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BAND OF BROTHERS - UNDER 18 2019-2020, DNG Eccellenza, TOP, Regionale - by Nicholas Urfe

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view post Posted on 19/6/2020, 21:18

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CITAZIONE (l'oracolo @ 19/6/2020, 16:26) 
DeMagistris ha difeso i tifosi per i festeggiamenti;
Il calcio gioca anche in presenza di un positivo in squadra;
La germania riparte col basket;
Le crociere ripartono;

Diciamoci la verità, il problema siamo noi, il sistema italia. Il votare come obbligo e simpatia, e non per farci rappresentare in modo serio.
Nessuno si prende responsabilità semplicemente perchè si sa che ci sono persone che non vedono l'ora di denunciare, appellarsi, ricorre in giudizio, bloccare tramite Tar.
Giustifichiamo gli assalti ai supermercati, ma nessuno assalta una palestra perchè ci privano del diritto di sport.

Prendo spunto da questo post, che condivido totalmente, per una riflessione che muove dal grande dibattito in corso sui ritardi e sull'immobilismo del Paese.
In questi giorni sentiamo dire pressocché ovunque che uno dei mali peggiori che affligge il nostro Paese è lo strangolamento derivante da una burocrazia lenta, farraginosa e contorta. Se ne sente lamentare il peso per la cassa integrazione che non arriva, per i finanziamenti bancari che tardano, per l'interpretazione macchinosa e cavillatoria delle norme.
L'abnorme incidenza dell'apparato burocratico sulle attività correnti di questo Paese è un cancro devastante, che dispiega i suoi effetti in maniera nefasta sotto gli occhi di tutti.
Sarebbe quindi utopistico pensare che in un paese dominato da un'attitudine al contorsionismo burocratico lo sport restasse immune.
Non dobbiamo mai dimenticare che a capo di tutte le federazioni sportive ci sono personaggi che passano preventivamente il vaglio e il consenso della classe politica e che - come minimo - devono ottenerne un benevolo placet. In alcuni casi, vengono espressamente indicati per le cariche che occupano. Che cosa possiamo quindi aspettarci da burocrati e funzionari la cui principale benemerenza è spesso soltanto la loro attitudine a muoversi e sopravvivere nelle paludi del consenso politico?
La caratteristica principale di questi signori è lo spirito mimetico, la capacità di adattamento, un istinto primordiale da camaleonti.
Cosa servirebbe invece ad un Paese moderno? Un categoria di funzionari con una precisa identità, spirito di corpo, capacità di interpretazione e di applicazione delle norme e delle leggi.
Non una pancia verminosa ricolma di funzionarietti pavidi, ma una classe intermedia di "civil servant" orgogliosa e capace, dotata di spiccata personalità.
L'abbiamo? Certo che no.
In Francia, la Scuola per funzionari pubblici è una delle più prestigiose e difficili della Nazione e forma un'elite di burocrati che sono la punta di diamante del funzionamento statale e legislativo, garantendo l'applicazione delle norme e delle leggi che il parlamento vara.
In Italia, abbiamo una proliferazione di norme e di leggi assolutamente mostruosa, in cui è semplicissimo trovare e applicare un cavillo che ne annulli un altro. Ed è in questi pascoli sterminati di superproduzione legislativa che i burocrati pascolano, nutrendo il proprio storico immobilismo.
Io guardo allo sport e mi viene da piangere, in un momento come questo.
Perché in momenti come questi servirebbe una caratteristica basilare, che è insieme professionale e caratteriale, ovvero la capacità di assumersi delle responsabilità. Servirebbe che ai diversi stadi del decisionismo operativo sedessero persone capaci di assumersi la responsabilità delle decisioni, che avessero il coraggio di firmare documenti rischiosi ma coraggiosi, che avessero sufficiente capacità tecnica da saper ben interpretare le norme e le leggi e che avessero abbastanza coraggio da sottoscrivere la ripresa operativa del Pese.
Invece abbiamo Consigli d'Istituto, Presidi, Città Metropolitana, Sindaco, ASL, e chi più ne ha più ne metta che per ogni segmento di loro competenza hanno paura ad apporre anche una singola firma che consenta lo sblocco del Paese e delle attività.
Hanno paura perché non vogliono assumersi responsabilità.
Hanno paura perché non sono stati né educati né addestrati ad assumerne.
Hanno paura perché sanno che nel NON-FARE tutt'al più sono passibili di disapprovazione ma di certo nessuno potrà loro contestare alcunché. Per cui il NON-FARE, il NON-FIRMARE, il NON-AUTORIZZARE NULLA è la loro personalissima porticina di salvezza attraverso la quale sgattaiolare e restare al sicuro nelle loro cariche e nelle loro funzioni di burocrati.
Ci sorprendiamo del fatto che nello sport nessuno voglia autorizzare nulla.
Ma questo cancro è solo parte di una metastasi più generale, che corrompe il nostro sistema-Paese dal suo interno e che ne divora ogni capacità dinamica.
Lo sport non può fare eccezione, purtroppo. Siamo nelle mani di persone che solo nel NON-FARE preservano la propria legittimità all'esistenza quotidiana.
 
