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| E' vero che esistono possibilità per rendere "personale" il cartellino (creare una propria società di basket, oppure tesserare il ragazzo con una società "amica" che ti garantisca lo svincolo), però in questi casi si finisce per giocare "in prestito" anno per anno. Non credo che società giovanili che abbiano come obiettivo di lavorare sui giovani e farli crescere (lo so, non sono molte...) e non di vincere campionati giovanili, siano molto interessate a far giocare un ragazzo con questo "status". Fondamentalmente le motivazioni sono che non sai se il ragazzo resterà per completare il percorso formativo e, anche in caso che il ragazzo resti, stai investendo su un capitale che non è tuo e che non ti renderà niente neppure in futuro. In pratica lavori per altri senza avere nessun beneficio in cambio.
Situazioni di questo tipo ce ne sono in giro, spesso sono figli di ex giocatori o di allenatori che conoscono bene l'ambiente ed hanno amicizie per poter "piazzare" il proprio figlio anno dopo anno dove ritengono più conveniente. Se non sei in una situazione del genere, ritengo sia parecchio complicato trovare delle società disposte ad accogliere in prestito un ragazzo senza nessuna speranza di ricavarci qualcosa o con l'incognita che a fine anno troverà una sistemazione a lui più conveniente.
Ultima considerazione: se io come società (del tipo di quelle citate sopra...) ho in una squadra giovanile undici giocatori di cui ho la proprietà del cartellino e un ragazzo preso in prestito, chi pensate che avrò interesse a far giocare con maggior frequenza, ad allenare con maggior impegno e a dargli migliori opportunità?
Sia chiaro, non sto dicendo che gli attuali vincoli siano giusti e che non si possa sperare in qualcosa di meglio, dico soltanto che con l'attuale regolamento la situazione è un po' questa.
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