| FUTURO RAI SPORT - "Dura ormai da oltre un anno la crisi di Rai Sport, una struttura strategica per l’informazione del servizio pubblico ridotta dall’attuale Direzione ai minimi termini di credibilità, dentro e fuori l’Azienda". Lo denuncia il Comitato di redazione della testata che chiede al vertice aziendale di nominare al più presto il nuovo direttore e non rinviare ancora. "Ai problemi relativi al prodotto, all’organizzazione del lavoro e alle relazioni sindacali - ricorda il Cdr di Rai Sport - si è aggiunta dallo scorso mese di maggio la ’questione morale’ legata al coinvolgimento in Calciopoli di alcuni esponenti della Testata. Sin dai giorni caldi dell’esplosione dello scandalo si sono susseguite pubbliche dichiarazioni di Consiglieri dia amministrazione e dello stesso Presidente Petruccioli sulla necessità di azzerare la Direzione della Testata per iniziare il suo rilancio. Successivamente, con una scelta apprezzata dal Cdr, era stato individuato come nuovo direttore Clemente Mimun, che però ha rinunciato". Ricorda il Cdr che "nell’incontro del 15 settembre scorso con il sindacato di base e l’Usigrai il Direttore Generale Cappon si era comunque impegnato, qualunque fossero le decisioni di Mimun, a indicare non oltre il Consiglio di Amministrazione del 4 ottobre il nome del nuovo Direttore di Rai Sport. Una scelta che sembra potrebbe essere ulteriormente rinviata, prolungando una situazione di emergenza ormai insostenibile. Il Cdr di Rai Sport chiede al vertice aziendale il rispetto degli impegni assunti per assicurare alla Testata un Direttore autorevole e credibile, che segni una forte discontinuità con l’ultima gestione e sia inattaccabile sul piano etico-morale. Non vogliamo dar credito alle voci che impazzano in questi giorni e che parlano di una spartizione lottizzatoria in cui non si guarderebbe alle professionalità ma alle appartenenze partitiche - aggiunge la rappresentanza sindacale - nella scelta di chi sostituirà Fabrizio Maffei, mentre con fastidio dobbiamo anche registrare qualche grottesca autocandidatura dalle pagine dei giornali. I giornalisti di Rai Sport, ribadendo fiducia nel metodo finora adottato dai vertici aziendali per le prime nomine, non tollereranno ulteriori ritardi e soluzioni pasticciate e sono pronti ad attuare nuove forme di protesta che, se sarà necessario, verranno portate all’attenzione del prossimo Congresso Usigrai". Il Cda della Rai si occuperà delle prossime nomine nella riunione della prossima settimana, fissata per l’11 ottobre. Lo ha confermato il presidente, Claudio Petruccioli, ascoltato mercoledì in Commissione di vigilanza. "Faremo le nomine l’11 ottobre - ha detto Petruccioli - perché lo stesso presidente della Vigilanza, Landolfi, mi ha invitato a riflettere sull’opportunità di evitare di farle oggi, visto che il vertice dell’azienda era convocato per il prosieguo dell’audizione in questa Commissione alle 14. Per questo - ha spiegato - ho tolto il punto nomine dall’ordine del giorno e ho rinviato l’argomento di una settimana, d’accordo con il direttore generale, nella convinzione che lo slittamento è un prezzo accettabile di fronte al rischio di apparire poco rispettosi della Vigilanza". Quanto ai criteri delle prossime nomine - che dovrebbero coinvolgere le direzioni di Rai Sport, Rai News 24, il Gr, la Tsp, il Gr Parlamento, Televideo e Rai International - "saranno la trasparenza e la professionalità - ha sottolineato Petruccioli rispondendo a una sollecitazione di Landolfi - e non il successo o l’insuccesso. Se l’insuccesso non è necessariamente un criterio per cambiare, il successo non può essere un criterio per non cambiare". Intanto l’ ex direttore del Tg1, Clemente Mimun, "ha sciolto la riserva nei confronti della direzione della Tsp", la testata delle Tribune e servizi parlamentari della Rai. Lo ha annunciato il direttore generale, Claudio Cappon, nel corso dell’ audizione in commissione di Vigilanza. Cappon ha ricordato che a Mimun, al momento dell’ avvicendamento con Gianni Riotta, era stata offerta una doppia opzione: la direzione dell’ offerta sportiva o appunto della Tsp. La nomina di Mimun arriverà sul tavolo del Cda l’11 ottobre
fonte: calciodoc.com
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,i soldi so finiti a noi cittadini e il paese ha bisogno di vere tecnologie(ovvero bisogna investire sulla rete:vero futuro tecnologico,privo quasi del tutto di filtri politici dove l'informazione scorre libera ed e' possibile lo scambio di opinioni.non parliamo poi della salute minata da tali finte tecnologie.fidatevi di quello che dico,parola di un tecnico della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro.