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NUCLEARE in ITALIA, siete favorevoli ?
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NUCLEARE in ITALIA, siete favorevoli ?, l'atomo2 : il ritorno !

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Eiseheim
view post Posted on 22/5/2008, 23:22




CITAZIONE (Terra & Libertà @ 23/5/2008, 00:08)
CITAZIONE (Eiseheim @ 22/5/2008, 23:58)
sa quanto costa ad un francese l'intero utilizzo di energia per uso domestico, compreso il riscaldamento?? circa 45 euro al mese esattamente quanto a me costa la bolletta del gas del mese di dicembre. loro pagano per tutto quello che io spendo in un mese. Non mi sembrano bazzecole.

non sono bazzecole, sono solo falsità.

All'accusa l'onere della prova.
 
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Terra & Libertà
view post Posted on 22/5/2008, 23:25




CITAZIONE (Eiseheim @ 22/5/2008, 23:55)
CITAZIONE (Terra & Libertà @ 22/5/2008, 23:33)
Il popolo sovrano?

:roftl: :roftl: :roftl:

bellissima questa, proprio bella. si davvero complimenti, vedo che e' dotato di un sottile filo dello humor.

Piuttosto direi le scelte in materia energetica di alcuni schieramenti politici, che hanno orientato il popolo. La scarsa lungimiranza di alcuni che hanno cavalcato la tigre chernobyl.

Mi scusi, sarebbe così gentile di elencarmi quali schieramenti politici presenti in parlamento era favorevole al nucleare civile?
Parlo dell'87 ovviamente.
A me non risultano.

 
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icon9  view post Posted on 23/5/2008, 02:14

.....

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Status:


E questo!? :unsure:
 
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bob lauriski
view post Posted on 23/5/2008, 07:42




CITAZIONE (Eiseheim @ 22/5/2008, 23:11)
...ma anche qua e' come le antenne dei telefonini. tutti si arrabbiano se il cellulare non prende, ma nessuno vuole l'antenna vicino casa.

cosi come nessuno vuole le pale per l'eolico o i pannelli per il sole. vogliono l'energia ma non le strutture che la generano.

Tutto ok, anche quello che dici riguardo le pale x l'eolico, ma l solare non è così. Non li vogliono... non li vogliamo solo perchè i pannelli costano troppo e ci vogliono più di 10 anni solo per ripagarseli, poi si inizia a guadagnare.

Allora io mi chiedo, perchè i soldi statali necessari alla costruzione delle future centrali atomiche non vengono impiegati per dimezzare il prezzo dei pannelli solari ? Non so quanto possa costare una centrale nucleare, ma credo molti milioni.

Se qualcuno di voi sa i prezzi delle centrali e dei pannelli solari faccia il calcolo e lo renda noto.
 
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pizzo1
view post Posted on 23/5/2008, 08:19




dei pannelli un impianto uso domestico chiavi in mano ( quindi progettazione, sviluppo, posa ) si aggira dai 5500-7500 euro a kw logicamente il prezzo cambia in base al materiale, il tipo di silicio utilizzato per i pannelli e la marca ( quelli cinesi costano meno ma la resa e la garanzia è inferiore, i tedeschoi o gli italiani più cari ma di qualità ottima e durata nettamente superiore)

2008-05-22 17:50
197 centrali in 18 paesi Ue, 35% luce europa
ROMA - Il 35% dell'energia elettrica consumata in Europa è di fonte nucleare: nel vecchio continente sono accese quasi 200 centrali nucleari, 59 delle quali nella sola Francia, per una potenza di quasi 170 mila mw. E, a breve, entreranno in funzione altri 13 impianti, per ulteriori 11.800 mw. Una parco centrali nucleari quello europeo fotografato dagli ultimi dati disponibili - relativi all'aprile scorso - dell'European Nucleare Society che vede i 'vicini' Francesi al top dela produzione nucleare: oltralpe quasi l'80% del fabbisogno eletrico del paese (il 78,5% per l'esattezza) arriva dall'atomo. Parigi batte anche la Federazione Russa che ha 31 impianti per 21.700 mw installati e sta realizzando altre 7 unità per altri 4.700 mw. Forte è la presenza del nucleare anche in Germania dove sono attivi 17 impianti per una potenza di oltre 20 mila mw così come nel nel Regno Unito dove se ne contano 19 (10.200 mw). Ecco, secondo gli ultimi dati disponibili, la mappa del nucleare in Europa: ----------------------------------------------------------------PAESE CENTRALI ATTIVE CENTRALI IN COSTRUZIONE NUMERO POTENZA (MW) NUMERO POTENZA (MW)----------------------------------------------------------------Belgio 7 5.824 - - Bulgaria 2 1.906 2 1.906Rep. Ceca 6 3.523 - - Finlandia 4 2.696 1 1.600Francia 59 63.260 1 1.600Germania 17 20.470 - - Ungheria 4 1.829 - - Lituania 1 1.185 - - Paesi Bassi 1 482 - -Romania 1 1.310 - -Russia 31 21.743 7 4.789Rep. Slovacca 5 2.034 - - Slovenia 1 666 - - Spagna 8 7.450 - -Svezia 10 8.974 - - Svizzera 5 3.220 - -Ucraina 15 13.107 2 1.900Regno Unito 19 10.222 - - ----------------------------------------------------------------TOTALE 197 169.901 13 11.795----------------------------------------------------------------

