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9 maggio... Per non dimenticare, Peppino e Aldo: 2 vite strappate

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view post Posted on 9/5/2007, 09:01
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Peppino era un uomo del Sud. Amava la sua terra. Amava soprattutto la Giustizia e la Democrazia e non sopportava le ingiustizie, specie quelle che colpivano i più poveri e disagiati a vantaggio di alcuni signorotti che viceversa si arricchivano sempre di più... Peppino era imparentato con dei delinquenti, ma la sua coscienza lo guidò dalla parte opposta, schierandosi in nome della legalità, sacrificando la sua vita. Peppino Impastato è stato ucciso il 9 maggio 1978: rapito da una squadra di mafiosi, venne picchiato a morte, fasciato di tritolo e fatto esplodere lungo la linea ferroviaria Palermo-Trapani.

Anche Aldo Era un uomo del Sud. Anche Aldo amava la sua terra. Cresciuto con la confinzione della morale cattolica, cercava di portare dialogo nelle diatribe politiche del Paese, facendo partecipare democraticamente tutto l'arco costituzionale all'attività di governo. Non sopportava le ingerenze straniere negli affari interni italiani e cercava sempre il dialogo, anche a costo di sentirsi rispondere con offese e velate minacce. Aldo apparteneva ad un partito che occupava quasi tutti i gangli del potere ed in molti casi scendeva a compromessi con stragisti e delinquenti pur di mantenere questo potere ed arricchire i conti correnti dei propri leaders... Aldo tutto questo non l'accettava. Aldo Moro è stato ucciso il 9 maggio 1978: rapito da un commando terrorista, venne tenuto prigioniero per 55 giorni ed infine barbaramente ucciso dall'infiltrato atlantico Mario Moretti.

Peppino e Aldo, così simili e così diversi. meritano il nostro applauso per non dimenticare mai le loro figure e le loro battaglie.
 
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micio000
view post Posted on 9/5/2007, 09:11




[QUOTE=fede(Buzzer),9/5/2007, 10:01]Peppino era un uomo del Sud. Amava la sua terra. Amava soprattutto la Giustizia e la Democrazia e non sopportava le ingiustizie, specie quelle che colpivano i più poveri e disagiati a vantaggio di alcuni signorotti che viceversa si arricchivano sempre di più... Peppino era imparentato con dei delinquenti, ma la sua coscienza lo guidò dalla parte opposta, schierandosi in nome della legalità, sacrificando la sua vita. Peppino Impastato è stato ucciso il 9 maggio 1978: rapito da una squadra di mafiosi, venne picchiato a morte, fasciato di tritolo e fatto esplodere lungo la linea ferroviaria Palermo-Trapani.

QUOTE]
da vedere il film a lui dedicato
http://it.movies.yahoo.com/i/i-cento-passi/index-369185.html

CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 9/5/2007, 10:01)
Anche Aldo Era un uomo del Sud. Anche Aldo amava la sua terra. Cresciuto con la confinzione della morale cattolica, cercava di portare dialogo nelle diatribe politiche del Paese, facendo partecipare democraticamente tutto l'arco costituzionale all'attività di governo. Non sopportava le ingerenze straniere negli affari interni italiani e cercava sempre il dialogo, anche a costo di sentirsi rispondere con offese e velate minacce. Aldo apparteneva ad un partito che occupava quasi tutti i gangli del potere ed in molti casi scendeva a compromessi con stragisti e delinquenti pur di mantenere questo potere ed arricchire i conti correnti dei propri leaders... Aldo tutto questo non l'accettava. Aldo Moro è stato ucciso il 9 maggio 1978: rapito da un commando terrorista, venne tenuto prigioniero per 55 giorni ed infine barbaramente ucciso dall'infiltrato atlantico Mario Moretti.

Peppino e Aldo, così simili e così diversi. meritano il nostro applauso per non dimenticare mai le loro figure e le loro battaglie.

ottimo il film di Bellocchio sul rapimento

http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=34650
 
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Terra & Libertà
view post Posted on 9/5/2007, 09:15




Tu,
come tanti compagni,
tu
come noi,
tu
che hai pagato con la vita,
tu
che non sarai dimenticato,
tu
che ci hai riempito gli occhi
di lacrime e di rabbia,
a Te io dico,
nulla resterà impunito.


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view post Posted on 9/5/2007, 09:30
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Un applauso a Terra, che è tornato tra noi!

Per micio: io ho preferito di granlunga "Piazza delle Cinque Lune" di Martinelli sul caso Moro.
 
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view post Posted on 9/5/2007, 10:36
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Un saluto a Peppino...
 
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moon*
view post Posted on 9/5/2007, 12:55




Il tuo post mi ha fatto venire i brividi..
molti di noi non dimenticheranno, tanti non vogliono ricordare, quasi tutti i giovani ignorano ..sta a noi "grandi" operarci affinchè i nostri figli non dimentichino.

