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CHARIOTS OF FIRE, Basketball Topics by Nicholas Urfe

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view post Posted on 21/9/2019, 00:28

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Ci sono state notti insonni, nella vita di ciascuno di noi, in cui tutto sembrava ci sommergesse con una pioggia invernale senza fine.
Ci sono state notti che abbiamo passato dietro i vetri ad osservare il battere di quella pioggia, chiedendoci quando sarebbe cessata.
E quella cortina densa di acqua dura, perfetta, inscalfibile, sembrava che ci scarnificasse, che mettesse a nudo l'essenza di noi stessi, che ci mettesse di fronte al nostro effettivo valore, a quanto fossimo davvero in grado di realizzare, di offrire, di essere.
Non so a quanti di voi sia capitato di passare notti insonni in attesa di una prova decisiva, di una partita decisiva. Quante notti di pioggia abbiate attraversato prima di scendere in campo e finalmente liberare la vostra anima.
Forse tutti noi abbiamo avuto notti così. Ma aspettare che passino per poi entrare in campo e sentire il ruggito del pubblico e finalmente afferrare il pallone è cosa diversa e inspiegabile, che non ha nulla a che fare con una vigilia d'esame o un'operazione in ospedale o la partenza per un lungo viaggio. Uscire da uno spogliatoio e imboccare la strada per quella partita, e solo quella, è un cammino lastricato di ansia, di dolore, di un nervosismo così affilato che sembra possa portare solo al fallimento e alla disfatta.
Ma poi c'è un fischio, e tutto scompare.

Ci sono molti sport che io amo. Sono sport individuali e sport di squadra, sport di contatto e sport di separazione. Non ne esiste in realtà uno più bello o meno bello.
Credo che tutto lo sport regali ai suoi campioni ma anche ai suoi interpreti più periferici e marginali tante notti insonni di pioggia, tante domande su se stessi e sulle proprie capacità.
Vivere quell'ansia e quel dolore insopprimibile della vigilia è parte integrante del rito di ogni sport.
E' ciò che trascina al successo e alla fama i campioni del mondo e quelli olimpici, ma che attanaglia anche i più umili.
Dicono che quella sofferenza sia l'unico modo per arrivare al cielo.
Dicono che sia l'unico modo per balzare sui Carri di Fuoco che conducono alla gloria.

Mi piace raccontare lo sport che vedo. Mi piace raccontare il basket giovanile cui assisto. E poiché non credo nelle barriere artificiali, nelle separazioni di categoria, ho voglia di raccontare con la stessa partecipazione una partita di Under 13 o 14, di C Gold o di basket femminile. L'essenziale è che in quelle partite vi sia una scintilla, un motivo fondante di interesse.
Questo thread di Chariots of Fire nasce per questo. Vuole essere un topic generalista di basket giovanile magari piccolo, magari riservato, magari talmente specialistico da coinvolgere poche decine di persone, ma che di volta in volta mi permetta di narrare una partita che ho scelto e che reputo importante, o forse bella, o forse significativa per motivi che potranno essere i più diversi. Vuole essere nelle intenzioni una piccola vetrina intercategoriale nella quale dare spazio a squadre e protagonisti che non siano soltanto gli under 18 di cui mi occupo abitualmente.
Se ci saranno partite che vorrete segnalarmi ne terrò conto certamente, se vorrete partecipare ne sarò contento.
Il senso di Chariots of Fire è tutto qui, continuare ad esplorare in ogni categoria, su cento campi diversi, in ogni fascia d'età, quali potranno essere quei ragazzi di cui valga la pena parlare e che brucino di fuoco.
Comincerò domani stesso con una partita dell'Under 16 Eccellenza, Olimpia Armani-Pall. Varese.
Grazie a tutti, Nicholas.
 
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view post Posted on 21/9/2019, 15:25

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È finito il primo quarto di Armani-Varese nella prima giornata dell'under 16 Eccellenza. Il risultato è di 32-28 per i milanesi e la partita è di una straordinaria bellezza (basti considerare il punteggio dopo soli 10').
 
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view post Posted on 21/9/2019, 15:54

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Intervallo Armani-Pall. Varese 56-44. È aumentato il tasso d'errore ma la partita resta veramente bella, interessante e di grande intensità. L'Olimpia a me pare decisamente meglio organizzata in campo, è più connotata come squadra, e ha una difesa di notevole capacità pressoria.
 