 
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ROCCA.SINDACO
view post Posted on 23/5/2008, 08:20




è ovvio che sono favorevole..ma solo un matto non lo sarebbe.
Stiamo pagando ancora sulle bollette ENEL la scelta scellerata fatta dai nostri genitori nel 1987..queste nuove centrali nucleari che si prevede debbano essere costruite fra qualche anno saranno di nuova concezione,quindi molto più sicure delle attuali che funzionano in tutta Europa.
La paura?assolutamente immotivata..e poi cacchio solo la Francia ha 56 centrali nucleari..per non parlare della svizzera,dell'austria e della germania..se succede qualche disastro da quelle parti no non saremmo colpiti?E allora godiamo anche noi dei vantaggi dell'energia nucleare!
Siamo troppo assoggettati agli altri paesi per quanto riguarda l'energia..il caro petrolio sta strozzando la nostra economia e poi ricordiamoci che il nucleare è pulitissimo e non emette alcun agente inquinante (tranne ovviamente le scorie).
Facciamo la persone serie e cerchiamo di far scendere quel 85% di importazione di energia elettrica..
 
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bob lauriski
view post Posted on 23/5/2008, 08:27




Allora facendo un calcolo della serva stupidissimo ne viene fuori questo.

costruzione di una centrale nucleare più di 1000 milioni euro, diciamo per brevità e per semplificazione che lo stato ne finanzia 700 milioni euro
1 pannello da 1kw = 7000 euro

finanziamento centrale / costo 1kw pannello = 100.000 kw solare gratis

Se lo stato finanziasse per metà il costo di 1kw solare, si avrebbero 200.000 kw solari al 50%.

Se ogni famiglia/utente installasse pannelli per 2kw, avremmo 100.000 famiglie cioè 350.000 persone circa che potrebbero godere di energia solare conveniente e risolvere in parte il problema energetico.

Chiaramente sostituendo la spesa-nucleare con la spesa-solare.

Spero di avere fatto bene i calcoli, nel caso correggetemi.
 
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pizzo1
view post Posted on 23/5/2008, 08:36




io personalmente sono pro rinnovabili, quindi utilizzare un sistema integrato tra fonti rinnovabili fotovoltaico, idroelettrivo, geotermico, eolico, biomasse e nucleare, recuperando le vecchie centrali dismesse, cosi la dipendenza dal petrolio scenderebbe vicino allo zero ( non x carburtante però )e quel poco che produciamo potrebbe bastare
 
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bob lauriski
view post Posted on 23/5/2008, 09:22




CITAZIONE
fonte : ilGiornale.it

La sfida di Berlusconi al mondo scientifico, tecnologico e culturale ci ha portato lunedì scorso a parlare della schiavitù energetica. Ieri il Governo ha annunciato che entro questa legislatura le centrali nucleari saranno realtà in Italia. Molti lettori ne vorrebbero sapere di più. Iniziamo con il bisogno energetico globale.
L’IEA (International Energy Agency) prevede che nel prossimo decennio il bisogno d’energia crescerà nel mondo in modo impressionante. Infatti dove c’è energia è possibile risolvere i problemi legati alle esigenze di vita quotidiana e scompaiono le morti per inedia. Noi apparteniamo al miliardo di privilegiati che hanno a loro disposizione la quantità d’energia necessaria per il tenore di vita cui siamo abituati. Ma ci sono cinque miliardi e mezzo di persone che vorrebbero vivere come noi.
Oggi centinaia di milioni di persone (le stime vanno da 400 a 800 milioni) vivono avendo a loro disposizione una quantità d’energia pro-capite identica a quella che avevano i nostri antenati nell’età della pietra. Oltre un miliardo e mezzo di persone non sanno cos’è l’energia elettrica.

