| TI ASSICURO.. REALISTA CON LE PERSONE CHE ABBIAMO A MANO
COMUNQUE IN QUESTI ISTANTI IN PIAZZA AZZARITA TIFO E VERTICE SI SCAMBIANO VEDUTE
FONTE:
bolognabasket.it
UNA LETTERA DEL PRESIDENTE DELLA LEGA NAZIONALE PALLACANESTRO
(20/07/2009 12.58.04)
A seguito dell’analisi della documentazione prodotta dalla Società Robur Osimo, nonché dell’istanza della stessa Società di veder preservato il diritto di partecipazione al campionato di serie A Dilettanti, al quale peraltro mai aveva formalmente rinunciato, ed a seguito delle incertezze in merito alla composizione dei campionati nazionali dilettanti, venutesi a determinare con la decisione del Consiglio Federale di inserire la Società Fortitudo Bologna in serie A Dilettanti, che fanno seguito ad altre situazioni regolamentari per altre società, che meritano oggi diverso approfondimento e diversa valutazione, la Lega Nazionale Pallacanestro chiede formalmente a codesta spettabile Federazione di sospendere ogni attività relativa alla determinazione degli organici dei campionati nazionali dilettanti, e conseguentemente relativa alla formazione dei calendari, nelle more di un incontro urgente, assolutamente imprescindibile, tra LNP e FIP, che sarà richiesto in data odierna. Quanto sopra al fine di tutelare interessi legittimi e soggettivi delle società di Lega Nazionale Pallacanestro, che potrebbero risultare inficiati dalle decisioni assunte dal Consiglio Federale e/o dal Settore Agonistico, anche tenendo conto della situazione confusa e dei tempi dilatati per i diversi ripescaggi.
Certi dell’accoglimento della presente istanza, in quanto volta alla tutela del movimento nel suo complesso, porgo distinti saluti.
Il Presidente
Ing. Roberto Drocchi
La cosa curiosa, è che se Gilberto Sacrati riuscirà una volta per tutte a capire che i debiti si pagano con moneta sonante e in tempo, e non con altre carte (e in ritardo), potrà iscrivere la Fortitudo alla A dilettanti e dire poteva fallire, poteva andare peggio, ho salvato il salvabile, magari facendo la parte dell’uomo della Provvidenza. Trovandosi nella inquietante situazione di essere sia l’assassino che il samaritano, davanti ad una F che non sa più cosa pensare, di questa persona. Che di certo non è disonesta, altrimenti ora sarebbe scappato su un’isola caraibica, che sicuramente ha commesso tanti di quegli errori – il primo, sicuramente, la scarsa capacità di comunicare lo stato delle cose, come se dire non riesco più ad andare avanti fosse una vergogna – da riuscire, questo sì, in una clamorosa impresa. Ovvero, creare un sintomatico senso di quasi solidarietà, da parte dei tifosi italiani, verso i basiti fortitudini, perché una roba del genere è troppo gigantesca per riderci su, o per agire di sfottò. “Vi ho distrutti io, vi salvo io”: come se, per intenderci, a crear la FuturVirtus fosse stato Marco Madrigali, e non un’altra persona. Ma il senso di dignità del pubblico F nasce anche dal fatto che, a differenza di tante altre piazze, in questo sport come in altri, nessuno ha osato alzare la mano e pensare ad un complotto dei piani alti: no, le colpe sono di una, e di una sola persona. Che avrà sbagliato in buona fede, ma che ha sbagliato, e anche troppo.
L’impresa di retrocedere due volte – se andrà bene, ovvero se almeno questa volta le scadenze verranno rispettate – in due mesi è da Guinness, soprattutto se in mezzo non ci sarà stato un cambio societario: la stessa persona che, nel settembre 2008 parlava di “puntiamo all’Eurolega”, dodici mesi dopo dovrà dire “puntiamo a tornare in LegaDue”, ovvero – Sabba dixit – in un campionato dal quale non siamo mai retrocessi. Perché, adesso, la logica direbbe che Sacrati salva almeno il posto in B1, ultimo atto di dignità verso una piazza da lui – con omicidio magari colposo e non doloso, ma sempre di omicidio si tratta – frantumata, e poi lascia il posto a chiunque altro. Perché adesso, se qualcuno a Bologna ha a cuore la Fortitudo, che si faccia avanti.
I tifosi? I tifosi non sanno cosa pensare. Perché ‘sta roba farebbe impazzire Pirandello, farebbe impazzire Freud, farebbe impazzire Kafka. Salvati da chi ci ha scaraventati in una categoria dilettantistica? E magari doverlo rivedere al Palasport fra tre mesi? Omeriche risate. Ma potrebbe succedere. E allora, ammesso e non concesso che in autunno la prima palla a due che verrà alzata sia di B1 e non peggio, chiunque volesse avvicinarsi a questa sofferente società sappia questo. Cioè, che il pubblico Fortitudo, quello vero e non quello abituato a vincere e pronto a girare le spalle alla prima difficoltà, vuole solo vedere in campo gente seria e che sudi 40 minuti su 40. Vuole vedere programmi concreti, vuole avere una squadra da amare, punto e basta. E sarà pronta a preparare il derby con Ozzano così come ha fatto per il Derby, quello vero, e sarà pronta ad invadere trasferte come Trento o Fidenza allo stesso modo in cui si viaggiava verso Milano o Treviso. Perché l’amore è uguale, e quando ci si sposa, si tratta di nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia. Però, che qualcuno spieghi come stanno davvero le cose, e che spieghi a Gilberto Sacrati che, a questo punto, un bel Vendesi davanti alla sede F sarebbe la cosa migliore. Perché, ripetiamo, va bene aver ricevuto una fucilata al cuore. Ma che a togliere i pallini sia chi ha sparato il colpo, è davvero troppo assurdo per essere creduto.
Enrico Faggiano
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