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BAND OF BROTHERS - UNDER 18 2019-2020, DNG Eccellenza, TOP, Regionale - by Nicholas Urfe

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view post Posted on 6/1/2020, 20:48
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Diciamo anche che le ragazze italiane sono campionesse europee U18 e U20... Probabilmente mamma fip vuole avere un occhio di riguardo per le sue figliole predilette... I maschi che si arrangino...
 
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view post Posted on 6/1/2020, 20:49
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view post Posted on 6/1/2020, 20:51

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Per il girone A dell'Eccellenza il match più importante è sicuramente Pall. Varese-Derthona. Alla fine del primo quarto il punteggio è di 12-13, partita finora sicuramente mediocre dal punto di vista tecnico.
 
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view post Posted on 6/1/2020, 21:18

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Pall. Varese-Derthona 26-24 all'intervallo. La partita resta davvero brutta, come testimonia il punteggio, soprattutto per l'enorme imprecisione, sia al tiro che da sotto. Nel Varese sicuramente Virginio finora il migliore, mentre nel Derthona è molto sottotono Buffo e anche Seck sta sbagliando molto.
 
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view post Posted on 6/1/2020, 21:43

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Varese-Derthona 32-37 alla fine del terzo quarto. Partita che si conferma davvero orrenda, da post-vacanze.
 
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view post Posted on 6/1/2020, 22:15

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Finale Varese-Derthona 49-52
 
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view post Posted on 6/1/2020, 23:02
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Gold BS
Iseo 69
Blu Orobica 78
 
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view post Posted on 7/1/2020, 00:12

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Un aggiornamento di fine serata sull'Eccellenza, che mi conforta parecchio nei pronostici, visto che li ho centrati tutti sia nel girone A che nel B, 5 su 5 (per ora...):

per il girone B, Aurora Desio-Junior Leoncino Mestre 61-50;
Bernareggio-Scaligera Verona 74-60;
Vanoli Cremona-Trieste 63-66.

per il girone A, Urania-Pegli 67-31
oltre naturalmente al 49-52 tra Varese e Derthona.

Edited by nicholasurfe - 7/1/2020, 12:11
 
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view post Posted on 7/1/2020, 12:49

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DNG ECCELLENZA - GIRONE A - PALL. VARESE-DERTHONA 49-52

Considerata la trasferta a Varese in una serata gelida di festa, avrei oggettivamente sperato in uno spettacolo molto migliore di quello che ho invece visto all'Enerxenia Arena, dove come avevo pronosticato il Derthona ha fatto il colpo in trasferta. Gli ospiti hanno vinto giocando male e sbagliando molto, cioè esattamente come ha fatto la Pall. Varese, perché ieri sera le due squadre sono state entrambe davvero brutte a vedersi. Sostanzialmente si equivalgono, anche se il Derthona ha un quintetto base più solido. Hanno confermato che in questo girone A c'è un livello molto alto di Eccellenza rappresentato da Cantù e Campus Piemonte e quindi a seguire ci sono il Derthona e Varese. Alle loro spalle non bisogna dimenticare l'Olimpia, che ha ancora qualche possibilità per rientrare nel gioco delle prime 4.
La partita è stata bruttissima perché davvero molto imprecisa e tecnicamente povera. Il Derthona ha vinto perché i suoi giocatori migliori hanno retto fino alla fine e anzi proprio in chiusura hanno trovato migliore resa, mentre Varese si è sfaldata proprio in termini di efficacia e di reattività nei minuti decisivi. Nella sua bruttezza, la partita è stata essenzialmente una partita di uomini, nel senso che è stata decisa dal percorso agonistico seguito nei 40' dai giocatori più importanti e rappresentativi delle due squadre. Farò due esempi opposti per farmi comprendere meglio.
In sede di cronaca dal campo ho scritto che nella prima parte di gara Virginio risultava sicuramente il migliore dei varesini, mentre Buffo nel Derthona era molto in ombra. Ebbene io credo che la parabola in partita di questi due giocatori sia rappresentativa delle ragioni della vittoria/sconfitta, associata a quella di altri 4 giocatori, i due Seck (uno per parte) e Librizzi (Varese) e Barbieri (Derthona).
Virginio ha cominciato davvero molto bene, sostenendo con Seck e Librizzi l'attacco di Varese, tanto è vero che fino a metà gara i padroni di casa erano ancora avanti di un soffio. Come però gli ho visto già fare altre volte, con il passare dei minuti Virginio tende a perdere lucidità e quindi efficacia. Non so se questo sia un tratto caratteriale o dipenda dalla sua struttura fisica, che è molto leggera, ma io ritengo che il ragazzo - da solo - non possa sostenere il peso di tutto l'attacco varesino. Avrebbe bisogno al suo fianco di un compagno alla Ivanaj (giusto per ricordare un ex-under 18 varesino), cioè un ariete molto solido e molto potente nell'apertura degli spazi d'area, perché lui da solo non ha la possibilità di liberarsi nel pitturato. Per sua natura è un giocatore più perimetrale che di smile e ieri la sua prestazione è cominciata a crollare proprio dal 20' in avanti. Ha continuato a provare il tiro da 3 senza alcun successo, tanto che alla fine la sua percentuale è stata addirittura di 1/10, e io credo che l'emblema più efficace della sua prestazione double-face sia il fallo di sfondamento in cui è incorso negli ultimi 2', quando la partita stava vivendo il suo momento decisivo. Si era sul 46-50 e Virginio ha tentato una penetrazione che è culminata in uno sfondamento ineccepibile, mentre nella prima parte di gara era stato molto elegante ed efficace proprio in un'azione simile.
Cito l'episodio perché è stato forse il momento chiave della vittoria di Derthona, ma anche perché è nella parabola di rendimento di uno dei suoi migliori giocatori che la squadra di Varese vede la rappresentazione della sua sconfitta.

