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Binetti: “Un sacerdote non è obbligato a denunciare un pedofilo”

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view post Posted on 28/5/2012, 12:36
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forumista oltre

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Binetti: “Un sacerdote non è obbligato a denunciare un pedofilo”

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/05/28/...edofilo/198377/
 
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conmar
view post Posted on 28/5/2012, 23:30




A questa il cilicio ha dato alla testa...
 
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sensomc
view post Posted on 28/5/2012, 23:45




ma non è obbligato manco se viene a sapere di un omicidio,quindi pur non condividendo queste scelte da parte del vaticano e dei preti non ne vedo la novità
 
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ex.it
view post Posted on 29/5/2012, 00:19




Vero... il "segreto della confessione" - che è un obbligo per il confessore - però presuppone il sincero pentimento della vittima. Sennò niente assoluzione. E impone anche una penitenza che non è detto debba essere per forza tre ave maria e un padre nostro: potrebbe anche essere rappresentata dal costituirsi alla polizia (se un reato è stato commesso) o ricorrere ad uno psicoterapeuta nel caso la pedofilia non abbia portato a comportamenti criminosi (già, perché immagino che non tutti quelli che provano attrazione per minorenni arrivino agli abusi).
Comunque non vedo perché ci si debba stracciare le vesti ... ci sono altre categorie, oltre ai preti, assogettate al mantenimento del segreto, se non sbaglio: un avvocato difensore per esempio credo che sia moralmente in obbligo di mantenere riservate le rivelazioni del suo cliente... e ho idea, anche se non ne sono certo, che anche uno psicologo abbia dei doveri di riservatezza su quanto gli viene rivelato dai clienti.
 
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view post Posted on 29/5/2012, 10:23
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forumista oltre

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Non era un topic per parlare di una "novità"...era un topic per parlare, dal mio punto di vista, di uno dei mali del nostro Paese e di molti altri che restano tutt'oggi dominati o comunque pesantemente influenzati dalla religione (in questo caso quella cattolica)...quello appunto del "segreto della confessione" tramite cui molti preti (alcuni in buonissima fede, altri meno) coprono molti reati, alcuni davvero schifosi come la pedofilia...e di chi vende la propria coscienza in nome di una Fede religiosa...solo che spesso noi facciamo differenze tra religione e religione...se è la "nostra" allora va tutto bene, anche se serve a coprire reati ignominiosi (o peggio ancora, a giustificare guerre o bombardamenti)...e è quella "degli altri", allora vanno additati come soggetti pericolosi che rovinano la nostra società...per me un cittadino che è costretto dalla sua Fede a non denunciare un reato è un male per la nostra società...

Edited by marcostraz - 29/5/2012, 12:46
 
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ex.it
view post Posted on 29/5/2012, 19:55




CITAZIONE (marcostraz @ 29/5/2012, 11:23) 
Non era un topic per parlare di una "novità"...era un topic per parlare, dal mio punto di vista, di uno dei mali del nostro Paese e di molti altri che restano tutt'oggi dominati o comunque pesantemente influenzati dalla religione (in questo caso quella cattolica)...quello appunto del "segreto della confessione" tramite cui molti preti (alcuni in buonissima fede, altri meno) coprono molti reati, alcuni davvero schifosi come la pedofilia...e di chi vende la propria coscienza in nome di una Fede religiosa...solo che spesso noi facciamo differenze tra religione e religione...se è la "nostra" allora va tutto bene, anche se serve a coprire reati ignominiosi (o peggio ancora, a giustificare guerre o bombardamenti)...e è quella "degli altri", allora vanno additati come soggetti pericolosi che rovinano la nostra società...per me un cittadino che è costretto dalla sua Fede a non denunciare un reato è un male per la nostra società...

Scusa ma non credo che "essere" pedofili sia un reato, credo che lo sia praticare la pedofilia.
Comprendo la tua perplessità circa il "segreto della confessione"... ma, di nuovo, è più morale il "segreto professionale" dell'avvocato o dello psicoterapeuta?
Perché io - che, a scanso d'equivoci, sono assai poco cristiano - ho a volte la sensazione che i cattolici, i preti, la chiesa e la religione in genere rappresentino un facile bersaglio per il nostro malcontento. Anche perché non scagliano le cosiddette "fatwa" su chi se la prende con loro...
 
