invinoveritas |
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| CITAZIONE (jordanis @ 18/6/2012, 12:00) Ricco dell'esperienza che ho accumulato questi ultimi anni come genitore di due giovani cestisti che hanno giocato in ben quattro squadre diverse e hanno avuto ben sette allenatori diversi, e prendendo spunto anche dalla mia esperienza (remota) come giocatore, ho pensato di mettere per iscritto alcune mie riflessioni per quello che riguarda l'organizzazione e la gestione delle squadre di pallacanestro giovanile, nella speranza che nei miei scritti potrebbero trovare qualcosa di utile i dirigenti e gli allenatori di squadre di pallacanestro giovanile. Forse stai sbagliando qualcosa anche come genitore, se i tuoi figli ogni anno cambiano squadra.... CITAZIONE (Arvydas @ 18/6/2012, 14:45) In realtà la frase "i genitori facciano i genitori e gli allenatori gli allenatori" è sacrosanta. E ci aggiungerei anche "i dirigenti facciano i dirigenti".
Poi nulla vieta che un genitore acquisisca le competenze e assuma il ruolo di allenatore o di dirigente. Succede e ci sta. Ma finchè non si è dentro un ruolo, con tutti gli onori ma anche gli oneri, è complicato riuscire ad avere lo sguardo d'insieme e le cognizioni per giudicare o per trovare e proporre soluzioni che stiano in piedi. Anche perchè per definizione (tranne rarissimi casi), il genitore ha una posizione e un punto di vista parziale. Legittimo ma che non può essere quello di chi gestisce il tutto (allenatore o dirigente che sia).
Un genitore (e relativo figlio) è parte di una squadra, che è parte di una società, che è parte di un comitato. Quello che preme e che magari è proritario per il singolo deve poi misurarsi e conciliarsi con quelle che sono le esigenze e le priorità di un gruppo, di un'intera Associazione (fatta da tanti gruppi), di un movimento. Senza la visione d'insieme e la capacità di estraniarsi dal caso singolo per guardare all'insieme, non si và lontano. Quindi benvenuti ai genitori, ma nel momento in cui abbandonano i panni dei semplici utenti ma decidono di impegnarsi in un ruolo diverso, che è a più ampio respiro e diventa un darsi da fare per tutta la struttura di cui si è parte.
E' vero che le società e il basket dilettantistico in generale non può prescindere dai genitori e dalle famiglie. Infatti parecchi dirigenti e persone che si danno da fare ad organizzare sono proprio dei genitori. I cui figli giocano, o magari hanno giocato e la passione è rimasta anche quando hanno smesso o sono andati a giocare altrove. Ma questo funziona e i suddetto sono in genere tanto più bravi, quanto hanno saputo e sanno scindere il loro essere genitori dal loro essere dirigenti-organizzatori-allenatori etc etc.
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