Dalla parte opposta, Buffo ha giocato una partita davvero mediocre, iniziata subito malissimo con una palla persa e un passaggio fuori misura nei primi minuti. La sua partita è stata sostanzialmente sterile, con esercizi molto calligrafici e a tratti persino pretenziosi, il che ha collocato la sua partita in una sorta di apparente inutilità. Quando il suo coach lo ha richiamato in panchina ho trovato la decisione persino tardiva, tanto era palese la mediocrità della prestazione.
E invece devo dire che proprio quando Buffo è stato richiamato in panchina ho cominciato a capire meglio la sua importanza nel gioco del Derthona.
Buffo nel complesso ha disputato una partita che - se dovessi utilizzare il vecchio sistema delle pagelle - non ha superato il 5, direi meglio da 4,5. Impreciso al tiro, nelle linee di passaggio, spesso supponente, privo di reale efficacia nel costesto di gara. Eppure io credo - in apparente contraddizione - che dopo Seck e Barbieri, sia stato il giocatore decisivo nella vittoria di Derthona.
Il motivo è singolare a spiegarsi, considerato lo score complessivo del giocatore, ma Buffo appartiene a quella particolare categoria di giocatori che ha una personalità superiore al suo reale talento. E' evidente che il ragazzo ha un'altissima opinione di se stesso, ma quel che più conta è che manifesta il suo complesso di superiorità anche quando gioca male. Ieri ha continuato a dettare se stesso da leader in campo pur sbagliando moltissimo, ma la sua influenza nel gioco di Derthona è palese e si può pesare a vista, per come guida la squadra. E' sostanzialmente un leader naturale e questo ieri si è avvertito moltissimo quando non era in campo, perché la squadra senza di lui sembrava smarrita, priva di punti di riferimento. Inoltre, pur tentando a volte dei giochi velleitari, ha una visione di gioco che lo sostiene e che soprattutto sostiene la squadra. Riesce ad essere la mente avendo Seck come braccio sotto canestro e i due - che pure ieri hanno sbagliato moltissimo - si integrano proprio nelle scelte di gioco. Buffo serve Seck in area con assist preziosi e anche se sbagliano continuano a provare giochi a due che alla lunga sfibrano la difesa avversaria.
 
