CITAZIONE (u carcamagno @ 27/1/2011, 13:23)
Quindi, dove vogliamo andare........................prima di cambiare lo psiconano dovremmo cambiare il tessuto sociale e soprattutto culturale dell'italia, allora si che saremmo sulla buona strada!!
Infatti il topic aperto da Pierobol ha proprio questo come scopo, almeno così l'ho interpretato io. Non stiamo parlando di trovare un avversario politico di Berlusconi, ma stiamo parlando come fare in modo di cambiare questo paese. Il discorso prende spunto dalla politica, ma non stiamo parlando solo ed esclusivamente di politica.
Si tratta di cambiare tutta una serie di atteggiamenti e ci stiamo ragionando su. Altrimenti, secondo il tuo pensiero pessimista, le alternative sono di emigrare all'estero o di tirarsi una pistolettata alla tempia. Nessun dubbio che la politica è lo specchio dell'italiano medio, ma a quanto pare ci sono persone che si stanno svegliando dallo stato di intorpidimento mentale e qua si cerca di parlare su come fare in modo che domani ce ne sia uno in più di sobrio, piuttosto che uno di meno.
Se invece vogliamo parlare di Berlusconi, andiamo su uno dei trecento topic su di lui e ne diciamo peste e corna senza fare un discorso un po' meno superficiale, che analizzi cosa si è insinuato nella maniera di vivere degli italiani negli ultimi vent'anni.
Io credo che sia crollata la capacità di ascoltare. La gente non sa ascoltare e se mi permetti un esempio è il tuo intervento. E' spiegato molto chiaramente l'intenzione di questo topic, ma tu hai dimostrato di non averla capita. Questo perchè?
Perchè non hai ascoltato, ovvero hai letto fino alla terza parola, poi mentre i tuoi occhi seguivano questa successione di caratteri hai iniziato a pensare a cosa rispondere. Morale della favola ti sei perso il senso del primo post e il senso del topic.
Faccio una precisazione: ciò non vuol dire che tu sei stato sciocco o che sei diverso, ma semplicemente che sei nella media come tutti noi. A quanti succede di incontrare una persona e mentre ci si stringe la mano dirsi il nome ma non ricordarselo dopo due secondi. E' una cosa che succede sempre credo. Oppure proviamo a riflettere su quante volte mentre una persona ci parlava noi stavamo già pensando a cosa rispondere dopo. A me succedeva e succede tutt'ora spesso.
E credo che sia così per tutti. Abbiamo perso la capacità di ascoltare veramente le persone e la società ne ha risentito.
Alla fine la nostra società è un ammasso di persone dove tutti parlano e nessuno ascolta. Politica, sport, religione, economia, etica, cultura sono composti per la maggior parte da persone che parlano senza che nessuno ascolti.
Ho letto un bellissimo libro a proposito della capacità di ascoltare e sto cercando di sforzarmi di farlo. Ascoltare veramente, perché mi sono convinto, a ragione o a torto, che una società migliore è una società che recupererà la capacità di ascoltare. Di stare zitta e concentrata mentre assorbe e interiorizza le parole di altre persone. Quindi tanto vale buttarsi avanti.
Inutile parlare di dialogo quando non c'è nessuno disposto ad ascoltare. Nella politica si sente sempre parlare di dialogo, tra partiti, tra religioni, tra stati i cui rapporti sono tesi. Però tutti vogliono parlare e nessuno ascoltare. Se mi è concesso sbilanciarmi in una proposta, la mia è di provare ad ascoltare. Ma non le persone che la pensano come noi, bensì le persone che la pensano diversamente da noi.
Se c'è qualcosa che può lasciarli spiazzati e basiti è vedersi ascoltare.
Se parlo di politica con un "berluscones" quello che si aspetta è un ottuso scambio inascoltato di opinioni, che sicuramente viene chiuso con una frase fatta del tipo "ma sì... tanto sono tutti uguali i politici" (e dentro di noi pensiamo che in realtà l'abbiamo detto solo per chiudere la conversazione ma che in realtà i NOSTRI politici sono migliori dei suoi).
Quindi segniamo un punto a nostro favore già solo con la sorpresa di ascoltare una persona che la pensa diversamente.
Non è facile, io ci sto provando e devo dire che è stupefacente.
Se a qualcuno va di provare, si ritroverà con un'arma segreta di potenza infinita perchè non ce l'ha nessuno.
Tutto questo infinito discorso è grazie all'amico Carcamagno che appunto non ha "ascoltato" il messaggio di pierobol, fraintendendolo sebbene stiamo parlando di due persone che hanno un pensiero comune, cioè di non tollerare più un certo tipo di politica. E questo mi ha dato lo spunto.
CITAZIONE (tabellina @ 27/1/2011, 13:48)
Tutto giusto. A questo punto occorre capire come fare.
Stare sempre lì a discutere con le persone è davvero stancante, a volte frustrante.
Spessissimo è inutile o almeno sembra esserlo. Ultimamente mi capita di fare delle discussioni davvero surreali, a volte alla fine mi chiedo chi me lo fa fare.
Tuttavia la posta in gioco è altissima. E non parlo solo di un cambio di gestione politica o della politica.
Parlo del futuro del Paese, del futuro della attuale generazione dei 15-20enni. E di quella successiva.
E allora occorre farlo. Ognuno dove può e con chi incontra.
Occorre sudare, anche nel senso fisico del termine. Io sudo quando mi metto a discutere.
Alla fine mi sembra inutile. Ultimamente però alla fine di qualche accesa discussione mi è capitato di chidermi: è davvero del tutto inutile? O è solo la mia fatica che mi fa sembrare inutile qualcosa che inutile non è ma anzi è necessaria?
Dicevi dell'inerzia. La più resistente e difficile da cambiare è quella che inchioda al silenzio ciascuno di noi.
Una piccola idea, forse idealista, forse campata in aria, forse una stronzata (perchè talvolta uno dice pure quelle) io l'ho suggerita qua sopra. Parli di discutere, discussione, confronto, dialogo ecc. E tutto ciò non funziona.
Cambiamo strategia allora: ascoltiamo. E chiediamo di essere ascoltati. Facciamo capire alla gente cosa vuol dire ascoltare e farsi ascoltare.
Parliamo con la gente stando zitti e concentrandosi sulle loro parole.
E chiedendo di sforzarsi per due minuti della loro vita di fare altrettanto a chi abbiamo ascoltato.
Discutere è una strategia che ha fallito. Ha miseramente fallito.
E' sotto gli occhi di tutti. Eppure nessuno ci dice che si può cambiare strategia e spiazzare tutti.
Visto che ascoltare non lo fa nessuno, ma proprio nessuno, chi lo fa si ritrova di botto ad avere una marcia i più degli altri.