Basket Café Forum

LO SAPEVATE CHE.............., Siamo anche su Facebook??

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The MailMan
view post Posted on 10/1/2009, 12:52




CITAZIONE (Terra & Libertà @ 10/1/2009, 12:41)
Finalmente ho capito a cosa serve facebook, le amiche di titoquerci ed i loro filmati danno alla grande un senso a questa invenzione :clap:

mica tutti possono essere come te, o come me, ma più come te, che sono scaccia topa....
inoltre se le fie non ce l'ha un pistoiese, chi ce le deve avere? uno di montecatini?
mah...

cordialità
 
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il Cappellaio (matto)
view post Posted on 10/1/2009, 14:06




CITAZIONE (Titoquerci @ 7/1/2009, 12:56)
uhuhu grazie :D

:quoto:

 
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Bastraone
view post Posted on 13/1/2009, 19:00




Ho appena sbirciato, ho visto la foto di uno bria'o con un fiasco in mano e mi sono astenuto dall'iscrivermi.

Secondo me sta tracannando morellino.
 
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Titoquerci
view post Posted on 13/1/2009, 21:56




CITAZIONE (Bastraone @ 13/1/2009, 19:00)
Ho appena sbirciato, ho visto la foto di uno bria'o con un fiasco in mano e mi sono astenuto dall'iscrivermi.

Secondo me sta tracannando morellino.

:roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl:
 
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conmar
view post Posted on 13/1/2009, 23:32




CITAZIONE (Titoquerci @ 13/1/2009, 21:56)
CITAZIONE (Bastraone @ 13/1/2009, 19:00)
Ho appena sbirciato, ho visto la foto di uno bria'o con un fiasco in mano e mi sono astenuto dall'iscrivermi.

Secondo me sta tracannando morellino.

:roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl:

O Tito ...gli dici a quello di sopra che era un bicchiere e non un fiasco... se poi non sa riconoscere il vino dal colore, digli che era un Brunello...
Io il Morellino lo bevo in casa ...non a giro ;)
Visto che lo acquisto direttamente dal produttore ;)
 
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bob lauriski
view post Posted on 2/2/2009, 17:58




CITAZIONE
fonte: lastampa.it

"Pronti a vendere i dati degli utenti"
I blog si schierano contro Facebook


Secondo il quotidiano Guardian il social network preparerebbe alleanze per sviluppare nuovi modelli di business. Ma gli internauti dicono no


Facebook, il più importante social network a livello mondiale, intenderebbe mettere sul mercato le informazioni che possiede sui suoi 150 milioni di utenti. Le aziende, poi, potrebbero utilizzarle per condurre le loro ricerche di marketing. Secondo il Guardian alcune società hanno già effettuato su campioni mirati scelti fra gli utenti di Facebook alcuni sondaggi per determinare, in base ai contenuti pubblicati sulle pagine, i gusti e i profili dei potenziali clienti. Questa operazione, spiega il quotidiano britannico, avrebbe infuriare i sostenitori della privacy.

La scorsa settimana, Mark Zuckerberg, il ventiquattrenne fondatore e amministratore delegato del social network, ha spiegato al Forum Economico Mondiale di Davos come i siti di community possano essere usati per effettuare sondaggi su gruppi specifici di utenti.

Zuckerberg ha posto delle domande agli utenti palestinesi e israeliani sul conflitto medio orientale e sulle eventuali soluzioni per arrivare alla pace. Ha ottenuto risultati in pochi minuti. Sempre con lo stesso metodo ha anche intervistato più di centomila americani, chiedendo se la linea di Obama fosse efficace per affrontare la recessione e far rinascere il Paese. Due persone su cinque hanno detto che le misure adottate dalla nuova leadership non avrebbero migliorato la situazione.

Dunque, dice il Guardian, dare la possibilità a grandi holding di utilizzare i dati di un così vasto pubblico, come quello che raccoglie Facebook, significherebbe ridurre i tempi per le ricerche di mercato della aziende e ridurrebbe il budget necessario per l’attivazione dei focus group, fino ad oggi l’unico modo per conoscere le esigenze dei clienti su un determinato prodotto.