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view post Posted on 7/1/2020, 13:15

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Ho citato di proposito Virginio e Buffo perché di sicuro ieri non sono stati i due giocatori più significativi in campo, ma ne hanno rappresentato forse meglio le ragioni di sconfitta e vittoria. Nella fase decisiva della partita, quella dove si sono giocati gli equilibri, cioè nella seconda metà, Virginio è progressivamente scomparso di scena dopo un ottimo inizio mentre Buffo ha continuato a giocare piuttosto male ma è stato l'evidente leader in campo del Derthona. Figura - diciamolo - che manca del tutto nel Varese.
In realtà la partita ha visto altri e più brillanti interpreti. Nel Varese certamente Librizzi, che però è davvero troppo solo. Questo ragazzo ha personalità, efficacia, tigna agonistica, ma non può fare ciò che fa Buffo ad esempio nel Derthona. A chi dare assist sotto canestro? A chi aprire? Sia Seck che Virginio non sono sfondatori d'area e se poi - come è successo ieri - il tiro perimetrale è del tutto deficitario, ecco che viene meno lo strumento di base per vincere.
Librizzi ha fatto per intero il suo dovere nell'arco di tutta la partita, risultando anche top scorer dei varesini, ma è parso del tutto evidente che Varese manca di una spina dorsale fatta di potenza e personalità, di giocatori in grado di far ballare le difese avversarie sotto le plance.
Nel Derthona invece il terminale c'è eccome e si tratta dell'altro Seck, che ieri pur sbagliando molto ha comunque portato a casa per i suoi 19 punti, che pochi non sono. Il Seck del Derthona mi ha confermato l'opinione che me ne ero già fatto a Milano vedendolo giocare contro Urania, ovvero di un giocatore molto umile, molto modesto, e per questo dotato di grande efficacia. Ieri per esempio non ha mai azzardato un tiro perimetrale e tutto il suo bottino personale è derivato da azioni d'area, cioè realizzazioni da sotto o tiri liberi a seguito di falli subiti. Seck fa le cose più semplici del mondo, cioè da sotto appoggia sempre la palla al tabellone in modo scolastico, per essere sicuro che entri. Tende a ridurre al minimo la percentuale di errore e combatte come un dannato ai rimbalzi, sia difensivi che offensivi. Inoltre, cosa che a me piace molto, ha una mano morbidissima nei tiri liberi, dove sbaglia davvero pochissimo. E' il classico terminale offensivo d'area, il giocatore che viene cercato da Buffo e compagni in ogni modo possibile perché è evidente che la squadra è consapevole di quanto basso sia il suo margine di errore. E' sicuramente il giocatore di colore con la minore attitudine allo spettacolo che io abbia mai visto, ma gioca per segnare e non gli importa spettacolarizzare il modo in cui lo fa, gli importa soltanto ridurre il margine di errore .
Questo ieri è stato importantissimo soprattutto nella fase decisiva della gara, sul finire, e devo dire che se l'altro giocatore di colore, Paulinus, è risultato evanescente e inconcludente, mi è di nuovo piaciuto moltissimo Barbieri, un ragazzo talentuoso nel palleggio e al tiro, che è andato in crescendo dalla seconda metà di gara in poi.
E' per questo che affermo che la gara è stata vinta in base a performance individuali, perché - data un'alta base di errori - è stata decisiva la crescita nella seconda fase. In pratica, abbiamo avuto Librizzi da una parte e Seck dall'altra che sono stati bravi e costanti in tutto l'arco di gara, mentre Virginio calava e Barbieri cresceva. Questi spostamenti di rendimento hanno di fatto decretato il leggero vantaggio di Derthona e la sua vittoria.

Edited by nicholasurfe - 7/1/2020, 13:34
 
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view post Posted on 7/1/2020, 20:40

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Per il Gold MI2 San Carlo-Tumminelli 26-19 all'intervallo. Credo che il punteggio sia esplicativo...
 
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view post Posted on 7/1/2020, 21:14

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Nel Gold MI2 San Carlo-Tumminelli 41-47 finale. Partita di rara inconsistenza e bruttezza tecnico-tattica. Davvero sconfortante.
 
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view post Posted on 8/1/2020, 10:06

