Basket Café Forum

EURO/PRODI

« Older   Newer »
  Share  
pablito el drito
view post Posted on 16/3/2006, 19:42




Il miglior modo per continuare a supportare Berlusconi, nei confronti di Prodi, in vista delle prossime elezioni, è informarsi su quanto entrambi abbiano fatto. Un confronto come quello televisivo insomma, ma meno noioso. Entrambi sono personaggi pubblici e sulla loro carriera politica e privata, in Italia, si sa molto. Riassumendo: l'attuale premier ha creato 65000 posti di lavoro da privato cittadino, prima di diventare capo del governo e ridurre la disoccupazione al livello minimo storico; l'altro ha svenduto qua e là le più grandi risorse economiche dello Stato (i vari scandali delle privatizzazioni a prezzi che neanche nei saldi di fine stagione c'è dato sognare).
Ma resta un altro settore, che oggi assume sempre più rilevanza, da vagliare. Lo fa per Prodi il giornalista Giulio Romano, nel suo articolo Il misterioso vuoto europeo del Professore. A quanto pare, infatti, il leader dell'Unione, durante la sua presidenza della Commissione Europea non ha fatto tutto il bene che dice, e non è neppure stato l'europeista fiero e quasi eroico che gli piace ripeterci di essere stato.

Partiamo da una definizione data da un giornale di sinistra, francese, nel 2003. Un analitico pezzo di Libération, a firma di Jean Quatremer, che si interrogava sulla assoluta mancanza di informazione, in Italia, dell'attività e dell'operato di Prodi in ambito comunitario, e che rimproverava le passività croniche e i silenzi che il nostro amato politico fatto di mortadella sfoggiava durante gli incontri al vertice (ad esempio quello economico dell'ottobre 2002) invece del ruolo da protagonista che gli spettava. L'articolo definiva Prodi, traducendo letteralmente: «il peggiore presidente che la Commissione abbia mai avuto. Sotto la sua gestione, l'esecutivo europeo ha perso la sua autorità morale e politica».

Romano (il giornalista, non il politico bolognese) analizza poi l'operato timidissimo di quel Prodi che oggi Kohl appoggia e che aveva, all'epoca dell'elezione di Prodi, chiesto ufficiosamente ai suoi ex-partner «vi ha forse dato di volta il cervello?»: si tratta di cinque anni collocati tra gli scandali di corruzione ereditati dal precedente mandato del lussemburghese Jacques Santer (1994-1999), in cui non è stato fatto assolutamente nulla. Serviva insomma, per varie questioni e per gli equilibri tra i più euroconvinti e i più europrudenti, un periodo in cui il presidente fosse manovrabile, debole, non decisivo su nessuna questione.

A Bruxelles, l'Eurostat (l'istituto di statistica europeo) era sotto accusa per corruzione nella persona del francese Yves Franchet, il direttore, con implicazioni che potevano affossare anche l'intera Commissione; era necessaria una riforma della funzione pubblica comunitaria per trasparenza (qui il nostro bolognese lavora con il vice-presidente Neil Kinnock) e, invece, si è avuta solo una moltiplicazione della burocrazia interna a livelli impensabili con passaggi di grado e di carriera dei dipendenti Ue che ha complicato il tutto; si doveva concludere il discorso sulla Costituzione Europea, che poi si è affrontato troppo tardi e s'è visto a che bei risultati è arrivato.

Ci sono però due decisioni che ha preso, con determinazione: la prima appoggiare incondizionatamente l'allargamento immediato verso l'Est dell'Unione (Europea, non il partito), con un'operazione che ha messo abbastanza in crisi l'assetto degli equilibri già allora molto precari e che è sicuramente giusta, ma che andava fatta molto più con cautela e avvedutezza; la seconda è stata rendere la vita il più difficile possibile al nemico Berlusconi, che assunse la presidenza semestrale del Consiglio europeo e riuscì solo soletto a mediare tra gli interessi polacco-spagnoli (che non volevano rinnovare i processi decisionali) e quelli degli altri Paesi.

Qui si aggancia un altro rilevante punto dell'Euro-Prodi: quello per cui il Professore, in Europa, ha giocato un ruolo grigissimo, interessandosi solo di avere un titolo che potesse dargli lustro quando fosse tornato in Italia a fare politica là dove gli interessava. Così, all'epoca, fece interventi dall'estero assai inopportuni e non approfittò minimamente dell'occasione di esperienza che la politica europea gli offriva. Fu una mancanza di professionalità, quella di non distinguere i due ruoli, che forse è alla base della sua attuale reticenza a parlare di quel periodo. Eppure si potrebbe pretendere il buon gusto, almeno in questo ambito, a non attaccare Berlusconi sul piano dell'attività europea.

