| MI3 Basilio 31 – 79 PGC Cantù
Come prevedibile e previsto, Cantù scende a Basiglio e vince. Dunque, nessuna sorpresa. Da parte mia, dopo averla già vista in campo in occasione al recente Memorial Tullio Lauro, non posso che confermare che Cantù è un’ottima squadra, dotata di gioco e ricca di talenti. Di fatto una candidata, se non LA candidata, alle prime due posizioni nella classifica finale.
Milano 3 è un cantiere ancora aperto, ma sta lavorando bene e oggi si sono visti, seppure di tanto in tanto, momenti di quel gioco che si è fatto in occasione delle amichevoli precampionato con San Felice e Cremona. In attacco, un disastro Ad ogni modo, è solo l’inizio e le avversarie sono davvero capaci. Questo per noi è un bene, perché non è giocando contro, per dire, … il Basketown (alea iacta est) che si migliora, ma è confrontandosi con i migliori che si ha l’occasione per crescere. Chiunque abbia mai giocato od allenato sa perfettamente quanto sia facile giocare male una partita pienamente alla portata e viceversa comportarsi egregiamente contro un avversario nettamente superiore. La questione è sia tecnico, sia tattica, sia mentale. Una squadra che ha dei limiti o fa confusione, che non mette chiaramente in mostra il proprio game plane, sia esso offensivo o difensivo, non per merito ma per lacuna, inevitabilmente tende a trascinare nella propria confusione gli avversari. E per quanto l’espressione “non adattiamoci al loro livello” possa essere gridata dalla panchina, la partita si mantiene su ritmi e binari di basso livello. Dal punto di vista dell’approccio mentale poi è più facile prepararsi, sapendo che si va ad affrontare un avversario di livello superiore. Coach Pugliese sta cercando di portare i ragazzi a fare cose semplici, ma eseguite alla perfezione. Sembra facile, ma non lo è. A dire il vero è il gesto che distingue i normali dai capaci, perché sono quest’ultimi che sanno eseguire perfettamente le cose più semplici, come il musicista migliore suona al massimo delle sue capacità la scala in SI maggiore. Ora ci si prepara per la partita contro l’ABA, altra bestia nera (… ma, di fatto, lo sono tutte. Sigh!) Però, come si suol dire “quando il gioco si fa duro” … metti un piede davanti all’altro e vai avanti.
A presto
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