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Padova 75 Bluorobica 77
I bergamaschi entrano in campo con tutto il pulmino, se ne stanno beati seduti sui sedili e guardano il paesaggio mentre gli avversari li maltrattano sotto ogni profilo ed è così che si arriva alla pausa del primo quarto con i padovani che hanno segnato la bellezza di 29 punti.
coach Pasqua decide che è il caso di parcheggiare il pulmino fuori dalla palestra e di svegliare i suoi giocatori intorpiditi dal freddo e dalla nebbia e guarda un po' che si arriva in un amen alla parità, con i padovani che restano storditi dalla reazione bergamasca e non riescono a trovare la via del canestro, dopo 5 minuti lo score del quarto fa 16 a 3 per gli ospiti.
alla pausa lunga i terribili patavini segnano 40 punti complessivi, 11 nel secondo quarto e Bluorobica arriva a 38 grazie ai 22 punti del secondo quarto, partita inizialmente morta e riaperta con merito, è l'ennesima volta, si vede che ai ragazzi piace così.
si potrebbe finire con un compito a casa: guardare dieci volte di fila il primo quarto delle ultime dieci partite e trovare gli elementi comuni.
nel terzo quarto e nella frazione finale la partita viaggia bene o male sugli stessi binari, Bergamo è più forte in ogni ordine di ruolo nonostante l'assenza di Agazzi e Siciliano, mette il naso avanti, arriva a un rassicurante più 8 a 4 minuti dalla fine ma a questo punto manca la voglia di dare il colpo di grazia ai padroni di casa, ai Blu non piace vincere facile e fanno rientrare i loro avversari con il risultato che rischiano di perderla.
Parliamo dei singoli? un bel disastro.
sono quasi tutti ancora fermi all'under16 nessuno gli ha spiegato che l'anno prossimo le giovanili sono finite e così facendo li aspetterà un bel campionato di serie D o di C silver con tutto il rispetto per chi gioca nelle suddette categorie.
i ragazzi vanno alle partite per poi trovarsi al pub e mangiare un panino insieme facendo un po' di cagnara, anzi no in realtà credo ci vadano per abitudine, sono così tanti anni che lo fanno e la palestra gli riempie la giornata.
se così non fosse non avremmo il 55% ai liberi contro il 90% dei patavini.
ci sono degli sprazzi di vitalità ma la nota dominante è patetica praticamente per tutti.
l'unica eccezione la fa il solito Isotta, monumentale perché ancora una volta è il miglior rimbalzista ma soprattutto perché è l'unico che scende dal pulmino prima di entrare in campo e dal primo secondo all'ultimo gioca a basket, ragiona con la testa di un giocatore e non con quella di un ragazzo che va in palestra.
il giocatore è un giocatore, il ragazzo che va in palestra si porta nella testa la fidanzata, la scuola, gli scacchi, lo sci, gli amici, la mamma che rompe le scatole, i professori, la luna la nebbia, le cavallette.
di solito il giocatore è bravo come giocatore e come studente, il ragazzo che va in palestra raramente fa entrambe le cose bene.
è una questione di concentrazione, compito a casa bis: tutte le mattine sveglia alle 5,30 e un'ora di meditazione.
Merita un'altra nota di merito il 2004 Mora che in campo c'è stato a lungo vista l'assenza di Siciliano e ci è stato con merito che non vuol dire che non ci siano state sbavature ma Mora ha condotto la squadra quando c'era da recuperare, ha difeso e portato palla bene, ha fatto un assist di pregio e dato una certa sicurezza.
per il resto noia, Padova non doveva metterci sotto in quel modo e io sono stanco di vedere un gruppo di ragazzini svogliati che troppo spesso rende ben al di sotto delle loro possibilità.
qui habet aures audiendi audiat
 
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view post Posted on 8/1/2020, 12:25

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GOLD MI2 - SAN CARLO-TUMMINELLI 41-47

