CITAZIONE (The MailMan @ 25/4/2006, 17:00)
la liberazione è una festa italiana e non è la festa delle bandiere rosse.
scrivere a caratteri cubitali "25 aprile ora e sempre resistenza" in rosso non la una celebrazione ei comunisti.
non so perchè da sempre il pci abbia "privatizzato" questa festa, se la sia cucita addosso.
E' la festa di tutti gli uomini, donne, partigiani/e, che hanno contribuito a liberare l'italia, di loro e delle loro bandiere, rosse e bianche.
Comunisti, socialisti, anarchici, repubblicani, liberali, azionisti, democristiani e persino alcuni monarchici.
Le forze partigiane erano per l'80% comuniste e socialiste, è innegabile, realtà scomoda per qualcuno ammettere che i comunisti hanno contribuito a liberare questo paese, ma reale e documentate.
Si fa sempre questa accusa di monopolizzare questa festa, la realtà è che purtroppo questa festa che dovrebbe essere di tutta la Repubblica Italiana, non lo è, direi provocatoriamente, specie negli ultimi anni, che lo è per il 50% degli italiani.
La realtà è che, almeno istituzionalmente oltre ovviamente la gloriosa
ANPI, alcune associazioni combattentistiche, solo ed esclusivamente la sinistra va giustamente fiera ed orgogliosa della lotta partigiana, delle sue origini, della sua storia, e non ha vergogna di ricordarsene ogni 25 aprile, gli altri, DC compresa, c'han sempre sputato sopra, blaterando, falsificando concetti innegabili e storici.
L'ho scritto in rosso perchè sono comunista, e lo festeggio da italiano e da comunista.
Ora e Sempre Resistenza, frase simbolo per ricordare questa ricorrenza, concetto che unisce tutta la resistenza, sono parole di una poesia di
Piero Calamandrei, uno dei padri della Costituzione ed uno dei fondatori del partito d'Azione , non di un comunista.
Edited by Karl Marx - 25/4/2006, 17:53