Dell'OTTUSITA' della Chiesa, tutto ha un limite, anche il rispetto per la religione

Aggiungici pure la presenza di un partito di maggioranza relativa a carattere confessionale per quasi 50 anni di vita repubblicana: ciò ha comportato un inscindibile rapporto religione (cattolica)-politica che si è manifestato dalle omelie dei curati di campagna che invitavano a votare in una certa maniera al tentativo di compiacere le alte sfere d'Oltretevere con provvedimenti legislativi liberticidi, quali il divieto del divorzio e dell'aborto assistito - misure poi abrogate dal Parlamento stesso o dalla volontà popolare per via referendaria.
Siamo un Paese a sovranità limitata: ancora non si è diventati l'Iran degli Ayatollah, solo ed esclusivamente perchè formalmente non c'è (ancora) una palese dittatura sacerdotale ad imprimere la via da seguire. Tuttavia le recenti affermazioni riguardo ad una supposta preminenza della legge divina sul diritto positivo fanno immediatamente pensare al velayat-eh-faqih, la preminenza del Dottore della Legge coranica, strumento applicato integralmente nel Paese persiano.

Vedendo il caso preso in esame, in cui il Vaticano ancora una volta ribadisce la propria ottusità ed impermeabilità, condannando l'inevitabile in nome di un principio assurdo, e sommandolo a quanto già visto con la vicenda Englaro dalle nostre parti, direi che nonostante la scomparsa ufficiale (ma non reale) del partito confessionale, l'ingerenza nella vita pubblica continua ed anzi aumenta sempre più.

Mah! (cit. Mex)

Non credo proprio che l'influenza sia in diminuzione, altrimenti dubito che vi sarebbe mai stato un attentato alla democrazia del nostro Paese un mese fa per il caso Englaro: siamo sicuri che, senza pressioni dal Cupolone, il governo avrebbe ugualmente deciso di tentare il golpe istituzionale, nonostante buona parte del proprio stesso schieramento e relativo elettorato esprimesse opinioni contrarie a tale intromissione anticostituzionale? E siamo sempre sicuri che lo scandaloso ddl sul fine vita ed i diversi emendamenti ad esso finora presentati sarebbero stati avanzati allo stesso modo senza certe insistenze vaticane?

Il discorso sulla perdita d'influenza è proponibile all'estero, dove si ricorre spesso e volentieri allo strumento della scomunica per incutere un sacro timore di fronte alle conquiste civili dei legislatori, i quali si stanno affrancando da decenni di bigottismo. Da noi, le scomuniche non vengono mai usate, proprio perchè c'è una presa diretta della religione politicizzata sulla vita pubblica di tutti i giorni.

Edited by fede(Buzzer) - 10/3/2009, 16:55

Verissimo. Aggiungici anche la pronuncia nel 1969 dell'incostituzionalità dell'art. 559 C.p. che puniva esclusivamente l'adulterio femminile, una sentenza che cambiò radicalmente il concetto dell'uguaglianza tra i sessi ben prima delle lotte femministe.