Le fonti dette alternative - sole e vento - sono fuori mercato: cose per ricchi e senza dubbio non programmabili per popoli che chiedono energia a basso costo. Il carbone e le biomasse potrebbero essere una via d’uscita, però producono effetti nefasti sulla salute. Secondo le stime della Banca Mondiale l’uso del carbone causa nella sola Cina 300mila vittime l’anno. E quello delle biomasse un milione e 300mila. Tutti sono invece terrorizzati dalle scorie nucleari. E qui va detto con chiarezza che si possono distruggere. Il problema è economico, non tecnico.
L’unica sorgente in grado di soddisfare le richieste d’energia esponenzialmente crescenti è il fuoco nucleare di pace. Questa formidabile scoperta scientifica è però entrata nella storia del mondo con le due immani tragedie di Hiroshima e Nagasaki.
Inizia infatti con queste due tragedie la demonizzazione della fisica nucleare: una delle più gravi mistificazioni culturali di tutti i tempi. È questa demonizzazione che ha impedito lo sviluppo delle centrali nucleari e che ha fatto perdere all’Italia un formidabile primato tecnologico nella costruzione delle centrali nucleari sicure: eravamo i primi al mondo.

Della demonizzazione del fuoco nucleare di pace ha fatto giustizia l’Imperatore del Giappone. Nel suo discorso alla cerimonia d’apertura del congresso mondiale dei fisici nucleari, tenutosi lo scorso anno a Tokyo, l’Imperatore ha detto che la fisica nucleare non va confusa con le tragedie di Hiroshima e Nagasaki. Anzi, sono proprio le conquiste della fisica nucleare - ha concluso - che possono garantire un futuro di pace fondato sulla libertà energetica. Infatti - come testimoniano i valori record dei prezzi del petrolio - stiamo entrando nella fase acuta della crisi energetica mondiale. Crisi dalla quale ci può salvare soltanto il fuoco nucleare di pace.

L’uomo che ha saputo accendere a Chicago - il 2 dicembre 1942 - la prima candela nucleare di pace è Enrico Fermi, che passerà alla storia come il più grande galileiano del XX secolo. La nazione che ha dato i natali a colui che ha saputo accendere questo formidabile nuovo tipo di fuoco è oggi schiava di altre nazioni, quali ad esempio la Francia, che hanno saputo fare le scelte giuste per dotarsi di potenti strutture in grado di garantire un forte livello d’indipendenza energetica.

Il nostro Paese deve uscire dallo stato di schiavitù energetica in cui è piombato. Nonostante lo smantellamento delle eccellenti strutture nucleari che eravamo riusciti a realizzare, non è vero che ci vogliono decenni per dotare l’Italia di potenti centrali nucleari. Basti ricordare che la realizzazione della prima pila nucleare sopra citata venne dopo appena quattro anni di lavori, partendo dal nulla e cioè dal non sapere nemmeno come si potesse accendere quel fuoco.
Questo fuoco demonizzato per oltre mezzo secolo è segno di grande civiltà in quanto permette di produrre la stessa quantità d’energia risparmiando un milione di volte nella distruzione del materiale combustibile. Invece di un milione di chili ne basta un chilo da distruggere per ottenere la stessa quantità d’energia.
Puntare sulla realizzazione, in tempi brevi, di centrali nucleari vuol dire mettersi al sicuro uscendo dallo stato di schiavitù energetica in cui ci troviamo. C’è quindi bisogno di una forte volontà politica affinché alle numerose emergenze già affrontate si aggiunga quella della conquista della libertà energetica. Quanto detto ieri dal ministro Scajola sulle decisioni del Governo Berlusconi induce all’ottimismo.

Antonino Zichichi



CITAZIONE
fonte : http://www.nuclearmeeting.com/forum/showthread.php?tid=4

La verità sulle scorte di uranio


Carissimi amici


innanzitutto i miei complimenti per il forum, molto ben fatto ed organizzato.
Ex anti nuclearista sono di Pistoia, 34 anni, lavoro come impiegato in un centro radiologico e sono appassionato di tutto ciò che riguarda l’energia nucleare. Ho avuto modo di leggere libri e dossier, partecipare a convegni e conoscere ingegneri nucleari (cito l’ing. Paolo Fornaciari ex direttore del settore nucleare Enel, il dott. Prinzi coordinatore dell’A.I.N) e sono convintissimo che nel futuro mix energetico italiano, oltre alle rinnovabili, al carbone ed ai tanto reclamati rigassificatori, il nucleare non potrà e non dovrà mancare.



