Marinai Italiani ingiustamente incarcerati in India

I nostri Marò sono stati incarcerati. Se non possiamo fare altro almeno inondiamo di e-mail l'ambasciata indiana. Scrivete a questo indirizzo:



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Oggetto: Solidarietà per i due Marò


Esprimiamo solidarietà e vicinanza ai due marò italiani Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, ingiustamente detenuti nel carcere di Trivandrum. In base al diritto internazionale i militari devono essere giudicati da un tribunale italiano.
Pertanto chiediamo al governo indiano per il vostro tramite l'immediata liberazione dei nostri militari: l'amicizia fra i nostri due Paesi deve far sì che questo appello non rimanga inascoltato.



(Nome e cognome)



(città)





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Prego diffondere. Grazie.

In base al diritto internazionale i militari devono essere giudicati da un tribunale italiano

A me sembra invece che tu abbia già espresso una tua opinione in merito alla loro colpevolezza. E' ovvio che dei militari italiani non vanno in giro ad ammazzare chi vogliono, così, tanto per passare il tempo. E non stiamo parlando di reclute spaurite dal grilletto facile, ma di sottufficiali con anni di professione sulle spalle, specificamente addestrati e inviati dallo Stato a scortare navi mercantili in acque ritenute pericolose a causa della pirateria. Fino a quando non venga comprovata una infrazione alle regole d'ingaggio emanate dallo Stato Italiano, è lo Stato stesso ad essere responsabile dell'operato dei suoi militari.

Auguro ad entrambi voi di trovarsi un giorno nelle stesse condizioni dei nostri due soldati

mi auguro anch'io nel caso capiti che ci siano tutte le istituzioni al mio fianco che spingono per riportarmi in italia per lasciarmi impunito, ma sarà difficile... (anche perchè non ho intenzione di entrare nell'esercito)

intanto ci sono 2 pescatori morti, ma di quelli chi se ne frega...il dramma è quello dei 2 italiani

Ti sbagli. Quei due sono morti, ma i nostri soldati ancora no. E il paragone col Cermis non calza perché in quel caso non vi potevano essere dubbi circa la colpevolezza dei militari statunitensi, mentre in questo caso ve ne sono eccome. Da quanto invece affermi (ovvero dall'uso del termine "impunito" nel caso ti trovassi in una analoga situazione) deduco invece che, a somiglianza di marcostraz nutri pochi se non alcun dubbio circa la colpevolezza dei nostri militari.
E questo lo trovo ancor più inaccettabile dell'attegiamento di chi rivuole indietro i nostri militari a prescindere dal fatto che possano essere o meno colpevoli.

ma non lo so se sono colpevoli o meno (credo di si comunque) ciò non toglie che se dovessero essere riportati in italia secondo me il processo sarebbe una farsa come fu a suo tempo quello del caso cermis...

in ogni caso ci sono un sacco di persone a cui vorrei portare la mia solidarietà prima che a 2 assassini per professione, ma questa è una mia idea personale...
tra l'altro ritengo scandalose le dichiarazioni uscite dalla bocca dei signoroni che ci governano secondo cui è inammissibile che un militare sia rinchiuso con i criminali comuni

Mi rincresce, non credo di essere in grado di sostenere un confronto con chi definisce un militare "assassino di professione".

e che professione eserciterebbe il militare? quando ti addestrano a sparare lo fanno per il solo gusto di vederti sparare a delle sagome? lo fanno per buttare via tempo e munizioni? o perchè un giorno al posto di quella sagoma si prevede che ci sia una persona?

Allora. Chiariamo, Marcostraz...

Quando uno risponde ad una considerazione circa relativa al diritto internazionale con "Il che significa che possono andarsene in giro ad ammazzare chi vogliono?" a me (ripeto: a me) pare evidente che quell'uno sia già convinto della colpevolezza dei due militari.
Contesto assolutamente che il fatto che un processo relativo ad un crimine avvenuto in acque internazionali venga tenuto presso lo Stato cui appartengono le vittime garantisca maggior "serietà" rispetto ad un processo tenuto presso lo Stato cui appartengono gli indagati. Del resto, nel caso specifico, la riluttanza delle autorità locali ad esperire gli esami balistici fa anzi propendere per l'opinione opposta.
La tua affermazione "tu evidentemente un processo regolare neanche lo vuoi" è del tutto priva di significato. Ritengo invece molto più affidabile la pur discussa magistratura italiana rispetto a quella di una Nazione in cui la politica scatena passioni difficilmente controllabili (e la pretesa "italianità" di Sonia Ghandi assume una certa rilevanza).
Riferimento al Cermis...
credo che si possano elencare le seguenti possibilità:

1) i nostri soldati hanno sparato deliberatamente su un bersaglio che non costituiva una minaccia in base alle regole d'ingaggio, cioè contravvenendo alle stesse.... ne consegue che sono colpevoli di omicidio.
2) i nostri soldati hanno sparato deliberatamente su un bersaglio che costituiva una minaccia in base alle regole d'ingaggio emanate dallo Stato.... ne consegue che la responsabilità dell'omicidio è dello Stato che ha emanato regole d'ingaggio tali da rendere possibile quanto accaduto.
3) i nostri soldati hanno sparato su bersaglio diverso da quello su cui si trovavano le vittime, o hanno sparato a scopo intimidatorio e l'omicidio è avvenuto per errore... nel qual caso sarà omicidio preterintenzionale a carico dei soldati se hanno contravvenuto alle regole d'ingaggio, dello Stato se invece le hanno rispettate
4) i nostri soldati non hanno ucciso le vittime e sono quindi innocenti.

Edited by ex.it - 26/9/2012, 16:45

ho seguito relativamente la vicenda, ma quale è il tribunale che dovrebbe giudicare i due militari italiani?