| SCAFATI. Non sono bastati alla Pepsi Caserta né l'agonismo né la buona volontà per superare la Legea Scafati, formazione di Lega A, nello scrimmage di ieri sera al Palamangano. Una gara disputata rigorosamente a porte chiuse che ha consentito a entrambe le formazioni di misurarsi con intensità e in piena libertà. La Pepsi, che non fa misteri sull'obiettivo di puntare alla promozione nella massima serie, è giunta a Scafati attrezzata e intenzionata a fare bene e ne ha dato prova giocando un basket di buon livello che ha comunque fatto emergere ombre e luci. Se si è distinto, ad esempio, Artur Johnson (che è spiccato per produttività, con i suoi 25 punti, ma non certo per i rimbalzi), non è stato per nulla esaltante l'ex Scafati Randy Childress al quale coach Trinchieri ha preferito spesso Fernando Labella. Bene l'impatto della gara ma in casa Pepsi c’è ancora da lavorare, soprattutto sui meccanismi difensivi (troppe le palle perse, ad esempio). Tutto sommato Caserta ha giocato la sua partita cercando di fare del suo meglio per tenere testa alla più quotata cugina della massima serie. La vittoria di Scafati (90-74 il risultato finale) non è stata, infatti, mai messa in discussione. Johnson, con i suoi venticinque punti, non è bastato. Bene Grappasonni ma solo nel primo quarto la Pepsi, capitanata da Childress, è riuscita a mettere il muso in avanti e a guadagnare il primo parziale (22-24). Poi la Legea ha scaldato i motori e, nel secondo periodo, ha inanellato, in po chi minuti, con Hatten e Killingsworth, addirittura 21 punti contro i 9 messi a segno dai bianconeri di Trinchieri. Un mega parziale che ha consentito ai padroni di casa di ristabilire rapidamente le distanze lasciando indietro la Pepsi che, a quel punto, non è riuscita più a risalire. Il secondo periodo è terminato sul + 10 per la squadra locale (43-33). Agonismo e competitività l'hanno fatta da padrona anche nella seconda fase del match. Per la Legea, ottima prova di Monroe, che ha impresso velocità al gioco e determinazione in difesa. Bene anche Hatten e Killingsworth. Meno convincente, invece, Nagys. È stata la prima gara con la maglia della Legea per Hector Romero (13 punti), arrivato a Scafati solo sabato scorso dopo l'impegno con la nazionale venezuelana a Los Angeles. Coach Alibegovic ha lasciato in panchina Lauwers, reduce da un periodo di riabilitazione dopo l'operazione a una caviglia, e ha fatto ruotare tutti i suoi atleti eccezion fatta per il giovane Ricciardi. Per la Pepsi l'unico a non essere entrato in campo è stato il playmaker Santoro. Il confronto tra Scafati e Caserta si è riproposto a distanza di pochi giorni. Già sabato scorso, nella prima gara del quadrangolare di Ariano Irpino (che ha visto a confronto Scafati, Caserta, Napoli e Rieti) la Pepsi si era misurata con i cugini della Legea, riuscendo in quella occasione a spuntarla. Una vittoria che permise poi alla formazione casertana di accedere e perdere in finale, con Rieti. Questi i tabellini del match del Palamangano. Legea Scafati: Hatten 18, Cantone 5, Salvi 9, Spinelli 4, Nagys 2, Killingsworth 20, Romero 13, Gigena 6, Monroe 13, Barkley, Ricciardi ne. Pepsi: Childress 2, Grappasonni 6, Gatto 11, Ghiacci 12, Larranga 7, Labella 8, Johnson 25, Zig 3, Porfido, Santoro ne
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