Vorrei con questa mia pregarVi nel diffondere la verità circa le informazioni relative alle scorte mondiali di uranio, visto che da un po’ di tempo ci sono alcuni signori ambientalisti che affermano che questo metallo radioattivo si esaurirà tra non meno di 50 anni….

Dunque:
i dati più affidabili sull’entità delle riserve di uranio ci vengono fornite dalla Nuclear Energy Agency e dalla International Atomic Energy Agency (Iaea): i giacimenti noti ammontano ad oltre 10 milioni di tonnellate. Ora, considerando che al mondo funzionano 440 reattori e che ognuno consuma in media 25 tonnellate (e non 65.000/70.000 come si racconta in giro!) le riserve note ad oggi sarebbero sufficienti per almeno 1.000 anni.

Anche se i reattori sono in aumento, la loro efficienza (meno consumo del combustibile e quantità di scorie nettamente inferiori), migliora sempre più; da sottolineare le recenti scoperte di nuovi giacimenti (come la miniera di uranio vicino Bergamo di cui Voi stessi avete dato notizia!). Tralasciando i reattori autofertilizzanti e la riconversione del combustibile nucleare presente nelle testate delle armi atomiche, un’altra enorme riserva di uranio è il mare. Qui, infatti, sono disciolte almeno quattro miliardi di tonnellate di uranio e già l’India ha iniziato la costruzione di un impianto pilota per l’estrazione (Bhabha Atomic Research Centre)

Importante anche il fatto che i maggiori produttori mondiali di uranio sono Canada ed Australia (paesi politicamente stabili) e che anche in Italia sono statiindividuati giacimenti in Piemonte e Trentino già dagli anni ’70.

A conferma, tutti questi dati sono stati pubblicati e analizzati anche sul dossier pubblicato su QUARK lo scorso aprile.

Inoltre, teniamo presente che un cittadino medio europeo, per tutte le sue attività vitali, ricreative, ecc. necessita, in un anno, 800 kg. di petrolio oppure di 500 kg. di carbone o, udite, udite di soli 20 grammi di uranio.
Mi spiace se mi sono dilungato un po’ ma volevo essere il più chiaro possibile.

Grazie per la Vostra cortese e paziente attenzione.
Cordialità,

Edoardo, Pistoia



Io sono un antinuclearista, però per completezza dell'informazione ho pubblicato questi due testi qui sopra.
 
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pizzo1
view post Posted on 23/5/2008, 09:26




zichichi, se non ricordo male tempo addietro qualch uno su questo forum lo attaccava....
 
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Terra & Libertà
view post Posted on 23/5/2008, 11:09




CITAZIONE (bob lauriski @ 23/5/2008, 10:22)
CITAZIONE
fonte : http://www.nuclearmeeting.com/forum/showthread.php?tid=4

La verità sulle scorte di uranio


Carissimi amici


innanzitutto i miei complimenti per il forum, molto ben fatto ed organizzato.
Ex anti nuclearista sono di Pistoia, 34 anni, lavoro come impiegato in un centro radiologico e sono appassionato di tutto ciò che riguarda l’energia nucleare. Ho avuto modo di leggere libri e dossier, partecipare a convegni e conoscere ingegneri nucleari (cito l’ing. Paolo Fornaciari ex direttore del settore nucleare Enel, il dott. Prinzi coordinatore dell’A.I.N) e sono convintissimo che nel futuro mix energetico italiano, oltre alle rinnovabili, al carbone ed ai tanto reclamati rigassificatori, il nucleare non potrà e non dovrà mancare.



Vorrei con questa mia pregarVi nel diffondere la verità circa le informazioni relative alle scorte mondiali di uranio, visto che da un po’ di tempo ci sono alcuni signori ambientalisti che affermano che questo metallo radioattivo si esaurirà tra non meno di 50 anni….

Dunque:
i dati più affidabili sull’entità delle riserve di uranio ci vengono fornite dalla Nuclear Energy Agency e dalla International Atomic Energy Agency (Iaea): i giacimenti noti ammontano ad oltre 10 milioni di tonnellate. Ora, considerando che al mondo funzionano 440 reattori e che ognuno consuma in media 25 tonnellate (e non 65.000/70.000 come si racconta in giro!) le riserve note ad oggi sarebbero sufficienti per almeno 1.000 anni.

