Basket Café Forum

Come andrà a finire?? comincia o no una nuova stagioni di mani pulite??, SPEREM!!!!!!!!!!!!!!

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Terra & Libertà
view post Posted on 15/7/2008, 21:06




CITAZIONE (solo-ce @ 15/7/2008, 18:50)
In politica il più sano ha la lebbra....

no, il più sano è quello che ruba, e sono tanti, solo che se diamo immunità, proibiamo intercettazioni. blocchiamo processi e tagliamo fondi a tribunali e carabinieri, non potremo mai separare onesti da delinquenti. A tutto vantaggio di quest'ultimi.
 
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micio000
view post Posted on 22/7/2008, 19:08




da corriere.it

in un'intervista a «repubblica» l'ex responsabile della sicurezza telecom lancia accuse
Ipotesi tangenti, Fassino querela Tavaroli
«Una pura falsità, inventata di sana pianta». Anche Colaninno e Rossi (Pd) danno mandato ai propri legali


Piero Fassino (Insidefoto)
ROMA - «Non conosco i fratelli Magnoni. Non ho mai avuto firme su conti esteri né a Londra né altrove. Non so neanche cosa sia l'Oak Fund». Piero Fassino, chiamato in causa dall'ex responsabile della Security aziendale Telecom, Giuliano Tavaroli, nega le accuse e annuncia querela. «L'affermazione pubblicata, nell'intervista di Giuseppe D'Avanzo al signor Tavaroli secondo cui non meglio precisate tangenti sarebbero approdate a Londra nel conto dell'Oak Fund a cui erano interessati i fratelli Magnoni e dove avevano la firma Nicola Rossi e Piero Fassino è una pura falsità, inventata di sana pianta - spiega l'esponente del Pd -. Per queste ragioni ho immediatamente dato mandato ai miei legali di tutelarmi contro Tavaroli, D'Avanzo e chiunque altro sia responsabile di questa vigliaccata, nonché contro chiunque continuasse a diffonderla. Trovo inconcepibile che La Repubblica pubblichi una notizia del tutto falsa senza neanche verificarne non dico la fondatezza, ma la minima attendibilità. Non si invochi il diritto di cronaca o la libertà di stampa, che non c'entrano niente. Qui si sputtana una persona onesta e pulita ledendone la onorabilità e la dignità. E questo è inaccettabile».

STIMA A FASSINO - L'indignazione è emersa in modo corale durante la riunione del coordinamento del partito: tutti hanno espresso solidarietà a Fassino e condiviso la decisione di querelare il quotidiano, un monito per chiunque decida di gettare «altro fango». A piazza del Nazareno la pubblicazione sarebbe la prova di «una democrazia malata», nella quale «viene meno il senso di responsabilità del giornalismo». Chi ha parlato con Fassino lo descrive davvero amareggiato ma anche profondamente irritato. Walter Veltroni non ha indugiato a esprimere ufficialmente la sua solidarietà e stima all'ex segretario Ds, così come Pierluigi Bersani e tutto il vertice del Pd fa quadrato: «Accuse infondate e assurde». «Condivido integralmente la dichiarazione di Piero Fassino e voglio confermargli la mia grande fiducia e stima personale e politica» afferma in una nota il segretario del Pd. Anche il Pdl, con il presidente dei deputati Fabrizio Cicchitto, si schiera con Fassino: «Gli esprimo la mia solidarietà e stima, oggetto di una delle solite e indegne aggressioni destituite di ogni fondamento, ma dotate di una forte risonanza mediatica». E Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc: «Non sono un esperto del 'Telecom-gate', ma ho grande stima e considerazione di Piero Fassino, che ritengo una persona seria e corretta. E la mia considerazione non è certo cambiata dopo queste pseudo-rilevelazioni». Roberto Castelli, sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti, si chiede «perché cerchino di tirare in mezzo anche me, atteso che non ho mai fatto parte di congreghe, di circoli chiusi, di logge o di cosche. Né si adduca la risibile risposta secondo la quale tutto ciò viene fatto per dovere di cronaca. È quantomeno curioso lo stile adottato da Repubblica-D'Avanzo per le esplosive dichiarazioni di Tavaroli, esplosive soprattutto per una certa parte degli allora Ds, visto che vanno a toccare il nervo più sensibile che è quello delle vicende Telecom».

