| Copio e incollo da "L'Eco diBergamo on line".
Nell'altro topic si sosteneva che Bergamo era squadra scarsa, "squadra da C regionale + Masper" e che almeno 6 altre squadre erano di categoria nettamente superiore.
Qualcuno ha indicazioni sull'identità delle "magnifiche 6" ?
“Con l'acquisto di Cristiano Masper la Comark è la candidata numero uno alla promozione nella divisione nazionale B. Il pivot bergamasco, anche se non più giovane ma con alle spalle fior di stagioni sportive in serie A farebbe da differenza pure in categorie più accreditate. Non a caso la scorsa estate noi, a Treviglio lo avevamo contattato ma, poi, si era optato per soluzioni diverse”.
A parlare è uno che se ne intende parecchio di pallacanestro, Euclide Insogna da oltre vent'anni general manager con la “G” maiuscola della Blù Basket, da poco sponsorizzata Remer. A maggior ragione se la Comark, oltre a sua maestà Masper dispone di altri due nuovi giocatori, il regista Bernardi e la guardia-ala Mercante anch'essi di notevole valore. Insomma, un terzetto invidiato eccome dalle altre squadre del girone che si sono poste l'obiettivo dell'mmediato salto di qualità.
A questo punto si tratterà di ottenere un adeguato rendimento sul parquet dalle tre pedine ingaggiate di recente in aggiunta, naturalmente, all'amalgama con il resto dell'organico composto dall'intramontabile “mano calda” Drusin, Albani, Guffanti, Beretta, De Leidi e un paio di baby prelevati dal vivaio. Un carico di responsabilità non indifferente per l'allenatore Michele Pasqua, al secondo anno sulla panchina della Virtus Bergamo. Del resto l'obbligo di centrare, senza praticamente possibilità di appelli, traguardi ambiziosi comporta la necessità di possedere un equilibrio psicologico di spessore coniugabile di pari passo con le capacità e scelte di natura tecnica e tattica.
Vale la pena ricordare che nella presentazione del 22 luglio alla stampa, Massimo Lentsch, titolare della Comark spa, e il presidente virtussino Maurizio Giacometti, senza alcun giri di parole hanno rimarcato che intendono riportare a Bergamo il basket d'èlite che ci avevano regalato tempo addietro le mai dimenticate Alpe e Celana. Capito?
Arturo Zambaldo
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