Catania, città in crisi, la bancarotta del comune

Catania, comune in crisi: spazzatura per la strada,
disagi per i cittadini e cassonetti incendiati


CATANIA (20 settembre) - Diverse decine di cassonetti dell'immondizia sono andati distrutti dalle fiamme la notte scorsa a Catania. Gli incendi si sono verificati in quasi tutti i quartieri della città. Sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno ricevuto un centinaio di chiamate. Quasi tutti i cassonetti in fiamme erano di materiale plastico. Da lunedì scorso nella città etnea sono in sciopero i dipendenti di alcune ditte e coop che si occupano della raccolta di rifiuti, i quali protestano per il mancato pagamento degli stipendi a causa delle crisi finanziaria del Comune. Intere zone della città di notte sono al buio perché non sono state pagate all'Enel le bollette.

http://www.informazione.it/a/9422fe7d-5746...-disagi-per-i?v

La mia città, Catania, sta vivendo un periodo di crisi gravissima, di cui i fatti di questi giorni non sono che l'ultimo e più eclatante episodio, che sta più o meno passando sotto silenzio...infatti un pauroso crac che sta mettendo in ginocchio Catania, gravata da un fardello di debiti comunali pari a 900 milioni, che non sia sa (o forse si sa e non lo si dice?) dove siano andati a finire...il comune è indebbitato con tutti: con gli spazzini, con la società che gestisce l'illuminazione pubblica, con chi deve fornire la benzina ai vigili urbani,persino con le Orsoline che affittano loro i locali per una scuola media...l'economia è a terra, Ikea doveva aprire uno stabilimento ma è fuggita, l'ST Microelectronics, una volta fiore all'occhiello dell'industria catanese, è in ginocchio e in lenta e inesorabile agonia...

Io sono di Catania, e vi posso assicurare che la città è a pezzi...la sporcizia regna sovrana in molte zone della città, il nostro lungomare ad esempio, che potrebbe essere uno dei più bei lungomare d'Italia, è una cosa vergognosa: gli stessi alberghi non puliscono neanche le proprie spiaggette private, tanto dopo qualche ora sarebbero di nuovo sporche per l'inciviltà dei catanesi che ci buttano di tutto...in molte zone non ci sono neanche i cassonetti per depositare la spazzatura e i sacchetti di plastica si ammucchiano come piramidi davanti ai portoni delle case...ormai le vie del centro restano costantemente nel buio (buio pesto) perchè non ci sono i soldi per pagare la luce...interi quartieri di di Catania in cui non arriva l'acqua mentre ci sono tubi che perdono da anni (vicino casa mia ogni sera c'è una strada allagata da un tubo che perde e vicino casa di un amico mio c'è proprio un getto tipo doccia che da anni ogni sera crea dei giochi d'acqua manco fossimo a Versailles) e nessuno li ripara... i locali del centro mettono i tavoli fuori, ma ci sono le macchine che ci fanno gli slalom rendendo insopportabile alle persone civili sedersi all'aperto (io all'aperto mi siedo per rilassarmi e respirare aria buona, non per respirare i gasi di scarico delle macchine che mi passano ad un metro) perchè la gente non può fare 10 metri a piedi e il comune non si decide a transennare le zone più belle e creare delle vere zone pedonali...la Via Crociferi, che sarebbe davvero un fiore all'occhiello dal punto di vista architettonico, è un porcile tappezzato di scritte, immondizia e le solite macchine...a proposito di macchine, non c'è zona di Catania che non sia in mano ai posteggiatori abusivi, e nessuno fa niente per combattere questa piaga (probabilmente perchè le stesse autorità competenti sono in combutta)...il Teatro Massimo penso sia l'unico teatro al mondo alla cui uscita non si trovi neanche un taxi, che sono indispensabili specialmente per le persone anziane (che mediamente sono molto presenti a teatro)...la zona dalla Playa è lasciata allo stato badro o in mano alla mafia dei lidi...la zona della fiera lasciamola stare, visto che è stata così ben descritta dal reportage di Annozero di qualche mese fa...gli autobus passano, non passano, è la stessa cosa, si arriva d aspettare mediamente tre quarti d'ora quando va bene...lasciamo perdere le forze dell'ordine che è meglio, tra arroganza e ignoranza è davvero impossibile stabilire un dialogo (non mi scorderò mai una richiesta di informazione sul passaggio di un autobus con testuale risposta del vigile urbano " e chi ni sacciu iu?")...l'unica cosa che riescono a fare funzionare a Catania è il calcio...quello si che funziona...l'unica cosa che posso dire a parziale scusante del beneamato ex sindaco Sciampagnino è che il problema sta non solo nell'amministrazione ma anche nella profonda inciviltà dei catanesi...