Anche se i reattori sono in aumento, la loro efficienza (meno consumo del combustibile e quantità di scorie nettamente inferiori), migliora sempre più; da sottolineare le recenti scoperte di nuovi giacimenti (come la miniera di uranio vicino Bergamo di cui Voi stessi avete dato notizia!). Tralasciando i reattori autofertilizzanti e la riconversione del combustibile nucleare presente nelle testate delle armi atomiche, un’altra enorme riserva di uranio è il mare. Qui, infatti, sono disciolte almeno quattro miliardi di tonnellate di uranio e già l’India ha iniziato la costruzione di un impianto pilota per l’estrazione (Bhabha Atomic Research Centre)

Importante anche il fatto che i maggiori produttori mondiali di uranio sono Canada ed Australia (paesi politicamente stabili) e che anche in Italia sono statiindividuati giacimenti in Piemonte e Trentino già dagli anni ’70.

A conferma, tutti questi dati sono stati pubblicati e analizzati anche sul dossier pubblicato su QUARK lo scorso aprile.

Inoltre, teniamo presente che un cittadino medio europeo, per tutte le sue attività vitali, ricreative, ecc. necessita, in un anno, 800 kg. di petrolio oppure di 500 kg. di carbone o, udite, udite di soli 20 grammi di uranio.
Mi spiace se mi sono dilungato un po’ ma volevo essere il più chiaro possibile.

Grazie per la Vostra cortese e paziente attenzione.
Cordialità,

Edoardo, Pistoia

Io sono un antinuclearista, però per completezza dell'informazione ho pubblicato questi due testi qui sopra.

ed io , che ho scritto dell'esaurimento delle scorte in 40 anni, te ne sono grato. Un forum dovrebbe servire proprio a questo, a discutere sulla base delle informazioni che si hanno. Per questo chiedo di nuovo a Eiseheim dove ha letto che i francesi pagano la bolletta energetioca 12 volte meno che gli italiani. E' un informazione utile anche per rocca, che si lamenta di pagare ancora salatamente l'enel.

La scelta nucleare è antieconomica, questo ormai è chiaro a tutti, e per sostenere questo pasta vedere il numero di nuovi impianti costruiti negli ultimi anni.
Chi aveva aperto la strada nucleare erano i paesi nuclearmente armati, quando si scelse la via del disarmo questi paese hanno iniziato a grattugiare l'uranio delle loro testate negli iumpianti civili, ma parliamo di paesi che avevano l'atomica e parliamo di decenni fa. Per dire un dato, da 30 anni non si costruisce una centrale nucleare negli usa. Credo, che l'ultima costruita sia nel 77.
Anche in europa , (francia esclusa, ma loro hanno il plutonio del programma superphoenix ) tutti stanno rivedendo le loro posizioni rispetto al nucleare, il belgio ha deciso di anticipare l'uscita dal nucleare, stessa cosa spagna e germania, e se si esclude la centrale finlandese di Olkiluoto, da tempo immemore non si costruiscono più centrali nucleari.






CITAZIONE (pizzo1 @ 23/5/2008, 10:26)
zichichi, se non ricordo male tempo addietro qualch uno su questo forum lo attaccava....

su questo forum e gran parte della comunità scientifica, per essere esatti :P

da wikipedia

Elio Fabri, professore Emerito di Fisica all'Università di Pisa, Enrico Bellone, docente di Storia della Scienza all'Università di Padova, e Piergiorgio Odifreddi, matematico alla Cornell University e a Torino, hanno criticato in varie circostanze i suoi libri, sia nella forma sia nei contenuti.
Nel 2004, all'indomani della comparsa de L'infinito di Zichichi, Piergiorgio Odifreddi lo ha recensito in un saggio sarcastico Zichicche ponendo in rilievo quello che a suo parere erano delle assurdità, prove di incompetenza e contraddizioni varie. Per tale ragione Odifreddi è stato querelato da Zichichi per diffamazione. Allo stadio attuale del procedimento penale, primo grado, Odifreddi è stato assolto dall'accusa. La recensione è poi divenuta un libro che raccoglie scritti su Zichichi.