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view post Posted on 19/6/2020, 22:44
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Semplice, cruda verità !
 
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view post Posted on 20/6/2020, 09:16

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CITAZIONE (nicholasurfe @ 19/6/2020, 22:18) 
Prendo spunto da questo post, che condivido totalmente, per una riflessione che muove dal grande dibattito in corso sui ritardi e sull'immobilismo del Paese.
In questi giorni sentiamo dire pressocché ovunque che uno dei mali peggiori che affligge il nostro Paese è lo strangolamento derivante da una burocrazia lenta, farraginosa e contorta. Se ne sente lamentare il peso per la cassa integrazione che non arriva, per i finanziamenti bancari che tardano, per l'interpretazione macchinosa e cavillatoria delle norme.
L'abnorme incidenza dell'apparato burocratico sulle attività correnti di questo Paese è un cancro devastante, che dispiega i suoi effetti in maniera nefasta sotto gli occhi di tutti.
Sarebbe quindi utopistico pensare che in un paese dominato da un'attitudine al contorsionismo burocratico lo sport restasse immune.
Non dobbiamo mai dimenticare che a capo di tutte le federazioni sportive ci sono personaggi che passano preventivamente il vaglio e il consenso della classe politica e che - come minimo - devono ottenerne un benevolo placet. In alcuni casi, vengono espressamente indicati per le cariche che occupano. Che cosa possiamo quindi aspettarci da burocrati e funzionari la cui principale benemerenza è spesso soltanto la loro attitudine a muoversi e sopravvivere nelle paludi del consenso politico?
La caratteristica principale di questi signori è lo spirito mimetico, la capacità di adattamento, un istinto primordiale da camaleonti.
Cosa servirebbe invece ad un Paese moderno? Un categoria di funzionari con una precisa identità, spirito di corpo, capacità di interpretazione e di applicazione delle norme e delle leggi.
Non una pancia verminosa ricolma di funzionarietti pavidi, ma una classe intermedia di "civil servant" orgogliosa e capace, dotata di spiccata personalità.
L'abbiamo? Certo che no.
In Francia, la Scuola per funzionari pubblici è una delle più prestigiose e difficili della Nazione e forma un'elite di burocrati che sono la punta di diamante del funzionamento statale e legislativo, garantendo l'applicazione delle norme e delle leggi che il parlamento vara.
In Italia, abbiamo una proliferazione di norme e di leggi assolutamente mostruosa, in cui è semplicissimo trovare e applicare un cavillo che ne annulli un altro. Ed è in questi pascoli sterminati di superproduzione legislativa che i burocrati pascolano, nutrendo il proprio storico immobilismo.
Io guardo allo sport e mi viene da piangere, in un momento come questo.
Perché in momenti come questi servirebbe una caratteristica basilare, che è insieme professionale e caratteriale, ovvero la capacità di assumersi delle responsabilità. Servirebbe che ai diversi stadi del decisionismo operativo sedessero persone capaci di assumersi la responsabilità delle decisioni, che avessero il coraggio di firmare documenti rischiosi ma coraggiosi, che avessero sufficiente capacità tecnica da saper ben interpretare le norme e le leggi e che avessero abbastanza coraggio da sottoscrivere la ripresa operativa del Pese.
Invece abbiamo Consigli d'Istituto, Presidi, Città Metropolitana, Sindaco, ASL, e chi più ne ha più ne metta che per ogni segmento di loro competenza hanno paura ad apporre anche una singola firma che consenta lo sblocco del Paese e delle attività.
Hanno paura perché non vogliono assumersi responsabilità.
Hanno paura perché non sono stati né educati né addestrati ad assumerne.
Hanno paura perché sanno che nel NON-FARE tutt'al più sono passibili di disapprovazione ma di certo nessuno potrà loro contestare alcunché. Per cui il NON-FARE, il NON-FIRMARE, il NON-AUTORIZZARE NULLA è la loro personalissima porticina di salvezza attraverso la quale sgattaiolare e restare al sicuro nelle loro cariche e nelle loro funzioni di burocrati.
Ci sorprendiamo del fatto che nello sport nessuno voglia autorizzare nulla.
Ma questo cancro è solo parte di una metastasi più generale, che corrompe il nostro sistema-Paese dal suo interno e che ne divora ogni capacità dinamica.
Lo sport non può fare eccezione, purtroppo. Siamo nelle mani di persone che solo nel NON-FARE preservano la propria legittimità all'esistenza quotidiana.

