| mulerie |
| | Mi permeto di riportare il bellissimo 1° post di un nuovo amico........STECCIO78: CITAZIONE | Innanzitutto salve a tutti!
Seguo da tempo questo forum, ma per scaramanzia ho deciso che mi sarei registrato a stagione conclusa, e così ho fatto (ed è andata bene!!! )
Sono appena tornato dai festeggiamenti, ho lasciato la maggior parte della squadra (con Papalia e Lasi) al pub di piazza San Rufo, tutti ubriachi con Ivan Riva e Fazzi che tiravano gavettoni a tutti i presenti...
Cosa dire?
è arrivato, finalmente è arrivato il Giorno. Il giorno più lungo. Questo 12 Giugno 2004 verrà ricordato per molto tempo come uno dei giorni più felici dello sport reatino, è il giorno del sogno che si avvera, è finalmente festa.
Ed una volta tanto a fine partita, non siamo lì a parlare di zone, di schemi, di arbitraggi o altro. La nostra partita oggi è iniziata alle 22.09, quando è iniziata l'invasione.
Quello che era successo fino a quel momento era già nel dimenticatoio, contava solo il risultato. SERIE A!!!
è con l'abbraccio (vero) della squadra ai suoi tifosi che inizia la festa. Dal mio punto di vista posso solo dirvi che appena entrato in campo per festeggiare sono stato travolto dalla folla, e in men che non si dica mi sono ritrovato davanti un Antonello Riva contento come se avesse ri-vinto la Coppa Campioni, che non smetteva di ripetere "è per voi, è tutto merito vostro"
Ma questo è solo l'inizio. L'inizio della festa, l'inizio della sera più lunga. Piero, il custode del palazzo, che tratta il parquet come un oracolo, comincia a tirare gavettoni dal tavolo sotto gli occhi divertiti dei celerini. Tutto intorno è solo gioia, abbracci, urla, cori e lacrime. I giocatori ormai già nudi sono sotto la curva a cantare e a sbandierare i vessilli della "Terminillo".
Molti sono ancora increduli, per capire bene cosa stanno vivendo avranno bisogno di giorni!
Buffa una scena che vede Bianchi, Fazzi, Feliciangeli (e qualcun'altro che non sono riuscito a vedere!) seduti ad un tavolo a centrocampo ad allestire una bisca sotto gli occhi divertiti di centinaia di tifosi.
è caccia al ricordo, al souvenir. Così, dopo aver tagliato le retine, c'è chi si appende ai canestri per cercare di strapparli ai tabelloni, senza riuiscirci. C'è chi si accontenta della paletta dei falli o quella del bonus, o chi riesce a convincere Lasi a cedergli la cravatta. C'è addirittura chi, non sapendo più cosa prendere, stacca il paletto (e relativa catena) che separa il campo dagli spalti.
In tutto il delirio dura circa 3 quarti d'ora, poi è carosello fino in piazza del comune, e lì è la bolgia più assoluta. Il palco usato fino a ieri per i comizi elettorali sembra essere stato montato apposta! Ed eccoli lì, Papalia, Picchio e Reale sul palco a cantare cori e sventolare bandiere e cartelli con una sola lettera... A Sul palco e sotto il popolo amaranto-celeste è in delirio: this is the time we were waiting for, questo è il momento che stavamo aspettando, e forse è arrivato con 2 settimane di ritardo rispetto a quanto preventivato a inizio stagione e sperato durante l'anno, ma d'altronde... chissenefrega, è arrivato e basta!
E poi è ancora festa, al pub per la cena è un continuo coro, prima, durante e dopo la pizza.
La città è completamente ubriaca, ma prima di andare a letto incontro Papalia: ragazzi tutti a Piazza San Rufo, i giocatori sono lì!
Ed eccoli lì, tutti contenti e felici, ad alzare calici e ancora cori... Sono le 4.00 la stanchezza (e l'alcool) si fanno sentire e decido di tornare lentamente a casa.
La giornata è finita, finalmente si aggiunge un altro capitolo positivo alla nostra storia cestistica.
L'anno prossimo ci aspetta un nuovo campionato, una nuova sfida, e perché no? un nuovo sogno. Ma a questo ci pensiamo domani.
La città si è già addormentata, ma la festa è ancora viva e rivivrà ancora nei prossimi giorni.
GRAZIE RAGAZZI
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