CITAZIONE (Il fratello sbandato di Ica @ 6/7/2006, 20:29)
ahiiiiii: Gela rinuncia all'iscrizione!!!! Azzo!!
E il presidente mesi fa parlava di B2
Oggetto: Ritiro della squadra dal campionato di serie C1 maschile
Grande rammarico. Questa la sensazione che ha scosso gli animi della dirigenza del Basket Gela nel momento in cui si è appresa la decisione del massimo esponente e finanziatore del Basket Gela – Gianfranco Caccamo – di tirarsi indietro e non iscrivere la squadra al campionato di serie C1 di pallacanestro maschile.
L’amara decisione è stata presa dopo un’attenta e profonda analisi economica della società e della tensione che si è venuta a creare negli ultimi tempi tra la società del Basket Gela e le istituzioni nissene.
Nonostante lo sponsors ufficiale del Basket Gela – l’Enviroil Italia – abbia da poco comunicato la propria intenzione di rinnovare la fiducia e l’apporto economico anche per la prossima stagione (aveva addirittura intenzione di anticipare la cifra per l’iscrizione al campionato) mantenendo sempre una posizione di solo “sponsor” e, quindi, senza una partecipazione diretta e/o indiretta alla gestione della società Basket Gela, senza una partecipazione diretta e/o indiretta alla nomina della cariche sociali del Basket Gela, il presidente Gianfranco Caccamo non intende tornare indietro sui propri passi.
Gela, dunque, non avrà una squadra di pallacanestro in un campionato che conta e, cosa ancor più grave, va a monte l’intero progetto di crescita e scalata nei campionati di alto livello che era stato approntato ad hoc da esperti di marketing sportivo regolarmente chiamati a collaborare dal presidente Caccamo.
La società tende a sottolineare con forza il proprio rammarico e la propria delusione, soprattutto dopo aver raggiunto l’accordo economico per lo sponsor ufficiale – Enviroil Italia – e quello con il tecnico serbo-momtenegrino Slavko Djukic. L’allenatore – tra i più esperti ed importanti dell’intero panorama cestistico nazionale – era già in marcia verso Gela per apporre la firma sul contratto quando è arrivata la telefonata di “alt” e dietro front.
Ma perché è successo tutto questo? Perché i tifosi e gli appassionati gelesi non potranno vedere il basket che conta nella città greca?
Diversi sono i motivi legati a questa drastica decisione, il primo è che la dirigenza dopo attenta analisi non riesce a sopportare (pur avendo già la disponibilità dello sponsor principale) il costo dell’intero campionato, anche in considerazione del fatto che il Comune di Gela ha ridotto il contributo di sponsorizzazione previsto nell’anno 2005/06 rispetto all’anno precedente anche se si è ancora in attesa di una delibera di integrazione;
il secondo motivo è legato al senso di abbandono da parte delle Istituzioni nissene, infatti, ad un appello di aiuto rivolto alla Provincia di Caltanissetta di qualche settimana addietro – tra l’altro dai toni molto pacati e riguardante un contributo provinciale già ampiamente promesso ed inserito del capitolo di spesa ad inizio stagione – si è ricevuto una risposta che ha letteralmente spiazzato tutti:
il palestrone (solo così si può definire) PalaItis chiuso con i lucchetti nuovi e tanti ragazzini, che avrebbero dovuto allenarsi e trascorrere ore in allegria e non girovagando per le strade vuote, si sono ritrovati senza la possibilità di “giocare”.
Da quel momento in poi è nata una querelle che ha avuto dei contorni che sono scaduti nel ridicolo e nel patetico e che, soprattutto, hanno fatto perdere l’entusiasmo non solo al massimo dirigente Caccamo ma anche a tutti coloro che erano stati chiamati a collaborare per portare il Basket Gela nei campionati che contano.
Questo è il risultato del sacrificio economico e personale di tutta la dirigenza con in testa il Presidente Caccamo avuto dalla Istituzioni; Diteci con che spirito si può programmare una intera stagione.
Una grande perdita per la Gela sportiva che difficilmente lascerà contenti i cittadini gelesi, un epilogo davvero triste per tutti coloro che si sono sobbarcati sacrifici economici e non, pur di portare in alto i colori biancoazzurri - si ricorda che nella passata stagione, pur con tante vicissitudini, si sono affrontati i play-off al primo tentativo.
L’entusiasmo, la voglia di far bene, gli sforzi economici, la grinta, le vittorie e le sconfitte, sono tutte caratteristiche che fanno parte del mondo dello sport e come tali dovrebbero essere considerate. Lontane dagli interessi di potere e dai giochi politici. L’assenza di questa distinzione è forse la causa di tanta tensione. Come direbbe qualcuno: “ormai il dado è tratto” e le conseguenze di una tale triste vicenda le pagheranno solo e soltanto le persone che non c’entrano nulla: tifosi, appassionati, addetti ai lavori, albergatori, ristoratori e, soprattutto, i piccoli atleti che giocando a pallacanestro avrebbero impegnato il loro tempo in modo sano e divertente.
Infine un sentito ringranziamento personale da parte del Presidente Caccamo all’ENVIROIL ITALIA per la disponibilità, la serietà dimostrata nell’investire somme al solo fine di contribuire alle iniziative sociali del territorio.
Questo era il vero messaggio che si voleva dare a questo progetto.
Un vero peccato.
Giovanni Russo
Addetto Stampa
Basket Gela