LE QUERELE - Anche Roberto Colaninno, presidente e ad del gruppo Piaggio, ha annunciato querela per le dichiarazioni riportate dal quotidiano, in cui Tavaroli parla di presunte tangenti. «Colaninno dichiara che tali notizie sono prive di qualunque fondamento e del tutto contrarie al vero e di aver perciò conferito mandato ai propri legali per tutelare la propria reputazione nelle sedi a ciò preposte» si legge in un comunicato. Stessa cosa ha fatto il senatore del Pd Nicola Rossi, che in una nota annuncia di aver dato ampio mandato ai suoi legali di tutelarlo in tutte le sedi opportune e in tutte le forme consentite dall'ordinamento: «Quanto riportato da alcuni organi di stampa è destituito di ogni fondamento» spiega. Al lavoro anche gli avvocati di Clemente Mastella: «Ho sempre fatto la politica per la politica. Quelle del signor Tavaroli sono soltanto illazioni, destituite di ogni fondamento e delle quali risponderà in tribunale. Ho dato infatti mandato all'avvocato Titta Madia di querelarlo con amplissima facoltà di prova». Tavaroli è tra i 34 indagati di un'inchiesta appena chiusa dalla Procura di Milano sulla raccolta illecita di informazioni riservate, che vede sotto indagine anche Telecom e Pirelli.

LA SMENTITA DI 3 ITALIA- In una nota, la compagnia telefonica 3 Italia e l'amministratore delegato Vincenzo Novari smentiscono l'articolo di Repubblica, negando «categoricamente di aver avuto alcun ruolo in vicende politiche riguardanti l’onorevole Mastella, così come risulta nell’intervista a Giuliano Tavaroli di Giuseppe D’Avanzo, oggi pubblicata su Repubblica». «Nel 1998 l’azienda 3 Italia non esisteva, essendo nata solo nella seconda metà del 1999 - si legge nel comunicato - Vincenzo Novari, nel ‘98, lavorava in altra azienda ed è entrato in 3 Italia solo nel febbraio del 2000».

LE FRASI - Ecco una parte del colloquio con Tavaroli pubblicato su Repubblica: «Nel gennaio 2006, quando sono pronto a rientrare, Cipriani si fa abbindolare dai carabinieri di Firenze che non hanno mai smesso di blandirlo: "Vuota il sacco e le tue responsabilità saranno ridotte al minimo...". Quello ci casca e trovano il dvd con i file illegali, peraltro già in possesso di Emilio Ricci, avvocato, romano, comunista, amico mio, di Pollari, di D'Alema. Cipriani consegna la password ai pm. In tempo reale la notizia arriva a Tronchetti - penso attraverso l'avvocato Mucciarelli. Il Dottore mi convoca. Mi dice: hanno il dvd; l'hanno aperto; lei non può più tornare in azienda. Io mi mostro preoccupato. Gli dico: su quel dvd ci sono i file di Brancher, e di Cesa, e la faccenda di D'Alema e dell'Oak Fund. Inizialmente, Tronchetti finge di non ricordare. "D'Alema? - dice - e che c'entra, io non so nulla...". Poi, qualche giorno dopo, gli torna la memoria e ammetterà che era stato lui a commissionarmi quel lavoro per verificare se, nell'acquisizione di Colaninno, fossero state pagate tangenti. Qualche mese dopo, in maggio, Tronchetti alla presenza del solito Buora mi chiede le dimissioni. Fu un lavoraccio, l'inchiesta "Oak Fund". Per quel che poi ha scritto Cipriani nel dossier chiamato "Baffino", ora nelle mani della procura di Milano, i soldi hanno viaggiato nella pancia di trecento società in giro per l'Europa per poi approdare a Londra nel conto dell'Oak Fund, a cui erano interessati i fratelli Magnoni (Giorgio, Aldo e Ruggiero, vicepresidente della Lehman Brothers Europe) e dove avevano la firma Nicola Rossi e Piero Fassino. Queste cose le ho dette anche ai pm che mi hanno interrogato. Loro mi dicevano: non scriviamo i nomi nel verbale, diciamo "esponenti politici..."».

