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| CITAZIONE (nicholasurfe @ 25/9/2019, 22:00) Sul thread Chariots of Fire uno dei miei più fieri detrattori della scorsa stagione, il forumista Geometra Calboni, mi dà atto - bontà sua, ma con lodevole lealtà - di una cosa molto importante, ovvero di aver puntato e segnalato l'anno scorso un giocatore triestino del 2000 che giocava nella Reggiana, Niccolò Dellosto. Calboni scrive quanto segue:"Ciao a tutti. Primo colpo di Nicholas: ieri pare ottima partita di Dellosto, da lui in passato positivamente segnalato e da me invece snobbato. Accidenti!" Ciò avviene perché Dellosto quest'estate è passato dalla Reggiana alla Fortitudo Bologna (serie A, non seriette minori) e ieri ha esordito lasciando tutti a bocca aperta. "Si chiama Nicolò Dellosto, è un’ala di 202 centimetri classe 2000, e ieri ha fatto il suo esordio in LBA con la maglia della Fortitudo Pompea Bologna. Per lui 4′ in campo, 7 punti segnati nel giro di 90”, un rimbalzo e 9 di valutazione. Così coach Antimo Martino: «Il suo è stato un esordio importante: si è presentato con la faccia giusta, ha voglia di lavorare. Gli ho dato tanto spazio nel precampionato, si è fatto trovare pronto. Accettando qualche errore di inesperienza, sappiamo di poter contare su di lui». Spesso vengo criticato perché emetto giudizi molto duri e pochissimi giudizi positivi, su ragazzi che giudico realmente capaci, di talento e con un futuro possibile ad alto livello. L'anno scorso, come molti ricorderanno, ho seguito con BoB tutta la stagione DNG e in più di una circostanza ho segnalato come a mio parere uno dei ragazzi più promettenti fosse appunto Dellosto, dopo averlo visto giocare di persona, più volte e dal vivo, in quella Reggiana Under 18. Oggi Dellosto è approdato in serie A e non a scaldare la panchina per fare presenza come under ma giocando e segnando a soli 19 anni, con un esordio che ha lasciato tutti ammirati. Un esordio pesante, di quelli che si ricordano. Scrivo questo post, alla vigilia dell'avvio della nuova stagione DNG, per evidenziare quanto sostengo da tempo, ovvero che questa categoria è la rampa di lancio giusta per chi ha titoli tecnici, personalità e si dedica con impegno al suo miglioramento. E' il bacino di carenaggio per chi è quasi pronto a grandi salti di impegno agonistico e di miglioramento trai professionisti, siano essi giocatori che allenatori. Non mi diverto a dire che spesso il 99,9% di dei ragazzi che vedo giocare non ha un futuro, ma mi conforta moltissimo il fatto di saper distinguere quei pochissimi che possono farcela, che hanno le capacità per sfondare e approdare a livelli molto alti. Quando ho visto giocare Nicolò Dellosto per la prima volta contro Cantù mi è sembrato chiaro come il sole a mezzanotte che quel ragazzo poteva andare lontano. Mi sono limitato a scriverlo e a parlare più volte delle sue qualità. Mi auguro che quest'anno ci possa essere più di un Dellosto da segnalare, perché come ho sempre detto la cosa che più mi interessa è esplorare, cercare e - se possibile - identificare talenti di 17 o 18 anni che possano fare il salto. Bisogna solo avere la pazienza di osservare di persona quanto più basket sia possibile. Il triestino Dell'Osto è un po' che è in circolazione ... forse se l'avessi visto al trofeo dell'Amicizia del 2015 di Seregno avresti anticipato la tua valutazione
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