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Viareggio......

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* Paul *
view post Posted on 2/7/2009, 15:27




Avete mai visto Bush fischiato a Ground Zero, o Aznar alla stazione di Madrid? Davanti alle tragedie un popolo si unisce nel dolore e non si mette a far politica con i morti ancora allineati sul marciapiede.



va bene, non fischiamo Berlusconi così facciamo come gli americani, però facciamo anche che chi falsifica i bilanci si fa 20 anni di galera e chi mente alla nazione si dimette...come? le ultime due no? ah, capito, facciamo gli americani solo quando ci fa comodo...
 
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view post Posted on 2/7/2009, 15:40
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forumista oltre

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CITAZIONE (SK rulez @ 2/7/2009, 14:59)
Bisognerebbe aumentare i controlli e i controllori, ho letto che spesso i controlli deve farli lo stesso macchinista perché non c'è personale addetto.

Ma perchè in Italia non c'è mai abbastanza personale per fare i controlli? Ogni volta è sempre la stessa storia...ma poi non c'è la dissocupazione in Italia? Assumiamo gente per fare i controlli se è vero che manca...

CITAZIONE (3jack @ 2/7/2009, 15:14)
CITAZIONE (marcostraz @ 2/7/2009, 14:55)
E quali sarebbero i tempi, i modi e i luoghi adeguati? Una settimana, un mese, un anno? E se non è adeguato più neanche fischiare, cosa lo è? Come si dovrebbe dimostrare il proprio dissenso?

Dissenso di cosa?! Cosa ne può lo stato di questa tragedia? L'unica responsabilità che potrebbe avere è quella di avere controlli e controllori ridotti. Per il resto non ne può niente. La verità è che questi buffoni devono contestare ovunque e comunque.

Quindi siccome ci sono le tragedie dobbiamo stoppare le constestazioni...cos'è, reintroduciamo il reato disfattismo? Comunque ripeto: quando bisogna attendere per poter contestare di nuovo? Un giorno, una settimana, un mese, un anno?

PS: poi si potrebbe anche dire che lo stato dovrebbe spendere meglio i soldi (pochi) che ha a disposizione...ma lasciamo perdere...
 
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DeeDee
view post Posted on 2/7/2009, 15:51




CITAZIONE (* Paul * @ 2/7/2009, 16:27)
Avete mai visto Bush fischiato a Ground Zero, o Aznar alla stazione di Madrid? Davanti alle tragedie un popolo si unisce nel dolore e non si mette a far politica con i morti ancora allineati sul marciapiede.

non ho voglia di fare troppa polemica, ma se ben ricordate dopo gli attentati di madrid aznar non è stato solo fischiato...se c'è un esempio di strumentalizzazione delle tragedie è proprio l'ex abffone spagnolo :sick:
 
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view post Posted on 2/7/2009, 15:59

forumista oltre

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CITAZIONE (marcostraz @ 2/7/2009, 16:40)
CITAZIONE (SK rulez @ 2/7/2009, 14:59)
Bisognerebbe aumentare i controlli e i controllori, ho letto che spesso i controlli deve farli lo stesso macchinista perché non c'è personale addetto.

Ma perchè in Italia non c'è mai abbastanza personale per fare i controlli? Ogni volta è sempre la stessa storia...ma poi non c'è la dissocupazione in Italia? Assumiamo gente per fare i controlli se è vero che manca...

PS: poi si potrebbe anche dire che lo stato dovrebbe spendere meglio i soldi (pochi) che ha a disposizione...ma lasciamo perdere...

:quoto:

Sul discorso contestazioni: io penso che contestare Berlusconi sia inutile, non ha effettive responsabilità. Mentre l'intero apparato di Trenitalia è meglio che non si faccia vedere in giro (ripeto, non per il problema delle linee ferroviarie quanto della manutenzione dei treni).
 
