| Mondo fitness 27-Giugno-2009
Iniziamo dalla fine con il giocatore M.U. della squadra Allenatori della Summer League UISP, che chiede scusa al giocatore F.C. del Polaris.
Chiede scusa per cosa?
2 destri al volto al 5° minuto del terzo quarto.
Vi chiederete se alla base c’erano vecchie ruggini, oppure un brutto fallo, oppure una offesa pesante. Niente di tutto ciò, F.C. ha la sola colpa di aver chiamato M.U. :“UNO”.
Spieghiamo meglio.
Inizia la partita il riconoscimento non esiste, i 2 responsabili delle 2 squadre si dirigono al tavolo e comunicano al tavolo i nomi dei giocatori delle 2 squadre che disputeranno la partita. La squadra rossa “Allenatori” decide di arruolare uno spettatore che era a mondo fitness per fare 2 tiri ai canestri non utilizzati per la summer league; la fortuna vuole che il neo acquisto ha una canottiera rossa.
Quindi come le migliori partite di campionato allievi/cadetti degli anni 80 al giocatore viene assegnato il numero 0 (Zero). Al tavolo il Refertista è un signore che sbadiglia, guarda di continuo l’orologio compila il referto svogliato e segna i falli a caso, il segnapunti/Cronometrista, è: M.U.
Chi è M.U.?
A suo dire è un giocatore di C1 (forse nella Sam), fact totum della Uisp per gestire la Summer League:
4 campi di basket;
1 torneo con 8 squadre,2 partite in contemporanea;
maglie da distribuire;
referti da archiviare;
etc, etc…
La stessa fortuna di prima vuole che anche M.U. ha una maglia rossa e appena trova un nuovo segnapunti chiede al Polaris la possibilità di giocare ed entrare in campo con il numero 00 (doppio Zero). Il Polaris nello spirito di chi sta lì per divertirsi non obbietta e accetta la richiesta di M.U.
Non finisce qui, inizia il terzo quarto, altro spettatore con canottiera rossa, entra in campo con il numero 000(triplo zero).
Passano i minuti, 5° del 3° quarto, Polaris + 20, F.C. commette il 2° fallo il Refertista segnala che è il terzo, F.C perde la pazienza dice che non è possibile, che i falli erano 2 e poi pronuncia le parole famose :
PRIMA NE ENTRA UNO POI NE ENTRA UN ALTRO, MA QUI COME CAZ….FUNZIONA?,
allora arriva M.U. con fare minaccioso dice che non vuole essere chiamato UNO, F.C. si avvicina a testa bassa per rispondere (non so cosa, non ha avuto il tempo di parlare) perchè M.U. sferra 2 pugni al viso di F.C. scaraventandolo al tappeto, ops, sul cemento.
A questo punto entrano tutti in campo per calmare gli animi, ma parte un altro pugno, questa volta sul volto di M.U, ancora toni alti, offese collettive ci vuole una mezz’ora per calmare gli animi.
Racconto tutto questo perché è grave che uno sportivo, un giocatore di C1, un allenatore di ragazzi, si comporti in questa maniera , ma credo che ci siano almeno tre cose ancora più gravi:
1) Macchini (Dirigente della Uisp) e Laurenti (Presidente della Uisp), interpellati al telefono, hanno liquidato la telefonata dicendo che erano impegnato e non si sono degnati di richiamare; ma forse a loro non interessa la buona riuscita del torneo, lo stato di salute di 2 giocatori, o forse non crede che ci sia bisogno di prendere qualche provvedimento;
2) Il Refertista, sottraendo il referto dalle mani dei giocatori del Polaris, si è rifiutato di dire il nome del “Tyson di C1” esclamando:”Chiedilo a Lui come si chiama”;
3) Un ragazzo (se quello che afferma M.U. è vero) non può da solo gestire l’organizzazione del torneo (partite, maglie, referto, etc, etc), è normale che lo stress prenda il sopravvento.
Finiamo dall’inizio, cioè dalla fine, M.U. ha chiesto scusa, speriamo che queste scuse facciano capire a tutti i lettori , in particolare a M.U. che il basket è gioia, divertimento, amicizia, sudore, vittoria, sconfitta, ma soprattutto COMPORTAMENO LEALE.
M.V.
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