E' MORTO IL GIOVANE ANDREA CORSONI

Veramente terribile apprendere la notizia della morte di un caro amico quale era Andrea Corsoni, giocatore di basket di

grande talento e uomo di rare qualità umane. Spero che anche altri vogliano ricordarlo nel forum.


E' bene che renda noto chi era questa bravissima persona:

nato il 2 Gennaio 1980, mio coetaneo, ha giocato a basket sin dalla giovane età. Assieme abbiamo giocato prima da rivali,

quando lui giocava nella squadra di Colle Val D'Elsa e poi per anni nelle giovanili della Mens Sana nella stessa squadra.

Giocatore di grandi qualità tecniche e umane, decise di continuare a perseguire la sua passione che lo vedeva già

proiettato verso la massima serie ( A1 ), nella quale infatti ha disputato almeno una stagione. Ma non voleva vivere il

basket come agonismo, bensì come divertimento, non solo, non voleva lasciare gli studi. Per cui, scegliendo la strada

dell'università, si sarebbe dovuto laureare questo Luglio in Ingegneria delle Telecomunicazioni.

Pertanto il basket lo aveva continuato, rinunciando alle offerte lusinghiere provenienti da importanti società, nei

campionati universitari. Giocava oggi nel CUS di Siena.


E'morto tragicamente in un incidente stradale.


Terribilmente amareggiato per la scomparsa di un buonissimo amico, sono tuttavia lieto di poter affermare che sino

all'ultimo, Andrea ha vissuto una vita serena e piena. Ciò mi riempie di gioia.


Non devono essere dimenticate pure le sue rare doti umane:

persona semplice, umana, libera, altamente sensibile, in grado di instaurare con ognuno una grande complicità e di

infondere serenità.


Veramente una persona rara.


Ciao Andrea!!!!




Mario Pacciotti


Grazie per l'attenzione

trovare delle parole per confortare qualcuno quando si perde una persona cara è impossibile, soprattutto quando è un ragazzo così giovane...Non lo conosco, ma non è la cosa importante...conta solo il fatto che è entrato anche nei miei pensieri e che finchè qualcuno lo penserà, sarà sempre qui

Un abbraccio ad amici e famigliari

Manuela

DUE ANNI DOPO la tragedia che si consumò sulla Cassia...
di CECILIA MARZOTTI
DUE ANNI DOPO la tragedia che si consumò sulla Cassia e costata la vita ad Andrea Corsoni, 26 anni, giocatore professionista di basket e laureando in ingegneria ieri matti...

2008-05-28
di CECILIA MARZOTTI
DUE ANNI DOPO la tragedia che si consumò sulla Cassia e costata la vita ad Andrea Corsoni, 26 anni, giocatore professionista di basket e laureando in ingegneria ieri mattina si è chiuso il processo a carico dell’automobilista coinvolto nel drammatico incidente. L’imputato, difeso dall’avvocato Raffaele Sampoli, ha deciso di definire la propria posizione davanti al giudice dell’udienza preliminare.

IL PROCESSO con rito abbreviato si è concluso con un anno e quattro mesi di reclusione, un anno di sospensione della patente e risarcimento danni ai genitori e al fratello di Andrea che si erano costituiti parte civile, assistiti dall’avvocato Pietro Nencini.
Il giudice ha stabilito anche una provvisionale per i familiari. Parte nel processo anche l’assicurazione con l’avvocato Raffaello Mori Pometti che ieri era sostituto dal collega Francesco Maccari perché impegnato in un altro procedimento penale. Era il 9 giugno del 2006, Andrea Corsoni stava viaggiando sulla Cassia in sella al suo ciclomotore Piaggio. Giunto al Ceppo si era verificato uno scontro frontale con un’Alfa 147 condotta da un giovane di Monteriggioni. Un urto violentissimo. Andrea morì sul colpo. Ferito leggermente l’automobilista.

LA MORTE di Andrea Corsoni sconvolse non solo i genitori e il fratello, ma lasciò sbigottito anche il mondo universitario senese e quello del basket. Il giovane era molto conosciuto e amato. Era un ragazzo intelligente tanto che era riuscito a portare avanti gli studi (si sarebbe laureato a breve) e le sue capacità sportive. Era cresciuto cestisticamente nelle giovanili della Mens Sana. Con gli juniores aveva raggiunto la prima finale nazionale nella storia del settore giovanile biancoverde. Già a quel tempo il giovane Andrea Corsoni si era fatto notare. Poi improvvisamente la sua giovane vita si spezzò al chilometro 237+200 della Cassia quella maledetta mattina di due anni fa.

IERI ALL’UDIENZA preliminare erano presenti l’imputato e il padre di Andrea. E proprio a Leonardo Corsoni alla fine dell’udienza abbiamo chiesto se volesse dire qualcosa. «Preferisco di no — ha risposto — . Accettiamo la decisione del giudice perché abbiamo sempre avuto fiducia nella giustizia. Una sola cosa desidero esprimere: voglio ringraziare il pubblico ministero per aver fatto un’indagine accurata».

Conclusa con successo la mostra degli elaborati del I° Concorso grafico “Andrea Corsoni”
Martedì 11 novembre 2008, 18:42

Si è conclusa con successo la mostra degli elaborati con i quali gli studenti delle scuole colligiane di ogni ordine e grado hanno partecipato al primo Concorso Grafico intitolato ad Andrea Corsoni, l’atleta colligiano prematuramente scomparso. Ben trecentosedici i lavori ospitati nell’esposizione a cura dell’Associazione Sportiva Dilettantistica P.G.S. “Pietro Larghi” che si occupa di volley femminile. Oltre ogni aspettativa la risposta della cittadinanza. Sono state, infatti, duecentocinquanta le visite che rimarranno nella storia del premio grazie al registro delle presenze. L’Associazione “Pietro Larghi” non può che essere soddisfatta. Il direttore della Sezione di Cultura Sportiva, il professor Meris Mezzedimi, ha già proposto e fatta approvare dal Consiglio Direttivo la seconda edizione dell’iniziativa che per il corso di studi 2008/2009 avrà come tema centrale le Olimpiadi di Pechino ed il loro grande contribuito alla pace. Gli organizzatori ringraziano il Sindaco Paolo Brogioni che aveva partecipato all’inaugurazione della mostra, la Cassa di Previdenza Aziendale della Banca Monte dei Paschi che l’ha ospitata nei propri locali di Via Oberdan e Mario Gelli Presidente della Pro-Loco per la generosa collaborazione tesa alla migliore riuscita dell’importante rassegna. Il dato più rilevante è rappresentato dal fatto che sono stati molti gli insegnanti che hanno creduto nell’iniziativa e che nel loro ambito hanno collaborato per una media complessiva di circa cinquemila ore di lavoro per dimostrare che lo sport è una validissima sorgente culturale.