Paolo
 
Top
view post Posted on 16/3/2006, 20:02
Avatar

ominide

Group:
Member
Posts:
19,871
Location:
Vigevano, attualmente domiciliato a Legnano

Status:


Giulio Romano? Ma non faceva il pittore?
 
Top
LORD_EVIL86
view post Posted on 16/3/2006, 20:02




secondo me questa rimane cmq uno dei molti motivi x il quale nn dovremmo votare la sinistra....ma nn perche è meglio berlusconi...anzi....alla fine i politici sono solo dei ladri e fanno sempre prima i loro interessi rispetto a chi ne ha bisogno....cmq rimane il fatto che per quel poco che ha fatto berlusconi rispetto ad altri capi che si sono successi nelgli anni scorsi sia da rieleggere come capo del governo....
 
Top
view post Posted on 16/3/2006, 20:07
Avatar

ominide

Group:
Member
Posts:
19,871
Location:
Vigevano, attualmente domiciliato a Legnano

Status:


CITAZIONE(LORD_EVIL86 @ 16/3/2006, 20:02)
secondo me questa rimane cmq uno dei molti motivi x il quale nn dovremmo votare la sinistra....

"Questa" cosa?

Quanti altri capi di governo ricordi prima di Berlusconi?

 
Top
Facci l'aeroplano!
view post Posted on 16/3/2006, 20:10




Pablito ma non è che siccome siete indietro nei sondaggi e i leghisti sparano una cazzata più o meno al minuto,si possano aprire topic tipo questo.

 
Top
Bobospray
view post Posted on 16/3/2006, 20:19




Milano, Prodi non va a corteo "per evitare strumentalizzazioni"

giovedì, 16 marzo 2006 8.01


MILANO (Reuters) - Il leader del centrosinistra Romano Prodi non parteciperà stasera alla manifestazione dei commercianti in corso Buenos Aires a Milano, dopo i disordini provocati dai manifestanti dei centri sociali che sabato scorso hanno sconvolto la zona.

Lo si legge in una nota dell'ufficio di Prodi in cui si spiega che la mancata partecipazione è dovuta alla volontà di "evitare strumentalizzazioni finalizzate a determinare un clima di tensione e di nuova divisione".

"La decisione è stata assunta in seguito alle notizie relative alla presenza di striscioni dal tono provocatorio e di slogan offensivi", dice il comunicato.

Lungo corso Buenos Aires sono stati affissi oggi dei manifesti di An che recitano "No ai Prodi autonomi". Autonomi è la definizione con cui vengono chiamati gli attivisti dei centri sociali più radicali.

La nota aggiunge che Prodi con due telefonate al presidente della Confcommercio Carlo Sangalli e al presidente della Ascobaires (l'associazione dei commercianti di corso Buenos Aires) "ha nuovamente espresso la propria piena e convinta solidarietà ai commercianti milanesi".

"Per uscire dalle gravi difficoltà nel quale il nostro Paese si trova - sono le dichiarazioni di Prodi riportate dalla nota - c'è bisogno di unità ed è necessario un impegno comune e determinato contro ogni forma di intimidazione e violenza che noi condanniamo, come sempre, con fermezza".

Al corteo di stasera è annunciata la presenza anche del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, oltre che a esponenti sia del centrodestra che del centrosinistra.
 
Top
Facci l'aeroplano!
view post Posted on 16/3/2006, 20:21




CITAZIONE (Bobospray @ 16/3/2006, 20:19)
Milano, Prodi non va a corteo "per evitare strumentalizzazioni"

Che c'entra con l'euro?

Comunque al proposito,vorrei ricordare la rozzezza culturale di An che in una manifestazione bipartisan dove non sarà presente neppure una bandiera politica,riempe il corso dove si svolgerà la manifestazione di manifesti elettorali con scritto "No ai Prodi autonomi".


Edited by Facci l'aeroplano! - 16/3/2006, 20:24
 
Top
view post Posted on 16/3/2006, 20:24
Avatar

ominide

Group:
Member
Posts:
19,871
Location:
Vigevano, attualmente domiciliato a Legnano

Status:


CITAZIONE(Facci l'aeroplano! @ 16/3/2006, 20:21)
[QUOTE=Bobospray,16/3/2006, 20:19]Milano, Prodi non va a corteo "per evitare strumentalizzazioni"

Che c'entra con l'euro?

Se si parla di commercianti, l'euro c'entra sempre.
 
Top
Facci l'aeroplano!
view post Posted on 16/3/2006, 20:26




CITAZIONE(libero7 @ 16/3/2006, 20:24)
[QUOTE=Facci l'aeroplano!,16/3/2006, 20:21]
CITAZIONE (Bobospray @ 16/3/2006, 20:19)
Milano, Prodi non va a corteo "per evitare strumentalizzazioni"

Che c'entra con l'euro?

Se si parla di commercianti, l'euro c'entra sempre.