Naturalmente anche in questa occasione noi garantisti crediamo nell'innocenza di Farassino fino a prova contraria
 
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Bastraone
view post Posted on 17/12/2008, 16:21




Il tale che ha aperto questo Topic non si era poi sbagliato di tanto,

se pensiamo all'abruzzo a cosa e' successo

e' di oggi una notizia nuova

" Notizia nuova".

ma vedo che qua nicchiate sull'argomento.

Allora intanto io mi riporto su l'argomento. hai visto mai che nei prossimi giorni o mesi possa servire??
 
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view post Posted on 17/12/2008, 16:24
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Orgoglioso membro del club "strozzi ed anche un po' cornuti"

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CITAZIONE (Bastraone @ 17/12/2008, 16:21)
Il tale che ha aperto questo Topic non si era poi sbagliato di tanto,

se pensiamo all'abruzzo a cosa e' successo

e' di oggi una notizia nuova

" Notizia nuova".

ma vedo che qua nicchiate sull'argomento.

Allora intanto io mi riporto su l'argomento. hai visto mai che nei prossimi giorni o mesi possa servire??

Hai fatto bene a riportare in auge questo topic.

La politica dovrebbe smetterla non solo con le ruberie, ma pure di prenderci in giro, giacchè si fa un gran parlare di questione morale, quando poi alla fine si scopre che se c'è da mangiare sulle spalle del popolino, le tessere di partito e le ideologie vengono comodamente accantonate.

Dei partiti politici seri, di fronte ad una situazione come questa, avrebbero già sospeso gli indagati e gli arrestati e contemporaneamente avrebbero avviato un'indagine interna. In Italia, invece, la prima preoccupazione è la smentita. Che amarezza...
 
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Bastraone
view post Posted on 17/12/2008, 18:05




CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 17/12/2008, 16:24)
CITAZIONE (Bastraone @ 17/12/2008, 16:21)
Il tale che ha aperto questo Topic non si era poi sbagliato di tanto,

se pensiamo all'abruzzo a cosa e' successo

e' di oggi una notizia nuova

" Notizia nuova".

ma vedo che qua nicchiate sull'argomento.

Allora intanto io mi riporto su l'argomento. hai visto mai che nei prossimi giorni o mesi possa servire??

Hai fatto bene a riportare in auge questo topic.

La politica dovrebbe smetterla non solo con le ruberie, ma pure di prenderci in giro, giacchè si fa un gran parlare di questione morale, quando poi alla fine si scopre che se c'è da mangiare sulle spalle del popolino, le tessere di partito e le ideologie vengono comodamente accantonate.

Dei partiti politici seri, di fronte ad una situazione come questa, avrebbero già sospeso gli indagati e gli arrestati e contemporaneamente avrebbero avviato un'indagine interna. In Italia, invece, la prima preoccupazione è la smentita. Che amarezza...

Seeeeeeeeeeeeeee figurati se i partiti si vanno a sputtanare dicendoci che uno dei loro è un ladro.

Piuttosto esprimono la massima solidarieta' all'indagato ed invocano immediatamente il garantismo che fino al 3° grado di giudizio..... bla bla bla.... e coi tempi della giustizia in italia il 3° grado arriva dopo un secolo.


a dire il vero c'e' una soluzione molto piu immediata ma non credo che qualcuno apprezzera'.



SPOILER (click to view)
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demortuis
view post Posted on 19/12/2008, 15:30




speriamo non cominci una nuova mani pulite
con indagini strabiche e giudici sui giornali sempre
mamm mia
 
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micio000
view post Posted on 23/12/2008, 20:06





c'è già un articolo simile tratto dal Corriere nel topic dell'Italia dei Favori ;)
 
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Bastraone
view post Posted on 23/12/2008, 23:19




La sei off topic leggermente, qua e' specifico mi pare. io seguo a seguirlo qua il malaffare che e' cominciato ricordo con il Ministro pecoraro scanio i suoi viaggi i suoi hotel offerti dagli amici degli amici in cambio di...............................


vedremo, la macchia di leopardo si allarga
 
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tabellina
view post Posted on 24/12/2008, 09:49




...intanto, a Pescara...


Smontate le accuse principali. D'Alfonso potrebbe ritirare le dimissioni
Dopo dieci giorni agli arresti domiciliari, la revoca da parte del giudice

Pescara, il sindaco oggi libero
Il gip: "Nessuna tangente pagata"

di GIUSEPPE CAPORALE

PESCARA - Libero e sostanzialmente scagionato da quasi tutte le accuse. Sarà un Natale particolare per Luciano D'Alfonso, ex sindaco e segretario regionale del Pd. Oggi, dopo dieci giorni trascorsi agli arresti domiciliari, il giudice per le indagini preliminari, Luca De Ninis, gli notificherà la revoca della misura cautelare e con essa un atto che, di fatto, lo sottrae da una montagna di capi d'imputazione.

Una revoca che appare scontata se si considera quella ottenuta appena due giorni fa, dal suo ex braccio destro, Guido Dezio, finito anche lui agli arresti con l'accusa di essere "l'esattore" del sindaco verso gli imprenditori. Nessuna tangente, nessuna associazione a delinquere - ha stabilito ora il gip ribaltando la sua stessa ordinanza - ma solo contributi illeciti al partito La Margherita per le elezioni politiche del 2006. Resta convinto del contrario, invece, il pubblico ministero, Gennaro Varone, che aveva chiesto e ottenuto l'arresto del primo cittadino. Per il pm, quei soldi in nero, seppure ottenuti in campagna elettorale, sono comunque da considerare "episodi corruttivi", in quanto non si tratterebbe di libere donazioni, ma piuttosto di versamenti da parte di aziende "che avevano interesse a ottenere atti a loro favorevoli dall'amministrazione comunale".

A determinare il cambio di rotta del Palazzo di Giustizia, anche un vertice che si è svolto, ieri mattina, in Tribunale tra il procuratore capo Nicola Trifuoggi, il sostituto Varone e il vicequestore Nicola Zupo. A questo punto D'Alfonso potrebbe anche ritirare le dimissioni e riprendere a svolgere la funzione di sindaco, come se nulla fosse accaduto. Se lo augura anche il presidente del consiglio comunale Vincenzo Dogali (Pd). "Abbiamo esaminato la vicenda in un'apposita riunione. D'Alfonso può ritirare le dimissioni ? ha spiegato Dogali ? e tornare ad assumere il ruolo di sindaco. Il decreto firmato dal ministro dell'Interno Roberto Maroni non influirebbe qualora Luciano decidesse di riprendere la guida della città".

Intanto l'indagine prosegue. Il pm Varone si sarebbe recato a Firenze insieme al capo della mobile Nicola Zupo per seguire da vicino una perquisizione nello studio di un avvocato che avrebbe ricevuto 340 mila euro come compenso per consulenze "sospette" sull'appalto dei servizi cimiteriali. Sempre nei giorni scorsi verifiche sarebbero scattate nei confronti di altri collaboratori di D'Alfonso, sempre legati a doppio filo con l'imprenditore Carlo Toto, proprietario della compagnia aerea Airone, anche lui indagato nella stessa inchiesta.

Il clima politico regionale dopo le dimissioni di D'Alfonso da segretario del Pd è sempre incandescente. Nell'ultima assemblea regionale del partito, alla presenza del commissario inviato da Roma Massimo Brutti, il senatore Franco Marini ha ammonito gli ex Ds: "Con Luciano abbiamo cercato un cambiamento e quando lo abbiamo eletto segretario lo avete amato quanto noi". Dopo le feste non si escludono altri colpi di scena.

(24 dicembre 2008)


Repubblica.it
 
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conmar
view post Posted on 24/12/2008, 10:08




De Ninis è un giudice Comunista -_-
 
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Bastraone
view post Posted on 24/12/2008, 12:38




CITAZIONE (tabellina @ 24/12/2008, 09:49)
...intanto, a Pescara...


Smontate le accuse principali. D'Alfonso potrebbe ritirare le dimissioni
Dopo dieci giorni agli arresti domiciliari, la revoca da parte del giudice

Pescara, il sindaco oggi libero
Il gip: "Nessuna tangente pagata"

di GIUSEPPE CAPORALE

PESCARA - Libero e sostanzialmente scagionato da quasi tutte le accuse. Sarà un Natale particolare per Luciano D'Alfonso, ex sindaco e segretario regionale del Pd. Oggi, dopo dieci giorni trascorsi agli arresti domiciliari, il giudice per le indagini preliminari, Luca De Ninis, gli notificherà la revoca della misura cautelare e con essa un atto che, di fatto, lo sottrae da una montagna di capi d'imputazione.