Il noto blogger Robert Scoble intravvede invece un altro model business all''interno nella piattaforma, legato alla pubblicità che compare sul social network. Con i dati accessibili da Facebook si possono monitorare gli stati d’animo e i sentimenti degli utenti, spiega Scoble, e, in questo modo, è più facile individuare i potenziali interessi di un pubblico su un determinato tipo di prodotto. Su Facebook è già permesso agli inserzionisti di scegliere i gruppi di utenti a cui far visualizzare la pubblicità, scremando il pubblico in base all’età e al genere.

Inoltre lo scorso anno Facebook ha lanciato lo strumento “Annunci”, ancora in fase di sperimentazione da parte di alcune aziende tra cui AT&T and CareerBuilder.com. La privacy, spiegano i blogger, potrebbe essere conservata senza rinunciare al business.

Vi siete iscritti su Facebook ?

:ridi: :roftl: :woot: :clap: :clap: :clap: :eeh!:

Che vi avevo detto io ? :fischia:


CITAZIONE (bob lauriski @ 30/12/2008, 08:43)
...
Facca da libro non è internet, ma solo un piccolo aspetto di questo media. Essere su internet, ovvero sfruttarne le sue potenzialità anche per parlare con altre persone (vedi forum e blog) non è la stessa identica cosa di mostrarsi sull'album per far finta di essere amici di tizio o come dici giustamente tu, rinunciando a quella privacy che altrove vorremmo difendere (vedi intercettazioni tel., articoli sui giornali ed altro).

...

 
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Terra & Libertà
view post Posted on 19/3/2009, 14:43




image




:ride: :ride: :ride: :ride: :ride: :ride: :ride: :ride: :ride: :ride: :ride: :ride: :ride: :ride:
 
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Terra & Libertà
view post Posted on 15/5/2009, 09:23






e falla finita con guerra de bande che sei pesante
:P
 
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bob lauriski
view post Posted on 24/5/2009, 22:33




CHE GUSTO !

Come se l'avessi scritto io.

CITAZIONE
fonte: corriere.it

Il fenomeno Contestata la superficialità dei rapporti. E in molti decidono di cancellare il proprio profilo dalla Rete

Relazioni pericolose e web-dipendenti Nasce il partito dei nemici di Facebook
I «no» ai social network. Scaparro: solo una vetrina per mettersi in mostra
MILANO — «Qual è il vantaggio di mettersi in mostra su una piazza virtuale con il pretesto di fare incontri interessanti?», chiede Fulvio Scaparro. L'amore ai tempi di Facebook è malato, se un comico finisce in carcere con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una tredicenne conosciuta sul social network. E lo psicologo insiste: «Amicizia e amore acquisiscono valore con la riservatezza. La loro prova è nel quotidiano, nel frequentarsi, nel litigare: sono qualcosa di prezioso che presuppone lentezza. Ricevo molte lettere di genitori e insegnanti preoccupati».

L'entusiasmo, però, sta scemando. E i fanatici della prima ora cominciano a ricredersi. Perché trovato l'ex fidanzato, rintracciato quello che non ti filava al liceo e che adesso ha la pancia (ben gli sta), fatta «amicizia» con il cantante preferito, cosa resta di Facebook? Noia, direbbe il Califfo. Cioè: persone che non sentivi prima e che continui a non sentire dopo; presunti «amici» ai quali non hai mai mandato nemmeno un messaggio, ma che sono lì a mostrare a tutto il «Facebookmondo» che la tua rete sociale è ricchissima. Fino all'assurdo: i gruppi «Io non sono su Facebook» e «Io odio Facebook», cliccatissimi in inglese, che qualcosa vogliono dire, al di là dell'ossimoro, visto che si trovano sul «Librofaccia».

Nicola Savino non scherza. «Sottotitolo di Facebook: ci sarà un motivo se non ci vediamo da 30 anni, caro ex compagno di scuola...». E quando parla della sua esperienza con il social network ammette: «La scimmia dura tre settimane. Poi ti rimane quella sensazione strana: sì, hai trovato chi non sentivi dalle elementari, ma scambiate le domande di rito cos'altro gli dici? E poi non vorrei fare il brunettista, però Facebook è l'apoteosi del fannullone».

