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| CITAZIONE (ex.it @ 2/10/2012, 14:48) CITAZIONE (.Torero Camomillo. @ 2/10/2012, 13:37) quanto al confronto tra esponenti della stessa categoria (giornalisti con giornalisti e politici con politici) mi esaltano poco. li trovo come degli incesti, o tipo "cane non mangia cane", o se preferisci un incontro tra tennisti che palleggiano da fondo campo. a me piacciono gli interrogatori come fa l'annunziata, o documenti alla mano le domande di report. possono anche essere godibili le chiacchere di omnibus (sempre meglio che dei vari floris o vespa) ma li calssidico come chiacchericcio garbato. Carissimo, converrai con me che un chiacchericcio "garbato" rappresenta già una lodevole eccezione nel nostro Paese. Convengo io con te sulla qualità di Report (non a caso scrivevo che Omnibus è "una delle poche trasmissioni" che riesco ancora a sciropparmi... non l'unica!) anche se qualcuno non ha mancato di rilevare come Report si basi molto su indagini "freelance" ai cui esecutori poi lascia ogni responsabilità in caso di querele... il che ci riporta nel pieno dell'affaire Sallusti...  Torniamo in argomento? Bene. La querela è strumento di tutela. Peccato che alcuni personaggi vi ricorrano come arma per tacitare notizie vere ma scomode piuttosto che per zittire l'opinione. Ma non è il caso di Sallusti. Perché, per chi se lo fosse dimenticato, l'ex direttore di "Libero" e de "il Giornale" ha autorizzato cinque anni fa la pubblicazione di un corsivo che mescolava cronaca ed opinione (e fin qui, nulla di male) in cui si ricorreva alla bugia sostanziale ed al dileggio per difendere una posizione ideologica. Ovvero, si diffamava delle persone ben individuabili. Una di queste ha deciso di tutelarsi. L'abuso di querele è un qualcosa di orrido. Serve a pochi, che se lo possono permettere, di intimidire cronisti poco o per nulla coperti. Poi la denuncia si risolve in archiviazione, ma ogni tanto qualche giornalista giovane, poco scafato e magari timoroso verso alcune categorie di potere viene disinnescato a priori. Ma la querela non l'unico strumento di censura. Che dire delle telefonate da parte di questo o quel potente, rivolte al direttore o al giornalista stesso, "reo" di sollevare una questione sgradita? O ancora della pessima abitudine di quel "silenzio stampa" che viene interpretato ed applicato alla rovescia? |
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la casistica cui fai riferimento rientra pienamente nell'ambito di quella "ricattabilità" di cui dicevo prima.