E sticazzi, volevo dire tutto ciò, ma io non ero in grado di farlo cosi bene; :cappello:
 
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view post Posted on 20/6/2020, 11:07
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CITAZIONE (nicholasurfe @ 19/6/2020, 22:18) 
CITAZIONE (l'oracolo @ 19/6/2020, 16:26) 
DeMagistris ha difeso i tifosi per i festeggiamenti;
Il calcio gioca anche in presenza di un positivo in squadra;
La germania riparte col basket;
Le crociere ripartono;

Diciamoci la verità, il problema siamo noi, il sistema italia. Il votare come obbligo e simpatia, e non per farci rappresentare in modo serio.
Nessuno si prende responsabilità semplicemente perchè si sa che ci sono persone che non vedono l'ora di denunciare, appellarsi, ricorre in giudizio, bloccare tramite Tar.
Giustifichiamo gli assalti ai supermercati, ma nessuno assalta una palestra perchè ci privano del diritto di sport.

Prendo spunto da questo post, che condivido totalmente, per una riflessione che muove dal grande dibattito in corso sui ritardi e sull'immobilismo del Paese.
In questi giorni sentiamo dire pressocché ovunque che uno dei mali peggiori che affligge il nostro Paese è lo strangolamento derivante da una burocrazia lenta, farraginosa e contorta. Se ne sente lamentare il peso per la cassa integrazione che non arriva, per i finanziamenti bancari che tardano, per l'interpretazione macchinosa e cavillatoria delle norme.
L'abnorme incidenza dell'apparato burocratico sulle attività correnti di questo Paese è un cancro devastante, che dispiega i suoi effetti in maniera nefasta sotto gli occhi di tutti.
Sarebbe quindi utopistico pensare che in un paese dominato da un'attitudine al contorsionismo burocratico lo sport restasse immune.
Non dobbiamo mai dimenticare che a capo di tutte le federazioni sportive ci sono personaggi che passano preventivamente il vaglio e il consenso della classe politica e che - come minimo - devono ottenerne un benevolo placet. In alcuni casi, vengono espressamente indicati per le cariche che occupano. Che cosa possiamo quindi aspettarci da burocrati e funzionari la cui principale benemerenza è spesso soltanto la loro attitudine a muoversi e sopravvivere nelle paludi del consenso politico?
La caratteristica principale di questi signori è lo spirito mimetico, la capacità di adattamento, un istinto primordiale da camaleonti.
Cosa servirebbe invece ad un Paese moderno? Un categoria di funzionari con una precisa identità, spirito di corpo, capacità di interpretazione e di applicazione delle norme e delle leggi.
Non una pancia verminosa ricolma di funzionarietti pavidi, ma una classe intermedia di "civil servant" orgogliosa e capace, dotata di spiccata personalità.
L'abbiamo? Certo che no.
In Francia, la Scuola per funzionari pubblici è una delle più prestigiose e difficili della Nazione e forma un'elite di burocrati che sono la punta di diamante del funzionamento statale e legislativo, garantendo l'applicazione delle norme e delle leggi che il parlamento vara.
In Italia, abbiamo una proliferazione di norme e di leggi assolutamente mostruosa, in cui è semplicissimo trovare e applicare un cavillo che ne annulli un altro. Ed è in questi pascoli sterminati di superproduzione legislativa che i burocrati pascolano, nutrendo il proprio storico immobilismo.
Io guardo allo sport e mi viene da piangere, in un momento come questo.
Perché in momenti come questi servirebbe una caratteristica basilare, che è insieme professionale e caratteriale, ovvero la capacità di assumersi delle responsabilità. Servirebbe che ai diversi stadi del decisionismo operativo sedessero persone capaci di assumersi la responsabilità delle decisioni, che avessero il coraggio di firmare documenti rischiosi ma coraggiosi, che avessero sufficiente capacità tecnica da saper ben interpretare le norme e le leggi e che avessero abbastanza coraggio da sottoscrivere la ripresa operativa del Pese.
Invece abbiamo Consigli d'Istituto, Presidi, Città Metropolitana, Sindaco, ASL, e chi più ne ha più ne metta che per ogni segmento di loro competenza hanno paura ad apporre anche una singola firma che consenta lo sblocco del Paese e delle attività.
Hanno paura perché non vogliono assumersi responsabilità.
Hanno paura perché non sono stati né educati né addestrati ad assumerne.
Hanno paura perché sanno che nel NON-FARE tutt'al più sono passibili di disapprovazione ma di certo nessuno potrà loro contestare alcunché. Per cui il NON-FARE, il NON-FIRMARE, il NON-AUTORIZZARE NULLA è la loro personalissima porticina di salvezza attraverso la quale sgattaiolare e restare al sicuro nelle loro cariche e nelle loro funzioni di burocrati.
Ci sorprendiamo del fatto che nello sport nessuno voglia autorizzare nulla.
Ma questo cancro è solo parte di una metastasi più generale, che corrompe il nostro sistema-Paese dal suo interno e che ne divora ogni capacità dinamica.
Lo sport non può fare eccezione, purtroppo. Siamo nelle mani di persone che solo nel NON-FARE preservano la propria legittimità all'esistenza quotidiana.