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.Torero Camomillo.
view post Posted on 29/5/2012, 20:20




un prete, uno psicologo, un avvocato che viene a sapere di un crimine lo deve far sapere alle autorità.
poi l'avvocato lo può difendere, il prete confessare e lo psicologo curare.
poi visti i recenti avvenimenti posso capire il prete, visto che cane non mangia cane.
 
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ex.it
view post Posted on 29/5/2012, 20:37




CITAZIONE (.Torero Camomillo. @ 29/5/2012, 21:20) 
un prete, uno psicologo, un avvocato che viene a sapere di un crimine lo deve far sapere alle autorità.
poi l'avvocato lo può difendere, il prete confessare e lo psicologo curare.
poi visti i recenti avvenimenti posso capire il prete, visto che cane non mangia cane.

Scusa di nuovo, io sono poco addentro alle vicende legali: se l'imputato di un processo per omicidio preterintenzionale confessa al proprio avvocato di aver agito intenzionalmente, questi deve comunicarlo alle autorità? Poi, ripeto... si da per scontato che il prete dovrebbe denunciare il pedofilo... ma anche se questi ha confessato di provare attrazione per minorenni, e non ha commesso crimini?
 
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.Torero Camomillo.
view post Posted on 29/5/2012, 22:34




CITAZIONE (ex.it @ 29/5/2012, 21:37) 
CITAZIONE (.Torero Camomillo. @ 29/5/2012, 21:20) 
un prete, uno psicologo, un avvocato che viene a sapere di un crimine lo deve far sapere alle autorità.
poi l'avvocato lo può difendere, il prete confessare e lo psicologo curare.
poi visti i recenti avvenimenti posso capire il prete, visto che cane non mangia cane.

Scusa di nuovo, io sono poco addentro alle vicende legali: se l'imputato di un processo per omicidio preterintenzionale confessa al proprio avvocato di aver agito intenzionalmente, questi deve comunicarlo alle autorità? Poi, ripeto... si da per scontato che il prete dovrebbe denunciare il pedofilo... ma anche se questi ha confessato di provare attrazione per minorenni, e non ha commesso crimini?

è chiaro il neretto.
se poi un omicida confessa al suo avvocato il crimine credo lo faccia perchè vuole lo difenda in un processo.
mettiamo che un soggetto confessi al prete di aver abusato di un bambino. il prete non lo denuncia. lui ritorna e si confessa dicendo che ha commesso di nuovo il crimine. il prete è giusto che taccia ancora?
 
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ex.it
view post Posted on 30/5/2012, 01:15




CITAZIONE (.Torero Camomillo. @ 29/5/2012, 23:34) 
CITAZIONE (ex.it @ 29/5/2012, 21:37) 
Scusa di nuovo, io sono poco addentro alle vicende legali: se l'imputato di un processo per omicidio preterintenzionale confessa al proprio avvocato di aver agito intenzionalmente, questi deve comunicarlo alle autorità? Poi, ripeto... si da per scontato che il prete dovrebbe denunciare il pedofilo... ma anche se questi ha confessato di provare attrazione per minorenni, e non ha commesso crimini?

è chiaro il neretto.
se poi un omicida confessa al suo avvocato il crimine credo lo faccia perchè vuole lo difenda in un processo.
mettiamo che un soggetto confessi al prete di aver abusato di un bambino. il prete non lo denuncia. lui ritorna e si confessa dicendo che ha commesso di nuovo il crimine. il prete è giusto che taccia ancora?

