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| Cantù 68 Olimpia Milano 88.
I 20 punti di scarto sono forse troppi per Milano visto l’andamento della partita,certamente Milano ad oggi è più forte,più organizzata,più lunga di Cantù che ha vissuto soprattutto di individualità. Per Milano,squadra che può girare tranquillamente a 10 giocatori senza abbassare la qualità dei quintetti,bene Tornese sotto le plance,bene Nicolodi che ha sempre un talento molto bello da vedere,bene Vogogna che esprime sempre grande qualità nel suo gioco,molto intelligente Dozio che capisce le situazioni in maniera lucida,Finazzer un po’ limitato dai falli però sempre incisivo in attacco,Lasalandra e Vitò utili sfruttando il fisico e facendo punti importanti. Per Cantù a parte un Malano trascinatore che oltre a fare tutto in campo ha anche cambiato un paio di lampade,ha imbiancato e pulito e fatto le lavatrici a fine gara, ha purtroppo subito più dell’Olimpia la tensione e diversi elementi non sono riusciti,per diversi motivi,a rendere come al solito,Sironi-Fossati-Castoldi ha finito a 0 la partita. La partita nel terzo quarto era 56-51 ad un certo punto con l’inerzia dalla parte di Cantù,Milano li è stata brava a continuare in maniera costante col suo gioco. Partita probabilmente preparata meglio da Bertoli rispetto ad Alberio,che ha studiato con più attenzioni situazioni particolari soprattutto difensivamente.
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