| Terra & Libertà |
| | CITAZIONE (bob lauriski @ 23/5/2008, 10:22) CITAZIONE fonte : http://www.nuclearmeeting.com/forum/showthread.php?tid=4
La verità sulle scorte di uranio Carissimi amici innanzitutto i miei complimenti per il forum, molto ben fatto ed organizzato. Ex anti nuclearista sono di Pistoia, 34 anni, lavoro come impiegato in un centro radiologico e sono appassionato di tutto ciò che riguarda l’energia nucleare. Ho avuto modo di leggere libri e dossier, partecipare a convegni e conoscere ingegneri nucleari (cito l’ing. Paolo Fornaciari ex direttore del settore nucleare Enel, il dott. Prinzi coordinatore dell’A.I.N) e sono convintissimo che nel futuro mix energetico italiano, oltre alle rinnovabili, al carbone ed ai tanto reclamati rigassificatori, il nucleare non potrà e non dovrà mancare. Vorrei con questa mia pregarVi nel diffondere la verità circa le informazioni relative alle scorte mondiali di uranio, visto che da un po’ di tempo ci sono alcuni signori ambientalisti che affermano che questo metallo radioattivo si esaurirà tra non meno di 50 anni…. Dunque: i dati più affidabili sull’entità delle riserve di uranio ci vengono fornite dalla Nuclear Energy Agency e dalla International Atomic Energy Agency (Iaea): i giacimenti noti ammontano ad oltre 10 milioni di tonnellate. Ora, considerando che al mondo funzionano 440 reattori e che ognuno consuma in media 25 tonnellate (e non 65.000/70.000 come si racconta in giro!) le riserve note ad oggi sarebbero sufficienti per almeno 1.000 anni. Anche se i reattori sono in aumento, la loro efficienza (meno consumo del combustibile e quantità di scorie nettamente inferiori), migliora sempre più; da sottolineare le recenti scoperte di nuovi giacimenti (come la miniera di uranio vicino Bergamo di cui Voi stessi avete dato notizia!). Tralasciando i reattori autofertilizzanti e la riconversione del combustibile nucleare presente nelle testate delle armi atomiche, un’altra enorme riserva di uranio è il mare. Qui, infatti, sono disciolte almeno quattro miliardi di tonnellate di uranio e già l’India ha iniziato la costruzione di un impianto pilota per l’estrazione (Bhabha Atomic Research Centre) Importante anche il fatto che i maggiori produttori mondiali di uranio sono Canada ed Australia (paesi politicamente stabili) e che anche in Italia sono statiindividuati giacimenti in Piemonte e Trentino già dagli anni ’70. A conferma, tutti questi dati sono stati pubblicati e analizzati anche sul dossier pubblicato su QUARK lo scorso aprile. Inoltre, teniamo presente che un cittadino medio europeo, per tutte le sue attività vitali, ricreative, ecc. necessita, in un anno, 800 kg. di petrolio oppure di 500 kg. di carbone o, udite, udite di soli 20 grammi di uranio. Mi spiace se mi sono dilungato un po’ ma volevo essere il più chiaro possibile. Grazie per la Vostra cortese e paziente attenzione. Cordialità, Edoardo, Pistoia Io sono un antinuclearista, però per completezza dell'informazione ho pubblicato questi due testi qui sopra. ed io , che ho scritto dell'esaurimento delle scorte in 40 anni, te ne sono grato. Un forum dovrebbe servire proprio a questo, a discutere sulla base delle informazioni che si hanno. Per questo chiedo di nuovo a Eiseheim dove ha letto che i francesi pagano la bolletta energetioca 12 volte meno che gli italiani. E' un informazione utile anche per rocca, che si lamenta di pagare ancora salatamente l'enel. La scelta nucleare è antieconomica, questo ormai è chiaro a tutti, e per sostenere questo pasta vedere il numero di nuovi impianti costruiti negli ultimi anni. Chi aveva aperto la strada nucleare erano i paesi nuclearmente armati, quando si scelse la via del disarmo questi paese hanno iniziato a grattugiare l'uranio delle loro testate negli iumpianti civili, ma parliamo di paesi che avevano l'atomica e parliamo di decenni fa. Per dire un dato, da 30 anni non si costruisce una centrale nucleare negli usa. Credo, che l'ultima costruita sia nel 77. Anche in europa , (francia esclusa, ma loro hanno il plutonio del programma superphoenix ) tutti stanno rivedendo le loro posizioni rispetto al nucleare, il belgio ha deciso di anticipare l'uscita dal nucleare, stessa cosa spagna e germania, e se si esclude la centrale finlandese di Olkiluoto, da tempo immemore non si costruiscono più centrali nucleari.
CITAZIONE (pizzo1 @ 23/5/2008, 10:26) zichichi, se non ricordo male tempo addietro qualch uno su questo forum lo attaccava.... su questo forum e gran parte della comunità scientifica, per essere esatti da wikipedia Elio Fabri, professore Emerito di Fisica all'Università di Pisa, Enrico Bellone, docente di Storia della Scienza all'Università di Padova, e Piergiorgio Odifreddi, matematico alla Cornell University e a Torino, hanno criticato in varie circostanze i suoi libri, sia nella forma sia nei contenuti. Nel 2004, all'indomani della comparsa de L'infinito di Zichichi, Piergiorgio Odifreddi lo ha recensito in un saggio sarcastico Zichicche ponendo in rilievo quello che a suo parere erano delle assurdità, prove di incompetenza e contraddizioni varie. Per tale ragione Odifreddi è stato querelato da Zichichi per diffamazione. Allo stadio attuale del procedimento penale, primo grado, Odifreddi è stato assolto dall'accusa. La recensione è poi divenuta un libro che raccoglie scritti su Zichichi.
Nel 1979 è stato al centro di un incidente diplomatico al momento dell'elezione del direttore del CERN: una lettera del Ministero della Ricerca faceva il nome di Zichichi come prossimo eletto, essendo in vigore una turnazione informale. Tuttavia le pressioni da parte dell'Italia per Zichichi causarono una netta spaccatura al CERN tra l'Italia e gli altri sostenitori: per 12 voti contrari e con l'assenza del solo rappresentante italiano, la candidatura di Zichichi venne respinta, e fu eletto il tedesco Herwig F. Schopper. L'allora ministro della ricerca italiano Vito Scalia, in quota DC, minacciò per rappresaglia di tagliare i fondi italiani al CERN facendo passare l'Italia allo status di osservatore, ossia membro non finanziatore.
Altro episodio controverso fu quello avvenuto a L'Aquila, dove un coro di studenti implorava Zichichi di spiegare i misteri dell'atomo, con susseguente conferenza. L'episodio causò un'altra spaccatura: fu aspramente criticato da una parte dei rettori, e apprezzato da un'altra, con il sostegno dei quadri della Democrazia Cristiana, partito a cui Zichichi fu sempre legato.
Così il Premio Nobel Hans Bethe parla di Zichichi: «Ottimo organizzatore, mediocre fisico»[3] http://it.wikipedia.org/wiki/Zichichi#Le_critiche
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