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los tres carnevalaros
view post Posted on 2/7/2009, 17:57




Intanto le vittime sono 19 e, parole del direttore della asl Versilia, è probabile che il numero delle vittime non rimanga questo... Non ho parole...
 
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conmar
view post Posted on 2/7/2009, 22:47




CITAZIONE
Fonte: Repubblica.it
Accuse e rottami tra i binari chiusi. Nuovi roghi per eliminare i gas
"Ora le Fs devono decidere come e dove stoccare queste sostanze"

I misteri della stazione proibita "La cisterna non doveva spezzarsi"
dal nostro inviato JENNER MELETTI


VIAREGGIO - C'è un silenzio che fa male, nella stazione della strage. Gli altoparlanti sono muti, i tabelloni luminosi non annunciano nessun arrivo e nessuna partenza.
Il rumore dei treni è già un ricordo, perché tutto si è fermato nella notte dello scoppio. Non si potrebbe entrare, in questa stazione inaugurata il 13 giugno 1936, con una gran festa di regime, "per sedurre la folla immensa dei viaggiatori che qui accorrono". Ci sono gli uomini della "Protezione aziendale" che bloccano gli accessi, "per motivi di sicurezza". "I vigili del fuoco - spiegano questi sorveglianti arrivati da mezza Italia - stanno ancora lavorando per svuotare le cisterne di gas propano liquido. L'accesso è vietato perché questo è il cuore della zona rossa. Se deve partire, ci sono i pullman sostitutivi. Le Ferrovie riescono come sempre a garantire la circolazione dei passeggeri".

Ma bastano pochi passi, nella stazione proibita, per capire perché è stata chiusa. Meglio non fare vedere le cisterne di gpl che sembrano grandi missili in parata, ferme proprio sul primo binario. Meglio non mostrare le fiamme che vengono sparate dalle "torce" dei pompieri per bruciare il gas rimasto dopo l'esplosione. Meglio non impressionare chi domani continuerà a entrare in stazione, facendogli vedere cosa succede quando un convoglio di carri cisterna deraglia appena fuori dalle pensiline.

Sono pulitissimi, i bagni per "Signori" e quelli per "Signore". Chiuse le serrande dello Snack bar. Nemmeno una carta sul marciapiede vuoto del primo binario. Sono qui, i cinque carri della Gatx Rail, quelli che nel disastro sono rimasti intatti. "Nostro compito - dice Giuseppe Romano, comandante dei vigili del fuoco - è mettere le cisterne in sicurezza. Sono le Ferrovie che adesso debbono decidere cosa fare. Le nostre leggi sono strane. Ciò che viaggia sui binari non è di nostra competenza, ma se un convoglio si blocca per un incidente, allora dobbiamo intervenire. Queste cisterne, a un primo esame, sarebbero in grado di raggiungere la loro destinazione, ma bisogna verificare se abbiamo subito danni. Non sono più merce viaggiante ma sostanze pericolose che vanno assogettate alla legge 334 del 1999, la cosiddetta normativa Seveso. Ora le Fs debbono decidere come e dove stoccare queste sostanze".

Una stazione vuota è una stazione morta. I treni passeggeri che erano stati bloccati qui la notte del disastro sono stati allontanati. Erano un Intercity partito da Milano per Roma e un regionale che doveva raggiungere Firenze. Per fortuna il treno del gas è riuscito a superare la stazione. Oggi, dietro le cisterne della Gatx Rail, ci sono soltanto i convogli arancioni del soccorso, che dovranno rimettere a posto binari e linee aeree. Chiusa la sala d'aspetto un tempo famosa, prima sosta dei milanesi che venivano nei famosi alberghi della Versilia. C'erano due tele di Lorenzo Viani, che raccontavano il lavoro nelle cave e nei porti. Furono pagate 16.000 lire, nel 1936. Ma la stazione, progettata dall'architetto Roberto Narducci, doveva essere il volano del turismo, la prima cosa bella da mostrare ai ricchi turisti del Nord. Adesso Orient Express è solo il nome di un bar davanti alla stazione, gestito da una famiglia cinese.