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view post Posted on 21/9/2019, 16:24

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Partita che sembrava chiusa e seppellita a favore dei milanesi e invece è bastato che Galicia venisse chiamato in panchina a rifiatare e che Varese mettesse dentro due triple consecutive per andare a chiudere il terzo quarto sul 72-64.
 
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view post Posted on 21/9/2019, 16:46

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L'Olimpia Armani vince all'esordio battendo nettamente Pall. Varese 92-75
Galicia e Bramati sopra tutti ma mi è davvero piaciuta molto l'organizzazione di squadra nel suo complesso, il suo ottimo assetto difensivo, la fulminea reattività in contropiede.
Varese mi ha lasciato alquanto perplesso.
 
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view post Posted on 21/9/2019, 19:39

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UNDER 16 ECCELLENZA - OLIMPIA ARMANI-PALL. VARESE 92-75

Capita davvero raramente che una partita d'esordio stagionale sia così bella, precisa, tambureggiante come questa cui ho assistito oggi tra Armani e Pall. Varese all'inaugurazione del campionato di Under 16 Eccellenza. Come ho scritto dal campo, basti pensare che il primo quarto si è chiuso sul punteggio altissimo di 32-28, con le due squadre che si affrontavano ribattendo colpo su colpo in ogni comparto, in ogni zona del campo, in ogni gesto tecnico. Le percentuali altissime nel tiro da 3 erano la testimonianza che si fronteggiavano due squadre già in ottima condizione e la straordinaria velocità mantenuta dal primo all'ultimo minuto ha evidenziato una preparazione fisica perfettamente tarata sui bisogni di questo calendario.
Sono stato davvero felice di aver assistito ad una partita che per buoni 25'-30' ha dato significato al termine 'Eccellenza' forse non tanto per la qualità di tutti i ragazzi ma di sicuro per la qualità complessiva del gioco espresso e dell'evidenza di una preparazione tattica minuziosa. Oltretutto - a completare il quadro di uno spettacolo godibilissimo - c'è stato l'operato della coppia arbitrale, che è stato davvero ottimo. Cè e Di Giuseppe hanno arbitrato benissimo, senza alcuna sbavatura e soprattutto (cosa che io personalmente trovo sempre apprezzabile) senza personalismi, senza isterismi da prime donne, senza quell'aura di esagerata autorità che spesso non è di alcuna necessità. Hanno arbitrato con il sorriso, con semplicità, e direi quasi amichevolmente rispetto ai giocatori, trattandoli come vanno trattati, ragazzi di 16 anni da non umiliare, ma solo da guidare nel rispetto del regolamento. Proprio bravi, è stato un piacere per me constatare la loro qualità di direzione.

La partita ha avuto un inizio fulminante e per tutto il primo quarto ha sostanzialmente goduto di un equilibrio dettato dalla qualità, anche se - per quanto strano possa sembrare - Armani dopo 5'20" era già avanti per 21-7. Ma devo dire che a me che ero presente la partita non ha mai dato l'impressione, neanche in quell'avvio, che fossimo davanti a una vittoria annunciata e già quasi cristallizzata. Il vantaggio di Armani nasceva da alcuni errori banali di Varese sulle linee di passaggio e non appena è stata alzata la soglia d'attenzione gli ospiti sono stati in grado di rimontare e riportarsi quasi in parità. C'era quindi sostanzialmente una sensazione di match aperto che nasceva anche da rovesciamenti di fronte rapidissimi. Bisogna però ricordare - e l'elemento è significativo - che Varese per quanto restasse avvinghiato al match non è mai stato in grado di ribaltare il punteggio a proprio favore. L'Armani ha sempre condotto in vantaggio dal primo all'ultimo secondo, con una dilatazione del vantaggio che è stata più o meno ampia ma sempre solida.
 
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view post Posted on 21/9/2019, 19:59