Il risultato è che sempre più utenti decidono di «suicidarsi», come si dice in gergo, cancellando il proprio profilo dalla Rete. Oppure sospendono l'attività, come Daria Bignardi, che su Vanity Fair ha scritto: «Non sono fatta per amare a metà... Ma con 4.959 amici e 7.096 in attesa di essere accettati, capite che mi sta venendo l'angoscia?».

Il partito dei detrattori cresce. «Ho provato a farci un giro sotto le mentite spoglie di mio fratello. Ma quando ho visto l'ex fidanzata del mio fidanzato "amica" del mio ex migliore amico, che a sua volta era "amico" del mio ex psicologo, sono rimasta sconvolta da quanto fosse facile il concetto di amicizia», racconta la scrittrice Chiara Gamberale.

Scoraggia anche il fenomeno del furto di identità. Lo spiega il Premio Campiello Opera Prima 2006. «Su Facebook ci sono quattro Marco Missiroli e nessuno di quelli sono io. Così sono diventato lo scrittore stronzo che non risponde ai messaggi. Non è solo un discorso di privacy. Non mi piace forzare i legami, accelerare le mie emozioni. Facebook è un illusionista: è una vetrina sociale di rapporti falsi. Ha fatto aumentare tradimenti, divorzi, violenze. Sono l'unico a scrivere le lettere come una volta?». Ha in mente relazioni autentiche la iena Paolo Kessisoglu, antidivo della tv generalista: «Ci ho provato, ma non mi ha preso: Facebook è un mezzo che assicura la quantità e non la qualità. Per me il progresso è tornare indietro, a un modo di vivere più semplice, che ha a che fare con i rapporti umani e con il sentirsi parte della natura».

E mentre parla al telefono, l'autore barbaricino Salvatore Niffoi è davanti a una montagna di lettere scritte a mano. «Rispondo a tutte, per email. Ma Facebook no, è una forma di guardonismo micidiale: è come imparare a fare l'amore leggendo i giornaletti porno».

Elvira Serra

 
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SoloDinamo
view post Posted on 25/5/2009, 08:50




CITAZIONE (bob lauriski @ 24/5/2009, 23:33)
Il fenomeno :
Contestata la superficialità dei rapporti. E in molti decidono di cancellare il proprio profilo dalla Rete
Relazioni pericolose e web-dipendenti Nasce il partito dei nemici di Facebook
cut
Facebook è un illusionista: è una vetrina sociale di rapporti falsi. Ha fatto aumentare tradimenti, divorzi, violenze. Sono l'unico a scrivere le lettere come una volta?».
cut
E mentre parla al telefono, l'autore barbaricino Salvatore Niffoi è davanti a una montagna di lettere scritte a mano. «Rispondo a tutte, per email. Ma Facebook no, è una forma di guardonismo micidiale: è come imparare a fare l'amore leggendo i giornaletti porno».

W Niffoi :clap:
ah, le care vecchie lettere scritte a mano !

Ho evidenziato qualche punto abbastanza interessante di questo
articolo (finalmente non ipocrita) sul fenomeno del social network.
Io la chiamo "la solitudine delle persone in rete".
la gente non parla più: ci sono condomini a Milano, Roma o Genova
nei quali la gente manco si conosce; magari sono iscritti a FB e si scrivono
con la anonima casalinga di Poggibonsi, ma perché non pensano
all'amico che possono trovare a 50 metri da casa loro ?

"Superficialità" mi sembra un concetto abbastanza centrato,
FB è così anche perché la gente nella vita reale si comporta in
modo superficiale. La gente è stata allenata, educata a
comportarsi così per anni.
E poi, credo che l'amicizia sia un concetto sacro, chi può dire di avere veramente degli amici nella vita reale?
Come posso essere amico e confidarmi con una persona che
conosco a mala pena per la sua faccia ? Basta un gesto, una
frase, una telefonata, una valutazione, un'idea sul mondo che ci circonda, un comportamento per darci del presunto amico una visione diversa.
E' facile essere delusi da un amico, ma almeno nel mondo reale
ti puoi difendere.
E qui entrano in ballo , secondo me, tutte le insidie dei c.d. rapporti
a distanza, che si tratti di forum, di mail o di community poco cambia.