Poche decine di passi sul primo binario, verso sud, e già si vedono le fiamme. Qualcuno si è spaventato, soprattutto nella notte di martedì. "È tornato il fuoco, cosa succede in stazione?". Un pompiere, con un potente getto d'acqua, raffredda la base della "torcia", un tubo che lancia in alto il gas che arriva da queste cisterne rovesciate come elefanti abbattuti. "Noi preleviamo gran parte del gpl - spiega il comandante Giuseppe Romano - ma in fondo alla cisterna resta sempre un residuo. Allora, con cautela, lo preleviamo e lo bruciamo. È tutto sotto controllo, i cittadini restino tranquilli". Va avanti fino a notte, questo lavoro pericoloso. Solo quando tutto sarà in sicurezza, potrà cominciare la vera inchiesta. "C'era ruggine sull'asse", ha detto il ministro in Parlamento. Ma qui i dubbi sono ancora tanti.

"Io credo - dice Andrea Gambacciani, capotreno e coordinatore regionale della Filt Cgil - che ci sia stato questo guasto strutturale, ma l'inchiesta deve rispondere a una domanda più importante: perché la "botte" si è spaccata? Ci sono norme precise che dicono che una cisterna come questa non può rompersi nemmeno in caso di deragliamento. Sia la cisterna, che le valvole, debbono resistere ad ogni urto. In particolare, le valvole, anche se tranciate, non debbono lasciare uscire il gas. Del resto, osservi le altre cisterne deragliate. Hanno subito colpi pari a quelli presi dalla prima, sono uscite dai binari e si sono rovesciate, ma da queste non è uscito un litro di gpl. È stata la nostra fortuna. Il disastro provocato dalla prima cisterna è stato enorme, ma se si fossero rotte o fossero scoppiate tutte, sarebbe scomparsa mezza Viareggio".

Non si parla d'altro, fra i ferrovieri. Si sentono responsabili dei passeggeri che ogni giorno decidono di salire su un treno. "Che si sia rotto l'asse - dice Andrea Gambacciani - è ormai cosa certa. Un treno deraglia se cedono i binari o un carrello e noi abbiamo visto che i binari sono a posto. Anche sulla velocità non ci sono dubbi. In cabina c'è una specie di scatola nera, elettronica, che registra tutto il viaggio del treno: la partenza, la velocità, le frenate... I nostri macchinisti andavano a 90 all'ora su una tratta in cui si può arrivare a cento".
Sono tre, le torce dei pompieri. Un leggero sibilo all'inizio, quando esce il primo gas, poi le fiamme silenziose. Vigili protetti da tute speciali lavorano attenti ad ogni movimento. "Io spero - dice Stefano Boni, segretario regionale della Fit Cisl - che l'inchiesta arrivi davvero a chiarire tutto. Alcune cose si possono già denunciare. I controlli, ad esempio, non sono quelli giusti. Secondo la normativa, i carri vanno revisionati ogni sei anni e le cisterne ogni quattro. Se succedono questi disastri, dobbiamo dedurne che i controlli vanno fatti più spesso e in modo più incisivo, tenendo conto non solo del tempo passato ma anche dei chilometri percorsi. Noi abbiamo l'Agenzia per la sicurezza, ma non decolla. E poi dobbiamo essere certi che ciò che viene dichiarato dalle società di trasporto sia vero. I dati che dicono quando è stata fatta la revisione, ad esempio, sono numeretti scritti con la vernice sui vagoni. Io non metto in dubbio nulla, ma se invece dei numeretti ci fosse una targhetta elettronica, non modificabile, con tutti i dati dentro, saremmo più tranquilli e sicuri. Questo soprattutto quando - come è successo nel nostro caso - una ditta polacca gestisce un convoglio con carri tedeschi e ruote austriache. Noi possiamo ricordare davvero i nostri morti solo se, dopo questa strage, riusciremo a cambiare davvero le cose. L'Italia, dopo la liberalizzazione iniziata nel 2000 - mentre tanti altri Paesi mantengono il monopolio - è diventata terra di conquista. Le multinazionali entrate nel business dei trasporti badano più al guadagno che alla sicurezza. Liberalizzare può andare bene, ma solo se mettiamo regole. E per scegliere queste regole, la nostra inchiesta è fondamentale: dobbiamo sapere davvero cosa è successo e cosa è stato sbagliato. E allora dobbiamo avere la forza di trovare i giusti rimedi".