Il neretto è chiaro ( :lol: bellissima)... solo che l'argomento del Topic non è riferito ai "pedofili che commettono abuso", ma ai "pedofili" in genere... e circa l'avvocato, è tanto diverso il suo caso? Voglio dire... lui lotta per far assolvere il suo cliente anche se magari rischia di far rimettere in libertà un pericoloso criminale... com'è che ce la prendiamo solo col prete e non con l'avvocato?
Quanto al tuo quesito non so dirti... credo che per il prete si profili un bel caso di coscienza. Anche perché c'è la questione del pentimento: se uno reitera vuol dire che tanto pentito non è... e in tal caso cosa va cercare l'assoluzione? Che quindi non gli va data, a meno che si vada a costituire e a curare la sua incapacità di resistere ai suoi impulsi deviati. Se non lo fa allora il prete credo gli debba dire chiaro e tondo che non può ricevere la sua confessione... e che se gli rivelerà nuove aberrazioni, lui non si sentirà vincolato dal segreto. Ma queste, a Dio piacendo, sono illazioni,visto che nessuno dei due indossa la tonaca, credo.
 
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view post Posted on 30/5/2012, 08:01
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Una capsula (da clonazione) di fluido primario...

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CITAZIONE (ex.it @ 29/5/2012, 01:19) 
Vero... il "segreto della confessione" - che è un obbligo per il confessore - però presuppone il sincero pentimento della vittima. Sennò niente assoluzione. E impone anche una penitenza che non è detto debba essere per forza tre ave maria e un padre nostro: potrebbe anche essere rappresentata dal costituirsi alla polizia (se un reato è stato commesso) o ricorrere ad uno psicoterapeuta nel caso la pedofilia non abbia portato a comportamenti criminosi (già, perché immagino che non tutti quelli che provano attrazione per minorenni arrivino agli abusi).
Comunque non vedo perché ci si debba stracciare le vesti ... ci sono altre categorie, oltre ai preti, assogettate al mantenimento del segreto, se non sbaglio: un avvocato difensore per esempio credo che sia moralmente in obbligo di mantenere riservate le rivelazioni del suo cliente... e ho idea, anche se non ne sono certo, che anche uno psicologo abbia dei doveri di riservatezza su quanto gli viene rivelato dai clienti.

Gli Ordini professionali impongono ai propri iscritti il rispetto del segreto come strumento di discrezione nel rapporto con il cliente o, nel caso dei giornalisti, nel trattamento delle fonti. Tuttavia, se l'attività dell'iscritto presume la consumazione di un reato, questi può essere obbligato in sede giudiziaria (a meno che non intenda farlo autonomamente prima) a rompere il segreto ed a rivelare quanto sa.

Tornando al caso in esame, la sacralità della confessione è termine riconosciuto e tollerato, ma non equiparato al codice etico professionale - essere ministri del culto non dona il riconoscimento di lavoratore autonomo professionista. Quindi, più che di legge, si parla di vincolo morale. E' pacifico che un prete che raccolga in confessionale le confidenze di un criminale abbia l'obbligo civile e morale di denunciare le malefatte, al massimo omettendo l'identità dell'esecutore almeno sino a quando non si renda necessario scavalcare il segreto in funzione della sicurezza della comunità.
 
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view post Posted on 30/5/2012, 09:28
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CITAZIONE (ex.it @ 29/5/2012, 20:55) 
Scusa ma non credo che "essere" pedofili sia un reato, credo che lo sia praticare la pedofilia.

Vabbè, non attacchiamoci alle parole, il senso era quello...

CITAZIONE (ex.it @ 29/5/2012, 20:55) 
Comprendo la tua perplessità circa il "segreto della confessione"... ma, di nuovo, è più morale il "segreto professionale" dell'avvocato o dello psicoterapeuta?

Infatti io non ho problemi a parlare anche di quello...ma questo topic riguarda un altro argomento...

CITAZIONE (ex.it @ 29/5/2012, 20:55) 
Perché io - che, a scanso d'equivoci, sono assai poco cristiano - ho a volte la sensazione che i cattolici, i preti, la chiesa e la religione in genere rappresentino un facile bersaglio per il nostro malcontento. Anche perché non scagliano le cosiddette "fatwa" su chi se la prende con loro...