Perfetta spiegazione del " Sistema Italia" da pubblicare sui tutti i Giornali
 
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view post Posted on 20/6/2020, 11:55
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CITAZIONE (nicholasurfe @ 19/6/2020, 22:18) 
CITAZIONE (l'oracolo @ 19/6/2020, 16:26) 
DeMagistris ha difeso i tifosi per i festeggiamenti;
Il calcio gioca anche in presenza di un positivo in squadra;
La germania riparte col basket;
Le crociere ripartono;

Diciamoci la verità, il problema siamo noi, il sistema italia. Il votare come obbligo e simpatia, e non per farci rappresentare in modo serio.
Nessuno si prende responsabilità semplicemente perchè si sa che ci sono persone che non vedono l'ora di denunciare, appellarsi, ricorre in giudizio, bloccare tramite Tar.
Giustifichiamo gli assalti ai supermercati, ma nessuno assalta una palestra perchè ci privano del diritto di sport.

Prendo spunto da questo post, che condivido totalmente, per una riflessione che muove dal grande dibattito in corso sui ritardi e sull'immobilismo del Paese.
In questi giorni sentiamo dire pressocché ovunque che uno dei mali peggiori che affligge il nostro Paese è lo strangolamento derivante da una burocrazia lenta, farraginosa e contorta. Se ne sente lamentare il peso per la cassa integrazione che non arriva, per i finanziamenti bancari che tardano, per l'interpretazione macchinosa e cavillatoria delle norme.
L'abnorme incidenza dell'apparato burocratico sulle attività correnti di questo Paese è un cancro devastante, che dispiega i suoi effetti in maniera nefasta sotto gli occhi di tutti.
Sarebbe quindi utopistico pensare che in un paese dominato da un'attitudine al contorsionismo burocratico lo sport restasse immune.
Non dobbiamo mai dimenticare che a capo di tutte le federazioni sportive ci sono personaggi che passano preventivamente il vaglio e il consenso della classe politica e che - come minimo - devono ottenerne un benevolo placet. In alcuni casi, vengono espressamente indicati per le cariche che occupano. Che cosa possiamo quindi aspettarci da burocrati e funzionari la cui principale benemerenza è spesso soltanto la loro attitudine a muoversi e sopravvivere nelle paludi del consenso politico?
La caratteristica principale di questi signori è lo spirito mimetico, la capacità di adattamento, un istinto primordiale da camaleonti.
Cosa servirebbe invece ad un Paese moderno? Un categoria di funzionari con una precisa identità, spirito di corpo, capacità di interpretazione e di applicazione delle norme e delle leggi.
Non una pancia verminosa ricolma di funzionarietti pavidi, ma una classe intermedia di "civil servant" orgogliosa e capace, dotata di spiccata personalità.
L'abbiamo? Certo che no.
In Francia, la Scuola per funzionari pubblici è una delle più prestigiose e difficili della Nazione e forma un'elite di burocrati che sono la punta di diamante del funzionamento statale e legislativo, garantendo l'applicazione delle norme e delle leggi che il parlamento vara.
In Italia, abbiamo una proliferazione di norme e di leggi assolutamente mostruosa, in cui è semplicissimo trovare e applicare un cavillo che ne annulli un altro. Ed è in questi pascoli sterminati di superproduzione legislativa che i burocrati pascolano, nutrendo il proprio storico immobilismo.
Io guardo allo sport e mi viene da piangere, in un momento come questo.
Perché in momenti come questi servirebbe una caratteristica basilare, che è insieme professionale e caratteriale, ovvero la capacità di assumersi delle responsabilità. Servirebbe che ai diversi stadi del decisionismo operativo sedessero persone capaci di assumersi la responsabilità delle decisioni, che avessero il coraggio di firmare documenti rischiosi ma coraggiosi, che avessero sufficiente capacità tecnica da saper ben interpretare le norme e le leggi e che avessero abbastanza coraggio da sottoscrivere la ripresa operativa del Pese.
Invece abbiamo Consigli d'Istituto, Presidi, Città Metropolitana, Sindaco, ASL, e chi più ne ha più ne metta che per ogni segmento di loro competenza hanno paura ad apporre anche una singola firma che consenta lo sblocco del Paese e delle attività.
Hanno paura perché non vogliono assumersi responsabilità.
Hanno paura perché non sono stati né educati né addestrati ad assumerne.
Hanno paura perché sanno che nel NON-FARE tutt'al più sono passibili di disapprovazione ma di certo nessuno potrà loro contestare alcunché. Per cui il NON-FARE, il NON-FIRMARE, il NON-AUTORIZZARE NULLA è la loro personalissima porticina di salvezza attraverso la quale sgattaiolare e restare al sicuro nelle loro cariche e nelle loro funzioni di burocrati.
Ci sorprendiamo del fatto che nello sport nessuno voglia autorizzare nulla.
Ma questo cancro è solo parte di una metastasi più generale, che corrompe il nostro sistema-Paese dal suo interno e che ne divora ogni capacità dinamica.
Lo sport non può fare eccezione, purtroppo. Siamo nelle mani di persone che solo nel NON-FARE preservano la propria legittimità all'esistenza quotidiana.
 
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view post Posted on 20/6/2020, 12:29

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Io amo la sintesi e avrei scritto che sono tutti dei maiali.
 
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view post Posted on 20/6/2020, 19:26
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CITAZIONE (rosu @ 20/6/2020, 13:29) 
Io amo la sintesi e avrei scritto che sono tutti dei maiali.
 
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view post Posted on 21/6/2020, 15:26