Al di là dei binari inizia la città nera delle case bruciate. Il comandante Giuseppe Romano si ferma all'inizio di via Ponchielli. "L'altra notte in questa strada c'era un unico, immenso incendio. Eppure i pompieri si sono buttati dentro, sono entrati nelle case per salvare i feriti". Ci sono scritte strane, sui muri, come "SP 30/6-0-0". "È un codice internazionale, voluto dalle Nazioni Unite dopo il terremoto in Turchia. Questa scritta significa che una squadra di vigili del fuoco di La Spezia ha ispezionato a fondo la casa il 30 giugno e ha trovato 0 morti e 0 feriti. Ma questo era il secondo controllo: morti e feriti li avevamo raccolti subito dopo gli scoppi o nelle prime ore. In questa casa c'è scritto No Go: non entrare". L'esplosione ha violato l'intimità delle case. Si vedono tinelli con fiori di plastica bruciati, uffici con i diplomi di laurea, camere da letto con fotografie sul comò. C'è una sveglia che suona, al civico 32. Non si ferma mai, sembra chiamare l'uomo che doveva svegliare. La stazione è lì, a cento metri. Con le torce accese il fascio di binari sembra una raffineria. Il lieve sibilo del gas è ancora l'unico suono.

(2 luglio 2009)



I controlli.... questi sconosciuti.....
 
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Exfisio
view post Posted on 2/7/2009, 23:22




CITAZIONE (conmar @ 2/7/2009, 23:47)
Le multinazionali entrate nel business dei trasporti badano più al guadagno che alla sicurezza. Liberalizzare può andare bene, ma solo se mettiamo regole. E per scegliere queste regole, la nostra inchiesta è fondamentale: dobbiamo sapere davvero cosa è successo e cosa è stato sbagliato. E allora dobbiamo avere la forza di trovare i giusti rimedi

Penso che il nocciolo della questione sia una volta ancora la speculazione, la ricerca del guadagno massimo a scapito di vite umane.

Se si decide di liberalizzare mi va bene però bisogna porre delle regole più ferree e soprattutto vanno rispettate.
altrimenti rischiamo di continuare a vedere sempre più stragi, un po' come quello che è successo in abruzzo con le case antisismiche crollate o come succede molto spesso sui cantieri quando i cubetti di calcestruzzo dati agli ispettori contengono un calcestruzzo diverso da quello che effettivamente è finito dentro i muri delle case.
 
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conmar
view post Posted on 3/7/2009, 09:13




CITAZIONE
Fonte:Repubblica.it

Viareggio, lento ritorno alla normalità
Riapre la stazione, stamattina il primo treno

ROMA - E' il regionale 23375 La Spezia-Pisa il primo treno a fermare, alle 5:54, a Viareggio dopo il disasatro avvenuto in stazione nella notte tra lunedì e martedì scorsi.

La stazione è stata riaperta all'alba di oggi, anche se al momento i binari disponibili sono solo due su otto.
Una rete di protezione divide in due la stazione, impedendo l'accesso all'area compresa tra i binari 4 e 8. Sul quinto binario sono ancora in sosta alcuni vagoni cisterna del convoglio deragliato nell'incidente.

Sale a 20 il bilancio delle vittime. Nella notte è morta una donna ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale di Carrara (Massa Carrara). Come per altre delle vittime della tremenda esplosione della notte tra lunedì e martedì scorsi, la sua identità non è stata ancora stabilita.

