non li sopporto più

I libanesi sentitamente ringraziano e micio ha ora a disposizione una nuova frase per la sua firma, sempre nella serie "cazzate del secolo".

Sogna.


Se mi paghi, faccio adeguata ricerca e trovo il post. Io ricordo d'averlo letto, micio e il Torero pure. Tre testimoni ad uno. Oh, se vuoi puoi ritrattare, dire che hai preso un abbaglio ideologico: capita. Ma smetti di arrampicarti sugli specchi ché il fastidioso stridore delle tue unghie si sente a centinaia di chilometri di distanza.

De gustibus non est desputandum

A me le porcherie alimentari non piacciono, ad altri sì. A me la Siria, da quando è precipitata nelle mani della famiglia al-Assad, fa schifo. Ad altri piace. Questioni di punti di vista. Eviterei i paragoni, ché altrimenti posto che si resta nell'ambito del giudizio soggettivo potrebbero risultare antipatici. Ad esempio, io ritengo Hamas ed i suoi fiancheggiatori una banda di contrabbandieri, tagliagole e vigliacchi; per altri sono eroi.

Appunto, giusto per farti capire l'assurdità del paragone soggettivo come metodo di analisi e di dialogo.

Esatto. A te infatti ha dato fastidio leggere il paragone che ho portato. Pensa a chi è rimasto infastidito dal tuo paragone tra Siria ed Israele.
Con un semplice esempio diretto (come un bel cazzottone sui denti, direi), credo di aver chiarito la cosa.

Oh, poi, se proprio vuoi proseguire sulla strada vecchia, ci si può sempre adeguare. Non ti lamentare dopo.

Ma che c'entra l'eroismo?
Io ho sempre detto quel che penso. Lo dissi anche all'epoca. Può non piacere, ma è così. Non ho calcato la mano - avrei potuto? Sì, ma non ho voluto - come altri, non mi sono messo in firma la frase, non ti ho massacrato come avrei potuto. Ma l'opinione non è cambiata. Ritenevo dittatura la Siria e democrazia Israele nel 2011, lo facevo anche nel 2000, idem nel 1990 e prima ancora; ribadisco oggi. E lo avrei fatto anche se in Siria non fosse scoppiato il putiferio. E' una questione di distinzioni lontane dalla politica. Io non mi omologo ad una posizione di un partito o di un movimento: voto secondo coscienza e testa, il resto non m'importa. Posso anche votare SEL (per assurdo, in realtà non lo faccio), ma mica concordo con quel partito se si schiera ideologicamente con la Siria o con Hamas. Forse questo è il vantaggio di non avere tessere politiche in tasca, non lo so.
Io trovo assurdo cambiare opinione su un regime che è sempre stato regime, oggi come due anni fa, solo perché la posizione ufficiale del partito, del movimento o della corrente è cambiata. Pensiamo con la nostra testa dannazione! Poi ce la prendiamo con Grillo e con i suoi adepti perché questi ultimi paiono un esercito di zombies disposti a credere a qualunque cagata scritta dal loro leader o da Casaleggio o da Messora. Ma non è la stessa cosa schierarsi a priori secondo linea di partito, senza pensare che forse, in fondo, potrebbe esserci qualcosa di diverso?
Fino al 2011 la Siria era un Paese civile? No. Perché c'era anche allora un partito solo, lo stesso di oggi, e le elezioni non erano libere. C'era anche allora, come oggi, discriminazione etnica: chiedi se a Damasco un curdo o un assiro vede riconosciuti i suoi diritti come minoranza. Perché per più di 20 anni ha occupato militarmente un Paese sovrano confinante, influenzandone le scelte politiche ed ammazzandone i cittadini, compresi quei leader che volevano cambiare la situazione - e se a qualcuno Bashir Gemayel può aver causato acidità di stomaco al solo sentirlo nominare, di Kemal Jumblatt o di Rafiq Hariri non si può dire altrettanto. Ed in quest'ultimo atto, la Siria somiglia sinistramente, e non da ieri ma da un bel po', al suo tanto criticato vicino Israele, dove almeno la gente comune può scegliersi in autonomia il governo tramite libere elezioni ed ampia scelta di partiti; dove il dibattito esiste senza bisogno di ricorrere al mitra o all'autobomba; dove la gente comune può pensare di cambiare il mondo con la parola e non con le armi.

A te tutto questo forse non piace. Ma è così. Fattene una ragione.