Nel 1979 è stato al centro di un incidente diplomatico al momento dell'elezione del direttore del CERN: una lettera del Ministero della Ricerca faceva il nome di Zichichi come prossimo eletto, essendo in vigore una turnazione informale. Tuttavia le pressioni da parte dell'Italia per Zichichi causarono una netta spaccatura al CERN tra l'Italia e gli altri sostenitori: per 12 voti contrari e con l'assenza del solo rappresentante italiano, la candidatura di Zichichi venne respinta, e fu eletto il tedesco Herwig F. Schopper. L'allora ministro della ricerca italiano Vito Scalia, in quota DC, minacciò per rappresaglia di tagliare i fondi italiani al CERN facendo passare l'Italia allo status di osservatore, ossia membro non finanziatore.

Altro episodio controverso fu quello avvenuto a L'Aquila, dove un coro di studenti implorava Zichichi di spiegare i misteri dell'atomo, con susseguente conferenza. L'episodio causò un'altra spaccatura: fu aspramente criticato da una parte dei rettori, e apprezzato da un'altra, con il sostegno dei quadri della Democrazia Cristiana, partito a cui Zichichi fu sempre legato.

Così il Premio Nobel Hans Bethe parla di Zichichi: «Ottimo organizzatore, mediocre fisico»[3]


http://it.wikipedia.org/wiki/Zichichi#Le_critiche
 
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empedoclino
view post Posted on 23/5/2008, 11:18




Secondo me il sondaggio è stato posto in maniera sbagliata.
Nuove centrali, usare quelle vecchie, o ascoltare il popolo cha ha votato per non usarle??
 
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bob lauriski
view post Posted on 23/5/2008, 11:25




CITAZIONE
fonte : IL MESSAGGERO

Giappone, la fusione fredda funziona

Riuscito l'esperimento del professor Arata


di Laura Bogliolo
ROMA (22 maggio) - La fusione fredda sembra funzionare correttamente. Parola, anzi "fatti" di Yoshiaki Arata, 85 anni, una vita per la ricerca, che oggi, alle 19.30 ora locale all'Università di Osaka in Giappone, in un esperimento aperto al pubblico di esperti e a pochissimi giornalisti, ha sconvolto ogni teoria scientifica.

L'esperimento. La prova è stata compiuta inserendo in un contenitore di acciaio riempito di deuterio gassoso nanoparticelle di una lega composta da palladio-zirconia. Il professore ha osservato le reazioni termiche e ha calcolato che il calore sprigionato è di 100 volte più forte se si fosse utilizzato l'idrogeno. L'energia sprigionata ha attivato un piccolo motore termico che ha azionato, a titolo dimostrativo, un ventilatore o un piccolo alternatore che ha acceso dei Led. Alla fine dell'esperimento Arata ha riscaldato le nanoparticelle di palladio e analizzato il gas rimasto intrappolato. Dall'analisi è emerso che si trattava di Elio 4, prova che c'è stata una fusione fredda. Con 7 grammi di palladio-zirconia si calcola che siano stati prodotti oltre 100 k-joule, reazione cento volte più intensa di qualunque reazione chimica nota.

Arata phenomena. La fusione fredda, ossia la Condensed-matter-nuclear-science, dunque sembra funzionare. Alla fine dell'esperimento il pubblico riunito ha deciso di chiamare la scoperta "Arata phenomena", decisione che ha emozionato il professore che ha ringraziato con un solenne inchino.

L'opinione degli esperti. Un grande passo nella ricerca scientifica quindi, come conferma Francesco Celani, primo ricercatore dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. «Si apre una nuova possibilità - ha spiegato Celani - in questo modo non vengono prodotti elementi radioattivi». Celani, collega e amico di Arata, subito dopo l'esperimento ha sentito il professore giapponese. «Mi ha detto che stava festeggiando - ha raccontato Celani - era molto contento, e scherzando mi ha detto che stava bevendo finalmente vicino a una bottiglia di sachè e non a una bobola in acciaio con deuterio...». L'esperimento rimane comunque dimostrativo come sottolinea il professore di fisica nucleare: «Le nanoparticelle di palladio sono estremamente costose - spiega Celani - la loro fabbricazione è complessa. Sulla Terra c'è poca disponibilità del materiale, la sua concentrazione è di 5 volte superiore a quella dell'oro, ma non basta». Il palladio è la stessa sostanza che viene usata anche per purificare i gas di scarico tramite le marmitte cataliche. Ogni marmitta ne contiene un grammo. La nuova frontiera quindi è trovare materiale che si comporti come il palladio ma costi di meno.

