| - Ufficio Stampa Legadue -
23/05/2011 16:41 - “Riceviamo dalla Lega Serie A la comunicazione in cui la società Banca Tercas Teramo si è avvalsa della facoltà di continuare a partecipare al campionato di serie A. Leggo però con stupore le dichiarazioni del Teramo Basket nella persona del suo Presidente Avv. Carlo Antonetti., dalle quali si evince chiaramente che, al momento attuale, non dispone della cifra necessaria ad attivare la wild card. Tutto ciò in totale spregio del campionato di Legadue e delle legittime aspirazioni delle società che stanno giocando sul campo la promozione in serie A. Oggi Legadue si vede costretta a scegliere, per il prosieguo dei play off, la formula a tabellone unico senza avere la certezza che il Teramo Basket ottempererà alla volontà espressa versando quanto dovuto. Legadue ha combattuto la wild card nelle sedi competenti fin dall’inizio e ha dovuto subire una decisione mai condivisa. Il nostro campionato merita rispetto come lo meritano i nostri tifosi, i proprietari, gli allenatori, i giocatori e tutti quelli che vi lavorano. Alla luce di quanto sta avvenendo, credo sia indispensabile cancellare un meccanismo palesemente iniquo dal punto di vista sportivo, che solo la serie A ha voluto, ma che, evidentemente, risulta di difficile attuazione per le proprie società, dopo i tentativi di trasformarla, come definita dal Presidente Fip Dino Meneghin, in “un banco di mutuo soccorso”. Ed ora, ancora più tristemente - pur con solidarietà e affetto nei confronti della società del Presidente Antonetti e dei suoi appassionati tifosi, comprendendo la ferita che una retrocessione può causare - dobbiamo assistere a risultati sportivi di club professionisti affidati a raccolte fondi in discoteca o “alcune situazioni che stiamo sviluppando per poter concretizzare”, come si legge nel comunicato emesso dal sito ufficiale del Teramo Basket. Concludendo, non si può risolvere tutto dicendo che, nel caso il Teramo Basket non ottemperi a quanto promesso, la nostra seconda finalista sarebbe promossa in serie A. Ciò vorrebbe dire per Legadue giocare una finale senza alcun valore sportivo. La wild card sarà introdotta l’anno prossimo anche in Legadue che ha dovuto a ricaduta, suo malgrado, tutelarsi e adeguarsi: ma fin da ora siamo pronti a cancellare una cosa (ripeto, mai voluta e condivisa) se anche dall’alto accadrà altrettanto. Chi ha voluto, votato e condiviso l’attivazione di questo sistema dovrebbe riflettere profondamente su una situazione che reca grave danno alla pallacanestro italiana e alla sua credibilità”
Il Presidente Marco Bonamico
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