| conmar |
| | CITAZIONE fonte: Repubblica.itQuattro anni e 6 mesi al legale accusato di avere ricevuto 600mila dollari dal premier Risarcimento di 250mila euro alla presidenza del Consiglio, costituitasi parte civileMills condannato in Appello "Fu corrotto da Berlusconi"I difensori: "A dura prova la fede nello stato di diritto, ricorreremo in Cassazione" Corsa contro il tempo per evitare la prescrizione che scatterà in aprileMILANO - Dopo 4 ore di camera di consiglio, la seconda sezione della Corte d'appello ha confermato la condanna a quattro anni e sei mesi nei confronti dell'avvocato inglese David Mills per corruzione in atti giudiziari. Confermato anche il risarcimento alla presidenza del Consiglio, costituitasi parte civile, pari a 250 mila euro. Secondo la sentenza di primo grado, il legale avrebbe ricevuto 600mila dollari da Silvio Berlusconi per essere un testimone reticente in due processi nei quali era imputato il presidente del Consiglio, quello su "All Iberian" e quello sulle tangenti ad uomini della Guardia di finanza. La posizione di Silvio Berlusconi era, invece, stata stralciata per via del lodo Alfano, riguardante le più alte cariche dello Stato e il dibattimento a suo carico era stato sospeso. Dopo la bocciatura della Consulta, il procedimento a carico di Berlusconi ricomincerà, anche se davanti a un collegio diverso rispetto a quello che aveva inflitto a Mills la condanna in primo grado. Questo, infatti, è incompatibile e servirà un' apposita udienza per riassegnare il processo ad altri giudici. Difficile che si arrivi a un verdetto definitivo entro aprile 2011, quando anche per il premier scatterà la prescrizione. Mentre i legali di Mills annunciano il ricorso in Cassazione, comincia la corsa contro il tempo per evitare la prescrizione. Per l'avvocato inglese questa scatta nell'aprile del 2010 perchè nel 2000 incassò i 600mila dollari della corruzione. Secondo la Corte d'appello, che anche in questo ha accolto le tesi dell'accusa, non decorre da prima delle sue deposizioni (processi del '97 e del '98), cosa questa che renderebbe il reato già prescritto. I giudici, proprio per permettere una sentenza definitiva il prima possibile, entro 15 giorni renderanno note le ragioni del verdetto e da quel momento gli avvocati di Mills avranno 30 giorni per presentare ricorso. Anche nel caso di una condanna definitiva, grazie all'indulto, Mills non andrà in carcere. Al termine della lettura della sentenza il legale Federico Cecconi ha spiegato di condividere le affermazioni del suo assistito, che aveva dichiarato Berlusconi estraneo alla vicenda giudiziaria. " Quello che sottolineo, però - ha aggiunto - è che lo stesso Mills non c'entra nulla, perchè non c'è stata corruzione". Nella scorsa udienza l'altro difensore del legale inglese, Alessio Lanzi, aveva parlato di " gravi ripercussioni", che avrebbero potuto seguire alla sentenza. Oggi è tornato sull'argomento: " Le conseguenze politiche della vicenda non ci riguardano, anche se ci sono circostanze oggettive che le testimoniano". E' dal punto di vista giuridico, però, "c he questa sentenza mette a dura prova la fede nello stato di diritto". Della stessa opinione Niccolò Ghedini, deputato Pdl e avvocato del premier: " E' del tutto illogica e nega in radice ogni risultanza in fatto e in diritto. Un processo svolto in tempi record negando qualsiasi prova e rifiutando qualsiasi possibilità di difesa. Ancora una volta si conferma che a Milano non si possono celebrare processi quando, ancorchè indirettamente, vi sia un collegamento con il presidente Berlusconi''. '' In un Paese civile, in uno stato di diritto, ci sarebbero state subito le dimissioni del presidente del Consiglio che è un acclarato corruttore giudiziario e, come tale, dovrebbe stare nelle patrie galere piuttosto che alla presidenza del Consiglio''. E' invece il commento di Antonio Di Pietro. (27 ottobre 2009) CITAZIONE Fonte: Piero RiccaGiustizia a orologeriaOttobre 27, 2009 on 6:14 pm | In Politica | Niccolò Ghedini è sempre il migliore. Ecco come ha commentato la decisione della corte di appello di Milano, che quest’oggi ha confermato (per il solo David Mills) la condanna a quattro anni e sei mesi comminata in primo grado ( n.d.p. ) . L’altro imputato, com’è noto, ha scampato la condanna grazie a una legge incostituzionale. Ed è presidente del consiglio. Ne chiederà le dimissioni l’opposizione, come avverrebbe in qualsiasi paese normale?“ La decisione della Corte d’Appello di Milano nel processo Mills è del tutto illogica e nega in radice ogni risultanza in fatto e in diritto. Un processo svolto in tempi record negando qualsiasi prova e rifiutando qualsiasi possibilità di difesa. Tale decisione non potrà che essere annullata dalla Corte di Cassazione. Comunque, ancora una volta si conferma che a Milano non si possono celebrare processi quando, ancorché indirettamente, vi sia un collegamento con il Presidente Berlusconi”. Il grande Mavalà Ghedini non perde un colpo Mi viene in mente un motivetto: Oooh... meu amigu Charlie.... Oooooooo Meu Amigo Chiarlie Brown...... Charlie Brown...A E I OU Ypsilon.....
| | |
| |
|