Giusto.

E io che pensavo che questo topic fosse solo un pretesto per sparare a zero su Prodi tantoognicosaèbuonapertentaredirecuperareneisondaggi.
 
Top
view post Posted on 16/3/2006, 20:26
Avatar

ominide

Group:
Member
Posts:
19,871
Location:
Vigevano, attualmente domiciliato a Legnano

Status:


Ha fatto bene, così le televisioni di regime non potranno trasmettere le ghiotte immagini del futuro Presidente del Consiglio preso a male parole da qualche esagitato.

Mi spiace per Fede, ci teneva tanto.

Comunque, grande Professore, non ne sbaglia una.
 
Top
Facci l'aeroplano!
view post Posted on 16/3/2006, 20:29




Da La Repubblica

Debito pubblico, allarme Bankitalia
"Da undici anni mai così male"


Boom del precariato: un giovane su quattro non ha lavoro stabile
Preoccupa anche l'aumento dell'indebitamento delle famiglie

ROMA - L'economia italiana mostra "segnali di ripresa congiunturale", ma senza sprint, mentre il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica necessita "un attento monitoraggio della spesa". E' quanto afferma il Bollettino economico della Banca d'Italia, il primo firmato dal nuovo governatore Mario Draghi. L'istituto centrale sottolinea anche il peggioramento del debito pubblico, tornato a salire dopo 11 anni con un incremento nel 2005 del 2,6% al 106,4% del Pil.

Crescita 2006. Per quanto riguarda l'economia, il Pil 2006, in base alle previsioni di 'Consensus', secondo Bankitalia dovrebbe crescere in media d'anno "a un tasso di poco superiore all'1%. Il dato finale, secondo il capo dell'ufficio studi, Salvatore Rossi, potrebbe attestarsi attorno all'1,3%, ma "a patto di non dormirci sopra". Per farcela infatti il ritmo di sviluppo dovrà tornare già nel trimestre in corso attorno all'1,5% in ragione d'anno, lo 0,3/0,4% su base trimestrale.

Ritardi strutturali. Il bollettino fa notare però che questi numeri ancora non sono sufficienti per superare "il divario di crescita di cui l'economia italiana soffre, non solo rispetto alle aree più dinamiche del mondo, ma anche rispetto agli stessi grandi Paesi, pure attardati nel confronto internazionale". Un ritardo maturato nell'ultimo decennio e dovuto, secondo l'istituto centrale, "ai nodi strutturali che riducono la capacità del nostro sistema produttivo di trarre beneficio dalle opportunità insite nei nuovi assetti del commercio internazionale e nelle tecnologie innovative". Lo sviluppo economico italiano negli ultimi dieci anni "ha rallentato sino ad arrestarsi, indipendentemente dallo svolgersi del ciclo mondiale". Pressante quindi l'invito a mettere in campo "azioni di lunga lena volte a modificare incisivamente la struttura produttiva e l'ambiente regolamentare" in cui gli operatori economici italiani sono chiamati a svolgere la propria attività.

Spesa. "A consuntivo, escludendo le erogazioni per gli interessi e per le prestazioni sociali in denaro, nel 2005 la spesa complessiva è cresciuta di circa il 4% rispetto al 2004". Con questa parole la Banca d'Italia sancisce il fallimento del tetto del 2% alla spesa pubblica, la regola che l'ex ministro dell'Economia Domenico Siniscalco aveva mutuato dal modello inglese inventato da Gordon Brown. In realtà, come riporta il bollettino, tutte le spese sono salite, tranne quella per interessi: quella della P.A., pari nel 2005 a 687,3 miliardi, è aumentata del 3,1% e il suo peso sul pil dal 48% al 48,5%, quella corrente al netto degli interessi del 3,5% e sul pil di 0,6 punti; le prestazioni sociali in natura, che includono l'assistenza sanitaria, del 4,9%, quelle in denaro sono cresciute del 3%, soprattutto per l'indicizzazione ai prezzi delle pensioni.

Obiettivi a rischio. La Banca d'Italia ricorda poi la promozione ottenuta in Europa dalla Finanziaria 2006. Ma non manca di osservare che esistono "rischi" sulla "realizzazione delle misure di contenimento della spesa, che interessano in misura rilevante le amministrazioni decentrate". "La piena realizzazione della manovra sulla spesa - osserva ancora il Bollettino - comporta una crescita della componente primaria corrente di circa l'1% rispetto al livello 2005. In termini reali, essa dovrebbe segnare una flessione intorno a un punto percentuale". Cosa mai avvenuta in passato, con la sola eccezione del 1997.