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La partita ha iniziato a vedere la prevalenza certa dei milanesi soprattutto a partire dalla metà del secondo quarto, quando l'Olimpia ha preso ad incrementare il vantaggio fino a chiudere all'intervallo sul 56-44. I motivi di questa prevalenza progressiva a me sono sembrati piuttosto solari. Innanzitutto bisogna partire da una considerazione che riguarda il deus ex-machina di Olimpia, cioè Junior Galicia, il suo straordinario playmaker. Questo ragazzo ha qualità che non scopro certo io, considerato che è da tempo inserito nel giro delle convocazioni nazionali ed è strettamente attenzionato dai tecnici federali, ma vederlo guidare il gioco di Olimpia esprime chiaramente il motivo per cui la sua presenza conferisce un enorme valore aggiunto alla squadra milanese. Galicia appartiene a quella rarissima schiera di ragazzi giovani che sembrano avere 100 anni in più della propria età. L'ho osservato con estrema attenzione durante tutto l'arco della partita e posso assicurare che non gli ho mai visto cambiare espressione. Il suo volto è rimasto immutabile per tutta la durata della sua presenza in campo. Non ha mai sorriso, non ha mai parlato, non ha mai avuto gesti di esultanza o di protesta o di insofferenza. Una vera maschera di cera. Solo il suo sguardo era di una rapidità impressionante. Gli ho visto effettuare un intercetto su una linea di passaggio avversaria sulla quale si è mosso con secoli di anticipo. Osservava il possessore di palla avversario ed è scattato per l'intercetto ancor prima che questi lanciasse la palla. Lo seguiva con tale attenzione che aveva capito la direzione del passaggio ancor prima che il suo avversario si liberasse dalla palla e quindi per lui è stato semplicissimo scattare in anticipo, conquistare l'intercetto e andare da solo a canestro. Ha fatto sembrare semplicissima una cosa in realtà difficilissima.
Questo giocatore appartiene a quella rarissima categoria di atleti che hanno in sé una predestinazione naturale, un'attitudine innata al controllo dello spazio in campo e alla sua lettura. Innanzitutto ha un palleggio e un tiro eccellenti, da ogni posizione, e ha anche quella speciale sensibilità che gli permette di intravvedere i corridoi liberi per le penetrazioni da farsi al momento giusto. Non gliene ho visto sbagliare una. Ma sopratutto legge benissimo il gioco, riesce cioè a leggerlo in funzione del gioco di squadra, del posizionamento dei compagni da servire e del rtmo da alzare o abbassare in funzione del momento storico della partita.
E' del tutto ovvio che godere di un giocatore del genere garantisce un vantaggio competitivo di partenza non da poco e non è certo un caso se Varese ha brevemente riacceso la partita proprio nel terzo quarto, quando Galicia è stato chiamato in panchina per rifiatare e dare spazio ad altri. Rientrato poi nell'ultimo quarto, Armani ha dilagato.

Edited by nicholasurfe - 21/9/2019, 21:45
 
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view post Posted on 21/9/2019, 20:15

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Per restare nell'ambito dei giocatori che più mi hanno impressionato oggi, devo dire di essere rimasto colpito molto favorevolmente anche dal nr 20 di Olimpia, Bramati, una sorta di lungo atipico, che ha però movenze decisamente interessanti per la sua età, una buona altezza, e mi è parso anche una certa qual personalità. E' un giocatore prospetticamente molto interessante, sul quale sarà molto importante vedere che lavoro di crescita e sviluppo riusciranno a fare i tecnici di Olimpia. Di certo è per la sua età un prospetto con ampi margini di miglioramento, che potrebbero farlo diventare un giocatore di un qualche rilievo. Oggi è stato sicuramente essenziale nella vittoria milanese, integrando l'estro qualitativo di Galicia con un tiro molto buono e iniziative d'area spesso risolutive.
Francamente non posso dire lo stesso dei giocatori varesini. Nessuno di loro mi ha colpito particolarmente o mi ha lasciato un'impressione di stupore e di imprevedibilità. Forse due o tre di loro (Noble, Calcaterra, Veronesi) andrebbero sottoposti a durissimi allenamenti dedicati per farli sbocciare, diciamo così, ma ho la sensazione che siano - come altri nel Varese - discreti giocatori di categoria privi però di quel quid speciale che li possa far elevare a figure professionistiche in futuro. Naturalmente mi auguro di sbagliare.
Certo è che sono rimasto molto colpito da un particolare secondo me bizzarro, ovvero che il coach sulla panchina varesina sia un allenatore serbo che parla con i suoi atleti (oddìo, parla... diciamo che urla molto...) rivolgendosi loro esclusivamente in un inglese un po' schematico e gutturale, tagliato con l'accetta. Ogni indicazione, ogni rimprovero, persino le urla, tutto viene effettuato in inglese. E devo dire a tale riguardo che non ho mai visto un atleta varesino interloquire in alcun modo. Tutti restavano sempre in assoluto silenzio. Tutto ciò è normale? Me lo chiedo con qualche dubbio serio...
Pur senza voler tranciare giudizi dopo una sola partita, mi sono fatto una domanda di metodo. Ma è mai possibile che per allenare una giovanile varesina si debba ricorrere ad un serbo che non parla l'italiano? Io sono convinto che in Italia e in Lombardia ci siano fior di allenatori anche molto giovani in grado di guidare più che bene una giovanile come quella varesina. Ci sono tecnici brillanti, capaci, creativi che farebbero carte false per disporre di una panchina dove dedicare il proprio lavoro anima e corpo a quell'incarico. Mi domando: ma perché mai in questo Paese è così difficile avere coraggio e investire sui giovani? Perché mai non scegliere allenatori giovani e brillanti da mettere alla prova? E poi si va a pescare un serbo che sbraita in inglese... Mah.
 