Infatti, ho detto uno dei più belli, non il più bello!!!

29/09/2008 - ore 09:50
Catania: Lombardo, Scapagnini bravo farmacologo ma non pratico di numeri


Palermo, 29 set. - (Adnkronos) - "L'ex sindaco di Catania Umberto Scapagnini e' un bravissimo farmacologo e ricercatore di fama internazionale, ma certo non era pratico di numeri e amministrazione". Lo ha detto il Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, intervistato nella trasmissione radiofonica 'Faccia a faccia', in onda su Radio 3, dal giornalista Gian Antonio Stella. Parlando del rischio crac del Comune di Catania, di cui e' stato per tre anni vice sindaco con sindaco Scapagnini, il Governatore siciliano, sottolinea: "Oggi ci sara' un disavanzo giuridico di circa 130 milioni di euro e se non si salda, si decreta il dissesto".


Interessanti dichiarazioni di Lombardo: innanzitutto ci dice che per una decina d'anni Catania è stata in mano ad un incompetente...ma non solo, ammette di essere anche lui, che è medico tanto quanto Scapagnini, non è idoneo a governare la Sicilia...ma la cosa che mi sembra più emblematica è che qui si ammette pubblicamente e con tranquillità che a governare la nostra città ci sia gente che non è capace di fare il compito per cui si è stati nominati, ma che questo non provochi assolutamente alcuna reazione della città...la città, invece di scendere in piazza e chiedere la "testa" (nel senso politico e/o giudiziario del termine), continua coscientemente ad affidarsi a gente che, per lo meno, non è in grado di svolgere il proprio mestiere...mah!

Infatti nel 2003 fu l'unica volta in cui Catania si mobilitò...guarda caso c'era da ripescare il Catania Calcio...

Il problema è che, ad esempio, le leggi che dovrebbero andare contro chi crea dissesti comunali, provincali, regionali le dovrebbero fare le stesse persone che quel buco lo hanno creato, visto che ad esempio Sciampagnino è diventato senatore, Lombardo governatore e i suoi tirapiedi sono sempre là...purtroppo, finchè "noi" (inteso come popolazione) non la finiremo di dare il potere a questi lestofanti e non li andremo a prendere a calci in culo (scusando il termine) le cose andranno sempre a scatafascio...e una grossa fetta di responsabilità ce la ha gente, di Catania in questo caso, che preferisce vivere nella m****a creata dal malgoverno queste persone...sai quanti amici miei si stupiscono quando gli dico che le macchine non dovrebbero poter essere parcheggiate in mezzo alla strada nel centro storico, quanti mi dicono che non si devono fare le isole pedonali, quanti mi prendono per pazzo quando gli dico che come bellezze architettoniche Catania non ha niente da invidiare a città ben più famose? E parlo non di ragazzi ignoranti, parlo di gente laureata, che non capisce l'importanza di un centro storico, di una isola pedonale, della pulizia...i catanesi, i siciliani, mi dispiace dirlo, si sono ormai abituati a vivere nella m****a e ci sguazzano ben volentieri...quando c'è stato il servizio di Annozero sulla fiera al centro città, nessuno che ha detto niente, nessuno che si è lamentato dello schifo, e della puzza, del degrado...perchè a Padova, a Piazza delle Erbe, la fiera finisce alle due e alle tre è già tutto pulito e a Catania in Piazza Carlo Alberto (una piazza che tra l'altro potrebbe essere molto bella) ci deve essere sporcizia, carcasse, puzza di m****a e di piscio 24 ore su 24? Perchè a Padova sono gli stessi padovani che si adoperano per far sì che ogni giorno tutti torni in ordine, e noi catanesi non facciamo nente per toglierci da questo immondezzaio? E questo della fiera è solo un esempio tra i tanti...vogliamo parlare della centralissima Via Etnea, con le macchine lasciate sopra i marciapiedi e/o in doppia fila anche nella notte? O del lungomare che sembra una discarica? O di Via Crociferi che sembra un porcile? Ecc.ecc.

