Il gruppo aperto sul social network chiede al premier di replicare alla 10 domande di Repubblica
"Continueremo a mantenere viva l'attenzione. Il presidente del Consiglio non può ignorare la richiesta"
"Berlusconi, rispondi!"
35.000 iscritti su Facebook
"Berlusconi, rispondi!" 35.000 iscritti su Facebook
ROMA - Trentacinquemila iscritti in 4 giorni, dei quali diecimila nella sola giornata di oggi, tutti con le idee molto chiare: ricevere da Berlusconi le risposte alle domande poste al premier dall'inchiesta di Repubblica. Quello che era nato come un gruppo di amici indignati, oggi è una delle pagine più calde di Facebook.
Quasi duemila messaggi postati nella bacheca, sessanta argomenti di discussione e centotrenta link tra video, interviste e documenti, il gruppo "Berlusconi, rispondi!!!" continua a crescere. E da semplice luogo di denuncia diventa una piazza propositiva.
LO SPECIALE SULLE 10 DOMANDE
"Vogliamo che il presidente del Consiglio risponda alle dieci domande di Repubblica". Ma non solo. I 35.000 hanno invitato tutti gli iscritti a inoltrare le dieci domande alla segretria del premier e chiedono di mantenere alta l'attenzione sull'argomento. Molti hanno inoltrato alla redazione di Repubblica.it la proposta di mantenere in homepage le dieci domande fino a quando Berlusconi non risponderà.
"Sono un cittadino italiano, pago le tasse fino all'ultimo
centesimo, ho diritto al voto, sono incensurato - scrive nella bacheca del gruppo Raffaele Abbate - poichè Silvio Berlusconi è anche il mio presidente del Consiglio ho il pieno diritto di conoscere quali sono le sue risposte alle dieci domande sulla vicenda". E ancora. "Non c'è niente di più semplice! Dieci domande scomode attendono dieci risposte - riflette Maurizio Scarpa - se le dieci risposte non arrivano ma arriva una pesante invettiva contro chi le ha formulate nasce il naturale sospetto che le dieci domande abbiano una risposta ancora più scomoda delle domande stesse".
Nell'area dedicata alle discussioni gli utenti si confrontano sulla natura del rapporto che lega il premier alla famiglia Letizia, ma anche sui risultati del sondaggio condotto da Ipr Marketing per conto del nostro sito sul gradimento del governo Berlusconi ad un anno dal suo insediamento. Tra i link inseriti, oltre a materiale satirico, gli iscritti cercano di ricostruire la vicenda attraverso gli articoli apparsi sulla stampa nazionale ed internazionale.
Ed il respiro del gruppo è molto più che italiano: fra i diecimila, numerosi sono gli stranieri e i cittadini italiani residenti all'estero. C'è anche chi si appella alla saggezza popolare e invita Berlusconi a seguire il vecchio detto delle nonne "domandare è lecito, rispondere è cortesia".
A questo indirizzo è inoltre possibile consultare tutti i blog che hanno parlato delle nostre dieci domande.
(19 maggio 2009)