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economia italiana 2010

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SoloDinamo
view post Posted on 1/12/2009, 11:14




A ottobre boom di disoccupati in Italia:
sfondata soglia 2 milioni
Roma, 1 dic. (Apcom) - La disoccupazione schizza a livelli record, con il numero dei senza lavoro che a ottobre, per la prima volta dal marzo del 2004, sfonda la soglia dei 2 milioni. A ottobre - comunica l'Istat - il tasso di disoccupazione è salito all'8% dal 7,8% di settembre (+1% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso), raggiungendo il valore massimo dal novembre del 2004. Il numero delle persone in cerca di lavoro è quindi 2.004.000, in aumento del 2% (+39mila persone) rispetto a settembre e del 13,4% (+236mila) su base annua.

Il tasso di disoccupazione giovanile - aggiunge l'istituto di statistica - a ottobre è aumentato al 26,9% dal 26,2% di settembre, con una crescita del 4,5% rispetto a ottobre dell'anno scorso.

portale tiscali.it


postate qui tutte le notizie che riguardano il
lavoro e la crisi occupazionale in Italia
 
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conmar
view post Posted on 1/12/2009, 12:50




Credo che di scene come questa ne vedremo altre.... purtroppo in Italia c'è una grossa crisi. Crisi, peraltro, non percepita da molti e non sentita, meglio dire non subita, da pochi. Quei pochi che ( ci voglio mettere anche quegli esseri umanoidi che abbiamo mandato a palazzo, visto che si sono aumentati, in quanto c'è - o non c'è a secondada che parte la vedi - la crisi, all'unanimità, il loro già magro stipendio di appena 1.345 €vri all'incirca) vivono comunque al di sopra delle possibilità di un comune cittadino con reddito, se va bene, fisso, "normale".
Che si stia per assistere a un ricorso della storia? non ci credo...
 
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.Torero Camomillo.
view post Posted on 1/12/2009, 14:05




non so quale sia la base di calcolo di quei dati, che danno sicuramente un'idea di dell'evoluzione della disoccupazione però devono tenere conto di diverse componenti.

la prima è la quantità di lavoro nero in italia. è molto alta e questo determina che una fetta di quelle persone disoccupate ha un reddito (non discuto se sia giusto o meno)
la seconda è che una fetta di quelle persone disoccupate, ma che percepiscono una indennità di disoccupazione sono costrette a rifiutare dei lavori di breve durata perchè perderebbero tale indennità.
la terza è che i centri per l'impiego sono dei carrozzoni popolati da burocrati che non trovano lavoro a nessuno.

una soluzione a costo 0, ma che porterebbe vantaggi a lavoratori, imprese e casse pubbliche sarebbe quella di innalzare a 1000 € (minimo) l'indennità di disoccupazione a tutti i disoccupati a prescindere dal tipo di contratto che avevano; rendere obbligatoria l'accettazione di un lavoro da parte del lavoratore pena la perdita dell'indennità; far alzare il culo agli impiegati dei centri per l'impiego e farli andare nelle aziende a cercare lavoro per i loro iscritti (con incentivi per chi lavora bene); alle aziende che usufruiscono del servizio far pagare un minimo sindacale il servizio; rendere l'indennità di disoccupazione automatica al momento della fine del lavoro.

meno disoccupati, meno lavoro nero, meno spesa del denaro pubblico, più efficienza del servizio pubblico, maggiore soddisfazione delle aziende.
talmente semplice che è ovvio che non venga fatto.
 
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micio000
view post Posted on 1/12/2009, 19:19




CITAZIONE (.Torero Camomillo. @ 1/12/2009, 14:05)
rendere obbligatoria l'accettazione di un lavoro da parte del lavoratore pena la perdita dell'indennità;

mail, non c'è già questa disposizione?
 
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.Torero Camomillo.
view post Posted on 1/12/2009, 20:46




torero...please...mail era quello che finiva sempre nelo stesso modo.
si esiste, ma non applicato. ma ora ha un senso relativo, nel senso che è possibile rifiutare almeno una volta. inoltre occorre una organicità nelle norme.
la disoccupazione deve essere dignitosa, ma soprattutto il centro per l'impiego deve cercare il lavoro ai disoccupati, e questo non lo fa.
si finanzia un carrozzone inutile, e la clpa nonè di chi vi lavora ma di chi lo ha cncepito.
 
