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| CITAZIONE (ROCCA.SINDACO @ 23/6/2007, 11:15) CITAZIONE (rebecca3 @ 22/6/2007, 02:15) Il testamento biologico
La salute è un diritto fondamentale ed il consenso informato dell’interessato rappresenta un riferimento ineliminabile, mancando il quale nessuna attività che riguardi la salute della persona può essere legittimamente intrapresa. Il testamento biologico è una decisione presa da una persona perfettamente lucida, che indica il modo in cui vuole essere trattata in futuro, qualora si trovi in condizioni estreme e sia divenuta incapace di intendere e volere. L’articolo 32 della Costituzione Italiana fornisce una nitida luce: la salute è diritto fondamentale dell’individuo, non possono essere imposti trattamenti sanitari e la legge non può mai violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Al centro del nostro sistema giuridico è la persona con la sua volontà, non più paziente sottoposto al volere del medico, ma soggetto consapevole al quale competono le decisioni che riguardano i drammi dell’esistere. La formula della indisponibilità della vita contrasta con i dati che dimostrano, che, ormai i casi in cui attraverso il legittimo rifiuto di cure, la persona dispone in modo autonomo della propria vita. Nessuno può essere obbligato ad un trattamento sanitario. Nessuno può imporre la prigionia della sofferenza. una sola cosa dico..per far capire che il testamento biologico è una cazzata. Tu dici che bisogna scrivere ora come e se essere curati nel caso non si sia capaci di intendere e di volere. Bene, ammazziamo tutti i malati avanzati di parkinson e alzaimer,loro sono incapaci di intendere e di volere...! Mia nonna ha avuto per per 6 anni il parkinson prima di morire,quando è morta avevo 12 anni,ma nessuno a casa mia si è mai sognato di ucciderla..anche se era in condizioni pietose e già nei 2 anni prima di morire non capiva niente e non riconosceva più nessuno (e io lo ricordo bene). Ora se io firmassi il testamento biologico e dicessi di non voler essere curato nel caso in cui fossi incapace di intendere e di volere, i medici e i miei familiari avrebbero il dovere di uccidermi anche se io avessi il parkinson.. Il testamento biologico (detto anche: testamento di vita, dichiarazione anticipata di trattamento) è l'espressione della volontà da parte di una persona (testatore), fornita in condizioni di lucidità mentale, in merito alle terapie che intende o non indende accettare nell'eventualità in cui dovesse trovarsi nella condizione di incapacità di esprimere il proprio diritto di acconsentire o non acconsentire alle cure proposte (consenso informato) per malattie o lesioni traumatiche cerebrali irreversibili o invalidanti, malattie che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione. Benché secondo la costituzione italiana nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge (art. 32) e benché l'Italia abbia ratificato nel 2001 la Convenzione sui diritti umani e la biomedicina (L. 28 marzo 2001, n.145) di Oviedo del 1997 che stabilisce che i desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell'intervento non è in grado di esprimere la propria volontà, saranno tenuti in considerazione, in Italia non esiste una legge che disciplini esplicitamente la materia; sono tuttavia in corso vari disegni e progetti di legge sul testamento biologico. I contenuti possono variare da caso a caso anche perché spesso il testatore scrive cosa pensa in quel momento senza un preciso format. Il Ministro della Salute italiano, per esempio, per la donazione degli organi, aveva, già da tempo, previsto un talloncino da portare con sé dove si dichiara la propria posizione rispetto alla volontà di donare gli organi. I contenuti sono dunque vari: dalla donazione, alla cremazione, alla terapia del dolore all'accanimento terapeutico.
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