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Sabato scorso si è tenuta una sorta di Stati generali del basket (il termine è di moda, usiamolo) durante i quali si sono confrontati esponenti tecnici e dirigenziali di molte società a noi ben conosciute. Lo scopo era di confrontarsi sul futuro prossimo che ci aspetta e iniziare a prendere delle decisioni strutturali sui campionati, nel caso in cui ad ottobre possano riprendere.
Da quanto mi viene raccontato da persone che hanno partecipato alla discussione, sembra sia emerso un orientamento condiviso che coinvolgerà tutti i campionati giovanili e che sostanzialmente li ristruttura intorno ad un asse portante piuttosto chiaro.
A quanto so, già dalla prossima stagione 2020-21, i campionati giovanili saranno strutturati su un nuovo asse, ovvero ci sarà come sempre la categoria Eccellenza ma a cascata la suddivisione sarà semplificata su due campionati a seguire, rispettivamente suddivisi e denominati Gold e Silver.
In tal modo, verrà sostanzialmente introdotta una scala di valori lineare, che avrà al vertice l'Eccellenza, seguita dal Gold e quindi dal Silver. Dovrebbe quindi venir meno quella suddivisione un po' artificiosa della Fascia Top all'interno del Regionale ma ci saranno semplicemente - per ogni categoria di età - tre campionati diversi, a differente caratura qualitativa.
Di fatto, ciò sostanzialmente mi pare che riprenda - sia pure con un nome diverso - la vecchia categoria Elite, denominata adesso Gold, seguito da un regionale a capillarità più diffusa e minore qualità (la Silver).
Io credo che questa ristrutturazione - se confermata in tali termini - riprenda in concreto l'elaborazione strutturale che nasceva dall'Ufficio Gare del CRL. Avremmo quindi per ogni fascia di età tre campionati distinti e separati - Eccellenza, Gold e Silver - all'interno dei quali ciascuna società potrà proporsi con le proprie migliori squadre e fors'anche più di una, diversificando le partecipazioni in base al numero e alla qualità dei ragazzi a disposizione.
Ribadisco che si tratta di un'indiscrezione, ma la ritengo molto attendibile. Sembra anche che tale ristrutturazione abbia incontrato l'appoggio di gran numero delle società, mentre abbia incontrato qualche resistenza e qualche mugugno nelle fila delle società più importanti, quelle - per intenderci - che sono presenti in Eccellenza. Mi è stato spiegato che tali mugugni e una certa resistenza nascevano da una considerazione piuttosto utilitaristica, ovvero la raccolta dei migliori talenti.
Per fare un esempio: perché mai un giovane promettente dovrebbe accettare di andare a giocare in una grande società, dal nome prestigioso, in un campionato Eccellenza, dove scenderebbe in campo solo per pochissimi minuti a settimana, quando invece potrebbe completare un bel percorso di crescita giocando 30' a partita in un bel campionato Gold?
In buona sostanza sembrerebbe che le società più blasonate vedano questa tripartizione (ma in particolare l'introduzione della Gold) come una minaccia alla propria capacità di reclutamento dei migliori.