Anche myspace, che scopro appartenere a Murdoch, erano nato
in modo rivoluzionario. Posso parlarne in modo esaustivo perchè
ho avuto per 2 anni un mio space. La novità del mezzo è di poter
parlare di ARTISTI MUSICALI in modo diretto , mandando saluti
e valutazioni sui loro dischi. Moltissimi non rispondono semplicemente
perché non hanno tempo, ed è ovvio che Springsteen non può
scrivere a ciascuno dei suoi 75.000 friends, e neppure
l'americana AGirlCalledEddy
può o potrebbe farlo con i suoi 1500.
Ma sono realmente loro o si tratta di addetti prescelti ?
A me è capitato di incontrarne un paio , alla fine dei rispettivi
concerti: una mi ha ringraziato molto calorosamente e mi ha detto
di ricordarsi del mio prenome , rilasciandomi nel contempo una dedica,
l'altra ha detto di non ricordarsi di me (lasciando intendere che
era il marito a gestirle lo space, e infatti era lì fermo a due passi, confermando la circostanza ).
All'inizio dell'anno mi ha scritto Natalie Gelman, che naturalmente nessuno di voi conosce , reclamizzando un suo cd. Ho acquistato
on line il cd di questa giovane cantante newyorkese; possiedo
più di 1000 dischi a casa e oltre 200 di cantautrici di tutto il mondo.
Myspace può essere un bel sistema per vendere i propri cd ! :ridi:
qualcuno si chiederà COME la Gelman abbia scovato me....semplice:
ha cercato "amici di Sheryl Crow" (di cui sono appassionato)
col motore interno a MS ed
ha affermato, quindi, di essersi ispirata alla cantante del Missouri.
effettivamente somiglia alla Crow e a Joni Mitchell.
Dopo due mesi, essendomi cancellato da questa trappola,
mi ha scritto una mail (devo dire, molto cortese) ringraziando per
l'acquisto e chiedendomi l'iscrizione alla sua mailing list.

Per farla breve, dopo qualche mese ho provato a non mandare
saluti più a nessuno: a prescindere da due persone che conosco
benissimo e che abitano a 500 metri da casa mia.
Nessuno mi ha più scritto, nessuno si è più interessato di ciò
che scrivevo ed ho avuto la perfetta dimostrazione :
1) che si tratta di mezzi di pubblicità per artisti in ascesa;
2) che si tratta di mezzi virtuali per mantenere il proprio
pubblico da parte di artisti notissimi;
3) che si tratta di false amicizie propagandate da gente che
non ha molte cose da fare, e troppo tempo da dedicare al computer.
4) qualcun'altro, come gli utenti di Badoo, hanno "secondi fini",
che io chiamo goderecci (o scoperecci :ridi: ) ma qui si entra in
un campo a me ignoto, avendo moglie , figlie ed un bel matrimonio
(qualche matrimonio si è pure sfasciato per colpa delle chat e della
comunity e questo dovrebbe farci meditare, forse si sarebbe sfasciato
comunque anche senza internet, ma mi chiedo come ci possa fidare
di gente CHE NON SI CONOSCE realmente).

uff che tirata....scusate :rolleyes:
buona giornata !
 
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Exfisio
view post Posted on 25/5/2009, 11:49




CITAZIONE (SoloDinamo @ 25/5/2009, 09:50)
Per farla breve, dopo qualche mese ho provato a non mandare
saluti più a nessuno: a prescindere da due persone che conosco
benissimo e che abitano a 500 metri da casa mia.
Nessuno mi ha più scritto, nessuno si è più interessato di ciò
che scrivevo ed ho avuto la perfetta dimostrazione:
1) che si tratta di mezzi di pubblicità per artisti in ascesa;
2) che si tratta di mezzi virtuali per mantenere il proprio
pubblico da parte di artisti notissimi;
3) che si tratta di false amicizie propagandate da gente che
non ha molte cose da fare, e troppo tempo da dedicare al computer.

