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| | http://www.jarring.it/Insider/InVirtus/997.aspxCITAZIONE | SABATINI PENSA A POZZECCO
Di: Daniele Labanti Voleva un uomo prima, la Caffè Maxim, pur senza urlarlo ai quattro venti (Silvio Gigena, se Pesaro vorrà, è ancora seguitissimo), lo cerca maggiormente ora che priva di Parente si trova cortissima, con Ruiz Moreno sfiduciato e il solo Maestrello a cambiare i piccoli. C’è, quindi, di che parlare, e lo stato maggiore bianconero l’ha fatto domenica notte, a vittoria acquisita, sapendo che la strada del mercato è densa d’ostacoli e difficoltà. Tecnicamente il preferito è Davide Bonora, quasi clone di Parente, esperto, fine conoscitore d’ambiente e sistema. Arrivasse, Consolini non nasconderebbe il sorriso, e il play verrebbe ma occorre parlare con Roma dove adesso regna la confusione. Nella lista di Massimo Faraoni è Bonora il primo, ma si dovrà andare in tasca, considerando il contratto del giocatore, comunque in scadenza a giugno. Claudio Sabatini, però, accarezza anche altre idee, più suggestive e non nuove per lui che da sempre ha sposato l’idea dell’impatto mediatico con quella della pallacanestro. Non è un segreto che il patron sogni Gianmarco Pozzecco per traghettare la sua squadra e le aperture in tal senso sembrano mature, al cospetto dell’avventura quasi al capolinea tra il play azzurro e la Fortitudo. Dal canto suo, Sabatini sarebbe disposto a rilevare il contratto del Poz anche subito, anche a queste onerose condizioni, e si parla di 300 mila euro. Dall’altra parte, ci sono invece equilibri più sottili, sostenuti fino a poco tempo fa dall’amicizia di Giorgio Seragnoli con il giocatore, sentimenti che sempre hanno fatto da parafulmine per ogni critica o tentativo d’esilio. Ora però qualcosa è cambiato, e per la prima volta l’ipotesi d’una separazione va letta non come boutade ma come sussurrata volontà, nonostante il nome “Virtus” faccia subito ritornare in mente le dichiarazioni di stima di Pozzecco verso Sabatini a braccetto d’un «mai alle Vu nere, mi sento fortitudino». La rottura, ormai, tra il giocatore e l’ambiente biancoblù s’è fatta sempre più frastagliata, con l’aggiunta dell’ultimo atto nella disputa con Repesa, ed oggi è difficile credere che esista fra Poz e il coach croato lo stesso feeling che i due dichiaravano un anno fa. Nessuno lo nasconde più, in un’anticamera di grandi cambiamenti. In questa chiave è stato letto l’arrivo di Rombaldoni, ma non s’è mai prefigurato uno scenario immediato senza Pozzecco, lasciando che fosse l’estate a dare i propri verdetti. Se, però, questo terreno è divenuto così minato, al punto da indurre anche la proprietà ad una riflessione, cosa frena quest’incredibile e suggestiva manovra? Forse i pensieri del Poz, forse le valutazioni tecniche della Virtus, forse il cambiamento nei pesi dirigenziali della Fortitudo, destinati a stravolgersi fra qualche mese, che inducono ora a chiari di luna particolari. E probabilmente, quel potere contrattuale che Pozzecco poteva esibire fino a qualche mese fa, ora è merce di scambio nei corridoi del PalaDozza, perché nessuno vuol restare col cerino in mano qualora tra la Effe e il play azzurro s’arrivasse al divorzio. Le variabili son tante, forse vere tutte, e con troppi interlocutori iscritti a parlare gli affari nascono sempre sotto una brutta stella. Su più campi, allora, si gioca una partita che Sabatini sarebbe lieto di vincere, dopo aver perso quella per Rombaldoni, consegnando a un personaggio per lui tanto simbolico le chiavi dei suoi progetti di rilancio non solo sul parquet. Aprire, tanto, il portafoglio oggi per riempirlo nel domani, può essere il filo conduttore. Se, poi, sarà tecnicamente redditizio, è tutto da vedere, dopo un anno per il Poz molto tribolato e quel pizzico di paprika che è compresa nel prezzo. Comunque, i suoi guizzi e quel sano tocco d’imprevedibilità l’azzurro non li ha mai fatti mancare. E’ l’opposto di Parente, tanto per chiarire, e pure di Bonora, che solo a guardarne lo scouting sarebbe il 6 al superenalotto.
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Si cerca un playmaker. Poca voglia di rischiare, nell'immediato, quindi: un play si è fatto male, un play deve essere rimpiazzato (al di là del nome di Pozzecco al quale non credo neanche se lo vedo, e per me può anche benissimo starsene a fare il buffone in casa dei volatili). Un po' capisco la scelta che verrà presa, perchè azzardare nel ruolo due uomini che non sono play puri comporterebbe troppi rischi a questo punto della stagione. Eppure io resto convinto che continui a mancare un vice Guyton, o chi ne fa le veci nelle sue giornate storte...
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