Mah, sei sicuro? Io vedo ancora molte dita puntate da cattolici, preti o chiesa (per fortuna, non tutti coloro che fanno parte di queste categorie) contro coloro che non corrispondono al loro ideale di essere umano (penso alle tante invettive contro omosessuali, contro l'uso dei contraccettivi, contro chi non rimane "puro" al di fuori del matrimonio, ecc.ecc.)...

CITAZIONE (ex.it @ 30/5/2012, 02:15) 
l'argomento del Topic non è riferito ai "pedofili che commettono abuso", ma ai "pedofili" in genere...

L'argomento del topic non è la pedofilia, ma i preti che stanno zitti...e comunque anche la Binetti ha parlato di “Se un sacerdote viene a sapere di un atto pedofilo in un momento così sacro come la confessione, non è obbligato a denunciarlo”..."atto pedofilo", non "pedofilia"...
 
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ex.it
view post Posted on 30/5/2012, 10:24




CITAZIONE (marcostraz @ 30/5/2012, 10:28) 
CITAZIONE (ex.it @ 29/5/2012, 20:55) 
Scusa ma non credo che "essere" pedofili sia un reato, credo che lo sia praticare la pedofilia.

Vabbè, non attacchiamoci alle parole, il senso era quello...

Non per citare Moretti, ma le parole sono importanti... specie su un Forum.
CITAZIONE (marcostraz @ 30/5/2012, 10:28) 
CITAZIONE (ex.it @ 29/5/2012, 20:55) 
Comprendo la tua perplessità circa il "segreto della confessione"... ma, di nuovo, è più morale il "segreto professionale" dell'avvocato o dello psicoterapeuta?

Infatti io non ho problemi a parlare anche di quello...ma questo topic riguarda un altro argomento...

Ok, allora parliamo dei preti...
CITAZIONE (marcostraz @ 30/5/2012, 10:28) 
CITAZIONE (ex.it @ 29/5/2012, 20:55) 
Perché io - che, a scanso d'equivoci, sono assai poco cristiano - ho a volte la sensazione che i cattolici, i preti, la chiesa e la religione in genere rappresentino un facile bersaglio per il nostro malcontento. Anche perché non scagliano le cosiddette "fatwa" su chi se la prende con loro...

Mah, sei sicuro? Io vedo ancora molte dita puntate da cattolici, preti o chiesa (per fortuna, non tutti coloro che fanno parte di queste categorie) contro coloro che non corrispondono al loro ideale di essere umano (penso alle tante invettive contro omosessuali, contro l'uso dei contraccettivi, contro chi non rimane "puro" al di fuori del matrimonio, ecc.ecc.)...

Sinceramente non mi pare di sentire questo coro di invettive... a parte sulla questione dell'aborto. E, limitatamente agli Stati Uniti, una certa veemenza nei confronti degli omosessuali (in Italia cartelli con la scritta "God hates fags" non ne ricordo)
CITAZIONE (marcostraz @ 30/5/2012, 10:28) 
CITAZIONE (ex.it @ 30/5/2012, 02:15) 
l'argomento del Topic non è riferito ai "pedofili che commettono abuso", ma ai "pedofili" in genere...

L'argomento del topic non è la pedofilia, ma i preti che stanno zitti...e comunque anche la Binetti ha parlato di “Se un sacerdote viene a sapere di un atto pedofilo in un momento così sacro come la confessione, non è obbligato a denunciarlo”..."atto pedofilo", non "pedofilia"...

Su questo hai ragione, avevo letto male...

CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 30/5/2012, 09:01) 
CITAZIONE (ex.it @ 29/5/2012, 01:19) 
Vero... il "segreto della confessione" - che è un obbligo per il confessore - però presuppone il sincero pentimento della vittima. Sennò niente assoluzione. E impone anche una penitenza che non è detto debba essere per forza tre ave maria e un padre nostro: potrebbe anche essere rappresentata dal costituirsi alla polizia (se un reato è stato commesso) o ricorrere ad uno psicoterapeuta nel caso la pedofilia non abbia portato a comportamenti criminosi (già, perché immagino che non tutti quelli che provano attrazione per minorenni arrivino agli abusi).
Comunque non vedo perché ci si debba stracciare le vesti ... ci sono altre categorie, oltre ai preti, assogettate al mantenimento del segreto, se non sbaglio: un avvocato difensore per esempio credo che sia moralmente in obbligo di mantenere riservate le rivelazioni del suo cliente... e ho idea, anche se non ne sono certo, che anche uno psicologo abbia dei doveri di riservatezza su quanto gli viene rivelato dai clienti.