Si aspetta la pubblicazione scientifica. Il fisico Carlo Cosmelli, dell'università di Roma La Sapienza sottolinea che «negli ultimi anni le dimostrazioni sulla fusione fredda sono state numerose, ma nessuna è stata significativa». Soprattutto in Giappone, in Francia e negli Stati Uniti sono stati presentati test che però, una volta ripetuti a distanza di mesi da altri gruppi di ricerca, hanno dimostrato che l'energia prodotta alla fine era equiparabile a quella dell'energia immessa. «Inoltre - ha aggiunto Cosmelli - mi aspetterei che l'annuncio di un successo fosse accompagnato da una pubblicazione scientifica».

La fusione fredda. Da circa 20 anni molti scienziati fanno test sulla fusione fredda, ossia il processo di fusione di atomi con sviluppo di energia che riproduce a temperatura ambiente fenomeni analoghi a quelli che avvengono nel cuore delle stelle. Spesso si usano materiali molto semplici, sulla scia di quanto fecero il 23 marzo 1989 i chimici dell'università americana dello Utah, Martin Fleischmann e Stanley Pons.

Ho voluto dare maggior risalto a questa scoperta (o meglio esperimento positivo di una scoperta vecchia) che proprio oggi inizia a circolare per il web. Andisax aveva già anticipato il link ad un'altra fonte che riportava la notizia.

A questo punto mi chiedo (ho l'abitudine di farmi molte domande e riflettere prima di sparare sentenze) QUANDO SARA' DISPONIBILE QUESTA TECNOLOGIA DOPO QUEST'ESPERIMENTO POSITIVO ? (nessun articolo lo dice)

E' ALTERNATIVA AL NUCLEARE ATTUALE, ANCHE QUELLO DI 4 GENERAZIONE ? (credo di si perchè anche in quel caso si dovrebbe trattare sempre di FISSIONE)

L'ITALIA NON FAREBBE BENE A CONCENTRARSI SU QUESTO TIPO DI NUCLEARE ? (FUSIONE FREDDA) Visto che siamo in ultima posizione, potremmo trarre vantaggio da questa situazione, rovesciando così quello che sembrava essere fino ad oggi un problema. SI AL NUCLEARE MA A QUELLO A FUSIONE.
 
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pizzo1
view post Posted on 23/5/2008, 11:27




CITAZIONE (bob lauriski @ 23/5/2008, 12:25)
CITAZIONE
fonte : IL MESSAGGERO

Giappone, la fusione fredda funziona

Riuscito l'esperimento del professor Arata


di Laura Bogliolo
ROMA (22 maggio) - La fusione fredda sembra funzionare correttamente. Parola, anzi "fatti" di Yoshiaki Arata, 85 anni, una vita per la ricerca, che oggi, alle 19.30 ora locale all'Università di Osaka in Giappone, in un esperimento aperto al pubblico di esperti e a pochissimi giornalisti, ha sconvolto ogni teoria scientifica.

L'esperimento. La prova è stata compiuta inserendo in un contenitore di acciaio riempito di deuterio gassoso nanoparticelle di una lega composta da palladio-zirconia. Il professore ha osservato le reazioni termiche e ha calcolato che il calore sprigionato è di 100 volte più forte se si fosse utilizzato l'idrogeno. L'energia sprigionata ha attivato un piccolo motore termico che ha azionato, a titolo dimostrativo, un ventilatore o un piccolo alternatore che ha acceso dei Led. Alla fine dell'esperimento Arata ha riscaldato le nanoparticelle di palladio e analizzato il gas rimasto intrappolato. Dall'analisi è emerso che si trattava di Elio 4, prova che c'è stata una fusione fredda. Con 7 grammi di palladio-zirconia si calcola che siano stati prodotti oltre 100 k-joule, reazione cento volte più intensa di qualunque reazione chimica nota.

Arata phenomena. La fusione fredda, ossia la Condensed-matter-nuclear-science, dunque sembra funzionare. Alla fine dell'esperimento il pubblico riunito ha deciso di chiamare la scoperta "Arata phenomena", decisione che ha emozionato il professore che ha ringraziato con un solenne inchino.