Mai dimenticare tutti i morti ammazzati al servizio dello Stato e contro il crimine, Peppino Impastato e Aldo Moro, sono due nomi in un oceano. Ti ringrazio per aver scritto il post.

Ciao e buona giornata

moon*
 
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view post Posted on 9/5/2007, 13:02
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Complimenti al Tg1...neanche un accenno a Peppino Impastato...bravi, bella democrazia...
 
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view post Posted on 9/5/2007, 13:06




Ciao Peppino...ciao Aldo...vivete ancora!
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view post Posted on 16/3/2008, 19:28
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30 anni fa killers prezzolati hanno ucciso 5 uomini e ne hanno rapito un sesto. 30 anni fa si è consumato un golpe all'italiana, voluto da Est ed Ovest. 30 anni fa i diritti di un Paese e di milioni di suoi abitanti sono stati calpestati in nome di una logica internazionale che ha portato il sangue nelle nostre strade.

Via Mario Fani, 30 anni dopo. Ancora oggi tanti misteri permangono su quell'agguato criminale:

-Chi era il misterioso e micidiale killer che sparò da solo (uccidendo tutta la scorta) più della metà dei proiettili utilizzati nell'agguato?
-Quale fu il vero tragitto della carovana della morte in fuga dal luogo della strage?
-Quale fu il vero ruolo del colonnello del Sismi Camillo Guglielmi?
-Perchè alla volante che stazionava nella zona fu ordinato da parte della centrale operativa pochi minuti prima di spostarsi?
-Come facevano a sapere gli assassini che quella mattina la scorta dell'on. Moro sarebbe passata proprio per via Fani invece di prendere uno dei percorsi alternativi (al punto che alcuni terroristi andarono la sera prima a sabotare il furgoncino del fiorista che solitamente si posizionava all'angolo di via Stresa)?
-Che segreto inconfessabile si cela dietro la mancata perquisizione nello stesso pomeriggio dell'interno 10 nella palazzina di via Gradoli 96?
-Qual'è stato il vero ruolo ricoperto da Giuseppe Antonio "Tony" Chichiarelli in tutta la torbida vicenda?

L'Italia attende delle risposte. Sono passati tanti anni, ma la sete di verità e giustizia non si è placata.

 
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micio000
view post Posted on 16/3/2008, 20:31




aggiungerei a tutto quello che ha elencato fede e che è un elenco dei tanti misteri di questa pagina oscura della nostra Repubblica, come mai Prodi fece una seduta spiritica nella quale venne fuori la parola "Gradoli", chi gli diede quella soffiata?
 
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view post Posted on 17/3/2008, 09:26
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CITAZIONE (micio000 @ 16/3/2008, 20:31)
aggiungerei a tutto quello che ha elencato fede e che è un elenco dei tanti misteri di questa pagina oscura della nostra Repubblica, come mai Prodi fece una seduta spiritica nella quale venne fuori la parola "Gradoli", chi gli diede quella soffiata?

So che la seduta spiritica si svolse effettivamente a Bologna, tra alcuni ragazzi dell'area universitaria DC, ma il fatto che vi partecipasse anche Prodi mi risulta nuovo.
Anche quello fu un evento inquietante: chi spifferò il nome "Gradoli"? E perchè si andò subito nell'omonimo paesino a cercare la prigione di Moro, evitando per un'intera settimana di tornare nella via della periferia romana in cui parecchie palazzine erano amministrate da fiduciari del Sisde?

Un altro interrogativo, assai più inquietante e che probabilmente resterà per sempre senza risposta: Moro, Pecorelli, Varisco, Dalla Chiesa, Chichiarelli... Cosa c'è scritto realmente nel memoriale dell'interrogatorio del defunto presidente DC? E che fine hanno fatto i nastri con la viva voce dell'onorevole, registrata durante la prigionia? Perchè le BR, dopo averlo prospettato, non hanno mai reso pubbliche le risposte di Moro alle loro domande? Quali segreti possono spingere ad una scia di sangue che ha fatto così tanti morti? Chi tocca i fili, muore?
 
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save6969
view post Posted on 17/3/2008, 10:10




terroristi infilitrati atlantici
di sicuro comunisti eran gli assassini
il resto son cose da chiarire
questo è un dato certo

Edited by save6969 - 17/3/2008, 10:45
 
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hustlazz
view post Posted on 17/3/2008, 10:45




CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 17/3/2008, 09:26)
CITAZIONE (micio000 @ 16/3/2008, 20:31)
aggiungerei a tutto quello che ha elencato fede e che è un elenco dei tanti misteri di questa pagina oscura della nostra Repubblica, come mai Prodi fece una seduta spiritica nella quale venne fuori la parola "Gradoli", chi gli diede quella soffiata?

So che la seduta spiritica si svolse effettivamente a Bologna, tra alcuni ragazzi dell'area universitaria DC, ma il fatto che vi partecipasse anche Prodi mi risulta nuovo.
Anche quello fu un evento inquietante: chi spifferò il nome "Gradoli"? E perchè si andò subito nell'omonimo paesino a cercare la prigione di Moro, evitando per un'intera settimana di tornare nella via della periferia romana in cui parecchie palazzine erano amministrate da fiduciari del Sisde?