Io francamente questo pericolo non lo vedo, ma mi pare che una semplificazione strutturale che ruoti intorno a tre classi di qualità per ogni categoria di età possa essere una buona idea. Come al solito, bisognerà poi vedere e analizzare in concreto le modalità di svolgimento di una simile ristrutturazione, ma essa mi pare che abbia un senso compiuto anche rispetto all'introduzione - di cui già tanto abbiamo parlato - dell'Under 20 Eccellenza.
Insomma, l'idea mi pare buona perché semplifica e classifica le partecipazioni in base alla qualità e come tutti ben sappiamo non c'è niente di peggio nelle giovanili di vedere partite che terminano con 60 punti di scarto e che non servono a nulla, né allo spettacolo, né alla crescita dei ragazzi.
 
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view post Posted on 22/6/2020, 09:26

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Il problema delle società blasonate in realtà dovrebbe essere legato alle annate e non alle formule, mi spiego. Chi fa eccellenza da una vita, sa che potendo investire su un 2006 e seguenti, avrà sempre il 75% del suo valore acquisendone il cartellino, mentre per i precedenti (2005, 2004....) sarà applicato lo spezzatino. Non mi risulta che le eccellenze lombarde stiano ragionando sulle formule dei campionatini provinciali.

Per come la vedo io, il problema negli anni passati era l'esatto contrario:
perché andare a fare eccellenza se la tua società fa il Top? Cioè se già si distingue da tutte le altre società che fanno il provinciale?
Per una società che esprime eccellenza ogni anno e non sporadicamente, non cambia proprio il reclutamento, anzi lo migliora se non c'è il TOP.

Anzi direi che con questa formula, saranno penalizzate finalmente, solo le medie società che offrivano il Top e mettevano in crisi la società limitrofa che si vedeva costretta a perdere dei propri tesserati con effetto a cascata, non avendo piu i numeri per continuare un campionato in quella fascia d'eta.

Detto ciò, per me la formula è valida, ma resterà un problema gigantesco:
LE LAMENTELE VIBRANTI NEI CONFRONTI DI CHI DOVRÀ STABILIRE LE COMPONENTI DEL GOLD E QUELLE SILVER. Vedrete che casino quando una società sarà esclusa dal gold, dirà che i maghecci del CRL sono alla base del sistema basket lombardo.
 
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view post Posted on 22/6/2020, 12:30

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Guido Saibene non sarà più RTT della Lombardia, attendiamo il nome del nuovo responsabile.
 
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view post Posted on 22/6/2020, 12:49

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CITAZIONE (staffbiancorosso @ 22/6/2020, 13:30) 
Guido Saibene non sarà più RTT della Lombardia, attendiamo il nome del nuovo responsabile.

ha trovato una panchina?
 
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view post Posted on 22/6/2020, 12:53
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CITAZIONE (staffbiancorosso @ 22/6/2020, 13:30) 
Guido Saibene non sarà più RTT della Lombardia, attendiamo il nome del nuovo responsabile.