Edited by marcostraz - 11/6/2013, 10:33

Da repubblica:

Il governo interviene per sanare il buco dei conti comunali. Il procuratore: l'ombra della mafia
Grandi manovre per recuperare altri fondi: si parla di aree agricole rese edificabili
Il Cavaliere salva Catania con un regalo da 140 milioni

CATANIA - Il silenzio cupo della più grande città della Sicilia che è a oriente stasera sarà rotto da una strepitosa e strepitante "muschitteria". Si intende per "muschitteria" ? in stretto dialetto catanese ? lo scoppio dei petardi che prelude ai fuochi di artificio. Con 140 milioni di euro gentilmente donati da Berlusconi qui è come se quest'anno fosse arrivata un'altra volta Sant'Agata.

Per un mese o due Catania l'hanno salvata. No, Catania non era sull'orlo del crac: Catania era già fallita. Dopo mesi di luci spente persino sulla via Etnea, dopo i vigili appiedati per la benzina che era finita, dopo i quartieri in putrefazione per quelle montagne di rifiuti che nessuno raccoglieva più, un primo finanziamento (a fondo perduto) fa respirare per un po' i catanesi e grazia per il momento i suoi amministratori spensierati e spendaccioni. Pieni di debiti, inseguiti dai creditori. Autisti, librai, trasportatori, giornalai, ristoratori, albergatori, maestre e pure ballerine brasiliane.

E' stato proprio un bel regalo. Se lo aspettavano e non se lo aspettavano, avevano annusato che il ministro Tremonti aveva puntato i piedi per non farglielo avere, però sotto sotto tutti lo sapevano che il Presidente del consiglio in qualche modo avrebbe "perdonato" il suo farmacologo personale e quei proconsoli catanesi che fra sperperi e organici gonfiati avevano affossato la loro città. Il comunicato ufficiale come al solito è stato secco: "Il comitato interministeriale per la programmazione economica ha disposto uno stanziamento di 140 milioni per far fronte all'emergenza finanziaria dell'Ente". Centoquaranta. Per sistemare i conti ne servirebbero secondo alcuni 300 ancora, secondo altri ce ne vorrebbero almeno 700 e forse di più.

E' un supercrac. Se mai pioveranno un'altra volta finanziamenti come manna dal cielo, allora - e soltanto allora - al Comune di Catania potranno ricoprire la voragine e dimenticare come dallo splendore la città è stata risucchiata in un gorgo.
Non sono spiccoli ma basteranno per poco tempo e per poche cose.

Per ora potranno partire gli accrediti in banca per i 4500 dipendenti comunali, per ora il regalo di Roma tapperà qualche buco e onorerà qualche "pagherò". Il vero mistero è cosa accadrà alla vigilia di Natale. A Catania attendevano un'"anticipazione" di 70 milioni e l'omaggio si è rivelato doppio del previsto, ma il declino della città è già segnato. Per i soldi che servono e che ancora non ci sono, per le guerre intestine che si sono scatenate intorno alla bancarotta, per le voci che proprio in queste ore si rincorrono sulle grandi manovre nel tentativo di recuperare altro denaro. Per non finire a pezzi.

Si parla di speculazioni edilizie, di trasformare con un colpo di bacchetta magica aree agricole in edificabili, qualcuno dice che qualcun altro stia progettando un altro grande "sacco" di Catania.
Altro che la Playa come Copacabana, la famosa spiaggia catanese che l'ex sindaco Umberto Scapagnini - "Sciampagnino" lo chiamavano i catanesi - voleva far diventare una piccola grande colonia carioca. Altro che piste da sci nella discesa di Piazza Stesicoro.

