)

Consiglieri Regionali:
Foglieni Germano (317)
Ostini Maurizio (312)
Tallone Pietro (296)
Filabelli Carlo (295)
Sina Andrea (292)
Maruti Angelo (287)

Sono stati bravi. Tanti consensi così li si ottiene solo se c'è anche sostanza.
Mi dispiace per i nostri comaschi che mi sembravano nei programmi ben strutturati.

C'è dietro un lavori di mesi,impostato da Mattioli,e tenuto ben nascosto finchè è scoppiato il bubbone che ha portato alle dimissioni di Bellondi.
La lista Frates è nata tardi,quando Bellondi ha cercato un'alternativa da opporre alla lista Maggi,difficile pensare di farcela.

Edited by Caveman - 8/9/2020, 15:37
view post Posted: 5/9/2020, 17:12 BAND OF BROTHERS - UNDER 18 2019-2020 - Giovanili
CITAZIONE (Citythunder @ 5/9/2020, 15:27) 
Sei sfortunato ad uno che conosco gli hanno comprato un attico vista Colosseo a sua insaputa 😂😂

Vero,quelle botte di culo non mi sono mai capitate
view post Posted: 5/9/2020, 13:56 BAND OF BROTHERS - UNDER 18 2019-2020 - Giovanili
Mi è capitato di trovarmi inserito nell'elenco dei 23 candidati al ruolo di Delegato,senza averne fatto richiesta.
L'ho saputo stamattina da un Presidente di una società femminile al quale è successa la medesima cosa.
E' per caso capitato ad altri?
view post Posted: 3/9/2020, 15:15 BAND OF BROTHERS - UNDER 18 2019-2020 - Giovanili
CITAZIONE (_ForzaCun_ @ 3/9/2020, 14:52) 
conferenza zoom della lista Assist per Frates

Frates:
•riportare Lombardia ad un ruolo centrale in fip
•aiuto alle società di base : dialogo, supporto, problematiche, fidelizzazione
• fondamentale risolvere i problemi di impiantistica
• importanza del reclutamento
• importanza della.formazione dai dirigenti ai giocatori agli arbitri agli istruttori
• creazione di eventi x la promozione del basket minore e lombardo in generale
• creazione di commissione di lavoro per il basket femminile
• il basket Lombardo necessita di uomini di esperienza sul campo e di specialisti del settore

Corti:
•riqualificazione generale del Basket femminile
•sostegno assoluto anche da assessorato allo sport per il progetto "Diventare Donna"
•coinvolgimento sul recruitment femminile anche delle società solo maschili
•adattare le formule e gli svolgimenti dei campionati femminili in base alle esigenze del territorio, formule alternative e coinvolgenti x pubblico, genitori,addetti ai lavori e giocatrici.

Nava:
•la ripartenza sarà il focus per il basket giovanile
•aiutare sotto ogni punto di vista le società giovanili e non
•formule dei campionati molto flessibili
• coinvolgere progetti con scuola, recruitment e Minibasket
•progetti quadriennali, nuove annate e nuove formule

Ponzelletti:
•ruolo centrale nel consiglio da oltre 6 anni
• fare da traino e da tramite tra basket nazionale e regionale
•continuare sulla falsariga delle progettualità attuali con formule e svolgimenti dei campionati sempre al passo
•formazione e responsabilizzazione

Sanfilippo:
•mettere a disposizione l'esperienza a tutte le società
•portavoce del mondo minors
•aiuti concreti alle società di base per quanto riguarda reclutamento, formazione, difficoltà e gestione

Minuzzo:
•semplificazione comunicativa e aiuto amministrativo
•creazione di un portale x FAQs e aiuti alle società
•reperibilita 7gg su 7 di numeri federali per le evenienze
•fondamentale comunicazione sui social e sui portali federali, immediatezza e chiarezza
•visibilità e spotlight specie su web, giornali e testate locali