Nuova esperienza per lui alla guida di ROBUR ET FIDES a Varese, progetto di rilancio importante , si attende l'ufficialità del tutto , a Varese ancora non sono cadute le ipotesi di collaborazione tra Academy e Robur ma le ultime indiscrezioni danno Academy Varese Pallacanestro in C (da vedere se Silver o Gold) con una richiesta di Wild card.

Il nuovo nome per l'Rtt rimane un mistero, non mi soprenderei di una scelta "giovane" con ottimi trascorsi senior. Un paio di nomi mi verrebbero in mente, che ora sono liberi e di importanza alta, ma dipende da tante situazioni.

A breve verranno ufficializzate le Doar e con ogni probabilità a latere della riunione verrà ratificata la situazione del RTT
 
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view post Posted on 22/6/2020, 13:10
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CITAZIONE (l'oracolo @ 22/6/2020, 10:26) 
[...]
Detto ciò, per me la formula è valida, ma resterà un problema gigantesco:
LE LAMENTELE VIBRANTI NEI CONFRONTI DI CHI DOVRÀ STABILIRE LE COMPONENTI DEL GOLD E QUELLE SILVER. Vedrete che casino quando una società sarà esclusa dal gold, dirà che i maghecci del CRL sono alla base del sistema basket lombardo.

Da quello che ho capito io, dovrebbe essere una sorta di auto-collocazione, partendo dal fatto che il Gold sarà su base regionale totale, mentre il Silver rispetterà in maniera stringente i criteri della vicinorietà geografica.
Qua nella provincia dell'impero, alla fine, non saranno poi molte le società che chiederanno il Gold, proprio per evitare le sgroppate kilometriche e le raqquattate a distanza. Quindi non dovrebbe essere difficile la scelta...
Probabilmente, nel milanese e nel varesotto le cose andranno diversamente... chissà...
 
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view post Posted on 22/6/2020, 14:22
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Anche se non riguarda propriamente l'oggetto di BoB ....

https://lecconotizie.com/sport/olginate-sp...tore-in-arrivo/

Annunciato l’accordo con coach Manuel Cilio

L’allenatore comasco arriva dalla Serie B di Teramo
OLGINATE – Nell’annuncio del suo ritorno, coach Giorgio Contigiani aveva dichiarato che coach Ivano Perego non avrebbe proseguito il lavoro con lui nella prossima stagione sportiva. Pochi giorni dopo la società lecchese ha svelato il nome dell’assistant coach, Manuel Cilio. L’allenatore comasco è reduce dalla sua prima stagione da capo allenatore in Serie B a Teramo, conclusasi purtroppo con un esonero a febbraio.

Coach Cilio ha un curriculum di grande spessore, costruito nel corso di diversi anni di carriera, iniziata ventenne all’Olimpia Cadorago. La prima occasione importante arriva nel 2008, quando entra nelle giovanili della Pallacanestro Cantù come assistente allenatore. Lascia Cantù dopo cinque anni, proseguendo come allenatore senior in diverse realtà del territorio comasco, fino all’esordio da capo allenatore in Serie B della scorsa stagione al Teramo Basket 1960.
In carriera può vantare su ben quattro promozioni, ottenute in quattro categorie diverse – dalla Prima divisione alla Csilver! – e anche una vittoria di un campionato regionale U18.
“Sono davvero felice di essere entrato a far parte del mondo NPO – dichiara coach Cilio – in passato ho incontrato spesso da avversario Olginate e ho sempre apprezzato l’entusiasmo, la serietà e i valori di questa società. Già al primo contatto col DS Fabio Ripamonti avevo deciso di dire sì. Non vedo l’ora di poter tornare in campo per gli allenamenti, sperando che questo possa accadere il prima possibile.”
 
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view post Posted on 22/6/2020, 15:24

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Il presidente della FIPAV, Cattaneo, ha sollevato il problema della mancata concessione da parte di molti dirigenti scolastici delle palestre alle società sportive.
Anche in lombardia qualcuno sta sperimentando tale situazione?
Qui in brianza per ora sembra tutto sotto controllo, molte società hanno ripreso ad allenarsi, anche all'interno degli ambienti scolastici e non pare che ci siano problemi o tensioni.
 
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2618 replies since 14/9/2019, 22:43   335158 views
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