Famiglie indebitate. L'allarme indebitamento di Bankitalia non riguarda solo il bilancio statale, ma anche l'economia domestica. La propensione delle famiglie italiane a ricorrere all'indebitamento, sottolinea il Bollettino, è infatti quasi raddoppiata in dieci anni. "Nell'ultimo decennio - si legge nel documento - i debiti delle famiglie italiane sono cresciuti a un ritmo elevato, raggiungendo il 30% del Pil nel settembre 2005 (erano il 18% nel 1996)". Percentuali comunque ancora molto al di sotto degli altri paesi. "Questo valore - fa notare Bankitalia - risulta tuttora contenuto nel confronto con l'area dell'euro e con gli Stati Uniti (56 e 90%, rispettivamente)".

Boom del precariato. Il bollettino si occupa poi diffusamente dell'occupazione, sottolineando come un lavoratore giovane su quattro è precario, e lo è addirittura uno ogni due 'fortunati' che l'anno scorso hanno trovato un impiego. In pratica, il 25% dei giovani con un'età compresa tra i 15 e i 29 anni ha un lavoro con contratto a termine (comprese le collaborazioni e prestazioni di lavoro occasionale) ma la percentuale arriva addirittura al 49,8% in questa fascia d'età tra i neo-assunti, coloro cioè che hanno trovato lavoro negli ultimi 12 mesi. Nel 2004, erano invece il 46,4%.

Occupazione in calo. Complessivamente, rileva Bankitalia, nei primi tre trimestri del 2005 l'incidenza dei rapporti di lavoro a termine sull'occupazione complessiva è stata del 10,8%. Per la prima volta dal 2005, e quindi negli ultimi dieci anni, l'occupazione è in calo, in particolare del -0,4% mentre nel 2004 è rimasta pressocché invariata. Contemporaneamente, il numero di persone occupate è lievemente cresciuto dello 0,2%. La diversità di segno di questi due indicatori deriva "soprattutto da un forte aumento delle posizioni lavorative a orario ridotto e in misura minore - spiegano i tecnici di via Nazionale - dall'accresciuto ricorso alla Cassa integrazione guadagni".

Colpa dell'euro e di Prodi,nguè nguè

CITAZIONE(libero7 @ 16/3/2006, 20:26)
Ha fatto bene, così le televisioni di regime non potranno trasmettere le ghiotte immagini del futuro Presidente del Consiglio preso a male parole da qualche esagitato.

Mi spiace per Fede, ci teneva tanto.

Comunque, grande Professore, non ne sbaglia una.

Che porcata (cit.)
 
Top
hustlazz
view post Posted on 16/3/2006, 20:44




e tre. tre post tre tutti uguali in diversi topic, non è che languono le idee?

e della par condicio che ne facciamo? ci sono diversi topic aperti a doc per sparlare di berlusconi quindi anche se questo fosse stato aperto per farlo (ma non è così) di prodi cos'è non si può?

Edited by hustlazz - 16/3/2006, 20:45
 
Top
The MailMan
view post Posted on 16/3/2006, 21:25




CITAZIONE(libero7 @ 16/3/2006, 20:26)


Comunque, grande Professore, non ne sbaglia una.

in campagna elettorale è come in campagna acquisti o nel precampionato...l'inter gioca con "gli amici di cavalese" e vince 15 a 0...
mi accontenterei che ne azzeccasse una su tre dal 10 aprile in poi...
chissà quante volte ti farà rimangiare questa espressione...

cordialità
 
Top
hustlazz
view post Posted on 16/3/2006, 21:46




oggi mi sono comprato il nuovo video lcd-tv per il pc da 19" della samsung da mediaworld a 399€......rigorosamente con indebitamento (cioè a rate).
mentre sempre oggi il tagliando della macchina, 229€, l'ho pagato con carta di credito.
tiè bankitalia. biggrin.gif
 
Top
view post Posted on 16/3/2006, 21:58
Avatar

ominide

Group:
Member
Posts:
19,871
Location:
Vigevano, attualmente domiciliato a Legnano

Status:


CITAZIONE(hustlazz @ 16/3/2006, 21:46)
oggi mi sono comprato il nuovo video lcd-tv per il pc da 19" della samsung da mediaworld a 399€......rigorosamente con indebitamento (cioè a rate).
mentre sempre oggi il tagliando della macchina, 229€, l'ho pagato con carta di credito.
tiè bankitalia. biggrin.gif

Sei come quello che per fare un dispetto alla moglie si è tagliato l'uccello? biggrin.gif

CITAZIONE(libero7 @ 16/3/2006, 20:26)
Ha fatto bene, così le televisioni di regime non potranno trasmettere le ghiotte immagini del futuro Presidente del Consiglio preso a male parole da qualche esagitato.

Mi spiace per Fede, ci teneva tanto.

Comunque, grande Professore, non ne sbaglia una.

Il Berlusca c'è rimasto male. Va' che faccia aveva stasera a Milano...
image
 
Top
48 replies since 16/3/2006, 19:42   445 views
  Share