Ricordando l'Undici Settembre cileno
‘Vicino alla perfezione’.
Un diverso, più sanguinoso Undici Settembre. Gli eventi dell’Undici Settembre sono stati orrendi, tragici e criminali su scala monumentale. Aerei hanno volato basso su di una delle metropoli più importanti per la nazione americana. Gli edifici hanno eruttato fiamme. Le campane hanno suonato a morto per più di 3000
persone. Migliaia di vittime innocenti sono state brutalmente uccise. I loro cari si sono trovati a vivere una terribile suspence, aspettando di conoscere il destino di mariti scomparsi, mogli, sorelle,cugini e bambini. La nazione americana si è scoperta in stato di shock, con un futuro incerto, mentre gli artefici di tutto questo sventavano la cattura e la punizione. L’Undici Settembre è stato un giorno oscuro e sanguinoso, di proporzioni storiche. E’ stato il preludio al regresso, alla repressione ed ad ulteriori spargimenti di sangue.
Si, il rovesciamento del governo di Salvador Allende in Cile, presidente democraticamente eletto, l’Undici Settembre 1973 è stato un terribile spartiacque. Gli aerei che volavano basso appartenevano alla Compagnia Aerea Cilena. Arrivavano per ordine del generale Augusto Pinochet per bombardare La Moneda, il palazzo presidenziale, dove Allende, marxista dichiarato, si uccise prima di essere assassinato. Centinaia di sostenitori di Allende, presunti o reali, furono sparati nello stadio di Santiago, trasformato ad hoc in campo di concentramento e camera di tortura. In tutto il paese, per le strade, nei campi di detenzione militari, le forze di Pinochet ne uccidevano 20000 e torturavano 60000 durante i mesi che seguirono l’Undici Settembre 1973. Un milione di cileni furono costretti all’esilio. Secondo l’analisi dell’esperto di relazioni internazionali William I.Robison, quello cileno fu il ‘colpo di stato più sanguinoso della storia dell’America Latina ’ (Robinson, Promoting Polyarchy: Globalization, US Intervention, and Hegemony [Cambridge, MA: Cambridge University Press, 1996], p. 46).
Secondo un reportage di Patrick Ryan, un addetto della marina americana che stazionava presso la divisione militare americana in Cile durante quel Settembre nero, il colpo di stato ‘raggiunse quasi la perfezione ’. Fu, come disse Ryan ai suoi superiori, una grande vittoria per ‘quegli uomini liberi che aspirano ad ottenere per il Cile ciò che fino a questo momento è stato appannaggio solo del mondo marxista ’. (Situation Report, Navy Section, United States Military Group, Valparaiso, Chile, October 1, 1973, available online at
http://www.gwu. edu/~nsarchiv/NSAEBB/NSAEBB8/ch21-01.htm).
Questo furioso terrorismo di stato si è scatenato contro la sinistra ed i movimenti popolari di massa (marxista e quant’altro) che avevano portato Allende al trionfo presidenziale nel Settembre del 1970. Le trade unions cilene ed altre organizzazioni popolari furono smantellate. Gli ospedali che accoglievano i poveri chiusi. Ventisei quotidiani cessarono le pubblicazioni. Lo stato cileno e la sua società,che avevano costituito un caso eccezionale tra i paesi latinoamericani quanto a rispetto delle libertà civili e delle istituzioni politiche della borghesia democratica, subì una militarizzazione ad ogni livello.
Poi venne la ristrutturazione dell’economia politica cilena lungo l’asse del ‘libero mercato ’ che prevedeva protezioni per i benestanti e una selvaggia disciplina di mercato per i poveri. La terra, le industrie, le fabbriche e le miniere che erano state poste sotto controllo pubblico al fine di servire pubblici interessi, furono affidate ad i loro ‘proprietari di diritto ’, ‘salvate’ nel nome della nobile ed egoistica corsa al profitto. Tutto questo era coerente con l’opinione degli ‘esperti’ di economia dell’Università di Chicago, i quali arrivarono a diffondere l’opinione di Milton Friedman che capitalismo e democrazia siano fenomeni identici.
