Ho letto velocemente tutte queste pagine che avete scritto in questi giorni, solo alcune puntualizzazioni:
1) I radicali sono sempre stati così, metà dentro e metà fuori le sedi istituzionali; hanno il gusto della provocazione intatto, ma andare d'accordo con loro è sempre stato difficile.
Ce li siamo presi e ce li teniamo, anche se al senato non contano un tubo e anche se senza di loro la coalizione terrebbe è indubbio che il loro 2,5% ci ha fatto vincere le elezioni.
2) Il freno alle liberalizzazioni di Bersani a quanto pare non l'ha dato la sinistra radicale (che dei propietari dei distributori se ne frega alla grande) ma Rutelli, che in parte ha paura di perdere consenso dai quel microcosmo di piccoli commercianti che vive di piccole rendite e che ha paura delle liberalizzazioni, e che in parte ha paura di essere oscurato dal quel diavolaccio dell'ex presidente della regione Emilia Romagna.
Rutelli sbaglia perchè tanto i piccoli commercianti non votano Margherita ma Berlusconi ma ha anche ragione, con i DS che trainano le riforme i DL fanno la figura dei cioccolatai.
Una bella "cabina di regia" (e che par di palle), un po di meriti alla Margherita ed i carburanti si liberalizzano.
3) Destra liberista; Berlusconi si dichiara liberale ma in realtà non lo è perchè ha realizzato le sue fortune in regime di monopolio e pagando tangenti alla politica.
In 5 anni di governo, a parte le chiacchiere, non ha fatto nulla per liberalizzare alcunchè.
Il nocciolo duro dei suoi elettori sono: commercianti, artigiani, professionisti e piccoli imprenditori che non vogliono concorrenza, non vogliono pagare le tasse, ma vogliono continuare a mantenere i loro piccoli privilegi di casta.
Per quale motivo Berlusconi avrebbe dovuto deluderli liberalizzando?
Negli altri paesi europei i piccoli commercianti ed esercenti sono una categoria in via d'estinzione, per questo la dx non ha interesse nel difenderli, piuttosto adegua la sua politica alle esigenze delle grandi multinazionali, della grande distribuzione, del capitalismo e del mondo della finanza.
L'interesse nazionale, difeso da paesi come la Francia e la Germania con questo discorso non ha nulla a che vedere; per esempio in Francia come in Germania puoi andare a fare benzina alla Carrefour o alla Lidl e ci puoi comprare anche le medicine, che infatti arrivano a costare anche la metà.
CITAZIONE (terra e libertà @ 12/1/2007, 17:22)
Se in Francia lo stato butta dei soldi per anni nella air france non è uno scandalo, se in italia si butta nei soldi nell'alitalia si. Se noi fossimo un pò più sensibili a quello che è l'interesse nazionale tanti problemi si risolverebbero da soli, e questo non è un discorso di sinistra o di destra.
l'Alitalia, i suoi sindacati ed i suoi maleducati ed inefficienti dipendenti devono andare a fare in culo e subito; altro che interesse nazionale.
Ci sono costati una valanga di soldi, praticamente 3 o 4 finanziarie; danno un servizio schifoso, ti lasciano a piedi senza preavviso e ti maltrattano pure, i bagagli sono più le volte che non arrivano che quelle che arrivano e tanto volte ti fregano pure quello che c'è dentro.
Io spero tanto che fallisca, come hanno fallito la Sabena o la Swiss Air, così il suo posto lo prenderanno delle compagnie serie.
Dei dipendenti me ne frego, hanno boicottato qualsiasi tentativo di risanamento, hanno sempre guadagnato più dei dipendenti di qualsiasi altra compagnia, hanno sempre scioperato contro qualsiasi riforma.......... hanno spaccato i maroni a tutti gli Italiani che hanno la sventura di viaggiare con loro.
Chi viaggia per lavoro come me e non può secegliere altre compagnie, dato che molte tratte le hanno in esclusiva è costretto a pagare anche il doppio di quello che dovrebbe per un servizio che rasenta lo schifo.
Caro Terra, l'Alitalia ed i suoi dipendenti sono indifendibili.