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SoloDinamo
view post Posted on 3/12/2009, 19:46




Crisi: una famiglia su 4 a rischio povertà a causa del mutuo
Nel 2010 molte famiglie potrebbero scivolare sotto la soglia di povertà, specie se avranno un mutuo sulle spalle, e vivere lo strazio di una esistenza all'insegna dell'incertezza. Un nucleo familiare su quattro, tra quelli che acquisteranno la casa chiedendo un finanziamento, sarà "a rischio povertà" a causa di una rata che "si mangia" circa il 30% del reddito disponibile. Proprio in questi giorni, per venire incontro a chi si trova in difficoltà, l'Abi ha comunicato di lavorare a una moratoria di 12 mesi sulle rate dei mutui.Un rapporto lancia l'allarme - La percentuale di famiglie a rischio sale al 37% (una su tre) se si considera chi il prossimo anno ricorrerà al credito per abbandonare l'affitto a favore di un'abitazione di proprietà. A lanciare l'allarme è il rapporto dell'Osservatorio regionale sul costo del credito, promosso dalla Caritas e dalla Fondazione Responsabilità Etica. Secondo il rapporto, presentato oggi nella sede dell'Abi a Roma, sono maggiormente a rischio i nuclei composti da una sola persona o da un solo genitore con figli a carico, specialmente se il capofamiglia ha un titolo di studio medio-basso o ha un lavoro autonomo. Per loro sarà più difficile sostenere le spese ordinarie (bollette, alimenti, ecc) e aumenterà anche il rischio di non riuscire a far fronte ad eventi straordinari, a partire da quelli più banali: la rottura di un elettrodomestico, la manutenzione dell'auto.Favorire le politiche per la casa - I dati evidenziano che bisogna lottare contro "situazioni di esclusione da un bene primario come la casa ai danni delle famiglie più deboli, povere, di giovani o di immigrati", commenta don Vittorio Nozza, direttore della Caritas Italiana. "E' assente una politica della casa - sottolineano dalla Caritas - e su questo devono riflettere i soggetti politici, imprenditoriali e sociali".Il rapporto si basa su due possibili scenari - Uno, quello "migliore", nel quale si concretizzano le possibilità di ripresa economica, e uno definito "alternativo", nel quale il recupero dalla recessione tarda a farsi sentire. In entrambi i casi la situazione delle famiglie "a rischio povertà" causa mutuo migliora lievemente rispetto al 2009, grazie alla possibile "evoluzione favorevole dei tassi sui finanziamenti". Restano però, sottolinea il rapporto, "vari elementi di incertezza rispetto alle prospettive per il prossimo anno".La mappa del rischio per le famiglie con rate superiori al 30% del proprio reddito vede al primo posto la Liguria (34,2% del totale dei nuclei che sottoscrivono un mutuo), seguita da Trentino Alto adige (33,6%), Veneto (31,4%) e Toscana (30,7%). Minor rischio, invece, in Sardegna (14,9%), Basilicata e Calabria (14,1%). Per quanto riguarda le tipologie di famiglie, rischiano di più quelle composte da una sola persona (44,8% di incidenza di rischio), quelle con un solo genitore e figli a carico (29,9%), soprattutto se il capofamiglia è un lavoratore autonomo (32,7%).03 dicembre 2009
 
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Tierra y libertad
view post Posted on 14/3/2010, 10:57




Sciopero generale


image


JESI è la mia città.
 
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conmar
view post Posted on 14/3/2010, 17:46





Io avrei occupato l'isola della Maddalena però...
Solidarietà agli operai..sperando di non doverli definire un giorno ex operai....
 
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punta_secca_dottò
view post Posted on 14/3/2010, 22:10




CITAZIONE (conmar @ 14/3/2010, 17:46)

Io avrei occupato l'isola della Maddalena però...
Solidarietà agli operai..sperando di non doverli definire un giorno ex operai....

grazie, alla Maddalena penso che già ci siano più disoccupati
che piante di mirto....
poi con la chiusura dell'Arsenale è stato il tracollo
per non parlare della partenza degli americani, sui
quali si basava quasi tutta l'economia dell'arcipelago.
 
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Prostata
view post Posted on 15/3/2010, 16:57




CITAZIONE (.Torero Camomillo. @ 1/12/2009, 20:46)
torero...please...mail era quello che finiva sempre nelo stesso modo.
si esiste, ma non applicato. ma ora ha un senso relativo, nel senso che è possibile rifiutare almeno una volta. inoltre occorre una organicità nelle norme.
la disoccupazione deve essere dignitosa, ma soprattutto il centro per l'impiego deve cercare il lavoro ai disoccupati, e questo non lo fa.
si finanzia un carrozzone inutile, e la clpa nonè di chi vi lavora ma di chi lo ha cncepito.

Buongiorno, scopro adesso che si parla anche di politica nel forum e leggendo sono arrivato alla tua affermazione e mi permetterei di intervenire.
Nel grassettato c'è una inesattezza, i centri per l'impiego la svolgono la loro funzione, iscrivono i lavoratori disoccupati, ma anche occupati, nelle graduatorie, hanno la storia lavorativa di ognuno di loro, compilano le liste di mobilità,hanno le liste dei disoccupati inserite nelle categorie protette, ma........ manca loro solo le richieste delle aziende e questo perchè? Crisi a parte, le aziende preferiscono le agenzie interinali, per una serie di convenienze che vanno dal lavoro nero al reperimento non di figure specifiche ma solamente in età specifica( 29 anni, inquadrabili come apprendisti), es: se si cerca un falegname, è meglio avere un 25enne saldatore e addestrarlo ma inquadrarlo da apprendista, che un falegname 40 con figli a carico per il quale bisognerebbe sborsare interamente i contributi, economicamente non fa una grinza, l'imprenditore quel mestiere fa, massimizza sempre tutto non solo i profitti.