Un altro interrogativo, assai più inquietante e che probabilmente resterà per sempre senza risposta: Moro, Pecorelli, Varisco, Dalla Chiesa, Chichiarelli... Cosa c'è scritto realmente nel memoriale dell'interrogatorio del defunto presidente DC? E che fine hanno fatto i nastri con la viva voce dell'onorevole, registrata durante la prigionia? Perchè le BR, dopo averlo prospettato, non hanno mai reso pubbliche le risposte di Moro alle loro domande? Quali segreti possono spingere ad una scia di sangue che ha fatto così tanti morti? Chi tocca i fili, muore?

da wikipedia:

Il 10 giugno 1981, prim'ancora di affermarsi come politico, Romano Prodi fu chiamato a testimoniare davanti alla Commissione Moro perché aveva dichiarato di aver partecipato per gioco, il 2 aprile 1978, ad una sorta di seduta spiritica, durante un pranzo familiare in una casa di campagna di alcuni amici (tra cui Mario Baldassarri (esponente di AN, negli anni 80 membro del consiglio di amministrazione dell'ENI e viceministro per l'Economia e le Finanze dei governi Berlusconi II e Berlusconi III, al tempo del rapimento di Moro docente presso l'Università di Bologna) e Alberto Clò (economista ed esperto di politiche energetiche, ministro dell'Industria nel governo Dini e docente di economia all'Università di Modena), quest'ultimo propositore del gioco e proprietario della casa) con i suoi figli piccoli e il fratello, oltre ai suddetti ed alle relative fidanzate.

I commensali raccontarono agli inquirenti che nel corso della seduta iniziata per gioco, alla domanda dove è tenuto prigioniero Aldo Moro?, il piattino utilizzato avrebbe composto varie parole: prima alcune senza senso, poi Viterbo, Bolsena e Gradoli. Aldo Moro, rapito 17 giorni prima, il 16 marzo 1978, era al momento tenuto prigioniero dalle Brigate Rosse. Il professor Prodi, in seguito alla seduta, si recò a Roma il 4 aprile, e raccontò dell'indicazione al proprio conoscente Umberto Cavina, capo ufficio stampa dell'on. Benigno Zaccagnini.

Così riferì Prodi nel corso della testimonianza:

« Era un giorno di pioggia, facevamo il gioco del piattino, termine che conosco poco perché era la prima volta che vedevo cose del genere. Uscirono Bolsena, Viterbo e Gradoli. Nessuno ci ha badato: poi in un atlante abbiamo visto che esiste il paese di Gradoli. Abbiamo chiesto se qualcuno sapeva qualcosa e visto che nessuno ne sapeva niente, ho ritenuto mio dovere, anche a costo di sembrare ridicolo, come mi sento in questo momento, di riferire la cosa. Se non ci fosse stato quel nome sulla carta geografica, oppure se fosse stata Mantova o New York, nessuno avrebbe riferito. Il fatto è che il nome era sconosciuto e allora ho riferito. »


L'informazione fu ritenuta attendibile dal momento che, quattro giorni dopo, il 6 aprile, la questura di Viterbo, su ordine del Viminale, organizzò un blitz armato nel borgo medievale di Gradoli, vicino Viterbo, alla ricerca della prigione di Moro. Tuttavia, fu trascurata un'altra indicazione che la moglie dell'onorevole Moro avrebbe ripetutamente fornito, relativa all'esistenza a Roma di una "via Gradoli" (Francesco Cossiga, all'epoca Ministro dell'interno, in seguito smentì energicamente la signora Moro). Fallito il blitz conseguente alla seduta spiritica, il 18 aprile i vigili del fuoco, a causa di una perdita d'acqua, scoprirono a Roma, in via Gradoli 96, un covo delle Brigate Rosse da poco abbandonato, che si sarebbe rivelato come la base operativa del capo della colonna romana delle BR, Mario Moretti, il quale aveva preso parte all'agguato di via Fani.

 
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micio000
view post Posted on 17/3/2008, 10:49




Qualche giorno fa vidi un documentario in un programma condotto da Augias nel quale si riferiva che probabilmente Prodi aveva ricevuto l'indicazione da qualche esponente dell'Autonomia bolognese. Del fatto che il nome Gradoli sia uscito dalla seduta spiritica con il piattino ci credo meno di zero
 
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save6969
view post Posted on 17/3/2008, 10:50




CITAZIONE (micio000 @ 17/3/2008, 10:49)
Qualche giorno fa vidi un documentario in un programma condotto da Augias nel quale si riferiva che probabilmente Prodi aveva ricevuto l'indicazione da qualche esponente dell'Autonomia bolognese. Del fatto che il nome Gradoli sia uscito dalla seduta spiritica con il piattino ci credo meno di zero

a sinistra han creduto a balle piu grosse.............
per decenni
 
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