Gli Ordini professionali impongono ai propri iscritti il rispetto del segreto come strumento di discrezione nel rapporto con il cliente o, nel caso dei giornalisti, nel trattamento delle fonti. Tuttavia, se l'attività dell'iscritto presume la consumazione di un reato, questi può essere obbligato in sede giudiziaria (a meno che non intenda farlo autonomamente prima) a rompere il segreto ed a rivelare quanto sa.

Tornando al caso in esame, la sacralità della confessione è termine riconosciuto e tollerato, ma non equiparato al codice etico professionale - essere ministri del culto non dona il riconoscimento di lavoratore autonomo professionista. Quindi, più che di legge, si parla di vincolo morale. E' pacifico che un prete che raccolga in confessionale le confidenze di un criminale abbia l'obbligo civile e morale di denunciare le malefatte, al massimo omettendo l'identità dell'esecutore almeno sino a quando non si renda necessario scavalcare il segreto in funzione della sicurezza della comunità.

Grazie per il contributo, chiaro e piuttosto esauriente come (quasi) sempre... dal quale si evince che alcune categorie sono vincolate per legge al segreto ed altre invece ne hanno un obbligo morale. E che se il crimine va comunque denunciato, l'identità del criminale in alcune circostanze possa restare celata.
 
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view post Posted on 30/5/2012, 11:26
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Orgoglioso membro del club "strozzi ed anche un po' cornuti"

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Una capsula (da clonazione) di fluido primario...

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CITAZIONE (ex.it @ 30/5/2012, 11:24) 
CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 30/5/2012, 09:01) 
CITAZIONE (ex.it @ 29/5/2012, 01:19) 
Vero... il "segreto della confessione" - che è un obbligo per il confessore - però presuppone il sincero pentimento della vittima. Sennò niente assoluzione. E impone anche una penitenza che non è detto debba essere per forza tre ave maria e un padre nostro: potrebbe anche essere rappresentata dal costituirsi alla polizia (se un reato è stato commesso) o ricorrere ad uno psicoterapeuta nel caso la pedofilia non abbia portato a comportamenti criminosi (già, perché immagino che non tutti quelli che provano attrazione per minorenni arrivino agli abusi).
Comunque non vedo perché ci si debba stracciare le vesti ... ci sono altre categorie, oltre ai preti, assogettate al mantenimento del segreto, se non sbaglio: un avvocato difensore per esempio credo che sia moralmente in obbligo di mantenere riservate le rivelazioni del suo cliente... e ho idea, anche se non ne sono certo, che anche uno psicologo abbia dei doveri di riservatezza su quanto gli viene rivelato dai clienti.

Gli Ordini professionali impongono ai propri iscritti il rispetto del segreto come strumento di discrezione nel rapporto con il cliente o, nel caso dei giornalisti, nel trattamento delle fonti. Tuttavia, se l'attività dell'iscritto presume la consumazione di un reato, questi può essere obbligato in sede giudiziaria (a meno che non intenda farlo autonomamente prima) a rompere il segreto ed a rivelare quanto sa.

Tornando al caso in esame, la sacralità della confessione è termine riconosciuto e tollerato, ma non equiparato al codice etico professionale - essere ministri del culto non dona il riconoscimento di lavoratore autonomo professionista. Quindi, più che di legge, si parla di vincolo morale. E' pacifico che un prete che raccolga in confessionale le confidenze di un criminale abbia l'obbligo civile e morale di denunciare le malefatte, al massimo omettendo l'identità dell'esecutore almeno sino a quando non si renda necessario scavalcare il segreto in funzione della sicurezza della comunità.

