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| CITAZIONE (.Torero Camomillo. @ 2/12/2011, 10:13) una valutazione da fare sul caso magri, abbastanza attinente al topic, potrebbe essere quella se il suicidio assisitito permesso da leggi nazionali è una conquista di civiltà oppure un degrado. Se la società e di conseguenza lo Stato consentono il suicidio assistito a prescindere da qualsivoglia motivazione (medica, caratteriale, economica) significa che vi è un netto fossato tra la sfera personale e privata e la sfera pubblica. Non tutte le società civili valutano come possibile una simile attività. Per quel che mi riguarda, la scelta di suicidarsi (fatte salve eventuali pressioni delittuose, in quel caso c'è l'istigazione da parte di terzi e quindi si prefigura un reato) è sempre personale. Non giudico la liceità morale della condotta perché non pretendo di sostituirmi alla persona che ha maturato una simile decisione. In apertura di topic si parlava però di testamento biologico, cioè di disposizioni obbligatorie per il trattamento terapeutico: non è suicidio assistito.
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