Le conseguenze socioeconomiche della nuova ‘libertà’ e ‘democrazia’ furono impressionanti. Mentre i ricchi diventavano sempre più ricchi, nella prima decade della dittatura di Pinochet il numero dei cileni che vivevano al di sotto della soglia di povertà aumentò dal 17 al 40%. Il successivo taglio alle spese e ai programmi medici, portò ad un’esplosione di malattie legate alla povertà lungo la base di una piramide sociale cilena che si faceva sempre più ripida. Coloro che si opponevano a tali politiche dagli esiti aristocratici lo facevano rischiando la tortura o la morte per mano del‘ liberista ’ stato fascista.
‘Nel nostro migliore interesse': salvare il Cile dall’irresponsabilità della sua gente.
L’elite americana appoggiò, sostenne,coprì politicamente ed elogiò i golpisti.Quando l’ambasciatore americano espresse dubbi sull’uso della tortura da parte di Pinochet, ricevette un aspro rimbrotto dal segretario di stato americano Henry Kissinger, che sovrintendeva le azioni di copertura del governo americano e si occupava di tenere l’ambasciatore all’oscuro di tali operazioni nei primi anni 70. Per Kissinger ed il presidente Nixon, preoccupazioni di carattere umanitario erano irrilevanti. Lo scopo principale della Guerra Fredda era proteggere il capitalismo e gli interessi delle corporations americane nel mondo dal virus del ‘marxismo’. In parole povere, l’intento era di abolire la contagiosa convinzione che le politiche nazionali,economiche e sociali andassero e potessero essere condotte nel nome di interessi collettivi ed egualitari che andassero a beneficio di intere nazioni. Sembra che la preoccupazione principale di Kissinger riguardasse l’effetto dell'esperimento cileno sull’Italia, dove i partiti di sinistra si trovavano in una posizione tale da avanzare richieste all’interno del loro sistema parlamentare.
Quando il presidente Nixon venne a sapere dell’elezione di Allende nel 1970, informò Kissinger e il direttore della CIA Richard Helms che il neonato governo cileno era ‘inaccettabile’. Incaricò le stelle della sua oscura macchina per le politiche estere di escogitare un piano per allontanare Allende dal potere. ‘Nessuna conseguenza di cui preoccuparsi ’ dicevano gli appunti di Helms sulle istruzioni impartitegli dal presidente. ‘Nessun coinvolgimento dell’ambasciata, disponibilità 10 milioni di dollari, anche di più se necessario. Incarico full-time. Gli uomini migliori di cui disponiamo… Far piangere l’economia. 48 ore di tempo per organizzare il piano’.
Kissinger non vedeva ‘alcuna ragione ‘, disse una volta, per cui gli Stati Uniti dovessero mettersi da parte e lasciare che una nazione ‘diventasse marxista ’ a causa dell’ ‘irresponsabilità ’ della sua gente. Coerentemente con quel giudizio, Kissinger e la CIA furono coinvolti negli sforzi di destabilizzare e rovesciare il regime di Allende con molteplici mezzi, inclusa la forza militare. Quest' intervento nordamericano illegale, e di centrale importanza negli affari interni del Cile, è tuttora oggetto di studio di numerose ricerche, molte delle quali sono reperibili presso un gran numero di risorse poste in appendice a quest’articolo.
Un anno dopo il golpe istigato dagli USA, il presidente Gerald Ford, dalla ‘stanza ovale ’affermò che il supporto americano nel portare Pinochet al potere era stato ispirato dai ‘ migliori interessi del popolo cileno e certamente anche nostri’; questo dopo che erano state svelate operazioni segrete all’interno dello stesso sistema politico della madrepatria imperiale (Watergate).
Collegamenti storici.
Ventotto anni dopo l’Undici Settembre cileno,il mondo ha assistito a una diversa, più spettacolare forma d’inimmaginabile violenza trasmessa dalla TV nazionale, dai parametri ideologici e geopolitici molto diversi. Gl’istigatori provenivano quasi sicuramente dai networks islamici del terrore mediorientali.
Vi sono alcuni interessanti, oscuri collegamenti però tra questi due Undici Settembre.