Grazie per il contributo, chiaro e piuttosto esauriente come (quasi) sempre... dal quale si evince che alcune categorie sono vincolate per legge al segreto ed altre invece ne hanno un obbligo morale. E che se il crimine va comunque denunciato, l'identità del criminale in alcune circostanze possa restare celata.

Le categorie professionali sono sempre tenute al segreto, salvo che quanto raccolto non violi palesemente le leggi dello Stato - esempio: un avvocato ha facoltà di raccogliere la testimonianza di un suo assistito in merito ad un reato consumato contestatogli, ma non gli è consentito tacere se il suo cliente gli confessa di voler mettere in atto nuove azioni delittuose (altrimenti è fiancheggiamento).
I preti non sono una categoria professionale. Viene loro riconosciuto il diritto morale al segreto della confessione, ma questo non presume l'ignoranza delle leggi e quindi se cadono nel fiancheggiamento (vedi esempio precedente) sono perseguibili.
 
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.Torero Camomillo.
view post Posted on 13/6/2012, 12:59




non c'entra nulla con i pedofili, ma la metto qui giusto per non aprire una discussione apposita.
è un articolo su fioroni e la sua uscita contro le unioni civili, in particolar modo quelle gay.
a parte le stupadiggini che dice, fa ridere il compiacimento di luoghi comuni che sono privi di significato.

CITAZIONE
ROMA - Beppe Fioroni sfida Pier Luigi Bersani: se il leader del Pd dovesse fare di una legge sulle unioni omosessuali una delle priorità programmatiche del partito, l'ex ministro è pronto a candidarsi per le primarie: "Io mi aspetto primarie di programma. Di contenuti. E mi auguro che i grandi temi possano essere raccolti da Bersani. Che sia lui a declinare lavoro, crescita, giovani e famiglia. Lui a gettare la basi per un patto di governo riformisti-moderati. Perché se non c'è lui, ci dovrà essere qualcun altro capace di metterli in agenda", ha avvertito l'ex ministro in un'intervista ad Avvenire, riferendosi al messaggio dal segretario del Pd inviato in occasione del Bologna pride 1 nel quale Bersani sottolineava l'urgenza di una "legge che faccia uscire dal far west le convivenze stabili tra omosessuali, conferendo loro dignità sociale e presidio giuridico". Ma la provocazione di Fioroni ha provocato una dura reazione dei liberal del Pd e mobilitato il web.

Il messaggio dell'ex ministro. "Non si tratta solo di scegliere il leader, ma di fissare programmi e contenuti. E se Bersani dovesse dimenticare le priorità, sarei costretto a riflettere e, magari, a muovermi. Perché per il bene del Pd e di una idea di coalizione a cui non rinuncio vanno fissati dei punti chiave che domani nessuno potrà mettere in discussione", ha aggiunto Fioroni il cui timore è che l'uscita di Bersani dia il via a una polemica infinita e che la destra usi l'argomento nozze gay in campagna elettorale per tenersi stretti i moderati in fuga, moderati che invece il Pd deve saper attirare.

"Non dobbiamo lasciare che la destra usi strumentalmente questi temi e non dobbiamo dare ai moderati la sensazione di sentirsi fuori posto nel Pd - ha spiegato - priorità è un'alleanza tra moderati e riformisti, che acceda a quella prateria del 50 per cento di elettori che non va a votare ed è di centrodestra".

Per Fioroni, il Pd deve dunque darsi altre priorità. "Tutti dovrebbero cogliere i drammi legati a questo momento così complicato. Le persone che incontro non mi chiedono di coppie gay e di testamento biologico... Vogliono sapere di fisco e di esodati, di occupazione e di misure per la crescita", ha spiegato. Detto questo, ha chiarito, "non ci sto a mettere sotto accusa il segretario. Sono ore complicate e serve responsabilità e unità, non scontri e contrapposizioni. Soprattutto su questioni che non sono da tessera di partito, ma interpellano la nostra coscienza e sulle quali non ci saranno blitz. Io ho sempre avuto una posizione chiara e continuerò ad averla. Ho sempre detto i miei 'sì' e i miei 'no' e continuerò a farlo. Senza timore di essere messo alla porta e consapevole di non essere solo".

