| Caro Spaz, il sottoscritto tace proprio perchè era presente. Scherzi a parte: come da copione, squadre ancora imballate dai carichi di lavoro di inizio preparazione e dal caldo assassino, vigente all'interno del nuovo PalaSport locale. Arrivo pochi minuti dopo la prima palla a due, e sul parquet c'è Bushati in luogo dell'infortunato Cavalla, a sua volta in borghese, in panchina, a dirigere le operazioni (nel senso che è rimasto in piedi per tutta la durata del match, ad incitare i compagni e sbraitare contro gli arbitri e Rossi, che ad un certo punto va a muso duro su Bushati). Ritmo e punteggio bassissimi sin dall'inizio, ma intensità già "da campionato" e botte da orbi, senza che però la situazione degeneri mai in rissa, da ambedue le parti. Siena conduce praticamente dall'inizio, con un ottimo Rossi ed il sempre più sorprendente De Min, tutt'altro che in difficoltà nel ruolo di secondo lungo accanto all'ex pivot di RdG e Rieti, in bella evidenza. Poi, per il coach castellano, il solito ondivago Raschi, un Tomasiello con le polveri decisamente bagnate (come però parecchi suoi compagni di squadra ed avversari, ma forse più di altri), e la solita faccia tosta di Mei, in difesa così come al tiro. Cento, dal canto suo, ruota un po' tutti gli effettivi a disposizione di coach Furlo, con discreto spazio anche per il Bega e spiccioli per Franceschino Malaguti. Il tifoso medio centese, nel frattempo, si segna che Bushati non è timido, che Quaroni al tiro prende sistematicamente il primo ferro ma non spreca una boccia che sia una nemmeno contro il pressing degli esterni senesi e che nessuno ha spiegato ad Agostini che ancora non ci sono in palio i 2 punti, a parte Sally, che ad un certo punto lo prende da parte per spiegargli due cosette, dopo che l'ex capitano di Ozzano stende un comunque opaco Avanzini, da rivedere e non certo per via del colpo subito. La svolta del match arriva in avvio di quarta frazione, quando cioè Siena è avanti di 7 ma rimane improvvisamente senza benzina. Qui, un gioco da tre punti di Infanti (meglio da guardia che da play) riporta sotto Cento, che successivamente sorpassa con la tripla dall'angolo di Agostini, approfittando del prolungato black-out offensivo dei toscani, a lungo fermi a quota 48. Nel finale, Furlo mischia ancora le carte: prima con Infanti e Quaroni contemporaneamente sul parquet (con ora l'uno e poi l'altro in cabina di regia), poi col quintetto col doppio pivot (Binelli e Politi), che sarebbe poi quello che la porta a casa, grazie soprattutto alla sempre immensa classe del ragazzino col numero 11, che punisce la difesa avversaria con due cesti dalla sua mattonella (quella dei 6 metri e 24...) ed altrettanti deliziosi assists per Infanti e Politi, che ringraziano con gli occhi che luccicano. Cento arriva dunque agli ultimissimi secondi con Quaroni che, dalla linea della carità, come dire, può solo migliorare (stamattina, però, mi pare che ci sia chi ha fatto peggio...), quindi Mei trova da casa sua il canestro del "-1", sul quale però vanno in onda i titoli di coda. Con molto piacere segnalo la presenza sugli spalti dell'amico Campa e, in seconda battuta, dell'immenso Toppino.
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