CITAZIONE (Prezioso nuovo @ 23/1/2020, 15:56)
Guardando diversi tabellini dei gironi Gold noto con curiosità che per la maggior parte delle squadre è presente uno o due marcatori di riferimento. Mi chiedo: le squadre invece dove ciò non è presente, sta a significare in assenza di buoni giocatori o uno sviluppo di gioco più corale che coinvolge l’intera squadra?
Potrei rispondere alla tua domanda in modo apparentemente banale, ma che corrisponde perfettamente alla realtà dei fatti: quelle squadre fanno di necessità virtù. Bisogna infatti considerare un elemento " a scalare" che nelle nostre under è molto presente, in specie nell'U18, ultimo step delle giovanili. La frequentazione di tanti campi e la visione di tutti i campionati mi permette di dirti con assoluta certezza che la selezione trai migliori giovani inizia in realtà in precedenza, con un anticipo di almeno un paio d'anni rispetto all'U18. Gli elementi più interessanti, i cosiddetti prospetti di maggior valore tecnico, vengono prelevati ed inseriti nelle squadre di Eccellenza e giocano in quei campionati, che sono la vera vetrina delle giovanili. Da lì, i più capaci hanno la possibilità di spiccare il volo (pochissimi in realtà), gli altri si distribuiranno poi tra vari campionati di seniority.
Nella fascia Top è frequente trovare diverse squadre che hanno ancora nelle loro fila qualche ragazzo di valore, potrei citartene diversi in molte società, che si trovano in una sorta di limbo tra un futuro da C Gold, un salto magari maggiore o la scomparsa.
Vengono poi le squadre Gold. E' oggettivamente rarissimo che tra esse ci sia ancora qualche giocatore sfuggito al "setaccio" delle categorie maggiori. Questo non significa affatto che non vi siano buoni giocatori, magari ancora con qualche possibilità di crescita, ma non è ipotizzabile per quelle squadre capitalizzare su X elementi. Esse devono fare i conti con un percorso agonistico che sia essenzialmente corale, dove ha grande importanza l'affiatamento, l'impegno collettivo e la dedizione di squadra, perché le vere punte, i giocatori da crack, sono già volati altrove.
E' per questo che io ritengo il Gold piuttosto interessante da vedere in questa fase, perché proprio per questi motivi assume grande importanza l'imprimatur tecnico dell'allenatore. Un coach in grado di creare gioco, di essere innovativo ed efficace con i giocatori che ha a disposizione, è sicuramente un coach interessante, perché in quelle squadre conterà moltissimo non già il carisma o la qualità di un singolo ma il meccanismo di gioco che viene creato. Io spero sempre di vedere una Gold o addirittura una Silver che pur priva di giocatori di spicco sia in grado di proporre un gioco talmente versatile ed innovativo da risultare anche vincente. Finora non mi è ancora capitato, purtroppo. Il che significa che non ho visto alcun coach in grado di creare eccellenza di gioco disponendo di una base tecnica modesta.
L'anno scorso mi sono tanto entusiasmato per il lavoro di Cilio a Rovello Porro proprio perché partiva da una squadra non sensazionale ma splendidamente messa in campo e ancor più magnificamente gestita dalla panchina nei momenti cruciali di ogni incontro. Cilio riuscì a vincere un Regionale dove c'erano almeno 3 -4 squadre con disponibilità tecniche superiori, ma il titolo fu assegnato a Rovello Porro proprio grazie alle virtù del suo coach e alla coesione tattica che era riuscito a creare.
Quella squadra partiva comunque da una partecipazione al Top, quindi già di buon livello. Per Gold e Silver vado in giro, osservo, prendo note, ma per ora direi nulla di sensazionale. Forse c'è una squadra nel bresciano che potrà sorprendere, ma aspettiamo ancora un po'...