La reazione in Rete. Su Twitter intanto l'hashtag #fioroni è salito in cima alla lista dei trending topics, i temi caldi sul social network. Migliaia i 'cinguettii' sull'argomento. Giulia Innocenzi ha scritto: "Che Fioroni si candidi e prenda l'1% dei voti, così finalmente il Pd capirà che deve dire cose di sinistra", e da ItaliaRialzati è arrivato un "Fioroni e Giovanardi. Siete già in due. Potete formare una corrente. Anzi, uno spiffero".

Più pragmatico @4ndy che ha negato la possibilità di una reale candidatura: "Il problema non si pone: Fioroni è alla terza legislatura e non può essere ricandidato" mentre Davide Licordari ha aggiunto: "Mettete Fioroni nei vostri cannoni" e Maurizio Lupi si è immesso nella conversazione con un lapidario "stiamo a vedere. Anche Fioroni dice non è priorità. Famiglie fanno fatica e vanno aiutate nel concreto".

Tra lo sdegnato e l'ironico la reazione dei parlamentari della sinistra Pd e dell'area liberal del partito. "Finalmente sapremo quanti sono gli italiani di centrosinistra che avversano temi come le unioni gay e il testamento biologico", ha detto Ivan Scalfarotto, vicepresidente dell'assemblea nazionale Pd: "L'esperienza europea ci dice che questi sono temi che fanno parte dell'identità delle persone progressiste: contare i sostenitori di Fioroni ci farà finalmente uscire dall'equivoco".

Sulla stessa linea Anna Paola Concia. "Fioroni si candidi, così ci divertiamo e finalmente stabiliamo quel che sai già: che sei in minoranza", ha scritto, sempre su Twitter. Pronta la risposta dell'interessato: "Non ho voglia di contificio". Quanto al merito, "sì a diritti civili, no a matrimoni gay. La differenza fra democrazia e demagogia", ha assicurato Fioroni. Con Bersani si sono schierati anche i 'liberal'. "L'apertura del segretario sulle unioni civili è una posizione di maturità e di civiltà; chi la contrasta fa tornare indietro l'orologio della giustizia sociale e dei diritti", hanno spiegato tra gli altri Enzo Bianco e Sandro Gozi.

Per Sandra Zampa, deputata Pd vicina a Romano Prodi, le parole di Fioroni dimostrano che è urgente un cambio di classe dirigente del partito: "Le sue dichiarazioni minacciose provano che le correnti del Pd - pensate esclusivamente come piccoli potentati dotati di poteri di interdizione o per la conquista di poltrone e incarichi - impediscono al partito di esprimere le sue enormi potenzialità". E aggiunge: "E' necessario un ricambio della classe dirigente ferma sulle proprie posizioni come statue di sale e in sterili polemiche continue". Per la deputata il primo passo è decidere il tetto massimo di tre mandati, "con poche e argomentate eccezioni".
(12 giugno 2012)

affermare che le persone che incontra gli chiedono degli esodati e della crisi lo trovo piuttosto strumentale. se incontri un esodatoti chiede della sua situazione, se incontri un cassaintegrato ti chiederà della crisi, se incontri un gay e di alcuni suoi diritti ti chiederà altre cose. in linea generale se io dovessi incontrare fioroni gli chiederei più che altro quando si leva dai coglioni...

quanto all'uso improprio del termine moderato...dove sta scritto che un gay non sia moderato?
non è così scontato che un gay stia dalla mattina alla sera a rio de janeiro a ballare samba coperto da lustini e paillettes.

alla fine dare la possibilità ad un gay di formarsi una famiglia ed avere diritti equiparati ad un etero non mi pare una operazione politica sconvolgente. se una serie di soggetti possono unirsi anche secondo le leggi dello stato e questo da loro felicità non mi pare un messaggio anti cattolico. inoltre persone più felici aiutano a vivere meglio tutti.
ma fioroni preferisce compiacere qualche gonnellone porporato e la sua mediocre stupidità.
 
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