(3 luglio 2009)

 
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los tres carnevalaros
view post Posted on 3/7/2009, 11:09




Questa città che geneticamente tende alla spensieratezza,
profondamente ferita, diviene improvvisamente consapevole e di colpo, tutto ad un tratto fa vedere a sua anima, la sua immensa solidarietà.
Le migliaia di bandiere abbrunate, il parlare che dovunque
Si fa bisbiglio, gli sguardi chini dei suoi abitanti.
Rimane dunque quella città, che questi tremendi momenti svelano di nuovo, che conobbe i naufragi dei marinai nelle notti di tempesta,
le famiglie che pregavano per i loro cari, la comunità che sempre ha saputo stringersi in un collettivo abbraccio.

Angelo Dionigi Fornaciari
 
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conmar
view post Posted on 3/7/2009, 11:11




Bellissime parole :(
 
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conmar
view post Posted on 3/7/2009, 12:38




Dal Blog "Tempo Reale" di Vittorio Zucconi

CITAZIONE
1
lug
2009
Binario morto

Quando ho visto come voi le immagini del rogo di Viareggio e ho sentito spiegare da autorevoli signori che la manutenzione la fanno altri, in un vistoso scaricabarile europeo, certamente scelti perchè facevano pagare di meno, mi sono ricordato della celebre risposta dell’astronauta Alan Shepard, il primo americano sparato nello spazio dentro il naso di un missile. Aveva paura, gli chiesero? “No, paura no, ma mi preoccupava un po’ sapere che stavo per essere sparato da un razzo costruito da quello che aveva fatto l’offerta d’asta più bassa”. Come diceva mio nonno ferroviere, che non era precisamente un milionario: “Chi più spende, meno spende”. Quello che non paghi oggi, paghi domani.

Parole sante......
Paghiamo ( hanno pagato purtroppo innocenti ) oggi quello che non è stato pagato ieri....
 
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noreds
view post Posted on 4/7/2009, 08:29




CITAZIONE (* Paul * @ 2/7/2009, 16:27)
Avete mai visto Bush fischiato a Ground Zero, o Aznar alla stazione di Madrid? Davanti alle tragedie un popolo si unisce nel dolore e non si mette a far politica con i morti ancora allineati sul marciapiede.



va bene, non fischiamo Berlusconi così facciamo come gli americani, però facciamo anche che chi falsifica i bilanci si fa 20 anni di galera e chi mente alla nazione si dimette...come? le ultime due no? ah, capito, facciamo gli americani solo quando ci fa comodo...

no facciamo davvero gli americani
rispettiamo le leggi
clinton aveva mentito in tribunale non ai giornali...
per fare gli americani cominciamo col mandar via dale palle ifanulloni comunistoidi sindacalisti ecc....
 
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CIONI MARIO
view post Posted on 4/7/2009, 10:50




CITAZIONE (noreds @ 4/7/2009, 09:29)
CITAZIONE (* Paul * @ 2/7/2009, 16:27)
Avete mai visto Bush fischiato a Ground Zero, o Aznar alla stazione di Madrid? Davanti alle tragedie un popolo si unisce nel dolore e non si mette a far politica con i morti ancora allineati sul marciapiede.



va bene, non fischiamo Berlusconi così facciamo come gli americani, però facciamo anche che chi falsifica i bilanci si fa 20 anni di galera e chi mente alla nazione si dimette...come? le ultime due no? ah, capito, facciamo gli americani solo quando ci fa comodo...

no facciamo davvero gli americani
rispettiamo le leggi
clinton aveva mentito in tribunale non ai giornali...
per fare gli americani cominciamo col mandar via dale palle ifanulloni comunistoidi sindacalisti ecc....

image

non c'è niente da fare, solo un pò di fine umorismo toscano, anche se qui è veramente ot, ( l'emoticon è ottenuta digitando du paroline giuste giuste su google immagini)
quindi rinnovo quello che ho già scritto più indietro,
L'argomento del topic è Viareggio
non vorrei che anche qui si scendesse nel dibattito politico,
credo che i viareggini abbiano bisogno di solidarietà e di iniziative, anche concrete,
e di tenere alta l'attenzione su questa tragedia, perchè chi deve pagare, paghi!
perchè vengano adottate misure, perchè non succeda più.
perchè passati i primi momenti, in cui tutti fanno promesse, i colpiti non vengano dimenticati.
 
