| DNG ECCELLENZA UNDER 18 - GIRONE A - 1a. GIORNATA
URANIA MILANO - CUS TORINO 74-66
Ho trovato questa partita d'esordio dell'Eccellenza interessante per molti motivi, anche se il principale temo non troverà d'accordo soprattutto i sostenitori della squadra milanese, ma ne parlerò più avanti. Partiamo da un primo dato, che è assolutamente incontrovertibile: Urania ha vinto meritatamente, perché ha saputo leggere benissimo i punti deboli degli avversari e approfittarne. Ha dominato la partita nella fase iniziale, accumulando un vantaggio che sembrava dovesse crescere in maniera esponenziale: 32-17 nel primo quarto e 49-30 nel secondo. Soprattutto il punteggio dell'intervallo ci dice non soltanto di un divario che sfiorava i 20 punti ma anche di una quota molto alta a 49 punti. Urania quindi padrona del campo. Perché? Quando ciò avviene, le ragioni sono sempre e soltanto due: la squadra che comanda è una vera mattatrice, una forza della natura dotata di forte compendio tecnico, oppure la squadra avversaria è molto più debole. Spesso e volentieri i contorni si sfumano e le due concause si avvicinano molto. Nel caso specifico, mi sento di dire che il CUS Torino è una squadra che ha due enormi problemi, e il principale temo danneggerà seriamente tutto il decorso del suo campionato. In buona sostanza, la squadra non ha un playmaker. In un ruolo così importante e decisivo si cimenta un ragazzo volenteroso che a mio parere farebbe fatica anche in un Silver e che non ha alcuna attitudine né tecnica né tattica a rivestire il ruolo. Basti pensare che soltanto nei primi 3'30" Torino ha subito 5 intercetti sul portatore di palla, tutti poi coronati da regolare canestro in contropiede, e di questi ben 3 sono avvenuti sul play. Naturalmente in Urania si sono resi conto immediatamente della debolezza strutturale degli avversari e hanno cominciato ad attaccare sistematicamente il portatore di palla piemontese, ottenendo nel corso della partita un numero impressionante di palle rubate. Bisogna notare che non si trattava neanche di intercetti su linee di passaggio ma di pure e semplici conquiste di palla ottenute strappandola di mano agli avversari in fase di palleggio. I ragazzi di Urania sembravano furetti indemoniati, capaci di stritolare e gettare nel panico chiunque tra gli avversari si avventurasse a governare la transizione o la manovra. Io avevo proprio la sensazione che i milanesi fossero infinitamente più furbi, veloci e reattivi dei piemontesi, molto scolastici, molto lenti, molto prevedibili. Il playmaker di Torino è stato richiamato dopo la sesta palla persa in 6', con conseguenti 6 canestri di Urania... E quel che è peggio è che in panchina il Cus non aveva assolutamente nessuna alternativa. Insomma una squadra totalmente acefala e priva di guida, in cui questa deficienza strutturale diventava macroscopica soprattutto in fase di rilancio dell'azione. Se, poniamo, Cus conquistava un rimbalzo difensivo e doveva aprire immediatamente l'azione di rilancio, era del tutto palese che nessuno sapeva su chi appoggiare la palla perché mancava ogni punto di riferimento. Mancava cioè la calamita della transizione, mancava un giocatore di cui fidarsi per appoggiare la transizione e farla ripartire. Insomma uno stento e una pena che la squadra nel suo insieme non meritava affatto.
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