La politica statunitense di scoraggiare la democrazia e la giustizia sociale nel nome degli interessi delle corporations e del capitalismo mondiale difficilmente è stata ristretta al solo Cile e all’epoca ufficiale della Guerra Fredda (1945-1991). Nel nome degli stessi interessi che hanno alimentato il golpe americano/cileno, gli USA hanno appoggiato e in alcuni casi guidato ,colpi di stato anti-democratici contro diversi governi ‘eccessivamente’ di sinistra (dal punto di vista americano),ossia contro ogni paese che ha avanzato proposte di controllo del territorio nazionale autonomamente dal sistema economico internazionale dominato dal capitalismo nordamericano. Questa politica è stata portata avanti in Siria (1949),Iran (1953),Iraq(1963),Indonesia(1965) e Grecia(1967). Ha garantito una massiccia assistenza economica e militare a regimi dittatoriali in Medio Oriente che hanno soppresso l’opposizione democratica e di sinistra,e nello stesso tempo favorito la penetrazione e dominazione degli interessi corporativi americani sul loro territorio.
Ha armato Israele, portato guerra ed inasprito le sanzioni criminali contro l’Iraq per dieci anni, lasciato le proprie truppe a stazionare per un tempo indefinito nei territori islamici della Terra Santa e ha garantito una copertura all’annessione razzista e prolungata del territorio palestinese. Gli Stati Uniti hanno fondato l’estrema destra araba, appoggiato estremisti islamici reazionari come Osama bin Laden adoperati come armi nella stessa Guerra Fredda che fece da giustificazione alla campagna americana per cancellare la democrazia, la giustizia sociale e l’autodeterminazione in paesi come l’Iran, il Vietnam, il Nicaragua e il Cile.
Attraverso l’eliminazione della sinistra, i colpi bassi alla democrazia, e sottomettendo gli sviluppi regionali alle scelte imperialiste durante e dopo la Guerra Fredda,gli Stati Uniti hanno ridotto lo spazio disponibile per la normale (occidentalista/ parlamentare) ‘ventilazione’ di torti sociali, politici e legali a scenari internazionali nel Medio Oriente.A sua volta questo ha causato una ‘vampa di ritorno ’ ( una parola usata dalla CIA per indicare le conseguenze inattese nella politica estera statunitense) dalla periferia imperiale americana ai cieli e alle strade di New York e Washington DC, dove i tirapiedi di Pinochet (parte di una squadra di assassini internazionali finanziata dalla CIA, chiamata in codice ‘’Operazione Condor ’’) hanno ucciso un ex sostenitore di Allende ed il suo autista americano (Olando Letelier e Randy Moffit) nel 1976. Nulla di più appropriato per il presidente Bush del tentativo di porre Kissinger, uno dei maggiori organizzatori degli eventi terroristici dell’Undici Settembre 1973, a capo della commissione federale americana che sta investigando sulle falle del sistema di sicurezza nazionale del periodo precedente l’Undici Settembre 2001, che ha spalancato le porte ad un’ ulteriore ondata di terrorismo di stato americano o sponsorizzato dagli americani.
Meritevoli ed immeritevoli Undici Settembre.
Naturalmente solo una piccola parte della popolazione nordamericana è a conoscenza dei fatti cileni dell’Undici Settembre,per ragioni che superano ovvie distanze geografiche,linguistiche e temporali. Un testo di grande importanza per quest’argomento è il secondo capitolo de ‘La Fabbrica del Consenso’ di Ed Herman e Noam Chomsky intitolato ‘Meritevoli ed Immeritevoli Undici Settembre ’, pubblicato verso la fine della Guerra Fredda quando il deterrente sovietico era prossimo al collasso e lasciava campo libero alle mire internazionali degli Stati Uniti. Gli autori pongono l’accento su come ‘ Un sistema di propaganda descriva persone oppresse da regimi nemici come vittime meritevoli, mentre le stesse persone trattate con uguale o maggiore severità dal loro governo o da governi alleati siano ritenute immeritevoli di sostegno ’. Identificate con i nemici storici degli Stati Uniti nella Guerra Fredda,il Marxismo o socialismo, in realtà egualitarismo e autodeterminazione nazionale (che sono rimasti avversari della politica americana anche nell’era post- guerra fredda), le vittime di Pinochet hanno solo di recente guadagnato un posto degno di nota tra i mass media americani. Questa lieve legittimazione retrospettiva arriva troppo tardi rispetto ai quei terribili avvenimenti. Essa non può essere paragonata alla grande attenzione concessa invece alle vittime più preziose della storia statunitense,quegli americani che sono morti nell’unico Undici Settembre che conta, per una nazione che arranca in una pericolosa nebbia che della storia seleziona solo pochi particolari eventi.
Paul Street