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| CITAZIONE Cronache L'inchiesta Indagato anche il fratello di Pecoraro È senatore, accusa di corruzione. Il ministro: rinuncio all'immunità, non voglio ombre NOTIZIE CORRELATE L'inchiesta di Woodcock:«Alberghi di lusso in cambio di appalti» (4 aprile 2008)
Alfonso Pecoraro Scanio (LaPresse) ROMA — Anche il fratello del ministro èMarco Pecoraro Scanio, senatore dei Verdi finito nell'inchiesta della procura di Potenza. nella legislatura ormai terminata, è stato iscritto nel registro degli indagati per gli stessi reati contestati all'illustre parente: associazione per delinquere e corruzione. Pure lui, sostiene l'accusa, avrebbe usufruito dei favori degli imprenditori che — in cambio di viaggi gratis e di altri regali — miravano ad ottenere gli appalti dal ministero dell'Ambiente. Vacanze all'estero, soggiorni negli alberghi di lusso, telefonini: sarebbe questa la merce di scambio accettata dai due uomini politici. «Sono allibito e sconcertato perché in oltre 20 anni di attività politica e di governo non avevo avuto un problema con la giustizia e ho appreso soltanto dai giornali di accuse pesantissime ed infamanti », dichiara il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio prima di annunciare: «Rinuncio all'immunità perché non voglio ombre, pur sapendo che non ho mai fatto favori a nessuno». Ma certo non manca di «prendere atto che tutto questo avviene a una settimana dalle elezioni ».
Sono numerosi i filoni dell'inchiesta del pm di Potenza Henry John Woodcock trasmessa per competenza al tribunale dei ministri di Roma. Oltre agli incarichi affidati alla società Visetur — che si occupa di turismo, noleggio di beni di lusso come auto, aerei ed elicotteri, scorte personali —, gli accertamenti dei carabinieri del Noe riguardano la proposta, avanzata dai titolari della società Sogesa, di smaltire in un termovalorizzatore che possiedono in Grecia la spazzatura accumulata in Campania e la bonifica di alcune aree inquinate della Basilicata. Per questo, agli inizi dell'anno, è stato ascoltato come testimone il prefetto Gianni De Gennaro, nominato dal governo commissario straordinario per l'emergenza rifiuti. L'obiettivo dell'audizione era quella di verificare l'esistenza di accordi o addirittura contratti già firmati tra il ministero dell'Ambiente e le società interessate a entrare nell'affare, ma lui ha spiegato che l'uso di queste aree non rientra nella sua competenza. Dopo aver verificato la situazione dei terreni da «ripulire » il pubblico ministero accusa alcuni dirigenti e tecnici del dicastero di aver favorito una serie di imprese nell'assegnazione degli appalti.
Agli atti dell'inchiesta ci sono numerose intercettazioni telefoniche. Gli apparecchi finiti sotto controllo sono quelli degli imprenditori e in alcuni colloqui si sente la voce del ministro. In particolare si sarebbe deciso di approfondire i motivi del suo interesse per alcuni terreni in provincia di Viterbo dove si progettava la costruzione di un villaggio turistico. E adesso si sta verificando se anche in questo affare sia coinvolta la Visetur. «Non ho mai ricevuto né contributi pubblici né tantomeno favori riguardo ad appalti o presunti tali», dichiara il titolare Mattia Fella e i suoi avvocati Luca Maori e Marco Brusco spiegano che «appena rientrerà dall'estero è disponibile a fornire tutti i chiarimenti alla magistratura». Fu proprio la Visetur a saldare il conto dell'albergo a 7 stelle a Milano, dove il ministro è stato durante le vacanze natalizie, e di altri viaggi. I magistrati vogliono scoprire se fossero la contropartita per altri affari. «Conoscendolo personalmente credo che Pecoraro Scanio si sia ben guardato dal profittare di situazioni che potevano creare difficoltà a lui, al suo partito e al complesso delle istituzioni che rappresenta», commenta il ministro della Giustizia Luigi Scotti. La presa di posizione provoca la reazione di An e Lega che invitano Pecoraro «non a rinunciare all'immunità, ma alla politica». A prendere le difese del presidente dei Verdi ci pensa il leader della Sinistra arcobaleno Fausto Bertinotti giudica la rinuncia all'immunità come «il segno distintivo che noi della Sinistra arcobaleno guardiamo alla magistratura con un rispetto non formale ».
Fiorenza Sarzanini 05 aprile 2008 Anche il fratello............................. mah..... la macchia comincia ad allargarsi. CITAZIONE Marco Pecoraro Scanio, senatore dei Verdi
Una famiglia al servizio dello stato
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