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los tres carnevalaros
view post Posted on 4/7/2009, 12:06




Quoto Cioni Mario. Manteniamo alta l'attenzione. Ieri in tv ho visto Porta a Porta, il Chiambretti show e stronzate del genere. Come se non fosse successo nulla!!! QUESTO E' IL PIU' GRANDE INCIDENTE FERROVIARIO DELLA STORIA DELL'ITALIA!!! NON DIMENTICHIAMOCELO!!!!
 
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conmar
view post Posted on 4/7/2009, 12:38




CITAZIONE
I periti: con test agli ultrasuoni più frequenti la tragedia si sarebbe evitata
E altre aziende di trasporto ferroviario annunciano l'addio ai carri Gatx

Manutenzioni, Trenitalia "licenzia" Cima. Stop ai contratti con la società mantovana
di FRANCA SELVATICI

FIRENZE - Una sorta di effetto domino si sta propagando sul fronte della sicurezza dei trasporti ferroviari. Dopo aver sospeso la circolazione dei carri di proprietà della società Gatx, ieri Trenitalia ha sospeso anche il contratto di manutenzione con la Cima di Mantova, l'azienda che il 2 marzo aveva eseguito per conto di Gatx la revisione dei carrelli del vagone cisterna deragliato lunedì notte a Viareggio, e che lavora per le Ferrovie dal 1945.

E sempre ieri si è appreso che Sbb Cargo Italia, società ferroviaria di trasporto merci e filiale italiana delle ferrovie federali svizzere, ha sospeso i propri trasporti merci con carri cisterna della Gatx, che peraltro ha annunciato il controllo e la sostituzione di tutti gli assi dei vagoni simili a quello coinvolto nel disastro di Viareggio.

La polizia ferroviaria ha intanto acquisito la documentazione completa del vagone cisterna sotto sequestro, mentre il primo dei consulenti nominato dalla procura di Lucca, il professor Paolo Toni dell'università di Firenze, ha avviato gli esami preliminari sul carrello che si è spezzato. E' confermata la presenza di una vasta fenditura, o cricca, che aveva raggiunto circa l'80% della sezione della parte terminale dell'assile, detta fusello.

"Sicuramente era lì da molto tempo e avrebbe potuto essere vista con gli ultrasuoni", afferma il professor Giorgio Diana, docente del Politecnico di Milano e direttore di un laboratorio all'avanguardia nella analisi della propagazione di queste fenditure nei metalli. Le cosiddette "rotture a fatica" degli assili sono rarissime, precisa. Personalmente ricorda di averne viste due (una fu rilevata il 26 marzo 2004 dopo il deragliamento di tre carrozze passeggeri sulla linea Chiasso Milano). Ma per evitarle è cruciale eseguire controlli periodici con gli ultrasuoni, tanto più frequenti quanto più gli assili sono vecchi e quanto più il carro viene utilizzato. Alcuni tecnici fanno presente che sul materiale di vecchia geometria la ricerca di cricche è talvolta più complessa perché esistono "zone d'ombra", e che da tempo è stata segnalata la necessità di rendere più frequenti i controlli oppure di sostituire gli assili. Con il rischio, altrimenti, di assistere a un crescendo di questi incidenti.
(4 luglio 2009)

Poi dice che uno spaccherebbe il mondo...
 
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89 replies since 30/6/2009, 10:15   1143 views
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