Vendola leader del centro-sinistra?

Quesito interessante, anche se secondo me è mal posto.
Il problema primo della sinistra, prima del leader e prima delle coalizioni possibili, è il progetto.
Abbandonati gli orpelli nostalgici di un mondo che non esiste più, occorre ripensare il paese a sinistra, declinandone il futuro con i valori della sinistra.
Mi approprio di quanto affermato dallo stesso Vendola: pensare, ora ed in queste condizioni, al leader come l'unico problema e l'unica soluzione, vuol dire ragionare come il PDL e cercare un Berlusconi di sinistra.
Cosi', secondo me, continueremo a perdere. Sempre.

Detto questo, se alla fine di questo processo di riprogettazione della nostra idea di paese e degli strumenti per realizzarlo, il leader per metterlo in pratica sara' Nichi Vendola, la piu' contenta saro' io.

Ma prima decidiamo che campionato giocare e con quali obiettivi e poi scegliamo allenatore e giocatori.

a differenza che nel calcio, in politica occorre vincere bene.
nel 2006 il csx ha vinto, ma ha vinto male.
per vincere bene occorre:
1)una coalizione (o un partito)
2)un programma
3)un candidato presidente

gli elementi essenziali sono questi e in questo ordine.

nichi vendola ad ora è un giovane (si fa pe dire....) che dovrebbe gestire i mal di pancia del pd.
io lo vedo capace, ma nelle condizioni in cui è il pd ora sarebbe perdente.

il csx ad ora deve proporre una coalizione il più omogenea possibile, con un programma unitario e un leader condiviso.

la colazione fatta da pd+sel
programma riformistico in ambito economico, federalistico e sociale per quanto riguarda i campi dell'immigrazione e politiche attive per i disoccupati.
bersani come candidato premier e vendola vice.
ministri capaci e competenti. due su tutti: letta e ichino.

Non so. Come schema mi sembra quello già utilizzato, con pessimi risultati.
In ogni caso, seguendo l'ordine che hai indicato, la coalizione PD-SEL:
alleanza fatta come? Sul programma? E allora conta di piu' il programma che la coalizione ed il tuo ordine salta;
alleanza fatta sulla forza dei partiti? E' tutta da costruire, sia per il PD, sia per SEL, quindi direi che e' perdente.
Da cio' ne consegue che il nome del leader (e dei ministri) e' del tutto accademico.

A me sembra che la questione sia parecchio piu' complicata, a partire da quanti e quali valori intendono esprimere i partiti di una coalizione siffatta. Mi sembra, ma naturalmente posso sbagliarmi, che molti di questi siano ancora tutti da ri-costruire, ancora prima che da declinare come programma di governo. Sono molte le questioni poco chiare all'interno, ad esempio, del partito democratico. Ma questo vale anche per SEL, naturalmente.
Non so, non vorrei sembrare pessimista, ma a me sembra una lunga traversata nel deserto quella che ci aspetta. Molto lunga e difficile, ma assolutamente necessaria se vogliamo mettere riparo a 20 anni di berlusconismo.

questione: serve una coalizione per presentarsi alle elezioni?
se si, questo è il primo punto.
le parti dovranno avere qualcosa in comune.
la prima cosa un programma.
ci dovrà essere qualcuno che esprima questa sintesi.
un candidato premier.

io le parti di questa coalizione le individuo in pd e sel.
non allargherei a di pietro o udc.

il programma è ovviamente da discutere, ma credo vi sia una convergenza, fosse altro che in tutte (o quasi) le regioni pd e sel si sono presentate insieme.

per il candidato premier io punterei su bersani, non in quanto del pd o suo segretario, ma perchè lo trovo un buonissimo candidato.
anche vendola lo potrebbe essere, ma è meno pragmatico di bersani e secondo me saprebbe tener peggio unita una coalizione.
se poi mi si chiede se fosse capace di avere un confronto con berlusconi, risponderei di si, anzi secondo me lo sovrasterebbe utilizzando argomentazioni che arrivano direttamente all'orgoglio delle persone di sinistra.
gli schemi, secondo me possono essere vincenti o perdenti a seconda di come si interpretano. a volte certe alleanze sono sembrate (anche a ragione) dei cartelli elettorali. se invece diventano delle alleanze strutturali forse l'impressione degli elettori di sinistra può essere diversa.

io sono più pessimista di tabellina.

Se non avviene la rivoluzione invocata da monicelli e se il padreeterno non richiama al suo fianco suo figlio, sperando che questo possa farci ritornare ad essere una democrazia, stiamo parlando di nulla.

Ci salva la rivoluzione o una destra decente alla Fini. Ma è meno probabile che rivedere giocare il livorno a basket.


Comunque il PD+SEL non vincerebbe neanche nelle regioni rosse.
E poi perchè il PD dovrebbe rinunaciare alla sua propensione al centro?Ributtano a mare di nuovo tutto?

Il tuo ragionamento e' chiarissimo.
Provo a utilizzarlo.
Questione: ad un partito che voglia costruire questa coalizione, serve sapere su quali principi e temi voglia fondare la sua futura esisitenza ed iniziativa, quali siano i temi su cui non e' disposto a mediare e quali invece possono essere confrontati e rielaborati nel confronto con possibili alleati?
Se si, questo e' il primo punto.

Se poi mi trascinate per i capelli nella scelta Vendola-Bersani dico:
Vendola in Puglia e' un amministratore. Ma a livello nazionale, oltre al pragmatismo, occorre risvegliare l'orgoglio di un popolo di sinistra smarrito e sfiduciato.
E per quello e' meglio Vendola tutta la vita.

ma allora se lo scopo è che non governi berlusconi, uno fa una bella ammucchiata.
ci mette udc, di pietro, rutelli, sel e pd, e se si è fortunati pure fini.
magari insistendo pure un pò si raccatta anche le pmli.

una coalizione deve avere un costrutto, e ora solo pd+sel lo hanno (a sinistra).
inoltre i voti vanno presi da di pietro, da chi non vota, da rifondazione e dai tanti delusi del pdl.

Lo scopo e' un po' piu' nobile che battere berlusconi.
Almeno spero.

non mi pare di aver visto tante proposte.
io la mia l'ho detta, condivisibile o meno

Non discuto la tua proposta.
Semplicemente penso che prima di quella, ci sia del lavoro, tanto lavoro, da fare.
E' vero, una coalizione ha bisogno di un costrutto.
I partiti che la compongono, devono quanto meno sapere chi sono e cosa vogliono fare.
A me sembra che ci troviamo esattamente a quel punto: decidere o ribadire con chiarezza chi siamo.