Ed eccoci qua, al nostro posto, dove per la verità avremmo dovuto stare dal 25 luglio, non dal 31 agosto...
Il senso è quello di un'occasione da sfruttare: inutile nascondere che la B1, campionato di grande difficoltà, avrebbe potuto senz'altro rivelarsi per anni e anni un collo di bottiglia da cui non riuscire a passare, nonostante gli sforzi, come succede a società di tradizione e ambizioni come ad esempio Vigevano e Rieti.
Ritrovarsi invece in questa Legadue, per di più con una sola retrocessione per arrivare finalmente a quelle 16 squadre che consentano un campionato lineare, senza il nefasto artificio della fase ad orologio, può, anzi deve consentirci di portare avanti l'opera di consolidamento di Novara come piazza cestistica di buon livello
Si conta sullo zoccolo duro del pubblico, considerando che molti attraverso questi due anni sono passati dal ruolo di spettatori appassionati di basket a quello di tifosi, e mi sento di dire tifosi corretti quanto legati alla squadra e alla società. Credo che tutte le piazze di Legadue che hanno visto arrivare il pullmann dei tifosi biancoblu e li hanno sentiti tifare dentro il loro palasport, da Jesi a Rimini, da Porto S.Giorgio a Imola, possano confermarlo (anzi, lo fanno anche coi loro messaggi). Bella è anche la possibilità di riprendere la rivalità con Pavia, direi abbastanza calda, ma che non impedisce certo il sereno dialogo sportivo
I primi approcci di Zanchi, il suo lavoro per coinvolgere i giocatori nell'ambito del gruppo, seppure finora limitati al nucleo che avrebbe fatto la B1 più i giovani, sono promettenti e senza alcun dubbio apprezzati da chi fino ad ora ha avuto l'occasione di vedere gli Aironi lavorare in palestra
A questo nucleo va aggiunto l'uruguayano Muro, reduce da una faticosa (tre manifestazioni internazionali, campionato sudamericano, giochi panamericani e torneo delle americhe per le Olimpiadi) ma credo anche galvanizzante estate. il nostro è stato spesso tra i migliori della sua nazionale, restando quasi sempre in campo almeno 25' e producendo anche partite da 20 punti e dintorni contro giocatori di grande livello internazionale.
E poi naturalmente i tre americani, in via di ufficializzazione, a partire dal playmaker, Kevin Braswell, per quattro anni leader di Georgetown, sempre in quintetto con medie oltre i 14, 5 assist e quasi 3 recuperi a partita. Ma al di là delle cifre, forse proprio quel giocatore in grado di proporsi come leader, ruolo in cui per motivi del tutto diversi prima Rashad Phillips , poi Isma Santos (qui per sua volontà) e sempre Marc Salyers, si sono rivelati inadatti
Vedremo ora per la guardia (il nome che circolava è senz'altro di prestigio, anche se forse un giocatore in grado di coprire i due ruoli di 2 e di 3 grazie a maggiore stazza fisica sarebbe più funzionale) e il lungo, da inserire in un pacchetto in cui Tintorelli e Ariel in particolare, ma anche il nuovo arrivo Setti, sono attesi a una stagione importante. E i primi segnali per Tinto sembrano molto positivi
Più importante di tutti, confido nella voglia del pubblico novarese di affezionarsi a questi ragazzi e di ritrovare le splendide sensazioni del primo anno in Legadue: così allo zoccolo duro si andranno sicuramente ad aggiungere nuovamente anche gli altri, i fluttuanti, quelli che in ogni piazza vengono se attirati dalle vittorie (ma spero anche da un gioco divertente e soprattutto da un bel gruppo, sensazione che qualunque tifoso avverte anche solo dai gradoni di un palazzetto)
Vogliamo, insomma, una bella stagione: ce la possiamo fare
Ciao da Dido