| Da Basket Brescia CAMUNA BASKET Bozzuffi Cremona 43 - 80 Gamba 5, Contessi 4, Trotti, Garatti D. 12, Bontempi, Giacomelli 3, Salvetti 9, N'diaie 6, Garatti M. 2, Spatti 2. All. Delogu Repellini, Boarini 19, Poli 5, Salardi 3, Maccagni 2, Livera 9, Filippa, Ghilardotti 11, Benasso 9, Chahab 22. All. Vencato Commento: Parziali: . Falli: Camuna 23, Cremona 21. Spettatori: 300 circa. Arbitri: Coffetti e Andreoli di Bergamo. Quarta giornata di andata della nostra serie D. Tanto agognata e conquistata in un lampo. Quasi si direbbe che, pur se meritata dopo una stagione al vertice della classifica, ci ha colti di sorpresa. Una punizione dura alla prima giornata contro il forte Desenzano, e stavolta un'altra lezione da Cremona. Gli ospiti continuano un annunciato percorso netto, salgono in Valgrigna e se ne vanno con i due punti in bisaccia. Gli Stones e tutto il pubblico al seguito rimangono ammutoliti di fronte alla propria impotenza. Dall'infermeria emerge solo capitan Contessi, tenuto in piedi da infiltrazioni di ottimismo e grinta. Il play Gamba, partito titolare lamenta un ormai costante problema al ginocchio, il centro Baitir -anch'egli schierato in campo da titolare- prosegue il suo personalissimo Ramadan. La partita vera è durata una manciata di minuti, durante i quali probabilmente sono rimasti più increduli i giocatori ospiti che non i padroni di casa. Cremona ha posto con molta naturalezza l'asticella dove Bienno ha faticato ad arrivare. I primi dieci minuti sono trascorsi tutti sotto l'insegna della parata-affondo per Chahab e compagni, mentre i padroni di casa a turno facevano del loro peggio, pur di fronte ad un avversario temibile. 27 a 3 il parziale, rimbalzi, 10/10 ai liberi, schemi eseguiti con calma in attesa di punire l'aiuto tardivo, pressing sul portatore di palla, addirittura un paio di contropiedi dalla rimessa. La partita da commentare rimane negli spogliatoi insieme alla squadra camuna. Il secondo quarto non cambia la sostanza e per Bienno non ci sono più in palio i due punti, che si sapeva benissimo sarebbero stati difficili da ottenere, ma la voglia di far vedere che si sa giocare anche da queste parti. Il lungo Salardi, dopo aver aperto le danze con una tripla, si accomoda in panchina e scherza coi compagni, Chahab mette a posto la mira col passare dei minuti e poi non sbaglia più niente (22). Il play ospite Boarini è una continua spina nel fianco, sia in attacco che in difesa. Al riposo, coach Delogu "ribalta" lo spogliatoio per dar sfogo alla frustrazione di non poter fare di più dalla panchina. In campo non ci va lui, e non sopporta di vedere i suoi ragazzi così remissivi. Per non sapere che pesci pigliare, complice anche un rallentamento fisiologico degli ospiti, il terzo quarto è nostro: 21 a 17, ma si entra nei 10 minuti conclusivi da 64 a 33 e forse si pensa alla doccia e a ricaricare le pile per il prossimo match. Tutti i giocatori dell'organico alla fine sono stati impiegati, con Spatti, Contessi e Giacomelli in piena rotazione rispettivamente a regolare i meccanismi d'attacco, cambiare marcia sotto canestro e limitare Chahab. Il potenziale offensivo di Danny Garatti e Salvetti si è infranto contro un'area molto ben presidiata, le loro mani leste in difesa nulla hanno potuto di fronte ai blocchi dei coriacei panzer cremonesi. C'è da dire che un misero 11/36 ai liberi denota molto più che semplice divario tecnico, si dovrà lavorare sulla fiducia in se stessi perchè perdere sì, ma c'è modo e modo! Assistant coach (fino a prova contraria) Francesco Ferrè.
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