CITAZIONE
Borse a picco: Milano a -6,8%, record spread
Fitch: la decisione di Atene sul piano anti-crisi e' minaccia per l'Eurozona. Ue irritata Sarkozy sentira' oggi Merkel. Barroso e Van Rompuy: la Grecia onori gli impegni
01 novembre, 14:50
MILANO - Non si frena l'ondata di vendite che sta sommergendo i listini europei dopo l'annuncio della Grecia di procedere a un referendum sul piano di salvataggio europeo. Si fa ancora più ripida la caduta dei listini europei per il timore di un default della Grecia e di un contagio all'Italia della crisi del debito sovrano. L'accordo europeo che cancella una parte del debito del paese viene criticato in Grecia perché prevede una cessione di sovranità nazionale.
In attesa dell'avvio di Wall Street non si placa la corrente di vendite su tutte le Borse europee, con Milano che accusa il calo più ampio del Vecchio Continente: l'indice Ftse Mib segna una perdita del 6,82%, l'Ftse All Share un ribasso del 6,30%. Mentre Francoforte e Atene cedono cinque punti percentuali e mezzo, Parigi circa il 5% e Londra che tenta di contenere il ribasso sotto i quattro punti percentuali, in Piazza Affari Intesa SanPaolo è stata posta nuovamente in asta di volatilità con un calo teorico del 14,64%. Fiat industrial perde il 12,45%, Unicredit l'11,5%. Dopo una raffica di sospensioni, a circa mezz'ora dall'apertura della Borsa statunitense, tra i titoli principali 'ferma' anche Exor, con una perdita teorica dell'8,11%.
Raffica di sospensioni a Piazza Affari: nuovo stop a Intesa SanPaolo. Sotto pressione i bancari: Unicredit -12%, Mps il 7,48%, Banco Popolare il 6,67%. In asta di volatilità Fiat Industrial e Fonsai con ribassi teorici rispettivamente dell'11,9% e dell'8,31%. Ma sono in caduta libera in tutta Europa: Societe Generale affonda del 13,6%, Credit Agricole dell'11,36%, Dexia dell'11,23%, Bnp Paribas il 10,3%, Commerzbank il 10%, Credit Suisse il 9,7%.
CROLLI A DUE CIFRE PER BANCHE E ASSICURAZIONI - Crollano le banche e le assicurazioni europee sotto la paura del referendum greco. Mentre i listini europei affondano si registrano ribassi a due cifre per molti titoli finanziari, specialmente di Grecia, Francia e Italia: Dexia cede il 15,2%, Societé Generale il 14,3%, Intesa Sanpaolo il 12,3%, Alpha Bank il 12,5%, Bank of Ireland l'11,2%, Credit agricole l'11,35%, Banco Comercial Portuguese l'11,6%, Unicredit il 10,6%, National Bank of Greece il 10,5%, Bnp Paribas il 10,3%. Tra gli assicurativi crollano Ing Groeup (-11,6%), Axa (-11,3%) e Allianz (-8,7%). I timori di una nuova recessione colpiscono anche le auto, unico settore che insieme a banche e assicurazioni cede, secondo gli indici Dj Stoxx, oltre il 6%. Renault perde il 7,8%, Fiat il 7,6%, Peugeot il 6,9%, Daimler il 6,9%, Porsche il 6,5%.
L'ALLARME DI FITCH - Il referendum in Grecia sul secondo salvataggio di Atene rappresenta una minaccia per la stabilità finanziaria dell'Eurozona. Lo ha detto l'agenzia di rating Fitch in una nota. "Una eventuale bocciatura del secondo piano di aiuti ad Atene nel referendum farebbe aumentare i rischi di un default non pilotato della Grecia e butterebbe il Paese fuori dall'euro", spiega Fitch nella nota, sottolineando che "questo scenario avrebbe pesanti conseguenze sulla stabilità finanziaria dell'eurozona". Il referendum, conclude l'agenzia, "fa aumentare anche le incertezze sulle eventuali perdite che subirebbero i creditori" di Atene.