Analisi lucide e circostanziata, i social network sono utili soprattutto ai proprietari per fare soldi.
Anche io sono su facebook mi collego qualche minuto al giorno per vedere e parlare un poco con i miei amici e /o conoscenti, (quelli veri non quelli che ti chiedono l'amicizia che nemmeno conosci) e si condivide qualche pensiero insieme, tuttavia sarebbe molto meglio la frequentazione in carne ed ossa purtroppo la frenesia della vita moderna (o anche la distanza nel caso di persone lontane) la rende sempre più difficile, concludendo, facebook va benissimo l'importante è non esagerare ma preferirgli quando è possibile un rapporto dal vivo e fare qualcosa insieme a queste persone tipo una passeggiata al mare in motagna una bella bevuta al bar un'uscita in moto ecc piuttosto che condividere un video di you tube o iscriversi ad uno di quei gruppi idioti che girano su fb.
CITAZIONE
4) qualcun'altro, come gli utenti di Badoo, hanno "secondi fini",
che io chiamo goderecci (o scoperecci :ridi: ) ma qui si entra in
un campo a me ignoto, avendo moglie , figlie ed un bel matrimonio
(qualche matrimonio si è pure sfasciato per colpa delle chat e della
comunity e questo dovrebbe farci meditare, forse si sarebbe sfasciato
comunque anche senza internet, ma mi chiedo come ci possa fidare
di gente CHE NON SI CONOSCE realmente).
buona giornata !

E qui metti il dito nella piaga, probabilmente i matrimoni che si sono sfasciati avevano già i loro bei problemini anche senza facebook però è pure vero che su internet è molto facile cadere nella trappola dell'attrazione virtuale pensando che la persona con cui si chatta ti sappia comprendere e ti apprezzi molto meglio di quello che è in realtà, poi quando questa persona la si incontra e la si comincia a frequentare in maniera reale si scopre che è come tutte le altre ne megli ne peggio


 
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SoloDinamo
view post Posted on 25/5/2009, 12:05




CITAZIONE (Exfisio @ 25/5/2009, 12:49)
E qui metti il dito nella piaga, probabilmente i matrimoni che si sono sfasciati avevano già i loro bei problemini anche senza facebook però è pure vero che su internet è molto facile cadere nella trappola dell'attrazione virtuale pensando che la persona con cui si chatta ti sappia comprendere e ti apprezzi molto meglio di quello che è in realtà, poi quando questa persona la si incontra e la si comincia a frequentare in maniera reale si scopre che è come tutte le altre ne megli ne peggio

sono d'accordo;
e quanto alla tua primissima affermazione,
basta guardare indietro nel tempo. Tanti anni fa non c'erano
neanche i PC, era tutto fantascienza, eppure c'erano le tresche,
le corna e
gli intrighi familiari, erano sufficienti le semplici lettere scritte
per far nascere la relazione clandestina
(ci sono fior fior di libri scritti sull'argomento), oppure quel
semplice apparecchietto denominato "telefono fisso".
Bastava l'incontro al parco, o lo sguardo in spiaggia,
e le unioni si sfascivano ugualmente. In questo senso,
internet può essere uno strumento agevolatorio del
"problema", ma di certo non ne è la causa.

quanto alla effettiva conoscenza delle persone, che
non può mai raggiungersi virtualmente, mi sto convincendo
del fatto che questa conoscenza effettiva
certe persone neppure la desiderano: può esserci un contatto
telefonico, ad esempio, ma pare accertato che alcuni preferiscano
continuare con mail e affini. Per anni e anni, mica mesi.
In buona sostanza, non desiderano conoscere realmente
l'interlocutore, ma reputano sufficiente la mera conoscenza
"virtuale": un piccolo mondo che si sono costruiti e che
non vogliono intaccare. Sembra che le persone si leghino
ad un "idea" di amico che si sono fatti, poco importa
se poi la persona non ha tutte le qualità che appaiono
dentro lo schermo.


E' questa, forse, la chiave per capire il mistero di facebook,
social network o affini.
Ci sono persone pessime che gestiscono forum, mailing
list ecc.ecc., eppure appaiono gradevoli dal punto
di vista virtuale (e viceversa)...
 
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Tierra y libertad
view post Posted on 16/2/2012, 10:51




pillole di rara saggezza sul profilo facebook della santanchè a seguito del suo infame tentativo di giustificare gli assassini in divisa :


https://www.facebook.com/media/set/?set=a.4...anielasantanche
 
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48 replies since 26/12/2008, 11:29   787 views
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