L'opinione degli esperti. Un grande passo nella ricerca scientifica quindi, come conferma Francesco Celani, primo ricercatore dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. «Si apre una nuova possibilità - ha spiegato Celani - in questo modo non vengono prodotti elementi radioattivi». Celani, collega e amico di Arata, subito dopo l'esperimento ha sentito il professore giapponese. «Mi ha detto che stava festeggiando - ha raccontato Celani - era molto contento, e scherzando mi ha detto che stava bevendo finalmente vicino a una bottiglia di sachè e non a una bobola in acciaio con deuterio...». L'esperimento rimane comunque dimostrativo come sottolinea il professore di fisica nucleare: «Le nanoparticelle di palladio sono estremamente costose - spiega Celani - la loro fabbricazione è complessa. Sulla Terra c'è poca disponibilità del materiale, la sua concentrazione è di 5 volte superiore a quella dell'oro, ma non basta». Il palladio è la stessa sostanza che viene usata anche per purificare i gas di scarico tramite le marmitte cataliche. Ogni marmitta ne contiene un grammo. La nuova frontiera quindi è trovare materiale che si comporti come il palladio ma costi di meno.

Si aspetta la pubblicazione scientifica. Il fisico Carlo Cosmelli, dell'università di Roma La Sapienza sottolinea che «negli ultimi anni le dimostrazioni sulla fusione fredda sono state numerose, ma nessuna è stata significativa». Soprattutto in Giappone, in Francia e negli Stati Uniti sono stati presentati test che però, una volta ripetuti a distanza di mesi da altri gruppi di ricerca, hanno dimostrato che l'energia prodotta alla fine era equiparabile a quella dell'energia immessa. «Inoltre - ha aggiunto Cosmelli - mi aspetterei che l'annuncio di un successo fosse accompagnato da una pubblicazione scientifica».

La fusione fredda. Da circa 20 anni molti scienziati fanno test sulla fusione fredda, ossia il processo di fusione di atomi con sviluppo di energia che riproduce a temperatura ambiente fenomeni analoghi a quelli che avvengono nel cuore delle stelle. Spesso si usano materiali molto semplici, sulla scia di quanto fecero il 23 marzo 1989 i chimici dell'università americana dello Utah, Martin Fleischmann e Stanley Pons.

Ho voluto dare maggior risalto a questa scoperta (o meglio esperimento positivo di una scoperta vecchia) che proprio oggi inizia a circolare per il web. Andisax aveva già anticipato il link ad un'altra fonte che riportava la notizia.

A questo punto mi chiedo (ho l'abitudine di farmi molte domande e riflettere prima di sparare sentenze) QUANDO SARA' DISPONIBILE QUESTA TECNOLOGIA DOPO QUEST'ESPERIMENTO POSITIVO ?

E' ALTERNATIVA AL NUCLEARE ATTUALE, ANCHE QUELLO DI 4 GENERAZIONE ? (credo di si perchè anche in quel caso si dovrebbe trattare sempre di FISSIONE)

L'ITALIA NON FAREBBE BENE A CONCENTRARSI SU QUESTO TIPO DI NUCLEARE ? (FUSIONE FREDDA) Visto che siamo in ultima posizione, potremmo trarre vantaggio da questa situazione, rovesciando così quello che sembrava essere fino ad oggi un problema. SI AL NUCLEARE MA A QUELLO A FUSIONE.

si hai ragione, come ho già scritto in precedenza
 
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bob lauriski
view post Posted on 23/5/2008, 11:29




CITAZIONE (empedoclino @ 23/5/2008, 12:18)
Secondo me il sondaggio è stato posto in maniera sbagliata.
Nuove centrali, usare quelle vecchie, o ascoltare il popolo cha ha votato per non usarle??

Potrebbe anche andare la tua domanda, ma il problema fondamentale è se oggi siamo ancora contrari o abbiamo cambiato idea sul nucleare, in seguito a nuove scoperte (vedi articolo appena postato) e alle esperienze degli altri paesi dopo più di 20 anni dal nostro NO.

Inoltre credo che se si arrivasse a riproporre il VECCHIO nucleare, ovvero quello di 20 anni fa anche con le VECCHIE CENTRALI ITALIANE, non sarebbe legale o quantomeno si dovrebbe RIFARE IL REFERENDUM.

Non so se è questa l'idea che il Governo vuole riproporre, lo temo visto che parlano di 5 anni di tempo (quindi una cosa veloce), ma se così fosse sono convinto che CI RISBATTERANNO IL GRUGNO ANCORA UNA VOLTA !

Edited by bob lauriski - 23/5/2008, 12:44
 
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789 replies since 22/5/2008, 18:48   9806 views
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