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La riforma dei campionati, Cui prodest?

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stefanog23
view post Posted on 6/2/2012, 22:36 by: stefanog23
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CITAZIONE (Norman7 @ 6/2/2012, 22:12) 
Questo fa parte del grande disegno che i presidenti di serie A, da sempre cercano di realizzare: una lega A (15 anni fa volevano chiamarla superlega) senza retrocessioni, in modo che le 16 società che in quel momento storico sono nella massima serie, si arroghino il diritto di rimanerci a piacimento, in barba al resto del basket italiano. Il tutto, per un fantomatico bisogno di "tutelare gli investimenti".
Il fatto che adesso riescano a strappare alla FIP la concessione di una sola retrocessione, è sintomo di debolezza della FIP attuale, la quale non ha nessun vantaggio nel bloccare le retrocessioni dei campionati, ma probabilmente è solo moneta di scambio per ottenere una qualche tutela per i giocatori italiani, che è l'obiettivo principale della FIP in ottica squadra nazionale e partecipazioni olimpiche.
Emerge chiaramente la coda di paglia dei peones della serie A, che terrorizzati dalla possibile retrocessione, hanno chiesto alla FIP di diluire in tre anni le retrocessioni per passare da 18 a 16 squadre.

E questi fenomeni a voler restare in A per forza, finiscono per fallire, quindi con una sola retrocessione nei prossimi anni vedremo sparire tante società di A che invece retrocedendo, magari si sarebbero fatti qualche anno a costi minori in attesa di tempi migliori.

Quest'anno sono ben 6 le società di A in difficoltà, ne retrocederà una sola sul campo, ma io credo che non ci sarà bisogno di aspettare 3 stagioni per vedere 16 squadre in A, temo che succederà molto prima, forse già il prossimo anno (invece dovrebbero essere 18).

La Fip vuole tutelare gli italiani e poi concede 5 extra o addirittura 7 stranieri su roster da 12. Una società di media classifica può fare la squadra con 7 stranieri e 5 italiani che non mettono piede in campo.
Promozioni e retrocessioni sono quelle che danno senso a un campionato, più blindano la A e più partite prive di senso ci saranno e agli italiani non piace andare a vedere le partite che non contano niente.

Se i giocatori italiani non escono dai vivai c'è poco da fare, se poi quei pochi che escono finiscono a Milano o Siena a marcire in panchina, hai voglia a ridurre le retrocessioni, non servirà ad una mazza.
 
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105 replies since 6/2/2012, 15:13   3253 views
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