SPREAD E BTP, RECORD SU RECORD - Lo spread btp-bund sfonda anche il muro dei 455 punti base toccando i 455,1 punti. Sul mercato secondario il rendimento del decennale italiano vola al 6,33% dal 6,29% in meno di 20 minuti. Con il Btp decennale sono sotto pressione anche i titoli del Tesoro a due e a cinque anni, che segnano nuovi record storici. Il rendimento del biennale schizza al 5,67% sul mercato secondario mentre quello del quinquennale vola al 6,28%. In quest'ultimo caso lo spread col bund a cinque anni si allarga a 532 punti base.
IRRITAZIONE NELL'UE SUL REFERENDUM GRECO- Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, telefonerà nella giornata di oggi alla cancelliera tedesca, Angela Merkel, per affrontare la questione della decisione di Atene di organizzare un referendum sul piano anticrisi. "Per la Grecia accettare l'accordo Ue è la cosa migliore, e siamo fiduciosi che Atene rispetterà gli impegni presi a livello di Eurozona e con i partner internazionali", affermano i presidenti Barroso e Van Rompuy. L'Unione Europea fa sapere di non aver ''ricevuto nessuna anticipazione sulla decisione di Atene di indire un referendum sul secondo salvataggio". Non si può escludere un default della Grecia nel caso in cui i cittadini greci votassero "no" al referendum proposto da Papandreu sul secondo piano di salvataggio, ha spiegato il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker parlando alla radio Rtl.
MERKEL SOLLECITA DRAGHI A LAVORARE PER STABILITA' EURO - La Cancelliera tedesca Angela Merkel ha sollecitato il nuovo Presidente della Bce, Mario Draghi, a "lavorare per la stabilità dell'Euro". Lo ha detto il suo portavoce, Steffen Seibert, con un post su Twitter.
STAMPA, BCE STA COMPRANDO TITOLI STATO ITALIANI
- La Bce interviene nuovamente sul mercato secondario per comprare debito italiano. Lo riferisce Bloomberg, che cita fonti vicino all'operazione.
CDS SULL'ITALIA VOLANO A RECORD 491 PUNTI - I credit-default swap sull'Italia, i contratti derivati con cui ci si protegge dal rischio default, volano al record storico di 491 punti sulla piattaforma Cma. Lo riferisce Bloomberg.
MALE ASIA CON TIMORI DEBITO UE E FRENATA CRESCITA - Proseguono le vendite sui listini mondiali: dopo il tonfo delle borse europee e di Wall Street ieri, questa mattina sono i mercati asiatici ad essere investiti, con poche eccezioni, dall'onda ribassista. Tokyo ha chiuso in calo dell'1,70%, Sydney dell'1,52% mentre Hong Kong cede il 2,4%.
Sulle borse asiatiche hanno pesato i timori per la situazione dell'Eurozona ma anche i dati macroeconomici provenienti da importanti regioni dell'Asia: la manifattura cinese, le esportazioni della Corea del Sud e e l'economia di Taiwan hanno registrato i tassi di crescita piu' bassi dal 2009.
Non aiutano, inoltre, le previsioni negative di alcune societa', come Panasonic (-5,1%) che ha messo in conto di chiudere - per la prima volta in dieci anni - il bilancio in perdita. Anche le attese su Wall Street, in attesa di conoscere i dati macroeconomici americani nel pomeriggio, non sono positive (i future sugli indici sono negativi) mentre i timori sui conti pubblici dell'eurozona tengono l'euro sotto pressione rispetto alle altre valute.
Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali borse dell'area Asia-Pacifico:
- Tokyo -1,70%
- Hong Kong -2,40% (in corso)
- Shanghai -0,03% (in corso)
- Seul +0,45%
- Taiwan +0,03%
- Sydney -1,52%
- Mumbay -1,12% (in corso)
- Singapore -1,08% (in corso)
- Bangkok +0,05%
- Giakarta -1,06% (in corso).
Mancanza di fiducia ... chissà perché. Veramente è colpa dei comunisti(? ... li vede solo lui ormai ..) pessimisti che tre anni fa dicevano che dovevamo stare attenti e cercare di frenare il debito pubblico? oppure la gente che dovrebbe governarci non ha mosso un dito per prendere provvedimenti, che siano stati quelli di fare leggi salvaculoflacido?
A chi ci capisce qualcosa tentare di spiegarmelo... vi avverto... io sono parecchio duro
Un'idea me la sono già fatta... e sarà dura cercare di farmela cambiare....
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