CITAZIONE
si finanzia un carrozzone inutile, e la clpa nonè di chi vi lavora ma di chi lo ha cncepito.

d'accordissimo sulla prima parte un carrozzone inutile e sprecone, che propone agli iscritti solo corsi di formazione, i quali, servono più ai formatori che ai formati, (es: patenti europee per il pc, ormai sembra che nemmeno il ciabattino si puo' fare senza di essa). Come avrete capito sono nel settore, giusto in questi giorni compilavo il PED per un corso di formazione, indovinate un po quanto costa formare 16 figure, diciamo pari ad un apprendista manovale?

50.880 euro.

Qualcuno dirà che potrebbero essere pochi, ma non lo sono se si pensa che il corso in oggetto prevede per i corsisti solo la spesa di una cartellina da congresso, una penna un quaderno a quadretti e niente più.il grosso dei costi sono:

Direzione, coordinamento, tutoraggio, progettazione, insegnamento, supervisione, rendicontazione,assistenza............. e mi fermo.


Chi ha messo in opera un simile marchingegno?? beh, la legge è del 98/99, non so se ricordate il libro bianco di Biagi, viene da li. Ma non sto additando nessuno, dico solo che spesso per lavoro mi trovo nei centri per l'impiego, sono affollati come dei lazzareti e spesso subisco l'imbarazzo di attraversare, in giacca e cravatta con la 24 ore, simili affollate stanze di disperazione.

Qualcuno sopra scriveva di ricorso alla storia, io credo che siamo fin troppo ancorati alla storia, è stato il nostro problema più grande di questi ultimi 20 anni, siamo entrati in un millennio in cui l'informazione vola allo sbattere delle palpebre da un continente all'altro, con la nostra zavorra ideologia retaggio del secolo scorso.
Il sistema di per se non è malvagio, ma andrebbe lasciato libero, cosi come lo è nel nord europa, vero paradiso dell'interinale dove c'e' libera scelta addirittura ad essere precari ed avere piu tempo libero per se. Da noi invece è divenuto un problema ed anche serio.

Scusate la lungaggine.
 
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hustlazz
view post Posted on 15/3/2010, 17:43




gli abitanti della maddalena farebbero meglio a mordersi le mani ripensando a come sono stati abili a cacciare i dollari dei militari americani.
sia chiaro, la stessa cosa accade oggi a ferrara dove c'è la base nato per il più grande radar europeo ma di militari in giro non si vede anima viva perchè nessuno è stato capace di cogliere il businness e questi alla fine si organizzano da soli.
solo a piangere siamo bravi.

scusate l'ot
 
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Jackson Keith Wilkes
view post Posted on 15/3/2010, 18:24




CITAZIONE (Tierra y libertad @ 14/3/2010, 10:57)
Sciopero generale


(IMG:http://img175.imageshack.us/img175/9319/23...20396210373.jpg)


JESI è la mia città.

Io e il mio gruppo, 5 persone in tutto, tutte iscritte alla CGIL, a cui lascio ogni mese quasi 15 euro (che fa 180 annui)
questa volta ne abbiamo parlato e abbiamo deciso di non scioperare.
in questo momento di tremenda crisi, la scelta del Sindacato di farci rinunciare a 70/80 euro ci è sembrata una cosa infame,
riteniamo lo sciopero così come è concepito, ormai una forma castrante di protesta, dove in fondo non frega niente a nessuno, non crea disagio a nessuno, anzi fa risparmiare qualcosa al datore di lavoro.
Il Sindacato ha il dovere di pensare ad altre forme di lotta e di protesta che rispettino l'esigenza ineludibile del salario.
non stà a me e non sono nemmeno in grado di indicare che strade percorrere, ma per esempio, già indirizzare un'ora di lavoro a qualche obiettivo, tipo l'acquisto di spazi pubblicitari in tv o sui media, potrebbe essere qualcosa a cui pensare.
in piazza ci si andrà il sabato e la domenica :)
 
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Jackson Keith Wilkes
view post Posted on 15/3/2010, 18:42




CITAZIONE (hustlazz @ 15/3/2010, 17:43)
gli abitanti della maddalena farebbero meglio a mordersi le mani ripensando a come sono stati abili a cacciare i dollari dei militari americani.
sia chiaro, la stessa cosa accade oggi a ferrara dove c'è la base nato per il più grande radar europeo ma di militari in giro non si vede anima viva perchè nessuno è stato capace di cogliere il businness e questi alla fine si organizzano da soli.
solo a piangere siamo bravi.

scusate l'ot

questione di opinioni, io sarei disposto a pagare più tasse ( da destinare ad investimenti in quelle aree ) purchè ognuno se ne torni a casina sua ;)
 
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16 replies since 1/12/2009, 11:14   160 views
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