A Catania pochi minuti prima del cadeau di Berlusconi i bambini pagavano ancora 4 euro per mangiare all'asilo, all'economato del Comune non erano partiti i mandati di pagamento per lo stipendio di settembre, i "cassamortari" - quelli delle pompe funebri - non consegnavano gratis le loro bare al cimitero. Tutto il resto è andato come doveva andare.

La prima dichiarazione alla notizia del dono per Catania è stata quella del suo sindaco, il senatore del Pdl Raffaele Stancanelli: "E' un successo per la nostra città. Con questi fondi si potranno chiudere i disavanzi fino al 2006. Ma bisognerà cominciare a rimboccarsi le maniche e a lavorare tutti insieme con grande rigore.
Ringrazio tutti per questo risultato ottenuto, anche quelli che a questa soluzione non credevano ma alla fine si sono accodati".

La seconda dichiarazione è stata quella del presidente della Provincia Giuseppe Castiglione: "L'impegno del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è stato mantenuto in tempi brevi. Ma l'intervento del Cipe non risolve tutti i problemi finanziari del Comune". Poi però Castiglione lancia la sua freccia velenosa: "Questo intervento del Cipe, che sottrae fondi agli investimenti, deve rimanere un intervento assolutamente straordinario e non può diventare la regola o una speranza per alcuni amministratori pubblici per ripianare situazioni d'emergenza". Segnali di guerra.

Fra quello (Stancanelli, in quota An) che alla scadenza delle candidature doveva finire alla Provincia e quell'altro (Castiglione, in quota Forza Italia) che era stato designato sindaco. Dalla notte all'alba uno si è ritrovato al posto dell'altro. E da lì è iniziata una ferocissima e sotterranea battaglia quotidiana su come spartirsi Catania e i suoi debiti presenti passati futuri.

Indovinate chi era nascosto alle spalle di tutti? Sì, proprio lui: il governatore Raffaele Lombardo. Prima di insediarsi a Palermo - non si mai, la lontananza - ha voluto imporre a tutti i costi in Comune (dove di Scapagnini è stato vice sindaco) un suo uomo.
Su quello che c'era ancora da "dividersi" in quegli anni a Catania la verità è affiorata fino in fondo soltanto dopo. Al Comune e nelle "partecipate".

Solo l'Amt, l'azienda trasporti, ha accumulato un deficit di 157 milioni di euro. Sprechi, assunzioni pilotate, spese folli per consulenti, telefonini, viaggi. La Corte dei Conti a giugno ha denunciato tutte le "gravi irregolarità", la "carente attendibilità delle scritture contabili", l'"insufficienza delle risorse destinate ai bilanci.. ".

Un buco sempre più profondo, anno dopo anno dal 2003 in poi. Con un'inchiesta della magistratura che ha già coinvolto una quarantina di personaggi, fra i quali gli ex assessori al Bilancio e e naturalmente l'ex sindaco Scapagnini. E' un'inchiesta che va avanti. "Certo che stiamo indagando ancora sul buco in bilancio al Comune", dice il procuratore capo della repubblica di Catania Vincenzo D'Agata. E poi scaglia all'improvviso un sasso: "E' un'inchiesta lunga e complessa e io spero che non ci siano connessioni con la criminalità organizzata". E' solo un sospetto.
E' solo un'ombra mafiosa che si allunga anche sul fallimento di Catania.

(1 ottobre 2008)

Il problema è che gli amministratori del comune e della provincia non solo non hanno rinunciato allo stipendio, ma sono ancora là...si sono solo molto spesso scambiati i ruoli, chi era al comune è passato alla provincia e viceversa...

Aiuto, qualcuno intervenga! Qui la situazione rifiuti sta diventando insostenibile...i paesi della provincia di Catania sono invasi dalla spazzatura che non viene raccolta da settimane...io quasi non posso più uscire da casa mia a piedi, il cancelletto pedonale è totalmente coperto dalla spazzatura...qualcuno intervenga, Governo, Regione, Provincia, non mi interessa, ma qualcuno intervenga...ormai viviamo nella puzza quotidiana, negli ingorghi e nel pericolo costante di incidenti stradali perchè le strade sono invase alla spazzatura...e il tutto nel silenzio totale dei media...quando era un'altra città e un'altra regione tutti ne parlavano, oggi perchè tutti zitti?