Il dato di fatto che mi ha più sconcertato in questa partita risiede proprio nella motivazione principale che mi aveva spinto ad andare a vederla, cioè rendermi conto del livello tecnico di due squadre che avevano conquistato l'accesso al Gold. Conoscendo il livello delle squadre arrivate al Gold come retrocesse dal Top, ritenevo interessante cominciare a valutare due formazioni che non conoscevo, saggiarne la reale forza e capacità tecnica, per di più nel San Carlo mi incuriosiva la presenza di Albertario, già visto più volte in categoria superiore nelle fila di Social Osa.
Devo dire di essere uscito dall'impianto di via Zenale davvero sconcertato. Ho trovato la vittoria della Tumminelli piuttosto irrilevante, perché San Carlo avrebbe potuto vincere con le stesse identiche possibilità, ma anche in quel caso il mio giudizio non sarebbe certo cambiato. Mi sono anche interrogato se lo spettacolo modestissimo cui ho assistito potesse essere motivato dalla lunga pausa dicembrina, che di certo non ha giovato al mantenimento della forma, ma francamente ritengo questo particolare piuttosto trascurabile. Detta proprio in soldoni, le due squadre sono proprio mediocri, praticano un gioco rozzo ed elementare e sono composte da ragazzi ammirevoli per la loro volontà e l'impegno ma non certo per le loro capacità tecniche. Unica eccezione il nr 8 di Tumminelli, Kevin Amoruso, che è tatticamente molto disordinato e tecnicamente assai incompleto, ma se non altro ha personalità, coraggio e spirito d'iniziativa, tanto che è stato il top scorer della partita con 25 punti e il vero motore della vittoria ospite.
Per far comprendere la povertà tecnica dell'incontro fornisco due dati: all'intervallo il punteggio era di 26-19, mentre alla fine del terzo quarto di 32-31. Credo che tanto già basti a raccontare quasi tutto della partita, che si potrebbe riassumere comodamente così:"il tiro, questo sconosciuto". Nell'arco di tutto l'incontro il tiro dalla media distanza non è stato praticamente mai tentato da nessuno dei giocatori in campo, che paradossalmente preferivano di più tentare il tiro da 3 che non quello mediano.
In tal senso la partita era iniziata anche con qualche palpito d'interesse, perché tutte e due le squadre, nel solo primo quarto, avevano già realizzato 3 triple a testa, il che faceva ben sperare. Invece, nei 30' restanti ho dovuto annotare solo sparacchiate a vuoto, con l'unica eccezione di una tripla della Tumminelli nell'ultimo quarto che ha pesantemente contribuito a segnare l'esito della partita. Non parliamo poi del tiro da 2, ignorato con una costanza che fa presumere la totale incapacità a padroneggiare il gesto tecnico.
 
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view post Posted on 8/1/2020, 12:47

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La partita si potrebbe riassumere così: penetrazione, penetrazione e ancora penetrazione e vediamo chi cede per primo. Alla fine ha ceduto la difesa di San Carlo, che si è sfaldata nell'ultimo quarto. Bisogna invece dire che proprio la difesa dei padroni di casa si era ben comportata soprattutto nei primi 25', rendendo molto difficile alla Tumminelli la via del ferro, che era l'unica cercata. Gli ospiti avevano una evidentissima difficoltà ad attaccare la difesa schierata del San Carlo perché la loro circolazione di palla era assolutamente statica, nel senso che ogni uomo aspettava la ricezione in post e non creava alcun vantaggio, l'apertura di nessuno spazio nella difesa di San Carlo, per cui sembrava quasi che la difesa del San Carlo giocasse a zona pur giocando a uomo, ma la responsabilità era tutta della manovra ospite, assolutamente inconcludente.
L'ovvia conclusione era che tutti i tentativi di manovra offensiva della Tumminelli si risolvevano con attacchi al ferro portati in penetrazione frontale e di questi quasi sempre se ne schiantavano almeno 3 su 4.
Non si pensi però che San Carlo giocasse meglio. Il suo lieve vantaggio derivava più che altro dall'attenzione difensiva ma in attacco la costruzione di manovra era parimenti monocorde e ripetitiva. In tutta la partita non ho visto un solo contropiede portato a termine, non una sola transizione veloce o un coast-to-coast premiante. Tutto si risolveva sempre e soltanto in un estenuante palleggio di trasporto da un lato all'altro del campo che poi si commutava in penetrazione o tentativo da 3.
Mi limito ad annotare che dopo 16' di gioco il punteggio era di 18 pari...
Non ho annotato un solo taglio verticale in area, non un assist di manovra, non l'apertura di uno spazio a seguito di circolarità veloce o smarcamento o blocchi ben portati. Insomma, un pianto.
Tumminelli ha vinto perché negli ultimi 5' ha mostrato più solidità caratteriale, fors'anche una maggiore verve agonistica e la squadra era comunque confortata dalla spinta continua di Amoruso, che è una guardia di personalità. Il suo apporto è stato decisivo, in specie se si pensa che ha segnato 25 punti sui 47 complessivi di squadra. Dall'altra parte San Carlo ha perso perché si è disfatta soprattutto nell'ultima frazione, mollando la concentrazione in difesa e diventando ancor più sterile in attacco di quanto non fosse stata fino ad allora. Avrebbe potuto vincere tranquillamente la partita e l'ha invece consegnata sul piatto della resa mentale, visto e considerato che tecnicamente e tatticamente la partita non è mai stata giocata.
 
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