Rispondo prima a Gigi.
No, le società pro si occupano infatti di tutt'altro, a meno che non trovino nel settore giovanile un elemento fondamentale per la crescita di lungo periodo.
Il giorno in cui è cambiato questo paradigma, Treviso ha chiuso, e poi sono arrivate le altre col tempo... lasciando spazio ad academy di varia natura.
Se i pro lo devono fare per assolvere ad un obbligo dettato dal reuccio federale di turno, non servirà mai a nulla, forse solo per vendere biglietti sotto costo di spettacoli infimi...
Dovrebbero comunque demandare la prima parte ad una rete di società minors, sostenuta, formata ed assistita dal centro.
E farlo sul serio in prima persona da U14 o 15 in poi, con strutture (palestre, foresterie, sale pesi, etc), preparatori, allenatori, etc. ma solo per chi (mentalmente, fisicamente e tecnicamente) può veramente eccellere.
Una società come Milano dovrebbe avere un settore giovanile di rilevanza internazionale (reclutamento, tornei, etc)... insomma una cantera per dirla alla spagnola.
Paradossalmente in questo momento si sta quasi muovendo meglio Varese, nella sua pochezza di mezzi e litigiosità territoriale.
Ma credo che con la nuova normativa, preferiranno tutti continuare a rastrellare nelle fasce basse, senza investire.
CITAZIONE (giangi68re @ 1/3/2024, 08:29)
Io penso che sia doveroso fare settore giovanile, se non direttamente con la collaborazione di una società satellite. Per come funziona lo sport in Italia la società professionistica ha più risorse rispetto alle società di base, quindi ha la possibilità di fare settore giovanile in maniera più professionale e, si spera, con risultati nella formazione dei giocatori migliori.
La possibilità purtroppo da parecchi anni non coincide con la volontà.
Edited by Kubla reload - 4/3/2024, 12:35