Una revoca che appare scontata se si considera quella ottenuta appena due giorni fa, dal suo ex braccio destro, Guido Dezio, finito anche lui agli arresti con l'accusa di essere "l'esattore" del sindaco verso gli imprenditori. Nessuna tangente, nessuna associazione a delinquere - ha stabilito ora il gip ribaltando la sua stessa ordinanza - ma solo contributi illeciti al partito La Margherita per le elezioni politiche del 2006. Resta convinto del contrario, invece, il pubblico ministero, Gennaro Varone, che aveva chiesto e ottenuto l'arresto del primo cittadino. Per il pm, quei soldi in nero, seppure ottenuti in campagna elettorale, sono comunque da considerare "episodi corruttivi", in quanto non si tratterebbe di libere donazioni, ma piuttosto di versamenti da parte di aziende "che avevano interesse a ottenere atti a loro favorevoli dall'amministrazione comunale".

A determinare il cambio di rotta del Palazzo di Giustizia, anche un vertice che si è svolto, ieri mattina, in Tribunale tra il procuratore capo Nicola Trifuoggi, il sostituto Varone e il vicequestore Nicola Zupo. A questo punto D'Alfonso potrebbe anche ritirare le dimissioni e riprendere a svolgere la funzione di sindaco, come se nulla fosse accaduto. Se lo augura anche il presidente del consiglio comunale Vincenzo Dogali (Pd). "Abbiamo esaminato la vicenda in un'apposita riunione. D'Alfonso può ritirare le dimissioni ? ha spiegato Dogali ? e tornare ad assumere il ruolo di sindaco. Il decreto firmato dal ministro dell'Interno Roberto Maroni non influirebbe qualora Luciano decidesse di riprendere la guida della città".

Intanto l'indagine prosegue. Il pm Varone si sarebbe recato a Firenze insieme al capo della mobile Nicola Zupo per seguire da vicino una perquisizione nello studio di un avvocato che avrebbe ricevuto 340 mila euro come compenso per consulenze "sospette" sull'appalto dei servizi cimiteriali. Sempre nei giorni scorsi verifiche sarebbero scattate nei confronti di altri collaboratori di D'Alfonso, sempre legati a doppio filo con l'imprenditore Carlo Toto, proprietario della compagnia aerea Airone, anche lui indagato nella stessa inchiesta.

Il clima politico regionale dopo le dimissioni di D'Alfonso da segretario del Pd è sempre incandescente. Nell'ultima assemblea regionale del partito, alla presenza del commissario inviato da Roma Massimo Brutti, il senatore Franco Marini ha ammonito gli ex Ds: "Con Luciano abbiamo cercato un cambiamento e quando lo abbiamo eletto segretario lo avete amato quanto noi". Dopo le feste non si escludono altri colpi di scena.

(24 dicembre 2008)


Repubblica.it

Se cosi è sarei felice quanto te, ma a differenza di te non per motivi politici, ma perche c'e' qualcuno che fa il sindaco onestamente, allora mi chiedo:


Questo giudicicchio del cazzo??? che si fa lo si fa esercitare ancora o lo si manda a lavorare sul serio, magari all'archivio del catasto???

io sarei per la seconda ipotesi.

Se il SIndaco e' davvero innocente, questo giudice e' un incapace, chi paga i danni?? Al malcapitato chi risarcisce il danno morale materiale e d'immagine???

Facciamogliela pagare a lui.


Urge riforma giustizia, al piu presto. la democrazia vacilla a favore della giudicicrazia.
 
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conmar
view post Posted on 24/12/2008, 13:11




Dopo le tante vituperate Toghe Rosse sono arrivate le toghe nere?
Conoscendo Quattrocchi non mi stupirei ;)
 
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Bastraone
view post Posted on 24/12/2008, 16:20




...... e che si deve commentare un intervento simile??

Mah!!
 
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131 replies since 4/4/2008, 17:16   1761 views
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