Chiude ancora Frates:
Pallacanestro come gioco al centro del nostro progetto, fondamentale ripartire da qui cosa che si è persa negli ultimi anni.
Quindi piccola frecciata: "le promesse stanno a zero"


Secondo voi l'endorsment di Tajana apparso ieri nei commenti che effetto avrà?
view post Posted: 1/9/2020, 09:51 BAND OF BROTHERS - UNDER 18 2019-2020 - Giovanili
CITAZIONE (nicholasurfe @ 31/8/2020, 18:07) 
CITAZIONE (SBC @ 31/8/2020, 17:07) 
Forse si sono svegliati

Care società,

con riferimento al protocollo per la ripresa delle competizioni non professionistiche, vi informo che la Consulta dei Presidenti Regionali, di comune intesa, ha richiesto alla Commissione Tecnico Scientifica una rivisitazione dello stesso sulla base di una differente regolamentazione tra campionati Nazionali, Regionali, Giovanili e Minibasket anche in relazione ai costi societari.
Ciò al fine di adeguare gli adempimenti necessari a tutela della salute alla tipologia delle differenti competizioni, rendendo il protocollo stesso chiaro ed esaustivo a beneficio delle società utilizzatrici.

Il presidente regionale

Alberto Bellondi

Vorrei che esaminaste con attenzione la comunicazione di Bellondi per approfondirla alla luce di alcune semplicissime considerazioni.
In pratica, la Consulta dei Presidenti Regionali batte un colpo e invita il CTS a rivedere il protocollo per la ripresa delle competizioni non professionistiche. Benissimo. In buona sostanza si richiede di scrivere un protocollo che sia scritto in lingua italiana (possibilmente), in maniera concreta e soprattutto chiara ed esaustiva.
Il fine è lodevole, l'intenzione eccellente. MA IO DOMANDO:
la Consulta è consapevole di quante richieste più o meno similari riceve in questo momento il CTS? La Consulta è consapevole di quanto il CTS sia pressato in questo momento (soprattutto sul versante scolastico) dal potere politico e da una miriade di poteri locali? In questo bailamme che si trova a dover gestire, qualcuno può ragionevolmente sperare che il CTS abbia la lucidità E SOPRATTUTTO LA COMPETENZA SPECIFICA per elaborare un protocollo ragionevole e chiaro che riguardi in modo specifico le competizioni non professionistiche del basket?
A me pare evidente di no.
E allora la domanda che io pongo non è affatto di critica alla richiesta della Consulta - che trovo lodevole - ma semmai un invito a fare meglio e di più. Troverei cioè molto più sensato, intelligente e soprattutto PRATICO che proprio la Consulta - che ne ha le competenze specifiche - indicasse al CTS le linee guida ideali di un percorso di ripresa delle competizioni non professionistiche.
Troverei molto sensato che la Consulta corroborasse questo invito al CTS con una documentazione pratica di ciò che le società richiedono per non fallire tutte e quindi di una informativa di base, incardinata su alcuni punti essenziali, per l'elaborazione di un protocollo ragionevole.
Ciò che dico è in buona sostanza che alla Consulta non mancano certo uomini e donne preparati e competenti in grado di suggerire le istanze fondamentali del mondo non professionistico per un protocollo applicativo chiaro e ragionevole.
Io penso che il tempo degli inviti astratti sia terminato. Siamo alla fine di agosto, perché non aiutare in maniera concreta il CTS ad adottare un protocollo che sia stato partorito A MONTE con le società di pallacanestro?
Sarebbe un atto di aiuto e di collaborazione, non una richiesta arrogante. Ma soprattutto sarebbe in concreto l'individuazione di un protocollo che non nasca cieco deforme o inapplicabile semplicemente perché il CTS non ha tempo né competenza per elaborarne uno sensato.

Concordo in tutto e per tutto.
Sarebbe pensabile che il nuovo presidente del CRL si facesse portavoce di questa istanza presso i componenti della Consulta?
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