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view post Posted on 21/9/2019, 20:40

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Per concludere sulla partita e sulle ragioni tattiche che ne hanno determinato l'esito, io direi che complessivamente a me è parso che il tasso tecnico individuale dei milanesi fosse decisamente più alto, ma l'Olimpia non ha vinto per questo. Ha vinto anzitutto perché ha messo in campo un gioco ben strutturato su una difesa di fortissima rilevanza, dove ciascun giocatore non solo applicava il massimo della concentrazione sulla marcatura dedicata ma si interscambiava in maniera molto efficace con i compagni di linea nell'aiuto e nei raddoppi. Ho visto una difesa milanese davvero molto, molto buona, che i varesini hanno sofferto molto man mano che la partita prendeva tempo. Ciò inevitabilmente produceva un effetto collaterale importante, ovvero che su molteplici palle conquistate dalla difesa Armani era in grado di far scattare transizioni velocissime e contropiedi di rara efficacia, dove ciascuno mi è sembrato che sapesse esattamente dove andare a ricevere palla. I canestri milanesi segnati in tal modo sono stati davvero innumerevoli e ad essi si sono aggiunti ottimi punti dalla lunga distanza. Inoltre Varese mi è parsa in forte sofferenza difensiva sulle entrate laterali, in parallelo alla linea di fondo, con le quali le guardie di Milano andavano ad attaccare il ferro. Il gap del punteggio non è stato quindi solo costruito sul valore tecnico dei due giocatori milanesi che ho citato, ma soprattutto su un armonico gioco di squadra dove una difesa efficace era propedeutica a contropiedi puntuali e precisi.
Posso concludere dicendo che per buona parte della partita occhi attenti non potevano avere dubbi sulla vittoria finale dell'Olimpia, ma che Varese ha retto bene il palcoscenico nella prima metà di gara, con grande orgoglio. Ciò ha avuto il merito di rendere davvero godibilissimo questo esordio di campionato.
 
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view post Posted on 24/9/2019, 18:54

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Sono a Basiglio sempre per l'Under 16 Eccellenza,il primo campionato a prendere il via. È appena terminato il primo quarto tra Milano3-Cernusco e il punteggio è di 19-11 per i padroni di casa. Rispetto alla prima partita che ho visto tra Olimpia e Varese sembra di assistere a due categorie diverse...
 
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view post Posted on 24/9/2019, 19:25

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Intervallo Mi3-Cernusco 46-26. Sono francamente imbarazzato dalla pochezza tecnica e tattica dei Bufali. Una squadra che non mi pare abbia alcuna consistenza, senza giocatori di valore, senza assetto difensivo, senza alcuna capacità di costruire un gioco sensato.
Mi3 praticamente va a canestro ogni volta che vuole basandosi soltanto sulle penetrazioni uomo contro uomo.
 
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view post Posted on 24/9/2019, 19:54

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Mi3 si siede, si contempla, si rilassa e nel terzo quarto fa solo 6 punti contro i 19 di Cernusco. Risultato prima dell'ultimo quarto 52-45.
 
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view post Posted on 24/9/2019, 20:23

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Mi3-Cernusco finale 65-58. Vittoria legittima e più risicata nel punteggio di quanto non abbia detto il campo, ma tutte e due le squadre mi sono sembrate distanti anni luce da una reale condizione di eccellenza. Modeste, frenetiche, prive di lucidità e di ogni speranza di talento.
 
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Dienne
view post Posted on 25/9/2019, 00:02




Ciaoooo !!!
Finalmente non ti occupi più solo degli U18 !!!
È un piacere leggerti !
Ti aspettiamo a Brescia!
 
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Kubeba
view post Posted on 25/9/2019, 08:26




Ciao Nicholas
spero che tu abbia il tempo anche di seguire qualche partita del campionato U13 Top Girone 3.
 
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372 replies since 21/9/2019, 00:28   42899 views
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